Mandragora
Vasari. The theater of virtues
Libro: Libro in brossura
editore: Mandragora
anno edizione: 2025
pagine: 404
"Vasari. Il Teatro delle Virtù" è un invito a seguire l’intricato percorso di decifrazione dell’opera del colto ed eclettico maestro aretino. Fra le celebrazioni che ricorrono quest’anno in suo onore, il progetto espositivo – dislocato in due prestigiose sedi nel cuore di Arezzo e declinato in otto sezioni tematiche – e il catalogo che lo accompagna si stagliano, infatti, in un nuovo filone interpretativo, volto a riesaminarne i complessi apparati visuali e allegorici. Per molto tempo, le sottilissime citazioni e la carica simbolica che permeano le creazioni vasariane sono state percepite come un appesantimento erudito, dettato più da intenti celebrativi della committenza che da significati reconditi e pregnanti. Oggi, invece, critici e storici dell’arte hanno riportato alla luce i “mondi” sia visibili che invisibili di Vasari. All’interno di questi “mondi” le Virtù – da qui il titolo – sono protagoniste, nonché uno dei concetti cardine. Virtù intese sia come valori che guidavano la condotta personale dell’artista, sia come principi ispiratori della sua arte. Grazie al mirabile lavoro del comitato scientifico – che ha selezionato e reperito in Italia e all’estero quadri, oggetti d’arte, disegni, documenti e pubblicazioni rare – i fruitori e i lettori vengono introdotti nell’universo parallelo che sta dentro e al di là di Giorgio Vasari e che, seppur distante, è vicino alle realtà virtuali della società odierna.
La croce che fiorisce e le stimmate di Francesco. Un percorso fra testi e immagini a Santa Croce
Libro: Libro in brossura
editore: Mandragora
anno edizione: 2025
pagine: 132
Il volume accompagna la mostra dedicata alle raffigurazioni della croce e delle stimmate di Francesco a Santa Croce, fra Due e Trecento. Il convento dei Francescani fiorentini, intitolato alla Santa Croce e a capo della Provincia minoritica di Toscana – entro cui ricadeva La Verna, dov’era avvenuto il miracolo – tra la seconda metà del Duecento e la prima metà del secolo successivo divenne infatti luogo privilegiato di riflessione sull’evento stimmatico e di realizzazione di immagini volte a suggerire la centralità della croce nella biografia di Francesco e la sua conformità a Cristo. Una selezione di dipinti e manoscritti, legati alla basilica francescana, narra dunque l’evoluzione dell’iconografia delle stimmate con particolare attenzione all’opera di Taddeo Gaddi, grande protagonista dell’arte del Trecento in Santa Croce. ll progetto scientifico della mostra è stato sviluppato nell’ambito delle collaborazioni attivate dall’Opera di Santa Croce con i Dipartimenti di Storia Archeologia Geografia Arte e Spettacolo (Sagas) e di Architettura (Dida) dell’Università di Firenze, e di Civiltà antiche e moderne dell’Università di Messina, di Studi Umanistici dell’Università degli Studi Roma Tre.
Nuovi percorsi tra passato e futuro. 5 mostre per 1 sistema museale
Libro: Libro in brossura
editore: Mandragora
anno edizione: 2025
pagine: 128
A quasi quattro anni dalla sua costituzione, il Sistema Museale Pistoiese – SIMUP presenta al pubblico una mostra diffusa sul territorio con l’intento principale non solo di mettere in collegamento le tredici realtà museali della Provincia di Pistoia, che a oggi ne fanno parte, ma anche di comunicare una visione d’insieme. “Nuovi percorsi tra passato e futuro. 5 mostre per 1 sistema museale” rappresenta un’inedita e originale esposizione “di sistema”, dislocata appunto su cinque sedi ma proposta al pubblico come un unico progetto da visitare in forma itinerante. Afferisce a questo ambizioso obiettivo il Museo di San Salvatore dove sono esposti alcuni reperti che testimoniano la storia stratificata dell’Antico Palazzo dei Vescovi; ancora a Pistoia, presso il Museo Civico d’arte antica, sono indagati importanti aspetti inerenti la genesi delle collezioni della prima e maggiore istituzione museale cittadina. A Monsummano Terme è proposto, invece, un approfondimento sul Tesoro della chiesa di Maria Santissima della Fontenuova, collocato in parte nella sezione museale, che permette di conoscere meglio la raccolta frutto del legame secolare tra il santuario cittadino e i suoi fedeli. Infine a Pescia, due istituzioni diverse – la Gipsoteca Libero Andreotti e il Museo della Carta di Pescia – affrontano rispettivamente una panoramica sull’arte del disegno e la genesi del volume Il Porto Sepolto di Giuseppe Ungaretti, ornato dalle xilografie di Francesco Gamba e tirato in 500 copie numerate su apposita carta filigranata.
