Edizioni Mediterranee: L'opera segreta
Trattato dei colori
Anonimo del '700
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Mediterranee
anno edizione: 2022
pagine: 160
La silloge di un manoscritto del XVIII secolo di un anonimo autore italiano - scritto parte in volgare e parte in latino - che un esperto di testi antichi e di botanica ha tradotto, selezionato e commentato. Scoperto nella La silloge di un manoscritto del XVIII secolo di un anonimo autore italiano - scritto parte in volgare e parte in latino - che un esperto di testi antichi e di botanica ha tradotto, selezionato e commentato. Scoperto nella biblioteca Marucelliana di Firenze, il "Trattato dei colori" (ms. 171, 300 p.) è una miscellanea di diversi trattati che rivelano al lettore curioso come erano preparati i colori nel Settecento - per lo più derivandoli dalle piante - per dipingere stoffe, tessuti, vetri, finestre, quadri, tele ecc. La bellezza delle "ricette" che ci restituiscono l'entusiasmo per la scienza che si respirava nell'Epoca dei Lumi può soddisfare il grande desiderio di un ritorno a prodotti di origine naturale che oggi si avverte da parte di un'umanità più attenta alla qualità della vita e alla tutela ambientale.
Il simbolismo delle nuvole. L'eternità fluttuante
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Mediterranee
anno edizione: 2008
pagine: 256
L'idea che abbiamo delle nuvole si riduce molto spesso al solo ambito meteorologico. La loro presenza nel cielo viene percepita come un qualcosa di negativo: non a caso, molte metafore ne fanno un uso dispregiativo. E invece, per moltissimo tempo, le nuvole hanno rappresentato l'immagine stessa del sogno, del pellegrinaggio spirituale, tanto da essere considerate, in alcune religioni, veicolo della meditazione e luogo di visioni. Poeti, pittori, filosofi e mistici, siano essi d'Oriente o d'Occidente, si sono tutti prima o poi imbattuti su questo tema. Simboli di fecondità e di dolcezza (per la pioggia che contengono e nascondono), nonché richiami all'invisibile, le nuvole ispirano malinconia perché ricordano la fugacità delle cose e nello stesso tempo infondono, in chi le contempla, un sentimento di gioia grazie alla loro leggerezza e alle loro metamorfosi.
Acqua divina. Miti, riti, simboli
Patricia Hidiroglou
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Mediterranee
anno edizione: 2007
pagine: 167
Da sempre l'acqua ha avuto un rapporto speciale con il sacro; è un tema comune a tutte le mitologie, da quella sumera e quella orientale, ed è particolarmente presente nella Bibbia: i quattro fiumi dell'Eden, il Diluvio, Mosè salvato dalle acque, la traversata del Mar Rosso, Giona e la balena, Giovanni Battista nel Giordano, Gesù al pozzo di Giacobbe con la Samaritana... Molte di queste immagini potenti si rispecchieranno nel Corano e segneranno per sempre il rapporto delle culture mediterranee con la trascendenza. Patricia Hidiroglou in questo libro dimostra come la pratica attuale di ciascuna delle tre religioni monoteiste (bagni, battesimo, abluzioni ecc.) sia radicata nella dimensione religiosa dell'acqua. In un'epoca in cui il mondo riscopre la rarità e l'importanza vitale dell'acqua, immagine vivente, l'autrice svela, la virtù "divina" di quest'elemento primario coniugando antropologia, analisi dell'arte e della letteratura sacre e simbolismo dei riti.
L'iniziazione cavalleresca nella leggenda di Re Artù
Dominique Viseux
Libro
editore: Edizioni Mediterranee
anno edizione: 2004
pagine: 208
Nel mito e nella saga di re Artù appare evidente uno sviluppo della interpretazione della vita nel suo aspetto sacrificale, nel senso di "rendere sacro", ispirata ad una chiave di lettura che si propone analoga nei miti indo-europei non meno che nelle leggende greche e scandinave, come anche nella tradizione indù, per giungere fino a quella degli indiani d'America. Il tema dell'iniziazione, poi, e in specie quella regale e cavalleresca, riveste in quest'ambito una estrema importanza e rivela una coerenza simbolica, tale da contraddire talvolta il senso letterale del racconto. Ma nella sostanza questa serie di leggende è perfettamente coerente a se stessa, offrendo un pensiero simbolico e mitico chiaro e preciso. Il cavaliere ha qui lo scopo di percorrere un iter di ricerca e di realizzazione spirituale che si oggettiva attraverso la sottomissione e l'unione con la dama e la visione del Graal. L'approccio esoterico ha peraltro messo in luce alcuni aspetti del simbolismo che sta alla base della "ricerca" in maniera frammentaria e incompleta. L'autore ha invece voluto affrontare l'argomento in tutta la sua estensione, mostrando come la trama della leggenda costituisca, di per sé, un riepilogo del "dramma cosmogonico", o meglio una "visione del mondo" espressa nel suo sviluppo temporale.
