Porto Seguro

Sir Adrian e R.OB.E.R.T. sono due facce della stessa medaglia, quella, a volte sorprendentemente difficile, della vita. Trascorrono le giornate in un diuturno interrogarsi e confrontarsi sull’esistenza propria e del mondo che li circonda. Il fulcro delle loro conversazioni? Ovvio, R.OB.E.R.T.: R.iflessioni OB.iettive E R.esilienza T.otale. Un libro che racconta la vita di tutti i giorni, riflettendo su avvenimenti, persone, attualità, un libro scritto con ironia, a volte con una punta di scetticismo e superiorità, altre con una carezza d’amore, con un unico, altissimo fine: spingerci a non arrenderci mai, a rialzarci sempre, non voltando le spalle a quella parte di noi, la migliore, che spesso mettiamo a tacere e ignoriamo. Divertente, acuto, intrigante, R.OB.E.R.T. è un testo imperdibile, originale, unico nel suo genere, che insegnerà al lettore, se lo vorrà ascoltare, il segreto per la felicità.

1948. Maria nasconde un segreto, che la tormenta e non la lascia respirare: è incinta. Non è sposata e l’uomo che affermava di amarla, alla notizia, le ha voltato le spalle. Sua madre disgustata da lei, la accusa di aver portato vergogna e sventura nella loro famiglia e cova vendetta contro il bambino maledetto. Oggi. Susanna, una ragazza bella e determinata, dagli occhi neri, profondi e violenti come due spilli, vive con un padre distante e freddo ed è stata abbandonata in giovane età dalla mamma. Nelle difficoltà quotidiane, cerca di affermarsi come donna e di trovare la sua dimensione, la sua libertà: vorrebbe volare, come le rondini che vede volteggiare in cielo, felici e spensierate, ma qualcosa la strozza, trattenendola con forza a terra. Quando Susanna trova i diari di Maria, in cui racconta con dolore violento e sincero la propria storia, la ragazza scoprirà che il loro destino e le loro storie sono collegate, unite da un filo rosso impossibile da spezzare, e troverà la forza per rivoluzionare la sua vita. Un libro profondo, imperdibile, la storia di due donne coraggiose, alla ricerca della propria libertà.

Spremuta di aringhe e altre storie brevi è una inaspettata raccolta di racconti che, con grande maestria, si destreggia tra il fatale amore e l'ambiguità della morte. Tra un uomo ormai sposato che ritrova il suo primo amore in circostanze surreali, la storia vera di una donna che muore tre volte (o forse più?) e una serata mistica nel deserto, passando per la macabra leggenda di uno dei più grandi musicisti della storia e la storia di un anziano e rispettato gentiluomo che si trasforma in una belva vendicativa, fino una spedizione alpina che, dalla tragedia, fa nascere una fiaba e, infine, alle riflessioni della storia a sorpresa che dà il titolo all’intera raccolta. Alessandro Peligra, seppur alla sua prima fatica letteraria, tra le sue righe ci mostra una profonda conoscenza e consapevolezza del mondo circostante e del suo stile letterario.

L'autore negli ultimi tre anni si è dedicato alla ricerca di vocaboli del vernacolo locale. Il dialetto lancianese è antichissimo e quindi una vera lingua. La fondazione della città di Lanciano viene collocata, confermando la leggenda, da due storici del Seicento Giacomo Fella e Pietro Pollidori nel 1179 a.C., un anno dopo la distruzione di Troia. Altri storici: Anton Ludovico Antinori e Domenico Romanelli, testimoniano la presenza dell'uomo a Lanciano sin dall'epoca preistorica. Con una storia di 3.200 anni "la parlatura" è un vero idioma.

Il Vesuvio che osserva, il Vesuvio che guida, che ascolta, che insegna. La vita di Arturo all’ombra dell’imponente vulcano, quasi un amico immaginario cui raccontare le gioie e i dolori della vita, dall’adolescenza segnata dalla morte, dalla perdita, dalla paura, fino a una vita adulta complessa ma piena di sorprese, dove finalmente trova spazio la speranza e una possibilità di rinascita. Arturo, Sofia, Gabriele, Valeria indissolubilmente legati, che si perdono e ritrovano, per capire finalmente che, alla fine, ciò che li salverà sarà l'amicizia ritrovata e l'amore che, nonostante le avversità, trova sempre il modo di trionfare. Paola Caprio, con la sua scrittura intima e sensibile, ci offre uno spaccato di vita sullo sfondo della meravigliosa Napoli, scavando nella psicologia dei personaggi e della loro storia personale.

La sfida è quella della vita, quella che giornalmente Luca, Andrea e gli altri affrontano per strada, sul loro cammino per diventare adulti. La sfida è quella in bisca, che si gioca sul tavolo di tessuto verde, con in mano la stecca e gli occhi sulle bilie. Nella Roma borghese del ’67, l’amicizia, l’amore, la violenza e la confusione di una gioventù incerta si scoprirà profondamente legata alla realtà brutale di scommesse clandestine, mafia e malavita. Sul tavolo da biliardo si scommetterà più di quanto si possa pensare e, così come la vita dei giovani protagonisti, la bilia non sempre rotolerà dritta, fino ad arrivare in buca o almeno, non nell’incredibile sfida finale. Con una Roma mozzafiato di sfondo, Edoarda Sala ci regala un’opera imperdibile, ricca di personaggi incredibili eppur reali, in una narrazione matura ed emozionante, da leggere tutta d’un fiato.