Camaldoli. Il sacro eremo e il monastero
Libro: Libro rilegato
editore: Mandragora
anno edizione: 2025
pagine: 232
Camaldoli, luogo immerso in splendide foreste, è un centro di spiritualità dalla storia millenaria, nato nell’XI secolo con l’edificazione da parte di san Romualdo di una piccola chiesa e di cinque celle per altrettanti eremiti, affinché vivessero in solitudine e preghiera. In occasione delle celebrazioni per i quattrocentocinquanta anni della morte di Giorgio Vasari, questo volume, promosso dalla Fondazione CR Firenze, ripercorre lungo i secoli le vicende dell’eremo e del vicino monastero, rappresentando una summa di tutti gli studi che hanno cercato di mettere ordine in una storia complessa, segnata da incendi devastanti e soppressioni ecclesiastiche, ma allo stesso tempo dalla presenza di alcune figure tra le più rilevanti del panorama artistico delle varie epoche. Così le costruzioni e le numerose ricostruzioni che nel corso dei secoli hanno avuto luogo sia all’eremo che nel cenobio, oltre che negli ambienti annessi a entrambi gli edifici (tra cui la spezieria, la biblioteca, il refettorio), trovano finalmente una sistemazione che si nutre di un confronto serrato tra fonti spesso discordanti. L’attività di pittori, scultori, decoratori, è ampiamente delineata, al pari di quella dei numerosi “monaci artisti” che hanno operato a Camaldoli. Un luogo che i priori avvicendatisi nei secoli hanno cercato di fare sopravvivere ed evolvere, fino al Novecento, in cui il complesso ha anche rivestito un ruolo significativo nel momento di passaggio a un’Italia democratica, con gli incontri degli universitari della Federazione Universitaria Cattolica Italiana, che qui elaborarono il fondamentale Codice di Camaldoli nel 1943. La campagna fotografica realizzata ad hoc da Antonio Quattrone testimonia la bellezza del luogo e la ricchezza dei suoi tesori. Con testi di Ivo Biagianti, Massimo Boschi, Silvia Ciappi, Lucilla Conigliello, Claudio Ubaldo Cortoni, Ugo Facchini, Liletta Fornasari, Elisabetta Nardinocchi, Francesca Petrucci, Anna Pincelli.
Pietà. La notte di Michelangelo
Riccardo Bigi
Libro: Libro in brossura
editore: Mandragora
anno edizione: 2024
pagine: 48
Il testo di questo libro è nato per un’occasione particolare: la serata che l’Opera di Santa Maria del Fiore ha organizzato, il 14 giugno 2024, per salutare il cardinale Giuseppe Betori nel momento in cui si apprestava a lasciare la guida dell’Arcidiocesi di Firenze. In queste pagine si propone un racconto che si svolge nell’arco di una notte in cui Michelangelo, nella sua casa romana, lavora sul grande blocco di marmo da cui avrebbe “tratto” la meravigliosa opera. Un marmo difficile, pieno di imperfezioni. Proprio mentre scolpisce, l’artista – ormai anziano – ripercorre la propria vita, le opere che gli hanno donato fama e gloria, il suo rapporto conflittuale con papi e governanti. E da questa riflessione emerge la fede forte e sincera del genio, ma anche la paura della morte, il senso di precarietà della vita, una fede tormentata e sempre alla ricerca. Il testo parla della Pietà Vaticana, del David, della Cappella Sistina, del lavoro per San Pietro. Offre anche una riflessione sul tema della pietà, sul significato di questa parola nella sua etimologia e nel linguaggio biblico. Significativa poi . anche l’identificazione dello stesso Michelangelo con Nicodemo: un personaggio dei Vangeli che si prende cura del corpo di Cristo dopo la morte e, secondo i miti nati successivamente, ne raccoglie il sangue in una coppa. C’è poi la figura di Maria, donna dell’attesa e madre del silenzio, che è talmente vicina al figlio che è difficile distinguerne i corpi. Quel grembo che ha donato al mondo un bambino nella grotta di Betlemme . lo stesso che lo accoglie, adulto, disfatto dopo la crocifissione, offrendolo nuovamente all’Umanità. Il tema della Pietà costituisce dunque l’immagine che, con più profondità, entra nel significato stesso della morte di Cristo.
