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Officina

Utopia and the project for the city and territory

Libro: Libro in brossura

editore: Officina

anno edizione: 2018

pagine: 167

35,00 33,25

Mapping the urban question

Libro: Libro in brossura

editore: Officina

anno edizione: 2018

pagine: 148

35,00 33,25

XY dimensione del disegno. Ediz. italiana e inglese. Volume Vol. 4

Libro: Libro in brossura

editore: Officina

anno edizione: 2018

pagine: 154

Rassegna critica di studi sulla rappresentazione dell'architettura e sull'uso dell'immagine nella scienza e nell'arte.
30,00 28,50

Il piano di Volterra

Libro: Libro in brossura

editore: Officina

anno edizione: 2018

pagine: VIII-376

Questo volume — a cura dí Manuela Canestrari — riporta, con brevi commenti introduttivi e con due contributi di Alberto Asor Rosa e di Fausto Bertinotti alla fine, i documenti grafici e scritti del Piano Regolatore Generale di Volterra. Il gruppo di lavoro (coordinato da Alberto Samonà e composto dallo stesso, da Roberto Garavini, da Giovanni Longobardi e da Lionella Scazzosi cui si è aggiunta Manuela Canestrari per lo studio del Centro Storico) ha elaborato il Piano secondo una impostazione di assoluta novità rispetto alle usuali tecniche dell'urbanistica contemporanea in Italia; rovesciando le modalità di formazione dei piani regolatori attraverso la coerenza tra norme, disegni e scelte di sviluppo. Coerenza ottenuta misurando ogni intervento, piuttosto che a partire da dati precostituiti (le "zone omogenee"), con lo studio puntuale del territorio aperto e della città; considerando l'assetto naturale e agricolo dei luoghi, le presenze monumentali e archeologiche, la forma del Centro Storico come veri e propri beni produttivi sulla cui presenza, valorizzata nelle sue diversità, basare le ipotesi — anche economiche — del Piano. In sintesi il Piano così si può descrivere: ogni intervento è misurato sulla propria compatibilità ai luoghi per cui è proposto; il ruolo del Centro Storico, come ruolo guida della qualità complessiva dell'insieme, è affidato alla scientificità dell'analisi morfologica intesa come individuazione e valorizzazione di quanto ancora è per noi presente della sua qualità; il territorio aperto, senza inutili vincoli soltanto nominali, si costituisce come il tessuto connettivo delle qualità ambientali e formali —agricole e naturali — senza nessun intervento aggiuntivo di rilievo ma con un accorto uso di quanto già vi esiste e del quale si mettono in luce i valori confermati dalla storia. In questo quadro emerge come elemento fondamentale la formazione di un grande Parco Archeologico Urbano che nel rivolgersi alla plurimillenaria storia di Volterra ne costituisce "misura" delle trasformazioni, sia nel Centro Storico sia nel territorio aperto, con un inconsueto equilibrio di continuità tra innovazione e conservazione. Si origina, così un Piano regolatore che, al di là della qualità delle scelte, pone comunque dei problemi nuovi sul tavolo dell'urbanistica; affidando, appunto, a una "moderna dimensione della storia" scoperta, studiata e approfondita dagli studi del Piano stesso, il ruolo di generatrice delle scelte.
45,00 42,75

Il vivere periferico

Zaira Dato Toscano, Isotta Cortesi, Clara Arezzo di Trifiletti

Libro: Libro in brossura

editore: Officina

anno edizione: 2018

pagine: 228

Il tema della periferia implica una dialettica tra alcuni elementi fissi, sedimentati nel tempo, altri mutevoli e in continua evoluzione - primo fra tutti, il più decisivo, quello umano - da analizzare, invenire, e uno spazio, quello per progettare, inventare, il futuro sperato. L'invenzione della periferia è, dunque, per l'architetto un primo atto progettuale, che tiene necessariamente conto degli apporti delle diverse discipline urbane, ma che si sviluppa attraverso riferimenti disciplinari, una tradizione e una poetica propria. In questa pubblicazione si assume la nozione di periferia quale decisivo tema progettuale della città europea e in particolare di quella italiana, considerando come determinanti l'identità dei luoghi, la loro architettura e il rapporto con la città, scegliendo, così, di agire ad una scala architettonica e urbana, piuttosto che a quella conurbazione metropolitana.
48,00 45,60

