Officina
I falisci attraverso lo specchio. Atti della giornata di studi per festeggiare Maria Anna De Lucia Brolli (MAVNA, Mazzano Romano, 31 ottobre 2015)
Libro: Libro in brossura
editore: Officina
anno edizione: 2017
pagine: 235
“Officina Etruscologia” vuole essere un laboratorio aperto ai giovani archeologi che lavorano nelle università, nelle soprintendenze, nelle realtà locali per la conoscenza, la valorizzazione e per la tutela del territorio. Vuole costituire un luogo di incontro e di dibattito capace di garantire l'edizione rapida e diretta di nuovi dati, siano essi frutto di ricognizioni nel patrimonio museale o esito di ricerche sul campo. Grande attenzione vuole essere riservata alle notizie di scavo inedite che possano contribuire alla conoscenza delle manifestazioni artigianali e della cultura materiale delle civiltà etrusca e italica. Questo volume è un omaggio a Maria Anna De Lucia Brolli, infaticabile ispettore archeologo sul territorio e appassionata ricercatrice delle antichità falische ed è l'edizione degli atti della giornata di studi tenutasi il 31 ottobre 2015 presso il Museo civico archeologico-virtuale di Narce (MAVNA) a Mazzano Romano. Il volume riunisce contributi di diverso genere sull'Agro Falisco, con lo scopo di ricostruire il passato di un distretto culturale che, pur nella sua limitata estensione, ancora oggi mantiene indubbi interesse e rilievo per capire le modalità di interrelazione tra le varie genti che popolavano l'Italia preromana. Dalle presentazioni di contesti inediti di scavo ottocentesco a saggi dedicati a contesti o produzioni particolarmente significativi, ma a oggi ancora poco conosciuti, alle brevi notizie di scavi anche recentissimi, il volume testimonia la vivacità della ricerca a tutto campo sul territorio. L'analisi della cultura materiale, lo studio del paesaggio antico e delle necropoli, lo scavo dei santuari, l'attenzione per la tutela del territorio sono alcuni dei temi affrontati dai diversi contributi che raccontano le diverse "passioni" falische di Marinella De Lucia. La struttura del volume offre una panoramica topografica, e assieme cronologica dell'Agro falisco, a partire da Falerii, poi Narce, e infine i siti più piccoli del territorio, fino a una parentesi sui vicini di casa, e in particolare Capena. Prefazione di Maria Paola Baglione.
Gli schizzi di studio
Francesco Cardullo
Libro: Libro in brossura
editore: Officina
anno edizione: 2017
pagine: 96
Schizzo, esquisse, croquis, sketch, skizze, con queste parole si intende il primo manifestarsi dell'architettura con disegni elaborati con pochi tratti, segni e linee incerte, labili. Il saggio intende esplorare quel momento particolare dell'iter progettuale in cui le idee di architettura diventano forme, diventano spazio. Si tratta di un momento privato, intimo, in cui la relazione tra autore ed opera, oltre che essere esclusiva, è nella fase embrionale di nascita. Il saggio indaga questo momento e lo illustra con un ricco apparato di schizzi di studio di vari maestri dell'architettura moderna che costituiscono più che un campionario di modi di disegnare, una sorta di tuffo nell'intelligenza creativa, un riassunto di molte invenzioni compositive di alcune significative architetture dei nostri tempi.
Suolo. Letture e responsabilità del progetto
Libro: Libro in brossura
editore: Officina
anno edizione: 2017
pagine: 111
Posta accanto a paesaggio, territorio, ambiente suolo è parola che meno ricorre nei discorsi sulla città e le trasformazioni urbane; non per questo il suo ruolo può essere ritenuto marginale. Legata al fare dell'uomo e alla sua relazione fisica con la terra, ha mantenuto nel tempo densità concettuale, senso di solidità e radicamento; ha mantenuto anche una costante apertura al futuro rivelata dalla capacità di accogliere trasformazioni e cambiamenti. Molto di essa ci dicono il significato e l'etimologia, i depositi di senso che ne hanno definito le caratteristiche. Suolo come consistenza fisica e come dimensione etica; come luogo della permanenza e del divenire, una dimensione ossimorica capace di accogliere negli equilibri precari della coesistenza gli elementi stabili e il cambiamento, il diverso e la complessità. Queste declinazioni ne hanno fatto il luogo, spaziale sociale e concettuale, di molte sfide del progetto e della cultura. Nelle geografie mutevoli della nuova modernità il significato pubblico di suolo [ground] ritorna con evidenza ad essere non separabile da quello di terreno [soil]. Suolo è, oggi, luogo dell'incontro tra dimensione della giustizia sociale e spaziale e dimensione fisica ed ecologica; è, come sosteneva Carlo Cattaneo, «opera civile». Radicalità dell'immaginazione, etica della responsabilità e della «capacità di risposta» sono alla base di nuove utopie pubbliche che coinvolgono urbanistica e geografia.
