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Gangemi Editore: Arti visive, architettura e urbanistica

Capsule Art Collection Approfondimenti contemporanei-Contemporary insights

Libro: Libro in brossura

editore: Gangemi Editore

anno edizione: 2022

pagine: 96

"Capsule Art Collection" vuole presentare una ristretta selezione di artisti di grande spessore culturale e creativo con l'intento di dare il giusto risalto al singolo. L'intensità e l'originalità dei lavori di questo gruppo eterogeneo dimostra come essi abbiano voluto e saputo evitare schematismi e/o tendenze del momento per trasformare in maniera prettamente personale forme d'arte convenzionali sotto la spinta dei propri pensieri e dei sentimenti più intimi. Un catalogo ragionato, costruito sulla base dell'originalità dei linguaggi visivi e della ricerca espressiva che vuole comunicare, attraverso un intreccio non caotico di pensieri soggettivi, atmosfere che danno valore al concetto e opere che hanno molto da raccontare.
18,00 17,10

Lo splendore delle decorazioni del Cortile del Pappagallo in Vaticano-The splendor of the decorations of the Cortile del Pappagallo in the Vatican

Marcella Morlacchi

Libro: Copertina rigida

editore: Gangemi Editore

anno edizione: 2022

pagine: 128

Il volume tratta lo studio del recupero delle immagini grafico-cromatiche delle pareti del Cortile del Pappagallo in Vaticano, rappresentate dall'autrice in quattro tavole (m. 2,10 x 1,00 circa), su cartoncino, matita e acquerello, raffiguranti i quattro prospetti in scala 1/10 restituiti al presunto stato originale, confortato da approfonditi studi storici.
38,00 36,10

Immagini d'orma interrotta a-traverso

Roberto Nardinocchi

Libro: Copertina morbida

editore: Gangemi Editore

anno edizione: 2022

pagine: 112

Tra opere d'architettura, disegni, dipinti, espressi tra gli anni 2001-2015, s'impegna l'artista nella ricerca d'un paesaggio sognato, trovandone l'attivazione nella prassi del fare. Attraverso i colori, i rilievi di questi, il senso del segno, con una circolare invenzione, ritorna verso la ricerca sottile, poetica delle radici del suo risiedere negli amati luoghi natii. Ed allora i tetti, le cupole, le sagome degli storici edifici e di quelli da lui progettati, che da questi traggono spunto, senso, figura. E la vegetazione, poi, quella propria conferma, svettando, l'amata immagine sua dei pini, dei cipressi che spesso appaiono a commento. Aleardo Nardinocchi (Roma, 1974 - 2015) rivelò presto l'animo suo di grande artista. S'espresse nei segni complessi che raccolsero il canto delle molteplicità dell'umano percorrere la terra, lasciando orme che indichino il cammino. Attraverso il colore, attivato con ritmi diversi di figure, ricercò l'armonia di dinamiche storie stratificate, degli uomini che incessantemente cercano di cogliere il mistero dell'esserci. Fu egli architetto del paesaggio, intendendo questo come volto denso, sovrapposto negli strati della terra che danza, con le molteplici fisionomie del suo esistere. Trasmise il processo di trasvalicanti figure dai banchi dell'Università agli studenti che lo ricordano, sempre, attraverso il tempo, senza tramonto raccogliendo il testimone per comporre fisionomie tra il figurativo e l'astratto, con il ricordo da egli trasmesso di quel che gli uomini son sempre stati, ed han lasciato come ineludibile patrimonio a noi tutti. Roberto Nardinocchi (Fiume 1944), laureato in architettura alla Sapienza di Roma nel 1969, si è occupato di progettazione architettonica ed urbanistica. Ora si dedica completamente alla raccolta e diffusione delle opere lasciate da suo figlio Aleardo, che, nel 2015, fu definito dal direttore del Dipartimento di Architettura di Roma Tre: "Architetto, artista e docente appassionato".
25,00 23,75