La casa abbandonata. Il racconto delle politiche abitative dal piano decennale ai programmi per le periferie

Giancarlo Storto

Libro: Libro in brossura

editore: Officina

anno edizione: 2018

pagine: 224

Un racconto - è questo il contenuto del volume - che ripercorre quarant'anni di storia del nostro Paese attraverso le alterne vicende che hanno segnato le politiche abitative. Gli argomenti che si susseguono, ciascuno trattato come un saggio a sé stante, colgono i fatti più significativi del periodo considerato esponendoli con informazioni rigorose ed esaurienti che costituiscono il presupposto per commenti e valutazioni di merito. A partire dagli anni Settanta del secolo scorso, contrassegnati da importanti riforme e da una forte attenzione della politica per attenuare le condizioni di un diffuso disagio abitativo presente in larghi strati della popolazione, sino alla fine della XVII legislatura (dicembre 2017), anni in cui l'abitare e le problematiche urbane appaiono non avere l'interesse che meritano con la sola occasionale promozione di programmi di riqualificazione ancorati a generici obiettivi ed ogni volta inventando procedure e criteri di selezione differenti per l'attribuzione dei finanziamenti. Centrali nel racconto sono le sorti dell'edilizia residenziale pubblica che nel passato ha svolto un ruolo fondamentale per assicurare l'accesso all'alloggio agli esclusi dal libero mercato e che negli anni più recenti è divenuta oggetto di critiche sommarie quanto superficiali scontando l'incapacità dei Governi succedutisi nel tempo di affrontare la questione con progetti di riforma in grado di riconfigurare ruoli e delineare prospettive. In più gli incentivi e le scarse risorse disponibili sono indirizzate a vantaggio dell'edilizia sociale, terminologia che resta ambigua in mancanza di una chiara indicazione dei requisiti dei potenziali utilizzatori e delle regole per definire durata e canoni di locazione. Mancano in definitiva strategie convincenti per aggiornare le politiche a beneficio delle famiglie emarginate da un mercato alimentato più dalla rendita che dal profitto d'impresa e su tutto è palese il disimpegno dello Stato.
30,00 28,50

Dal grattacielo al tessuto verticale. Nuovi sviluppi architettonici e urbani

Giusi Ciotoli

Libro: Libro in brossura

editore: Officina

anno edizione: 2018

pagine: 195

Esaminato all'interno del complesso sistema infrastrutturale e architettonico delle attuali megalopoli, il grattacielo sembra riproporre nella propria conformazione strutturale e funzionale una "micro città", ossia un organismo autonomo capace di riprodurre le strutturazioni capillari e dinamiche aggregative tipiche del tessuto urbano. In particolare le mega città asiatiche quali Shanghai, Tokyo, Hong Kong, Shenzhen sperimentano, all'interno dei grattacieli, i luoghi di aggregazione e condivisione propri dell'esterno, esplicitando, in tal modo, delle trame urbane "in quota". Analizzando il grattacielo come una sorta di trasposizione verticale del sistema gerarchico orizzontale, è possibile definire un nuovo modello urbano calato direttamente dal mondo dell'Utopia nella realtà attuale. Al contrario della Torre di Babele, simbolo di incompiutezza e caos, il grattacielo interpretato come tessuto diventa modulo verticale per un nuovo ordine urbano. La teoria dei Tessuti Verticali qui esposta si è basata, innanzitutto, sulla analisi di alcuni casi prodotti nell'areale statunitense tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo, ovvero decenni in cui si è assistito alla definizione spaziale e strutturale del nuovo tipo, mentre la seconda parte del testo si è posta l'obbiettivo di classificare tipologicamente - e di razionalizzare - anche le odierne logiche evolutive. Lo studio ha quindi cercato di riconfigurare il tipo nella città, attuando una presa di posizione rispetto ai caratteri urbani originari, centrali nella iniziale conformazione del grattacielo, e ancora persistenti nelle successive modificazioni, con l'intento di porre nuova luce su di una architettura "semplicemente complessa" e talvolta enigmatica.
35,00 33,25

