Fazi: Le strade
Slumberland
Paul Beatty
Libro: Libro rilegato
editore: Fazi
anno edizione: 2010
pagine: 323
Berlino, 1989. Dj Darky è nero, viene da Los Angeles e ha un sogno: trovare Charles Stone, in arte Schwa, mitico musicista dell'avanguardia jazz, e fargli suonare il suo perfetto pezzo heat. Il Muro cadrà a breve e una nuova Berlino si schiude davanti al suo sguardo, sterminata e pullulante di vita: va scovato il cuore pulsante della città, ne va colto il battito, va fatto proprio. Un'arteria tra tutte gli balza agli occhi segnando un percorso, indicando la meta: un locale in cui si fa musica, lo Slumberland bar. In quei pochi, fumosi metri quadrati di impiantito sporco e ritmo perfetto, una nuova stagione di ascolto si schiude e lo accoglie: un'educazione sessuale, politica e acustica che via via si annette territori inediti, nuovi gusti musicali, nuove memorie fonografiche. Come un caldo giro di basso che s'insinui lungo le strade smarginate e vivaci della città, Dj Darky mette così a punto e affila le armi di un'ironia argomentativa che non ammette limiti: sulla negritudine in quegli anni in America e in Europa, sulle relazioni tra uomini neri e donne bianche, sulla musica jazz e techno, sulla condizione dei tedeschi dell'Est dopo l'unificazione e quella degli afroamericani dopo le battaglie per i diritti civili.
La pesante valigia di Benavides
Samanta Schweblin
Libro: Copertina rigida
editore: Fazi
anno edizione: 2010
pagine: 183
Un padre alle prese con una figlia adolescente che si nutre di uccellini vivi; un uomo che trascina il cadavere della moglie in una valigia di cuoio e che, suo malgrado, diventa un artista alla moda; donne in abito da sposa che attendono sul ciglio di una strada: sono questi alcuni dei personaggi che animano i racconti di Samanta Schweblin. Sullo sfondo, una realtà fatta di dettagli palpabili, incrinata da gesti dai toni surreali e spiazzanti: perché dietro alle articolazioni del quotidiano si cela un alone oscuro, un ghigno che ammicca all'assurdità di ogni atto. Il filo rosso che lega una storia all'altra, ogni trama a quella successiva, è la complessità dei rapporti umani, la tragedia - o la tragicommedia - che scaturisce da una mancanza di comunicazione. In queste pagine, ogni cosa rimanda ad altro: alla rappresentazione di un'umanità alle prese con un equilibrio precario, a quella fragile impalcatura sulla quale poggiano le nostre vite e che un alito di vento, un fremito del cuore, possono far rovinare a terra in un istante. La scrittura di Samanta Schweblin è precisa, affilata. "Sotto la limpidezza del suo linguaggio e la semplicità degli aneddoti narrati si intravede sempre una realtà complessa, sottile, drammatica, fatta di esperienze che spesso rivelano le manifestazioni più crudeli dell'essere umano", ha scritto a tal proposito Mario Vargas Llosa, consacrandola come una delle migliori voci della sua generazione.
Resta con me
Elizabeth Strout
Libro: Libro in brossura
editore: Fazi
anno edizione: 2010
pagine: 384
Tyler Caskey è una presenza insolita per la comunità di West Arinett. È giovane e i suoi sermoni sono brillanti, frutto di una preparazione e di una sensibilità fuori dal comune. Ed è diverso dalle precedenti guide spirituali che i fedeli hanno conosciuto perché ha carisma, e una moglie di grande bellezza e sensualità accanto. Quasi uno schiaffo di vitalità per tutta la cittadina. Eppure un giorno tutto può cambiare, l'attrazione trasformarsi in sospetto e maldicenza. La giovane signora Caskey muore. Una morte che travolgerà il marito e le loro bambine in modo irreversibile. La figlia maggiore, Katherine, di appena cinque anni, smette di parlare chiudendosi in un silenzio impenetrabile; Tyler non trova più le parole adatte in chiesa, né alcuna misericordia per chi si rivela ottuso, arido, distante. Cosa resta, quindi, del conforto religioso? È vero, sono i conformisti anni Cinquanta, e West Annett è nel Maine, una terra di antichi pionieri rigidamente protestanti. Ma "Resta con me" si dilata oltre ogni confine e ci conduce nelle pieghe più oscure dei rapporti affettivi, lì dove ogni perdita può rivoluzionare una vita. Scendere, per risalire più in alto: questa è Elizabeth Strout, nella sua scrittura puntuale, nei chiaroscuri emozionali, e in quello sguardo sul mondo nel quale dilaga ancora, inaspettata e dunque più preziosa, l'eco di un'imperscrutabile salvezza.