My ArchiSign. Architettura e design in pietra. Pensieri, opere e visioni

Giuseppe Fallacara

Libro: Libro in brossura

editore: Gangemi Editore

anno edizione: 2022

pagine: 208

Nel primo e secondo decennio del nuovo secolo Fallacara si è trasformato nell'apostolo della stereotomia e della architettura in pietra da taglio, indagando e sperimentando lo sposalizio tra questa tecnica arcaica e le straordinarie possibilità aperte dalle macchine a controllo numerico che possono fare in pochi minuti il lavoro che uno scalpellino compiva in molte ore. Ha pubblicato, sempre in equipe, con la collaborazione di altri specialisti una decina di libri in cui al talento dello sperimentatore e del propagandista si unisce l'impegno e, la curiosità dello storico e con i modelli realistici ha partecipato a mostre seminari internazionali coinvolgendo l'industria pugliese della pietra in operazioni ricche di possibili futuri sviluppi. Negli ultimi anni l'attenzione di Fallacara si è rivolta principalmente alla varietà delle tessiture possibili nella struttura delle volte e delle cupole, cercando soluzioni capaci di accentuarne la qualità plastica, evitando quelle strutture che non mettono in rilievo i conci nella loro relativa autonomia. Spesso la complessità dei risultati – specialmente quando si sperimenta la permeabilità alla luce dell'apparato murario, fanno pensare a Escher e al suo gusto della metamorfosi. Paradosso inatteso, quello creato da Claudio D'Amato e dalla sua scuola. Lo sviluppo tecnologico che con l'opzione del nuovo che ci ha abituato ad affrontare rischi che minacciano gli equilibri del nostro pianeta, questa volta ci aiuta a riscoprire invece soluzioni collaudate dal tempo e ad assecondare – come suggerisce Heidegger – il desiderio del “già stato” come “testimonianza dell'inesauribile potenza metamorfica dell'iniziale”. (Paolo Portoghesi)
35,00 33,25

Still Appia. Fotografie di Giulio Ielardi e scenari del cambiamento. Immagini e prospettive per la via Appia

Libro: Libro in brossura

editore: Gangemi Editore

anno edizione: 2022

pagine: 224

Le fotografie di Giulio Ielardi, in cammino sulla via Appia da Roma a Brindisi, documentano e interpretano con lo sguardo della fotografia autoriale i paesaggi attraversati. La sua ricerca del rapporto tra le tracce del passato e le forme del presente, è un invito a percorrere quei luoghi autentici e carichi di suggestioni. Il percorso artistico è preceduto da una ricca sezione di contributi multidisciplinari che sintetizza l'analisi del paesaggio della Regina Viarum e delinea le prospettive di sviluppo che il Parco Archeologico dell'Appia Antica intende perseguire nel suo ruolo istituzionale di coordinamento della valorizzazione della consolare da Roma a Brindisi. A supporto di queste linee di indirizzo, sono presentate alcune significative esperienze locali in corso. Completa il volume il diario di viaggio "social" del fotografo, introdotto da un saggio sul valore e sulle tendenze delle strategie di comunicazione per la promozione dei paesaggi e dei cammini.
28,00 26,60

Il mosaico della Real Casa. Frammenti nelle collezioni dei Musei Capitolini, Antiquarium. Studi e restauro

Libro: Libro in brossura

editore: Gangemi Editore

anno edizione: 2022

pagine: 96

La pluriennale collaborazione tra la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e la Fondazione Paola Droghetti onlus ha offerto ancora una volta l'occasione per valorizzare una delle opere ‘invisibili' delle collezioni capitoline. Il restauro che la Fondazione ha voluto finanziare è un importante contributo al progetto avviato già da molti anni per il recupero, la valorizzazione e l'esposizione dell'intera collezione dei mosaici appartenenti alla città di Roma e rinvenuti nell'area urbana. L'intervento conservativo promosso dalla Fondazione Paola Droghetti ha consentito di aggiungere un nuovo importante manufatto musivo, frutto della ricomposizione di parte di un ampio mosaico pavimentale con una vivace decorazione vegetale in bianco e nero e un emblema policromo con un motivo floreale stilizzato. L'ambiente pavimentato con questo mosaico, la cui superficie doveva originariamente misurare m 8,40 x 6,70, era certamente la sala di rappresentanza di una ricca dimora di epoca tardo imperiale situata sul Quirinale, in un'area corrispondente con il giardino di Sant'Andrea al Quirinale, dove fu rinvenuto nel 1900. Il mosaico è tra le più interessati opere musive dell'avanzata epoca imperiale, databile tra la metà del III e l'inizio del IV secolo d.C. Il tessellato bianco e nero è realizzato con tessere di palombino e basalto che disegnano sinuosi girali di acanto; nell'emblema policromo, invece, sono utilizzate tessere di giallo antico, calcare rosso e calcare grigio, in un accostamento cromatico che si adatta efficacemente alle linee stilizzate del motivo floreale e che mostra un sorprendente accento di modernità nella forma e nel colore.
20,00 19,00

