Edizioni Clichy: Sorbonne
John Le Carré. L'uomo che venne dal freddo
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Clichy
anno edizione: 2016
pagine: 120
Questo libro racconta la vita, le passioni, gli abissi esistenziali e le opere di John Le Carré, leggendario autore di thriller come La spia che venne dal freddo, La talpa, La Casa Russia e a sua volta agente segreto al servizio di Sua Maestà.
Enzo Jannacci. Vivere a orecchio
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Clichy
anno edizione: 2016
pagine: 180
Questo libro racconta il giovane medico milanese che insieme a Dario Fo e Giorgio Gaber, tra osterie e piccoli locali, rivoluzionò la canzone italiana inserendovi l'assurdo, la leggerezza ironica, un modo di cantare raccontato che fu capace di aprire il canto al teatro, avvicinando la musica leggera alla cultura e all'intellettualità più alta, in una Milano che allora era davvero la capitale culturale italiana.
Margaret Mead. Una donna che guarda il mondo
Silvia Lelli
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Clichy
anno edizione: 2016
pagine: 128
Margaret Mead (1901-1978) ha rivoluzionato gli studi antropologici e sociologici americani, mettendo al centro di ogni sua analisi l'individuo e le sue peculiarità, considerando le differenze di ognuno e il loro relazionarsi con le altre differenze la maggiore ricchezza dell'umanità. Questo breve ma denso saggio della collana Sorbonne si propone di diffondere anche in Italia, dove la Mead è nota soltanto agli studiosi, la centralità del suo pensiero.
Giovanni Testori. Lo scandalo del cuore
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Clichy
anno edizione: 2016
pagine: 144
Dal "Dio di Roserio" a "Gli angeli dello sterminio", Giovanni Testori, cultore della lingua ma anche acrobata del dolore e della solitudine, ha saputo raccontare le periferie milanesi e testimoniare, almeno quanto il Pasolini delle borgate romane, lo sperdimento del nord di un'Italia che dopo la guerra entrava nella modernità, facendone pagare il prezzo a quelli che questa modernità costruivano.
Dino Campana. L'alchimista della parola
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Clichy
anno edizione: 2016
pagine: 144
Dino Campana è stato un'anomalia nella storia della letteratura italiana: "Il poeta di una breve stagione" scrisse Eugenio Montale che definì la sua poesia in prosa come "europea musicale colorita". È per questo che a distanza di un secolo la sua poesia, legata indissolubilmente alla sua odissea biografica, continua ad affascinare molti lettori. Dopo la morte in manicomio nel 1932, i più importanti intellettuali italiani, da Alfonso Gatto a Carmelo Bene a Sebastiano Vassalli, hanno rivalutato la figura del poeta di Marradi definendolo in tanti modi: "poeta notturno", "poeta visivo" e persino "poeta maledetto". Perseguitato dal seme della follia fin dall'infanzia, in conflitto con gli intellettuali sostenitori del Futurismo, vittima di un amore impossibile con la scrittrice Sibilla Aleramo, Campana è riconosciuto oggi come uno dei più grandi poeti del '900, vissuto unicamente al servizio della "parola", ostile fino all'ultimo a un sistema di valori e a una società che stavano andando rapidamente in pezzi.
David Bowie. L'uomo che cadde sulla terra
Pippo Delbono
Libro
editore: Edizioni Clichy
anno edizione: 2016
pagine: 144
David Bowie ci ha appena lasciati, e sarà difficile fare a meno di lui. Forse più di chiunque altro il "Duca Bianco" è riuscito, nei suoi oltre quarant'anni di incredibile carriera, a incidere sul costume, sulla moda, sull'immagine, sull'arte, sulla cultura e soprattutto sulla musica dei nostri tempi. Senza mai assumere appieno il ruolo di rockstar, spiazzando ogni volta il mondo con i suoi mutamenti, David Bowie ha creato il glam, ha demolito i generi, ha ispirato generazioni di musicisti, ha influenzato tendenze artistiche, ha anticipato di decenni i successivi movimenti musicali, esplorando terreni sconosciuti. Pippo Delbono, artista come Bowie fuori da ogni possibile schema e che da sempre inserisce la musica anche rock nel suo teatro riconosciuto internazionalmente come tra i più importanti del nostro tempo, ci racconta qui il "suo" Bowie, presentandocene un'interpretazione assolutamente personale e capace di donarci un David Bowie completamente inedito e teatralmente tragico.
Domenico Modugno. La rivoluzione del canto
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Clichy
anno edizione: 2015
pagine: 100
In un articolo su "Epoca", nel 1959, Enzo Biagi scrisse: "Modugno ha fatto, per la diffusione della nostra lingua, un'opera degna della Dante Alighieri: Ciao, ciao bambina è un'espressione largamente usata ovunque: e potete immaginare come questo efficace esperanto possa facilitare i rapporti tra i popoli. [...] Tutto ciò che egli fa è poi tanto italiano: italiano è il suo aspetto, italiana la sua ispirazione. Chioma e sospiri sono italiani, gesti e sgomenti sono italiani: esasperati, scatenati, eccessivi, dilaganti. Modugno non appare sul teleschermo, lo occupa; non canta i suoi motivi, li impone; non vi invita ad ascoltarlo, ve lo ordina. Ve lo ordina con i capelli, gli occhi, i baffi, le mani: è fortissimo e prepotente". Fin dalla sua travolgente vittoria a Sanremo nel 1958, con Nel blu dipinto di blu, Modugno è diventato un amico, un compagno, un amante, un riferimento per tutti gli italiani. In questo volume il suo "collega" Don Backy spiega perché Modugno è stato anche il maestro di tutti i cantautori e gli autori successivi, e la rivoluzione che ha compiuto nella musica leggera, non solo italiana.