L'orco
Jacques Chessex
Libro: Copertina rigida
editore: Fazi
anno edizione: 2010
pagine: 217
Losanna, primi anni Settanta. Jean Calmet, professore di lingua e letteratura latina, ha appena assistito alla cremazione del padre, uno dei più stimati medici della città. Le ossa crepitano, il corpo è ridotto in cenere, ma i fantasmi e gli oltraggi del passato tornano a tiranneggiare l'inutile, solitario, inquieto antieroe Calmet. Un padre è morto, e un figlio disseppellisce la propria vita. "L'orco" è il romanzo di un uomo prigioniero fino all'assurdo, fino all'incubo, di un padre autoritario e tirannico. Pienamente affrancato dalle categorie freudiane, Chessex trasferisce qui la propria amarezza e il proprio male di vivere in una prosa impeccabile e imperiosa, alternando alla pienezza degli accenti biblici la grammatica dionisiaca dell'amore. A metà strada tra l'insulto e l'omaggio, tra l'amore e l'odio, questa storia esemplifica e accompagna la discesa agli inferi di un figlio divorato da un padre che ne ha avvelenato la tenerezza dell'infanzia prima, i desideri della giovinezza e della maturità poi. "L'orco" è un omaggio alla sconfitta, all'impotenza e all'odio, nonché una lirica, sconvolgente risemantizzazione della tormentata biografia dell'autore. Perché Jean Calmet è Jacques Chessex. A lui rimanda il nome e la storia di questo figlio sconfitto e cannibalizzato da un padre che giganteggia sulla vita di entrambi, il personaggio e lo scrittore: un padre ridotto in polvere ma che non concede pace a chi gli sopravvive, non vuole, non può.
Un'altra vita
Paolo Ruffilli
Libro: Copertina rigida
editore: Fazi
anno edizione: 2010
pagine: 204
Sono storie forti, raccontate con passione e insieme con leggerezza, che non arretrano di fronte a nulla, alle cose piacevoli come a quelle dure e confuse, che attirano il lettore nelle vite dei protagonisti per spiazzarlo e portarlo dove non avrebbe mai pensato di giungere. Perché quelli ritratti da Paolo Ruffilli sono "amori dentro altri amori", in una sorprendente costruzione a incastri in cui la rivelazione che sovverte a un tratto il mondo in cui avevamo pensato di entrare ne racchiude, ne prepara a sua volta un'altra, altrettanto inattesa, forse definitiva. E nella stanza degli amanti che ci era sembrato di violare se ne apre sempre una nuova più segreta, dietro all'impulso che spinge i protagonisti a rinnovarsi attraverso un'altra vita. C'è sempre l'attesa e la rivelazione, secondo la migliore tradizione di questo genere narrativo, nei venti racconti di Ruffilli, che per ognuno si ispira a un autore prediletto, citato in chiusura, in una sorta di gioco letterario suggestivo e gradevole che mostra tutta la sua abilità compositiva.
Dita mignole
Filip Florian
Libro: Copertina rigida
editore: Fazi
anno edizione: 2010
pagine: 250
Romania anni Novanta. Il Muro è caduto da poco e il regime di Ceausescu si è completamente dissolto. In una tranquilla cittadina di montagna, all'interno di un sito archeologico viene scoperta una fossa comune. A chi appartengono le ossa che affiorano dal terreno? Alle vittime di una pestilenza risalente a secoli prima o piuttosto di un'esecuzione di massa perpetrata durante gli anni bui del totalitarismo? E perché le falangi delle loro dita mignole sono sparite? Poliziotti, giornalisti, ex detenuti politici, comuni cittadini si riuniscono intorno al grande sacrario sfidandosi a colpi di ipotesi bizzarre, finché dall'Argentina una squadra di antropologi criminali, specialisti in "los desaparecidos", è chiamata a esprimere il verdetto finale. Sullo sfondo di queste indagini, dove una vicenda tragica finisce per assumere i toni della farsa, una ridda di personaggi strampalati è protagonista di storie che oscillano tra il fiabesco e il surreale. C'è Petrus, un giovane archeologo afflitto dall'ulcera; Eugenia Embury, l'eccentrica vedova di un petroliere inglese, che vive circondata dai gatti e legge il futuro nelle carte; sua nipote Josephina con la quale Petrus intreccia di nascosto una storia d'amore; Onufrie, un monaco eremita e umile servo della Madonna, che nasconde sotto il cappello un imbarazzante segreto; il fotografo Saga e il suo stravagante dromedario Aladin; e poi l'ex detenuto politico Titu Maeriu, il procuratore militare Spiru...