Il pensiero esoterico di Leonardo
Paul Vulliaud
Libro
editore: Edizioni Mediterranee
anno edizione: 2004
pagine: 112
Questo saggio di Paul Vulliaud è un'interpretazione di carattere esoterico di due quadri di Leonardo, il Bacco e il Giovanni Battista, con lo scopo di rintracciarvi un messaggio "neoplatonico" ed un riferimento alla mitologia tradizionale e ai suoi "misteri". L'autore si basa esclusivamente sul simbolismo pittorico, e ciò può apparire in contrasto con l'imposizione essenzialmente "scientifica" dei suoi studi e delle sue ricerche. Ma Vulliaud è convinto che questo grande uomo, dopo essere stato assorbito dai suoi progetti di ingegneria e dalle sue esperienze di saggio, abbia chiesto all'arte un mezzo per esprimere le sue idee mistiche. Recenti studi hanno portato molte prove a sostegno di tale tesi, corroborando le affermazioni del Vulliaud. L'incongruenza è quindi soltanto apparente, dal momento che il lato tecnico ed esteriore dell'opera evidentemente non incideva sulle idee, la filosofia e la "visione del mondo" intime di Leonardo. La sua opera è simbolica, o almeno il simbolo è il segno sensibile per mezzo del quale l'artista ha espresso il suo pensiero; e se noi decifriamo questo simbolo, tutto il mistero si dissolverà. A Leonardo, genio universale va dunque la gloria di avere riunito in una sintesi ineguagliabile il "vero" e il "bello", realizzando una grandiosa armonia tra verità morale e verità artistica. E se i pittori mistici hanno fatto discendere il cielo in terra, è giusto dire che Leonardo ha innalzato l'elemento umano sublimandolo nel divino.
Tre trattati tedeschi di alchimia del XVII secolo
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Mediterranee
anno edizione: 2004
pagine: 157
All'inizio del XVII secolo si costituì in Germania una società segreta simile per certi aspetti al famoso movimento rosacrociano, quello dei cosiddetti Manifesti, ma di carattere più spiccatamente alchemico e operativo. La setta assunse il nome di Rosa Croce d'Oro, Golden und Rosenkreuz. Si strutturò variamente nei secoli successivi e la sua prima manifestazione consistette nel pubblicare alcune opere di alchimia. Il volume ne presenta le principali, edite all'interno della collezione note come Musaeum Hermeticum. Sono l'Idrolito sofico o acquario dei saggi, L'aureo secolo redivivo e il Trattato aureo della pietra filosofale.
Athanasius Kircher e l'alchimia. Testi scelti e commentati
Anna Maria Partini
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Mediterranee
anno edizione: 2004
pagine: 189
Ai cenni biografici e a un attento esame del pensiero filosofico e scientifico, ma soprattutto alchemico, di Kircher, segue una serie di brani scelti tratti dalle sue opere. Si interessò di fisica, chimica, matematica, filosofia, astronomia, storia naturale, e cercò, attraverso i suoi studi sui geroglifici, di riportare alla luce la tradizione ermetica. Seguace di Marsilio Ficino, scrisse numerose opere di ermetismo religioso e fece parte del cenacolo alchemico che si riuniva intorno la Regina Cristina di Svezia. Nell'"Oedipus Aegyptiacus" avvicina le varie fasi del processo alchemico al mito di Osiride, Iside e Horo.
Le epistole di Ali Puli. Da un manoscritto alchemico del XVII secolo
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Mediterranee
anno edizione: 2003
pagine: 237
La visione del mondo dell'alchimista si basa sulla sicurezza della "rigenerazione" e della "salute." La trasmutazione interna è parallela a quella esteriore e i cosmi s'avvicendano nelle metafore, ma non nella loro essenziale unità. Ne deriva la scoperta, ed evidentemente, la preliminare ricerca, del Farmaco. Nasce, così una medicina ambiguamente occulta che ripropone la nobiltà della materia. A leggerlo tra le righe, il "centone" alchemico siglato da un ignoto Ali Puli rappresenta la migliore propedeutica all'omeopatia. Il corpo infatti è ricordato, nel testo, per le sue qualità sottili, per le sue imponderabilità, "giocando, come è norma in ogni descrizione alchemica, con la miniera dell'umano".