L'architettura dal principio verità al principio responsabilità

Roberto Secchi

Libro: Libro in brossura

editore: Officina

anno edizione: 2018

pagine: 143

Oggi la responsabilità del progettista è normata dalla deontologia professionale per quanto riguarda i rapporti con la committenza e si ripropone ogni volta nel processo progettuale al cospetto dei regolamenti edilizi e delle norme urbanistiche di attuazione del piano. Questo assicura di rientrare nei termini di legge istituiti per la salvaguardia dei diritti, identifica il limite da non oltrepassare nella concezione di uno spazio dell'abitare e di un intervento sul territorio, l'ambiente e il paesaggio, fissa le misure minime alle quali attenersi nel dimensionamento, ingiunge una serie di divieti, fissa obblighi e vincoli. Inoltre, ovviamente, non può che riferirsi a situazioni tipo e soprattutto a un tipo di uomo del tutto astratto. È pur vero che le norme vengono aggiornate in base alle nuove situazioni storiche, agli eventi, all'insorgere di nuove problematiche, ma non possono necessariamente che rimanere astratte. Ma nella pratica progettuale da parte degli architetti si potrebbe fare molto di più se la questione dei diritti fosse ben presente nella concezione del progetto e nel corso di tutto il suo sviluppo, ogni volta di nuovo. Come per un nuovo inizio che rimetta in causa e domandi: dove sei? A che punto sei del tuo cammino? Questo cammino non è solo quello interno allo sviluppo di una professionalità e di una poetica, ma della coscienza della propria umanità che ci obbliga a un comportamento conseguente. L'assumere l'orizzonte dei diritti fondamentali dell'uomo come proprio insostituibile riferimento ci può aiutare a reiterpretare di volta in volta il tema del progetto ed il suo contesto nell'esercizio di quella pietas per le cose e per gli uomini che costituisce un nostro imperativo.
30,00 28,50

Percorsi ceramici. Analisi archeometriche e tecnologiche sulle ceramiche di Sant'Imbenia

Beatrice De Rosa

Libro: Libro in brossura

editore: Officina

anno edizione: 2018

pagine: 250

"Officina Etruscologia" vuole essere un laboratorio aperto ai giovani archeologi che lavorano nelle Università, nelle Soprintendenze, nelle realtà locali per la conoscenza, la valorizzazione e per la tutela del territorio. Vuole costituire un luogo di incontro e di dibattito capace di garantire l'edizione rapida e diretta di nuovi dati, siano essi frutto di ricognizioni nel patrimonio museale o esito di ricerche sul campo. Grande attenzione vuole essere riservata alle notizie di scavo inedite che possano contribuire alla conoscenza delle manifestazioni artigianali e della cultura materiale delle civiltà etrusca e italica. Questo libro nasce dall'approfondimento di una tesi di Dottorato in Archeologia Classica, incentrata su uno studio di tipo archeometrico e tecnologico dei materiali ceramici provenienti dal sito nuragico di Sant'Imbenia (Alghero, SS), prodotti in un arco cronologico che va dall'età del Bronzo medio all'età del Ferro. Dal 2008, in concomitanza con la riapertura degli scavi nel sito, è stato scelto di studiare i reperti secondo una visione più ampia, che andasse dallo studio archeologico e tipologico ad un'analisi archeometrica e tecnologica, sfruttando al massimo il potenziale informativo dei prodotti. I differenti approcci sono stati sviluppati ed approfonditi insieme, perché solo con uno studio interdisciplinare si possono affrontare e comprendere appieno le problematiche storico archeologiche. Il libro è diviso in due parti, che riproducono il percorso di studio così come si è sviluppato. La prima parte (capitoli I e II) è di carattere metodologico: il capitolo I è un'introduzione al lavoro e il capitolo II descrive il percorso di analisi adottato. Nella seconda parte del libro (capitoli III- VII) sono presentati i campioni analizzati, i risultati ottenuti, le risposte e le conclusioni che ne abbiamo tratto, e le nuove prospettive di ricerca.
23,00 21,85

