Totem (Lavinio Lido)

In occasione della edizione 2014 del premio di poesia edita intitolato a Leandro Polverini possiamo dire che a fronte dei 500 volumi di versi ricevuti in questi anni da tutta Italia ed anche dall'estero l'iniziativa ha assunto un respiro di carattere nazionale.

Testimonianza preziosa circa il continuo movimento dell'essere umano verso un bisogno di integrazione fra le parti di se stesso e quelle del mondo, questo quarto libro di liriche di Eleonora Cogliati mostra la ferita aperta dell'esistere, e facendolo rende possibile il superamento di questo dramma reiteratamente irrisolto laddove l'urgenza di questo messaggio poetico si deve probabilmente all'esacerbarsi in questo momento storico, quantomeno italiano, delle sfere di senso opposte.

L'autrice si impadronisce d'ogni anfratto di bellezza con le sue esistenziali gocce di emozioni.

I tre atti unici nascono in periodi diversi ma sono legati tra loro da una rigorosa struttura formale che in parte determina la recitazione degli attori. Una sorta di atmosfera astratta impedisce un vero approfondimento psicologico dei personaggi, costringendo gli attori ad un diverso approccio al testo.

La poesia è tutto. Nasce dal bisogno estremo di gridare al mondo i fremiti più intimi della nostra anima. Ma poesia è anche empatia, immedesimarsi nelle sensazioni di un amico che ci racconta una pagina della sua vita, provare a sentire il pulsare del suo cuore.

Ed allora la poesia di Marina Giudicissi Angelini diventa riflessione filosofica sulla cultura, la civiltà e i suoi destini come sfondo dell'autentica interiorità umana attraverso una scrittura che è sapienza iniziatica scaturente dall'esercizio stesso della parola connotata, in un gioco di continuo rispecchiamento e di attenzione ulteriore sull'interiorità, unica via per salvare sé, l'altro e il mondo.

Questa narrazione episodica e frammentaria, con digressioni sul dettaglio cronachistico e su tutto ciò che riguarda la dimensione familiare resiste efficacemente ai meccanismi di produzione dell'oblio, che si manifestano tanto nelle pratiche esplicite della censura quanto nelle forme più occulte di manipolazione operate nelle commemorazioni e nelle diverse selezioni del passato conservate e riprodotte istituzionalmente.