Il conte di Montecristo
Clara Miccinelli, Carlo Animato
Libro
editore: Edizioni Mediterranee
anno edizione: 1991
pagine: 176
Gli autori prendono il via da un autografo inedito di Dumas e dall'indagine appassionata di un originale esegeta delle Arti Regie, il poeta napoletano Francesco Gaeta, sbrigativamente eternato dalla storia come "massone pentito" e suicida. Così Miccinelli e Animato, attraverso i colori di questa arabescata favola alchemica smascherano la vera identità del protagonista, trovando il bandolo del suo Opus, all'inizio incespicato e reso folle da Antimimos, demone del piombo.
Dante e la gnosi
Adriano Lanza
Libro
editore: Edizioni Mediterranee
anno edizione: 1990
pagine: 232
Adriano Lanza si inscrive decisamente tra coloro che sostengono la tesi della eterodossia religiosa di Dante. Con questo suo saggio sul Convivio vuol gettare uno scandaglio in questa direzione, proponendo dell'opera di Dante una lettura nuova, impregiudicata, che fornisca inedite aperture di senso. In particolare, egli ritiene che la più ampia e approfondita conoscenza di quella che è stata chiamata la gnosi eterna, che ci vengono fornendo gli studiosi della materia, possa schiudere, con nuovi strumenti, l'accesso al contenuto esoterico dell'opera dantesca, dalla Vita nuova al Convivio alla Commedia. A suo giudizio, il più profondo significato dell'opera di Dante può essere colto quando essa sia letta come la trascrizione di una esperienza personale, attraverso la quale, in virtù di una illuminazione rigeneratrice, al di là di ogni struttura istituzionale, dalla alienazione nel mondo l'anima è restituita alla sua condizione originaria, alla salvezza.
L'ermetismo di Dante
Bruno Cerchio
Libro
editore: Edizioni Mediterranee
anno edizione: 1988
pagine: 264
A fianco della dantistica ufficiale, interessata specificatamente all'indagine letteraria, estetica, filosofica e filologica, si è ormai da tempo sviluppata una corrente dedita allo studio degli aspetti reconditi ed esoterici dell'opera dell'Alighieri. Già Ugo Foscolo, iniziatore della moderna critica di Dante, colse l'esistenza di significati nascosti nella Commedia, della quale parla come di una profezia esposta in un "sistema occulto", tuttavia, il primo vero contributo in questa direzione venne dal poeta Gabriele Rossetti, probabilmente iniziato in qualche società d'ispirazione rosacrociana. In direzione diversa, ma pur colma d'interesse, vanno ricordati gli studi del Pascoli, volti a restituire con sottili argomentazioni il simbolismo occulto della Commedia. Ma l'Autore che approfondì maggiormente taluni aspetti dell'opera dantesca fu Luigi Valli, che ne sviluppò soprattutto una lettura in chiave segreta e settaristica. Né va dimenticato il saggio di Guénon dedicato all'esoterismo di Dante, malgrado risenta di notizie e idee di seconda mano, e offra pochi spunti originali. La critica ufficiale, rifiutandoli in toto, accomunò tutti questi studi sotto un'etichetta esoterica, che essi però non possiedono, dal momento che il loro difetto è proprio una carenza di esoterismo, in quanto mancanti di una vera completezza teorica; e neppure le speculazioni simmetrico-simbolistiche, a loro volta, chiariscono a sufficienza il fine - indubbiamente iniziatico - di tali simboli e simmetrie. Tali precedenti hanno spinto Bruno Cerchio, noto musicologo, nonché studioso della materia "ermetica", a dare una sua interpretazione degli aspetti ermetico-esoterici dell'opera di Dante. Egli affronta il tema in modo nuovo, stimando che nell'indagine sugli aspetti simbolici di un'opera il rapporto cosciente fra creazione e creatore è solo uno degli elementi in causa, dal momento che l'uso di simboli coinvolge meccanismi che superano l'intenzionalità dell'autore, dato il carattere di universalità proprio di un tal genere di arte. L'ermetismo risulta prezioso per definire gli aspetti esoterici di Dante, in quanto fu l'unica scienza tradizionale che in Occidente poté conservare pressoché inalterata la complessa struttura simbolica dei procedimenti iniziatici. Nella sua analisi critica, l'Autore passa in rassegna successivamente la Vita Nuova, le Rime e la Commedia, svelando di ciascuna opera gli elementi che la caratterizzano.