XY dimensione del disegno. Ediz. italiana e inglese. Volume Vol. 3

Libro: Libro in brossura

editore: Officina

anno edizione: 2017

pagine: 173

“XY dimensioni del disegno” nasce nel 1986 per i tipi di CEDIS come rassegna critica di studi sulla rappresentazione dell’architettura e sull’uso dell’immagine nella scienza, nella tecnica e nell’arte. Il programma della rivista è di stimolare e divulgare la ricerca teorica e applicata prodotta nel settore scientifico-disciplinare del disegno, nonché di promuovere ogni possibile connessione con altri ambiti di conoscenza che si relazionino con la bidimensionalità dell’immagine cui si riferiscono le coordinate cartesiane che figurano nel nome. Il primo numero raccoglie le relazioni di base del convegno di Roma “I fondamenti scientifici della rappresentazione”, punto di partenza programmatico di un crescente panorama di interessi; la rivista prosegue poi sviluppando temi monografici e interdisciplinari, anche attraverso fascicoli dedicati quali il regesto “1968-1988 vent’anni di architettura disegnata”, la raccolta “Dossier rilievo”, la rassegna delle “Nuove tendenze” e l’indagine sul binomio “Grafica-architettura”. Nel 1989 promuove il convegno di Perugia “Il rilievo tra storia e scienza” di cui due anni dopo raccoglie gli esiti, fondativi per ogni successivo sviluppo disciplinare. Nel 1997 promuove il convegno di Perugia “I luoghi del segno epocale” che per la prima volta pone al centro del dibattito architettonico la questione “periferia” da un punto di vista linguistico e figurativo. Fin dai primi numeri convergono su XY il sostegno e l’apporto di figure di primo piano quali Michele Emmer, Decio Gioseffi, Ernst H. Gombrich, Richard L. Gregory, Corrado Maltese, Ruggero Pierantoni, Franco Purini, Lucio Saffaro, Vittorio Ugo. A partire dal numero 11-12 del 1990 la rivista è edita da Officina Edizioni e dal 1992 le si affianca la collana “I libri di XY”, oggi al 16° volume, con l’intento di offrire un repertorio critico di saggi orientati ad esplorare i temi introdotti dalla rivista, nella convinzione che il miglior strumento di approfondimento della conoscenza sia il confronto intelligente tra saperi diversi.
30,00 28,50

Bernardo Secchi. Libri e piani

Libro: Libro in brossura

editore: Officina

anno edizione: 2017

pagine: 275

Il quaderno raccoglie gli esiti di un ciclo di seminari che si è svolto presso l'Università luav di Venezia tra marzo e giugno 2015. Dodici giornate, quasi un semestre, in cui si è offerta a studenti e dottorandi l'occasione di riflettere sui temi e le questioni che Bernardo Secchi ha delineato lungo la sua vita di studioso ripercorrendo alcune tappe della sua ricerca teorica e progettuale, attraverso la rilettura di alcuni dei suoi più significativi libri e piani da parte di ventinove studiosi, allievi e colleghi. I testi qui raccolti restituiscono la riformulazione delle relazioni presentate e discusse in quelle occasioni. I sei libri selezionati e discussi in questo testo sono le monografie scritte da Bernardo Secchi dagli anni settanta fino al 2013 e consentono di ripercorrere le principali ipotesi interpretative che hanno caratterizzato la sua riflessione e hanno rappresentato delle tappe importanti nel suo percorso professionale. Ogni sezione dedicata ad un libro è aperta da un testo breve inteso come una sorta di "introduzione alla lettura", cui fanno seguito le riletture affidate a studiosi che si sono avvicinati in modi e in momenti diversi ai volumi e ai temi trattati. I sei piani qui riletti costituiscono una selezione circoscritta dell'attività professionale di Secchi e dello studio Secchi-Vigano (a partire dal 1990): quattro piani italiani che coprono gli anni ottanta e novanta, due piani all'estero che segnano gli anni 2000 e anche il definitivo riconoscimento dello studio alla scala internazionale. Il piano di Jesi (1983-1987), che - nelle parole di Patrizia Cabellini - "inaugura l'urbanistica di Bernardo Secchi", i tre piani degli anni novanta Prato (1993-1999), Pesaro e Brescia (1996-1998) che sperimentano e sedimentano al contempo una vasta esplorazione della città contemporanea; infine lo Strutture Pian di Anversa (2003-2007) e la partecipazione alla consultazione internazionale del Grand Paris (2008-2009) con i quali la riflessione si apre a temi urgenti e emergenti nel dibattito internazionale.
35,00 33,25

XY. Ediz. italiana e inglese. Volume Vol. 2

Libro: Libro rilegato

editore: Officina

anno edizione: 2017

pagine: 115

Questo numero della rivista presenta i contributi di: Vito Cardone; Gian Marco Todesco; Edoardo Dotto; Liliana Albertazzi; Enrico Cicalò; Eleonora Zen; Roberto de Rubertis; Paolo Belardi, Luca Martini, Giovanna Ramaccini; Livio Sacchi; Rossella Salerno.
30,00 28,50

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