Un giovane architetto ha per la prima volta la possibilità di utilizzare il suo sapere per metterlo a disposizione di persone bisognose. Da questo presupposto, inizia il breve ma intenso viaggio dell’autrice alla calle 826, una strada situata nei pressi di Buenos Aires che dal 2001 è stata occupata da alcuni abitanti del luogo. Qui, con la sola forza dei loro corpi denutriti e avvelenati dall’inquinamento locale, uomini e donne hanno costruito case dal nulla, poco sicure, pericolose sia a livello igienico che strutturale. Dei giovani studenti hanno attuato un processo di rigenerazione tecnologica e culturale: tra le iniziative più simboliche ed emozionanti, lo stabilimento di una piazza verde dal nome “dignidad de los niños”, dignità dei bambini. Da questa piazza, partono tutte le iniziative che coinvolgeranno e faranno rinascere una strada con l’ambizione di diventare un paese: "Diario di bordo" racconta di un viaggio volto a ristabilire dignità attraverso non solo la speranza, ma anche atti concreti.

Come reagiremmo se ci trovassimo di fronte a un bivio sapendo che una scelta sbagliata cambierebbe radicalmente la nostra vita? Marco e Veronica sono una coppia come tante altre. Vivono una vita apparentemente tranquilla, sono circondati da molti amici e sono innamorati. Ma proprio come tante altre coppie, quello che appare in superficie non sempre corrisponde alla realtà. Nel giorno del loro anniversario Marco scopre un segreto che non avrebbe mai voluto conoscere, e tutte le sue certezze su Veronica cadono improvvisamente come un castello di sabbia. A distanza di tre anni da quel maledetto giorno Marco, seduto sul divano di casa, si interroga sulle scelte fatte, chiedendosi come le conseguenze dei suoi gesti lo abbiano cambiato per sempre. Calma piatta, partendo dalle orme lasciate da You’ll never walk alone, primo romanzo dell’autore, ci offre un ritratto intimo e personale di Marco, il protagonista, e delle svolte inaspettate che la vita ci costringe ad affrontare.

"Il Poema di Gomma" è un testo poetico forte, pungente e coraggioso. Articolato in quattro parti, ognuna dedicata a un materiale, ognuna composta da un duetto continuo, dato da una voce maschile e da una femminile, vuole farsi metafora della condizione umana. C’è la Donna di Gomma, che ha ben imparato dal trucco e dall’inganno; c’è l’uomo di stoffa, dall’origine insincera, e quello d’Asfalto, che corre sulla strada contro tutte le regole; c’è la donna di Legno, che una volta era stata albero… Quello che emerge in questo testo è il ritratto dell’essere umano alle prese con se stesso e con la quotidianità di un’epoca che sta perdendo inesorabilmente la propria umanità, nonostante gli sforzi per sopravvivere nella giungla metropolitana. Un poema imperdibile, che trascinerà il lettore in un mondo metaforico, in un mare profondo, portandolo alla riflessione sulla propria condizione nel mondo.

Per Francesco la fine della scuola superiore segna la fine di un incubo e così, con la leggerezza nel cuore, supera con successo l’esame di stato ed è pronto a lasciarsi alle spalle il bullismo, le prese in giro e i dogmi sociali nel quale era incastrato. La sua libertà, però, è ancora lontana, perché le catene che indossa non sono fissate solamente al cancello della scuola, ma anche alla porta di casa, al polso di suo padre, alla gola di sua madre. Stretto in una famiglia che lo vuole bigotto, dozzinale, uomo e padre di famiglia, Francesco si sente morire. Il ritorno nel paese di sua cugina Federica, cosmopolita, brillante e così diversa dal resto della sua famiglia, sarà l’innesco per il cambiamento di Francesco, un percorso che diventerà rinascita. Riscoprirà l’amore per se stesso, per il suo corpo e per le persone; ritrovandosi faccia a faccia con il suo vero io, Francesco scoprirà e accetterà la sua omosessualità. Ma si tratta solo di un piccolo passo, per cercare di scardinare davvero e per sempre l’ombra scura delle sue origini.

Emy è una bambina curiosa ed empatica, che si ritroverà a vivere una trepidante avventura e a scoprire il vero senso dell’amicizia. Dopo aver trovato un piccione sfortunato, rimasto ferito in seguito a un incidente di volo, convincerà la sua mamma a tenerlo con sé, per prendersene cura. Lo spirito gentile di Emy farà sentire l’uccellino finalmente a casa, fino a quando l’arrivo di Bob, un piccolo extraterrestre bizzarro, non porterà un po’ di scompiglio all’interno della loro vita. Emy, il Piccione, Bob e una tartaruga lentissima, sono i protagonisti di questa storia divertente ed educativa, accompagnata da tante illustrazioni, che raccontano in termini diversi l’avventura di una bambina e i suoi piccoli, grandi amici. Età di lettura: da 6 anni.

1915. L’Italia è pronta per entrare in quella che passerà alla storia come Prima Guerra Mondiale. Demetrio, un ragazzo di famiglia agiata, cerca la sua dimensione e una sua missione nella propaganda patriottica, aspirando a imitare gli eroi risorgimentali: sogna un’emozione, la guerra, la possibilità di combattere, e morire, per il proprio Paese. Ma un giorno, per caso, conosce Irini. Lei è diversa da qualsiasi ragazza abbia mai conosciuto: è bella come una dea, magnetica come una strega, con due occhi di giada che brillano nel buio e splendono al sole, soprattutto, è libera e ha il cuore grande, bello, che la porta a spendersi per l’altro. Demetrio se ne innamora all’istante. Questo incontro sembra creare una nuova alternativa nella sua vita, e proprio quando tutto sembra andare per il meglio, le cose prenderanno una piega assolutamente inaspettata. Un libro imperdibile, profondo e commovente, che si scaverà un posto incancellabile nel cuore del lettore.