Firenze travel notebook. Ediz. italiana e inglese
Roberto Malfatti
Libro: Libro in brossura
editore: Mandragora
anno edizione: 2024
pagine: 48
Toscana Aeroporti S.p.A, la società di gestione degli aeroporti di Firenze e Pisa, è la promotrice di Firenze Travel Notebook e Pisa Travelbook, due speciali guide turistiche che mirano a fornire al visitatore, o al semplice lettore, un’esperienza diversa dal solito. Grazie ai disegni – schizzi e acquerelli – dell’architetto, urban sketcher e autore di comics Roberto Malfatti, i taccuini ci conducono per le città, e allo stesso tempo ci invitano a soffermarci sulla bellezza dei luoghi, a coglierne la magia, rendendo ogni momento di visita un’esperienza unica e personale, da realizzare con calma e attenzione, osservando e apprezzando ogni dettaglio. Attraverso immagini, aneddoti e notizie storiche, questo taccuino racconta alcuni degli innumerevoli luoghi monumentali e delle opere artistiche inestimabili di Firenze, seguendo due diversi percorsi.
Pisa travel notebook. Ediz. italiana e inglese
Roberto Malfatti
Libro: Libro in brossura
editore: Mandragora
anno edizione: 2024
pagine: 48
Toscana Aeroporti S.p.A, la società di gestione degli aeroporti di Firenze e Pisa, è la promotrice di Firenze Travel Notebook e Pisa Travelbook, due speciali guide turistiche che mirano a fornire al visitatore, o al semplice lettore, un’esperienza diversa dal solito. Grazie ai disegni – schizzi e acquerelli – dell’architetto, urban sketcher e autore di comics Roberto Malfatti, i taccuini ci conducono per le città, e allo stesso tempo ci invitano a soffermarci sulla bellezza dei luoghi, a coglierne la magia, rendendo ogni momento di visita un’esperienza unica e personale, da realizzare con calma e attenzione, osservando e apprezzando ogni dettaglio. Attraverso immagini, aneddoti e notizie storiche, questo taccuino racconta alcuni degli innumerevoli luoghi monumentali e delle opere artistiche inestimabili di Pisa. La città, secondo la leggenda, fu fondata dai guerrieri achei dopo la guerra di Troia, ma risale in realtà al periodo etrusco. Divenuta insieme a Venezia, Genova e Amalfi una delle quattro repubbliche marinare nell’XI secolo, fu a lungo uno dei centri più fiorenti d’Italia, prospero e autonomo, come testimoniano la sua storia e i suoi antichi edifici riccamente decorati.
Antonio Brizzolari. Quasi un autoritratto. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro in brossura
editore: Mandragora
anno edizione: 2024
pagine: 160
Più liberi ma soli, o più soli ma liberi? Antonio Brizzolari è stato una singolare figura di artista che, rimasto nell’ombra per decenni, non ha mai interrotto una pratica artistica con la quale è possibile identificare la sua stessa vita. Studente promettente dell’Istituto d’Arte di Porta Romana e poi giovane talento del panorama artistico fiorentino negli anni sessanta, quindi insegnante di Disegno e Storia dell’arte in diversi istituti della città, sarà costretto al ricovero presso strutture protette a causa dell’acutizzarsi dei disturbi psichici da cui era tormentato da tempo. Solo oggi, grazie alla determinazione del fratello Giuseppe e della curatrice Elena Bottinelli, si è riusciti a ricomporre una parte sostanziosa, circa 150 opere, del corpo che l’artista ha sparso lungo la sua travagliata vicenda, facendo emergere un’identità artistica che richiama alla mente i vortici cromatici di Van Gogh, l’allucinata visionarietà espressionista, la sensibilità al colore dei CO.BR.A. e della Transavanguardia, ma che mantiene tuttavia una identità precisa riscontrabile nella ricorrenza di alcuni temi (le astronavi, l’assassino, il grido), nella qualità materica della superficie pittorica, nella varietà dei supporti utilizzati. Una personalità di cui ci viene trasmessa un’immagine viva e ricca di poesia grazie al commosso contributo di Antonio Natali e al racconto di Elena Bottinelli, che fotografa l’artista nella sua eterna condizione di outsider.
