Oltre Edizioni
Gerusalemme. L'incanto della città vecchia, loghi nascosti e segreti
Andrea Gualazzi, Raoul Tiraboschi, Tomaso Tiraboschi
Libro: Libro in brossura
editore: Oltre Edizioni
anno edizione: 2011
pagine: 124
Una guida tascabile con la quale poter conoscere tutti i segreti millenari che racchiude questa magica citta', ombelico del mondo. Secoli di storia sono ancora leggibili nei vicoli, nei palazzi, nei monumenti, nelle mura ma anche nei colori, nei volti degli abitanti, nei profumi e nei sapori del souk, nei contrasti palpabili tra un quartiere e l'altro. Il testo descrive nei dettagli meno conosciuti i quattro quartieri della città vecchia mentre il dipanarsi dei percorsi, da porta a porta, consente di non lasciarsi sfuggire nemmeno il più piccolo dettaglio. Uno strumento utile per chi voglia vivere l'emozione di far proprio il cuore della città più contesa al mondo, il condensato di tutte le informazioni che ciascuno vorrebbe trovare in un agile testo, compagno di viaggio e di avventura.
Io che ho visto i delfini rosa
Biagio Proietti
Libro: Libro in brossura
editore: Oltre Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 351
«Non ricordo d'aver letto un romanzo che prendesse così nitidamente forma davanti a me, mentre leggevo questo “Io che ho visto i delfini rosa” di Biagio Proietti. Sarà perché in questi giorni mi sto occupando di realtà aumentata, ma l'idea è proprio quella: leggi e le immagini ti compaiono davanti, immagini in movimento. Come nella scena, memorabile, della morte di un'étoile della danza. Sembra una scena al rallentatore, girata con maestria con una combinazione di movimenti di macchina. Come si realizza un dolly scrivendo? Pochissimi lo sanno. Biagio Proietti lo crea da maestro, con una leggerezza e una fluidità magistrali. Quella scena è straordinaria, lo ripeto. Vale tutto il libro. In una pagina c'è tantissima storia del cinema e tantissima letteratura, c'è Woolrich, c'è Truffaut, c'è il Biagio Proietti scrittore che cita il Biagio Proietti televisivo. E poi un po' più avanti c'è il racconto in flashback: vera chicca per gli appassionati e materia di studio per docenti universitari, che negli anni potranno dilettarsi a scomporre e ad analizzare quelle descrizioni perfette, flaubertiane nella loro perfezione. E poi rimane da parlare di tutto il libro. E per farlo finiremmo domani mattina, perché le cose da dire sono tante, ma veramente tante. Mi limito a dire che è un romanzo di gente di passaggio, gente triste come i vagoni di un treno che finiscono in un deposito. Ci sono vite spezzate di vecchi e di giovani, di persone che non riescono a far quadrare i conti con la vita, che a volte si diverte troppo e non si fa addomesticare. C'è un racconto che sta in equilibrio sulla corda sottile della finzione, un racconto che ha l'enorme merito di apparire inconsapevole di quel che succede, soccombendo alle storie e alle false verità degli interpreti del romanzo. Un racconto dove lo scrittore stesso si lascia guidare dalla storia, dove l'autore è tanto grande da lasciarsi sopravanzare dagli eventi che prendono consistenza, dai personaggi che rivendicano la loro autonomia e vivono da soli, senza farsi guidare. Con splendide descrizioni di una Roma crepuscolare, spogliata per una volta di tutte le stelle più brillarelle. Per una volta priva di mille e un'étoile. E scene d'azione, di lotta e dei colpi di karate che sono da manuale descritte e che rendono questo romanzo un piccolo capolavoro». (Mario Gerosa):
Finis terrae
Gian Luca Campagna
Libro: Libro in brossura
editore: Oltre Edizioni
anno edizione: 2016
pagine: 400
Un parroco che sapeva troppo trovato incaprettato nella canonica del suo borgo, un comitato ambientalista che scava nei segreti di una discarica e di una centrale nucleare dismessa, una ballerina di un night sparita nel nulla, una squadra di calcio che perde per pagarsi lo stipendio, un cronista indolente che non sa come impiegare il proprio tempo, un gruppo di imprenditori che avvia una centrale a biomasse per dare futuro a se stessi, un gruppo di amiche sull'orlo di una crisi isterica per i tradimenti dei mariti, una commessa di una boutique che aspetta ancora il principe azzurro, un ex calciatore col vizio della cocaina, un faccendiere serbocroato che tratta puttane, calciatori e scommettitori come se fosse ancora un cecchino durante l'assedio di Sarajevo. Amore e odio che si rincorrono a ritmi forsennati, scavalcandosi e sovrapponendosi. E sullo sfondo lo Scirocco che avvolge una città, sospesa tra mare, laghi paludosi e macchia mediterranea, in una sorta di Finis Terrae.