Il modello ligneo della Basilica di Loreto. Storia, rappresentazioni e rilievo
Nicolò Sardo
Libro: Libro in brossura
editore: Officina
anno edizione: 2016
pagine: 111
Questo libro presenta uno studio sul grande modello ligneo settecentesco che raffigura la basilica e il palazzo apostolico di Loreto e attualmente custodito dal Pio Sodalizio dei Piceni in Roma. In questa ricerca il modello viene esaminato dal punto di vista storico all'interno dello sviluppo della fabbrica lauretana e analizzato in relazione alle coeve rappresentazioni grafiche della piazza. Il lavoro è accompagnato inoltre dal rilievo del modello che, oltre a permettere un'accurata analisi morfologica e dimensionale, ha consentito di confrontare il modello ligneo con l'architettura rappresentata e costruita.
XY dimensione del disegno. Ediz. italiana e inglese. Volume Vol. 1
Libro: Libro in brossura
editore: Officina
anno edizione: 2016
pagine: 143
"Questo è il primo numero della nuova serie della rivista "XY", edita ora in forma digitale, open access e multilingua. Contiene una selezione delle relazioni degli intervenuti alla sua presentazione, tenutasi nell'Università degli Studi di Trento il 10 luglio 2015 presso il Dipartimento di Ingegneria Civile Ambientale e Meccanica. Da troppo tempo ormai alle vistose mutazioni dei mezzi di comunicazione verificatesi nel mondo contemporaneo e soprattutto all'abuso dei segnali visivi che le hanno caratterizzate, cui è stato dato globalmente il nome di 'civiltà dell'immagine', sono mancate, da buona parte degli ambiti culturali impegnati nell'analisi critica del fenomeno, significative voci di dissenso sull'implicazione essenzialmente negativa che la definizione andava assumendo e che quindi andava divulgandosi anche al di là delle intenzioni. È indubbio che aspetti di grave superficialità a carico degli autori e dei divulgatori d'immagini abbiano aggravato il giudizio negativo, ma sua importante concausa è stata senza meno anche la mancata assunzione di una seria difesa da parte di chi ha detenuto le leve del potere comunicativo. In primis dalla cultura umanistica della parola che si è erta quasi a paladina del sapere, difendendolo dagli assalti del più effimero mondo figurativo che andava progressivamente affermandosi."
Nuovo realismo/postmodernismo. Dibattito aperto fra architettura e filosofia
Libro: Libro in brossura
editore: Officina
anno edizione: 2016
pagine: 233
Con riferimento al dibattito aperto dal filosofo Maurizio Ferraris con il Manifesto del nuovo realismo, il volume, che raccoglie e rielabora gli Atti del Convegno promosso dalla Sapienza Università di Roma nell'ottobre 2014, propone in un confronto serrato tra filosofi, architetti e critici dell'architettura, alcune questioni essenziali per gli stessi fondamenti teoretici della disciplina architettonica che, da sempre situata fra le arti e le scienze, evidenzia più che mai oggi, nel periodo di crisi attuale, l'esigenza di un rinnovato rapporto inter/trans/meta-disciplinare. Si tratta di un rapporto che, nel confronto con la filosofia, ha inciso profondamente sulla ricerca architettonica, tracciando nelle diverse epoche storiche paralleli, adiacenze o traslitterazioni - a volte - quasi dirette. Basti, per questo, pensare alle influenze del pensiero filosofico novecentesco - dal realismo di Lukács all'estetica di Adorno, dalla fenomenologia di Heidegger e di Merleau-Ponty all'ermeneutica di Gadamer, dalla decostruzione di Derrida alla "piega" di Deleuze - per comprendere quanto sia connaturata alla formazione e alla pratica dell'architetto la questione teorica, dove questa non ne costituisce una sovrastruttura, bensì, anzitutto, un modo di essere del progetto difficilmente distinguibile dal suo esito. Per questo il dibattito sul nuovo realismo, inteso da molti come attuale "rappel à l'ordre" e "cambio di stagione" rispetto al postmodernismo, merita un'attenzione particolare.
Il pilone del ponte sullo stretto di Giuseppe Samonà
Francesco Cardullo
Libro: Libro in brossura
editore: Officina
anno edizione: 2016
pagine: 64
"Nel 1969 l'ANAS e le Ferrovie dello Stato indicono un 'Concorso Internazionale di idee per un collegamento stabile viario e ferroviario tra la Sicilia ed il Continente'. Il progetto secondo classificato di Giuseppe Samonà ha per titolo: 'La Metropoli futura dello Stretto' perché oltre a rispondere all'esigenza dell'attraversamento con la soluzione del ponte, si occupa di tutto il territorio dello Stretto. Si tratta di una straordinaria ipotesi di fondazione di una nuova città, dopo aver azzerato tutto l'esistente, che ha il mare dello Stretto al centro. In questo scritto il mio punto di vista su questo progetto-visione dello Stretto di Messina di Giuseppe Samonà non è quello paesaggistico, né quello urbanistico, né della viabilità o della portualità, e neanche quello infrastrutturale, in senso stretto, sulla tipologia di ponte sospeso a due campate. Pongo l'attenzione sui Piloni, sull'architettura dei Piloni, e su come questi enormi elementi alti trecento metri, per loro natura specificatamente funzionali ed essenziali al sistema strutturale, siano in realtà una sintesi di paesaggio, urbanistica, infrastruttura e architettura e come la loro forma è frutto di una ricerca lunga e complessa che mette insieme queste discipline."