Glister
John Burnside
Libro: Copertina rigida
editore: Fazi
anno edizione: 2010
pagine: 309
L'Innertown è un desolato centro postindustriale, avvolto da una vegetazione fitta e malata. La città è cresciuta attorno allo stabilimento chimico e, ora che l'azienda ha chiuso i battenti, si è trasformata nell'ombra di se stessa. Laddove vivevano operai e persone comuni germogliano strane forme di vita. L'aria, le case, l'acqua: tutto è oscuro, intossicato. In questa terra vuota e spoglia l'ex complesso chimico torreggia, come un catalizzatore di luci e di ombre, tra i fusti contorti del bosco avvelenato; i ragazzi, la notte, vi si aggirano furtivi. Tra loro c'è Léonard, un quindicenne che alla solitudine e la desolazione del luogo e alle violenze della sua scatenata gang di amici oppone la fragile protezione della letteratura, da Proust a Conrad a Fitzgerald. E c'è Morrison, il solo poliziotto dell'Innertown, l'uomo che un giorno, in una caverna vegetale adorna come un altare, ha scoperto il corpo legato e straziato di un adolescente. Di fronte a quel corpo oltraggiato Morrison ha accettato d'insabbiare l'inchiesta, lasciando credere che il ragazzo fosse fuggito: e così gli altri fanciulli scomparsi dopo di lui, uno dopo l'altro, un anno dopo l'altro. Glister è molte cose insieme. È un'intelligente metafora sulla paralisi del mondo industrializzato, di un'umanità alienata dalla realtà delle cose, delle anime prosciugate e recise dall'indifferenza per il dolore altrui. Introduzione di Irvine Welsh.
Amy e Isabelle
Elizabeth Strout
Libro: Copertina morbida
editore: Fazi
anno edizione: 2010
pagine: 474
È la storia, questa, di una cittadina anonima della provincia americana. Di un'estate straordinariamente torrida. Di un microcosmo di donne, impiegate presso gli uffici di una fabbrica locale. Tra queste c'è Isabelle, ancora giovane, che tenta di celare il proprio misterioso passato dietro una facciata di decoro e perbenismo; e c'è la figlia Amy, una timida adolescente con un segreto che non riesce a tenere nascosto. Il rapporto tra le due è teso, intessuto di cose non dette e di una reciproca incomprensione che si trasforma in aperta ostilità quando la madre scopre nella figlia l'esuberanza e la voglia di vivere che un tempo erano state le sue, il suo stesso desiderio di darsi a un altro e di essere amata. Il mondo di Amy e Isabelle crollerà violentemente all'improvviso, e dopo un toccante, impietoso confronto durante una drammatica notte niente sarà più come prima. Con la prefazione di Valeria Parrella.
Mio fratello Rousseau
Stéphane Audeguy
Libro: Copertina rigida
editore: Fazi
anno edizione: 2010
pagine: 281
Nato da una breve nota delle "Confessioni", nella quale Jean-Jacques Rousseau menziona brevemente un fratello maggiore costretto all'esilio e alla fuga, questo romanzo è un omaggio immaginario a un parente dimenticato. Ma è anche un viaggio, irriverente e singolare, nella Francia del secolo dei Lumi, in pieno risveglio democratico, nella quale scienza e libertinaggio scoprono armi comuni contro i capisaldi religiosi e politici dell'Ancien Regime; ed è la storia dell'iniziazione alla vita di Francois Rousseau, alter ego e cattiva coscienza dell'Illuminismo e delle sue ardite mitografie della ragione. Apprendista orologiaio e inserviente in una casa di piacere, inventore di automi che riproducono funzioni fisiologiche e sessuali e organizzatore di conventicole orgiastiche, amico di de Sade - scoppio della rivoluzione li sorprenderà entrambi prigionieri nella Rastiglia - e sostenitore dell'emancipazione femminile, Francois è un personaggio proteiforme e volitivo, felicemente immune da rimorsi o colpe in un tempo in cui il rovesciamento dei ruoli divenne la regola e non l'eccezione, la sostanza del viver comune e non una curiosa avventura individuale.