Sigmund Freud. L'avventura dell'inconscio
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Clichy
anno edizione: 2015
pagine: 144
Nel corso degli anni la psicoanalisi è molto cambiata, molti importanti contributi teorici e clinici si sono aggiunti in epoca post-freudiana; così come vanno continuamente cambiando le patologie e i contesti sociali nei quali dobbiamo operare. E certo operare in una cultura segnata dalla superficialità e dalla fretta è sempre più difficile. Ma i paradigmi di Freud rimangono validi, e rimane valido l'impegno a trasmettere la matrice della psicoanalisi alle future generazioni, la fiducia in uno strumento prezioso e insostituibile, che talvolta - con lento, laborioso miracolo - può davvero cambiare la vita di una persona. Basterà forse ricordare le parole che Thomas Mann pronunciò in occasione del suo ottantesimo compleanno: "Anche se il futuro riplasmerà o modificherà questo o quel risultato delle sue ricerche, mai più potranno essere messi a tacere gli interrogativi che Sigmund Freud ha posto all'umanità".
François Truffaut. L'enfant du cinema
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Clichy
anno edizione: 2015
pagine: 144
Quando, nel 1959, sugli schermi dei cinema di Parigi uscì il primo lungometraggio del suo amico e collaboratore François Truffaut, Jean-Luc Godard, appena assurto al rango di leader della Nouvelle Vague dopo l'uscita del suo à bout de souffle, dichiarò: "I quattrocento colpi sarà il film più libero del mondo, moralmente parlando, e anche esteticamente. Sarà un film firmato Franchezza, Rapidità, Arte, Originalità, Impertinenza, Serio, Tragico, Raffreddamento, Ubu Re, Fantastico, Feroce, Amicizia, Universalità, Tenerezza". Nasceva in quel momento uno dei più grandi, sensibili, influenti registi del cinema di tutti i tempi. Un uomo che con le sue storie, il suo linguaggio, il suo amore, avrebbe commosso e coinvolto donne e uomini del nostro mondo per tutti gli anni a venire. Truffaut ha raccontato gli esseri umani e le loro derive con la generosità e l'audacia di un bambino, ma sempre guidato dall'inapparente grandezza dell'autentico genio.
Giuseppe Di Vittorio. Il valore del lavoro
Libro
editore: Edizioni Clichy
anno edizione: 2015
"Noi siamo certi che la grande maggioranza degli italiani ci aiuterà a compiere lo sforzo necessario per risollevare il Paese dalla povertà. Ecco la funzione sociale per i ricchi: si facciano un merito una volta tanto. Ma poiché si tratta di darsi un merito si possono obbligare a conquistarlo". Nella polemica con le organizzazioni padronali sulla sua proposta di Statuto dei diritti dei cittadini lavoratori, Di Vittorio sottolinea continuamente che "anche nelle aziende i lavoratori sono liberi cittadini". È un'affermazione civica e politica - nel senso dei diritti fondamentali che la Repubblica deve garantire a tutti ovunque - ma è anche un'importante chiave di lettura sindacale sul ruolo del lavoro nella società: sostiene che il lavoratore rimane un cittadino anche in fabbrica perché la sua natura umana non si esaurisce nella prestazione lavorativa: afferma che l'operaio, il tecnico, l'impiegato sono qualcosa di più della mansione cui sono assegnati e per questo pretendono i loro diritti di "cittadinanza".
Moana Pozzi. La santa peccatrice
Pippo Russo
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Clichy
anno edizione: 2015
pagine: 128
"Ma cosa ci fa una ragazza così bella nel mondo del porno?". Non sapevamo ancora di non poter avere altra Moana all'infuori di lei, però imparammo subito l'unicità del nome. E la possibilità di scandirlo rotondamente, imitando la dolce ossessione dell'Humbert Humbert di Vladimir Nabokov: "Moana", come "Lolita". Il cerchio perfetto delle sillabe a trasformarsi nel loop d'una nuova devozione.
John Fante. Fuori dalla polvere
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Clichy
anno edizione: 2015
pagine: 144
Fante è uno scrittore così come Pelé è un calciatore. La natura lo ha dotato di spire cerebrali con una esatta forma, "arrotolate" in un determinato modo, create appositamente per trasformare la vita in scrittura. Certo, anche la sua vita, la sua esperienza, le sue letture, hanno contribuito a dare forza alla sua parola, ma all'origine deve esserci qualcosa di "congenito", che oltretutto gli ha permesso di recepire gli eventi dell'esistenza - quelli non voluti e quelli cercati - in quel determinato modo e non in un altro. Il classico cane che si morde la coda, o meglio una dialettica continua tra ciò che si è, ciò che ci capita e ciò che si sceglie. Insomma si avverte, negli scrittori come Fante, una naturalezza del narrare che non è certamente possibile imparare a tavolino. Il fatto è che quei "certi scrittori" non si affidano a meccanismi narrativi spettacolari, a storie sorprendenti, a colpi di scena inimmaginabili, ma semplicemente alla parola, alla loro parola. Per fare cosa? Per raccontare il mondo.