Artgram 2025
Andrea De Marchi
Prodotto: Agenda o diario
editore: Mandragora
anno edizione: 2024
pagine: 384
Divine creature-Divine creatures. Catalogo della mostra (Firenze, 11 marzo-17 aprile 2017). Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro in brossura
editore: Mandragora
anno edizione: 2024
pagine: 88
Con il catalogo Divine Creature si completa e conclude l’ambizioso progetto che coniuga pittura, fotografia e disabilità, nato da un’idea di Adamo Antonacci, prodotto da Stranemani International e ospitato al Museo dell’Opera del Duomo di Firenze. Partendo infatti da una selezione di dieci celebri opere d’arte sacra che illustrano la vicenda umana di Cristo – dall’Incarnazione nel grembo virginale di Maria fino alla cena in Emmaus, Antonacci ha concepito la messa in scena di altrettanti tableaux vivants interpretati da ragazzi diversamente abili. Questi quadri viventi, realizzati con un’attenzione particolare ai singoli attori e alle loro specifiche esigenze, sono stati immortalati con sapiente maestria dall’obiettivo del fotografo e postproduttore Leonardo Baldini per essere poi affiancati al modello, in uno straordinario accostamento dove a fatica si distinguono originale e “copia”. Accompagna il lettore nella disamina tecnica, biblica e soprattutto umana della mostra un saggio di Antonio Natali che non manca di sottolinearne l’unicità e la straordinaria ricerca d’uguaglianza: «Esposizione di rara bellezza. Non solo perché son belle le foto, ma anche perché bella è l’invenzione». Completa il testo un saggio di Andrea Mannucci dedicato alla storia del corpo nel cammino della diversità: un excursus che ripercorre il concetto di “normale e diverso” partendo dall’antico Egitto fino alla recente istituzione delle Paralimpiadi.
Vasari. Il Teatro delle Virtù
Libro: Libro in brossura
editore: Mandragora
anno edizione: 2024
pagine: 404
"Vasari. Il Teatro delle Virtù" è un invito a seguire l’intricato percorso di decifrazione dell’opera del colto ed eclettico maestro aretino. Fra le celebrazioni che ricorrono quest’anno in suo onore, il progetto espositivo – dislocato in due prestigiose sedi nel cuore di Arezzo e declinato in otto sezioni tematiche – e il catalogo che lo accompagna si stagliano, infatti, in un nuovo filone interpretativo, volto a riesaminarne i complessi apparati visuali e allegorici. Per molto tempo, le sottilissime citazioni e la carica simbolica che permeano le creazioni vasariane sono state percepite come un appesantimento erudito, dettato più da intenti celebrativi della committenza che da significati reconditi e pregnanti. Oggi, invece, critici e storici dell’arte hanno riportato alla luce i “mondi” sia visibili che invisibili di Vasari. All’interno di questi “mondi” le Virtù – da qui il titolo – sono protagoniste, nonché uno dei concetti cardine. Virtù intese sia come valori che guidavano la condotta personale dell’artista, sia come principi ispiratori della sua arte. Grazie al mirabile lavoro del comitato scientifico – che ha selezionato e reperito in Italia e all’estero quadri, oggetti d’arte, disegni, documenti e pubblicazioni rare – i fruitori e i lettori vengono introdotti nell’universo parallelo che sta dentro e al di là di Giorgio Vasari e che, seppur distante, è vicino alle realtà virtuali della società odierna.
Una testa di fauno che ride-A laughing head of a faun
Elena Capretti
Libro: Libro in brossura
editore: Mandragora
anno edizione: 2024
pagine: 48
La vigorosa scultura, di qualità molto elevata, rappresenta un volto maschile con barba incolta e capelli folti e scarmigliati, che ride in maniera beffarda. La fisionomia sgraziata e l’espressione caricata rimandano ai tratti di un fauno, divinità italica con aspetto semiferino che vive nei boschi. La scultura appare come una sorta di opera sperimentale frutto di elaborazioni variate, ripensamenti, aggiustamenti, dove tutti gli indizi sembrano rimandare alla celebre scultura che Michelangelo Buonarroti realizzò nei primi anni della sua frequentazione del giardino delle sculture in piazza San Marco intorno al 1490-1492, a seguito della quale Lorenzo il Magnifico lo accolse nella propria dimora. Quella del fauno scolpito dal Buonarroti è una vicenda che ha conosciuto grande fortuna figurativa nel corso dei secoli, la cui dispersione ha da sempre affascinato e messo in difficoltà la critica. Il volume, attraverso i numerosi confronti con l’opera michelangiolesca, giacché la testa di fauno presenta tratti stilistici e motivi che ritornano più volte nel corpus del maestro, rappresenta uno stimolo suggestivo per approfondire l’opera giovanile di Michelangelo.