Un viaggio
H. G. Adler
Libro: Libro rilegato
editore: Fazi
anno edizione: 2010
pagine: 416
C'è stato un tempo in cui nelle case si recapitavano notizie di morte. C'è stato un tempo in cui la gente veniva schedata in base alle proprie origini: ad alcuni era consentito vivere, ad altri no. A coloro cui, per il momento, era concesso sopravvivere, era proibito tutto. Non potevano praticare una professione, frequentare una scuola pubblica, impiegarsi in un ruolo al servizio dello Stato, esercitare alcuna influenza in politica, nella scuola o nell'industria. Un cerchio si stringeva loro intorno, opaco e ferreo. Poi, per tutti, un lungo viaggio. H.G. Adler era fra questi. Il viaggio lo portò da Theresienstadt ad Auschwitz, dove la moglie e la madre furono uccise. Poi verso i lager di Niederorschel e di Langenstein-Zwieberge, dal quale, il 13 aprile 1945, fu liberato. Anni dopo, quando già viveva a Londra, Adler decise di attribuire a quegli anni grigi una lingua che potesse corrispondere alla quotidianità del terrore. Una lingua in cui ogni segno e accento è un'immagine, prosciugata dall'indicazione esplicita degli aguzzini e delle vittime così come dei luoghi, e le modalità dell'orrore; nella quale la vicenda della famiglia Lustig è calata in uno spazio e in un tempo mai direttamente riferiti alla Shoah e in cui, dietro il nome simbolico di Ruhenthal, si cela il ghetto di Theresienstadt. Accostato alle opere di James Joyce e di Virginia Woolf, "Un viaggio", definito dall'autore una ballata, è una vera e propria rivelazione letteraria.
L'ultimo danzatore di montagna
Chuck Kinder
Libro: Copertina morbida
editore: Fazi
anno edizione: 2009
pagine: 535
Chuck Kinder conduce il lettore nel suo paese d'origine, il West Virginia, una "terra di leggendari danzatori di montagna, distillatori di alcol fuorilegge, coltivatori di marijuana, incantatori di serpenti, clan vendicativi, nani misteriosi e uomini-falena". Immerso in quel mondo senza tempo, Kinder ripercorre i luoghi della sua infanzia vagabondando sullo sfondo di un paesaggio rurale costellato di personaggi tanto emarginati quanto vitali: sono, i suoi, racconti di ubriacature e di notti di sesso e di figure che hanno fatto la storia della Virginia, primo tra tutti quello dell'indimenticabile Jessico White, l'ultimo danzatore di montagna, un pazzo assurdamente convinto di essere la reincarnazione del grande Elvis.
Due vite
Stefan Brijs
Libro: Copertina morbida
editore: Fazi
anno edizione: 2009
pagine: 75
Immaginate una casa con le finestre a riquadri, in una fredda campagna del nord. Fuori cade la neve e, dall'esterno, quelle stesse finestre rimandano una luce calda, un'atmosfera di serenità casalinga: è la vigilia di Natale. Qui, in questa rassicurante cornice, Stefan Brijs restringe il suo campo visivo fino al punto in cui la superficie serena degli oggetti s'increspa e si lacera. In questo punto abitano un uomo e una donna. Sono sconosciuti l'una all'altro, vivono due vite del tutto diverse. Lui è un uomo in carriera, è sposato, e questa sera lo vediamo in casa dei suoceri: si appresta a prendere parte alla cena di sempre, con menu di sempre, immerso nelle conversazioni di sempre. Nella sicurezza dei riti ripetuti e delle tradizioni familiari, l'uomo sente dilagare una strana ansietà, il mistero di un desiderio che non ha nome ma che gli parla d'altri luoghi, di altre e diverse notti.