Borgate. L'utopia razional-popolare
Paolo Petaccia, Andrea Greco
Libro: Libro in brossura
editore: Officina
anno edizione: 2016
pagine: 173
L'urbanistica moderna nasce con la rivoluzione industriale: i meccanismi tradizionali si stravolgono, le città si espandono. Arriva la ferrovia; nasce il concetto di "centro storico". L'immigrazione ridisegna le città e genera il problema della casa per i ceti operai. La trama urbana ottocentesca traccia maglie regolari ad addizione radiale di isolati a corona continua. Si introduce il concetto di igiene urbana e si cercano modelli alternativi. In Europa dilaga il Movimento Moderno, in Italia nasce lo IACP. Mentre a Roma si costruisce La Garbatella, in Germania si fabbricano le Siedlungen, quartieri monofunzionali satellite: lo sviluppo della motorizzazione privata permette di saltare pezzi di campagna e urbanizzare lontano dai centri. Si introducono in urbanistica i concetti di separazione delle funzioni e aree specializzate. L'architettura italiana apre alle istanze moderniste, ma con diffidenza: nasce il razionalismo. Lo IACP lo avalla. Sorgono le borgate ufficiali, la risposta alle Siedlungen e manifesto dell'architettura modema italiana diretta ai ceti popolari.
I disegni della collezione Basile
Eliana Mauro, Ettore Sessa
Libro: Libro in brossura
editore: Officina
anno edizione: 2016
pagine: 424
A trentacinque anni dalla mostra Ernesto Basile Architetto della Biennale di Venezia e a quindici anni dal restauro dei disegni di Giovan Battista Filippo Basile e di Ernesto Basile, oggi conservati nella Collezione Basile del Dipartimento di Architettura dall'Università degli Studi di Palermo, questo volume pubblica il catalogo completo di quella produzione grafica (progettuale e artistica) dei due architetti palermitani, affidata negli anni Sessanta del XX secolo da Roberto Basile alla Facoltà di Architettura di Palermo (e allora conservata nella Dotazione Basile). Questo insieme di unità documentarie costituisce una delle più significative testimonianze di attività progettuale in Italia del periodo compreso fra il tardo romanticismo e gli anni Venti del XX secolo. Esponenti di primo piano della cultura architettonica italiana dei secoli XIX e XX, G.B.F. Basile ed E. Basile condividono l'aspirazione alla riformulazione della cultura del progetto in aderenza ad una visione positiva del progredire della società. La raccolta di unità documentarie del corpus del fondo archivistico della Collezione Basile del Dipartimento di Architettura di Palermo è la più cospicua raccolta dei disegni dei due Basile; essa è un fondamentale campo di studio dell'attività progettuale, di quella artistica e di quella scientifica di entrambi, oltre a costituire un importante segmento di conoscenza in relazione ad un più ampio contesto della cultura architettonica italiana d'età contemporanea.
I viaggi di padre Labat dalle Antille a Civitavecchia (1693-1716)
Francesco Correnti, Giovanni Insolera
Libro
editore: Officina
anno edizione: 2016
pagine: 416
Quando costruiamo case parliamo, scriviamo. Vittorio Ugo architetto
Antonio Belvedere
Libro: Libro in brossura
editore: Officina
anno edizione: 2016
pagine: 194
L'esplorazione di Antonio Belvedere sul pensiero e sulle opere di Vittorio Ugo offre alla storiografia architettonica contemporanea un'occasione preziosa, oltre che per conoscere il ruolo di uno studioso di grande rilievo nel panorama della ricerca progettuale in Italia, anche per fare il punto sui grandi mutamenti che l'hanno caratterizzata negli ultimi decenni. [...] Dalla narrazione emerge la figura di un protagonista del suo tempo, ben consapevole dell'azione che la generazione cui appartiene è stata chiamata a condurre in un periodo storico di particolare delicatezza. Un protagonista cosciente del fatto che la sua attività di studioso, di docente e di progettista si colloca a cavallo tra il concludersi dell'opera di ricostruzione postbellica italiana e il delinearsi delle difficili strategie politiche imposte da una nuova programmazione territoriale. In ogni ambito Ugo è stato interprete delle tensioni che andavano sviluppandosi e che lo chiamavano ad agire con quel lucido impegno culturale che è certo il suo tratto più specifico e più saliente. [...] Credo che ripercorrere gli anni della collaborazione con il suo maestro sia stato per l'allievo qualcosa di più che un riavvicinamento ideale alla cultura che li aveva uniti per tanti anni, e che abbia avuto il senso di una ripresa attiva e feconda di una prassi che continua a produrre pensiero. Chi conosce sia l'allievo che il maestro avverte quanto il seme originale sia, in questa biografia, rinnovato. (Dalla Presentazione).