La bacchetta del direttore
Nelida Milani Kruljac
Libro: Libro in brossura
editore: Oltre Edizioni
anno edizione: 2013
pagine: 186
Tre narrazioni esemplari di una scrittrice di vaglia, queste di Nelida Kruljac, narrazioni condotte lungo il filo della memoria, alla ricerca di un mondo fatto di dolorosa nostalgia e di pietas, di poesia e di un'infanzia che non potrà più ritornare e che tuttavia la memoria recupera e restituisce alla nostra sensibilità e alla nostra intelligenza. La sua è una scrittura evocativa e colloquiale ad un tempo, e i personaggi della sua Istria, di quell'angolo di mondo che la storia non ha risparmiato delle sue tragedie, emergono vivide e vitali, come il meraviglioso maestro musicista ultra ottantenne, del racconto La bacchetta, il maestro Michele che ora vive a New York, anche lui, come tanti figli di una diaspora subita. Ma dallo scambio di lettere tra Michele e Ines, attraverso foto e ricordi, si ricompone una fetta di piccolo mondo, di esistenze, di verità domestiche e amare, di verità pubbliche altrettanto dolorose, commoventi, fino al ritorno della bacchetta da direttore d'orchestra... da lì da dove era partita... e che a Ines restituisce un pezzo di vita dello scomparso padre.
Aninu
Oliviero Arzuffi
Libro: Libro in brossura
editore: Oltre Edizioni
anno edizione: 2012
pagine: 304
"Aninu" è la storia di una prostituta sacra dell'isola vulcanica di Santorini prima della grande eruzione del XVII secolo a.C. che ha cancellato la civiltà minoica "nello spazio di un giorno e di una notte tremenda", come ci riferisce Platone nel Timeo riferendola alla mitica Atlantide. Le vicende narrate in questo romanzo, la cui protagonista, fondando una comunità ideale di vita chiamata Thera e facendosi tutt'una con la tragica fine della sua amata isola, si presentano come eventi fondativi della cultura occidentale. In "Aninu", la descrizione dei luoghi, la rappresentazione dei costumi, la rievocazione delle credenze e dei miti delle popolazioni toccate dalle vicende narrate sono frutto di una meticolosa ricerca archeologica su ciò che sappiamo di questo misterioso popolo che vanta, come antenati, gli abitanti della più antica città del mondo, Çatal, nell'odierna Turchia, oggi dichiarata patrimonio dell'umanità, e come discendenti le mirabili popolazioni della Grecia classica. La storia di Aninu e della sua isola, unitamente alle vicissitudini degli altri protagonisti, offrono al lettore l'occasione per rivisitare, e in qualche modo per rivivere, gli aspetti meno conosciuti o ancora abitati dal mistero delle multiformi civiltà che si sono affacciate sul Mediterraneo, inesauribile mare delle meraviglie.
Il sapere dell'anima. Tre filosofe al confine tra ragione e fede
Simonetta Tassinari
Libro: Libro in brossura
editore: Oltre Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 152
Ildegarda di Bingen, Juana Inés de la Cruz, Edith Stein: tre donne, tre filosofe, tre modi originali di pensare là dove la ragione incontra il mistero, e la spiritualità si fa conoscenza. Troppo spesso relegate al margine, o considerate solo figure religiose, Ildegarda, Juana Inés ed Edith emergono in questo saggio nella loro piena potenza intellettuale. Con rigore e sensibilità, l'autrice ne ricostruisce vita e dottrina, portando alla ribalta la radicalità delle loro idee, la libertà con cui hanno attraversato i limiti imposti, la forza speculativa di scritture ancora capaci di parlarci. Non siamo di fronte a reliquie del passato, bensì a voci vive e sorprendentemente attuali. Chi legge scoprirà, con Ildegarda, una visione del cosmo dove tutto è energia vitale e armonia profonda; con Juana Inés, la difesa appassionata del sapere come diritto universale; con Edith Stein, uno sguardo capace di coniugare filosofia e mistica, alterità e coscienza, empatia e responsabilità. “Il sapere dell'anima” non separa, ma intreccia: corpo e spirito, logica e intuizione, studio e ispirazione. Propone una conoscenza che si nutre dell'esperienza vissuta, nasce dove nessuno guarda, cresce nella ferita e trae la sua rivelazione dal silenzio. È anche un atto di restituzione: una genealogia femminile rimossa che torna finalmente a illuminare il presente, un invito a pensare da un altro luogo. Per chi crede che la filosofia non sia solo esercizio della mente, ma anche battito del cuore. Per chi è disposto ad ascoltare ciò che, per secoli, è stato messo a tacere.