Terra. La scultura di un paesaggio

Libro: Copertina morbida

editore: Gangemi Editore

anno edizione: 2022

pagine: 240

"Cuma e il Rione Terra rappresentano due poli di attrazione turistico-culturale di un valore assoluto per Pozzuoli e per l'intera area Flegrea e sono i luoghi dove gli scavi archeologici proseguono senza sosta riportando alla luce tesori e testimonianze inestimabili delle antiche civiltà che hanno dato origine alle nostre comunità. Sono luoghi in cui ci riconosciamo, ci identifichiamo, perché qui è stato riposto il seme primordiale degli abitanti di questa terra. Ecco perché abbiamo il dovere di mettere in campo ogni possibile azione affinché godano di tutte le attenzioni che meritano. Su questi due avamposti della cultura possiamo costruire lo sviluppo del nostro territorio. E devo dire che la sinergia tra gli enti coinvolti, il Parco archeologico dei Campi Flegrei, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, la Curia vescovile e i Comuni sta puntando da tempo verso questo obiettivo. Ne è un esempio evidente il Rione Terra, che si va sempre più animando e procede senza sosta verso la sua piena valorizzazione. Dopo la riapertura al culto della Cattedrale di San Procolo e la realizzazione del museo diocesano, abbiamo inaugurato la seconda parte del percorso archeologico sotterraneo, facendo in modo che fosse visitabile tutti i giorni, ed eliminato i cancelli d'ingresso. Cittadini e visitatori possono ora passeggiare liberamente nel corso della giornata tra i suoi vicoli e gli storici edifici e godere dei suoi panorami mozzafiato, mentre nel cantiere che arretra proseguono i lavori di scavo e di recupero." (Vincenzo Figliolia Sindaco di Pozzuoli)
28,00 26,60

Gianni Testa. La divina commedia. Ediz. italiana e inglese

Libro: Copertina morbida

editore: Gangemi Editore

anno edizione: 2022

pagine: 128

«[...]Il suo Dante infatti è un personaggio magmatico e incandescente che sembra, sulle tele del maestro, essere costituito della stessa materia con cui il pittore costruisce i diversi luoghi e le diverse situazioni del Poema». (dal testo critico di Claudio Strinati)
25,00 23,75

Ponti Gerber in Italia. Indagini storiche per la salvaguardia

Ponti Gerber in Italia. Indagini storiche per la salvaguardia

Ilaria Giannetti, Stefania Mornati

Libro: Copertina morbida

editore: Gangemi Editore

anno edizione: 2022

pagine: 176

Tra le criticità emerse in questi anni nel patrimonio infrastrutturale italiano, il degrado di una particolare tipologia di ponti in cemento armato, denominati genericamente "ponti Gerber", ha sollecitato l'attenzione dei tecnici e favorito l'elaborazione di specifiche prescrizioni normative. Nelle procedure d'indagine propedeutiche ai necessari interventi manutentivi un ruolo centrale è affidato all'indagine storica, intesa come un "percorso conoscitivo" che può essere portato a termine seguendo l'approccio metodologico della storia della costruzione. Con queste premesse, presso l'Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", è in corso il progetto di ricerca EpoCA "Procedure innovative e transdisciplinari per la valutazione prestazionale di ponti in cemento armato esistenti" che coinvolge congiuntamente ricercatori di Tecnica delle Costruzioni e di Architettura Tecnica. In questo libro, primo esito delle ricerche in corso, sono raccolte e sistematizzate conoscenze storico-tecniche che, strettamente correlate al peculiare sviluppo del ponte Gerber in cemento armato, nel più ampio quadro dell'evoluzione delle tecniche costruttive e dell'ingegneria strutturale nell'Italia del '900, sono operativamente utili per la manutenzione e la salvaguardia delle strutture esistenti.
25,00

I taccuini segreti di Caravaggio. Luci e ombre nella Roma del '500

I taccuini segreti di Caravaggio. Luci e ombre nella Roma del '500

Simonetta Sassano

Libro: Copertina morbida

editore: Gangemi Editore

anno edizione: 2021

pagine: 208

L'ossessione per le colonne nutrita da Caravaggio e dalla sua protettrice Costanza Colonna è al centro del romanzo, dipanato con il piglio di un saggio di storia dell'arte ma con una libertà di interpretazione dei fatti che assicura al testo il pathos tipico del noir e al lettore un inedito affresco storico. Tale ricchezza del tessuto connettivo dell'opera non sorprende; è il frutto di anni di ricerche bibliografiche e d'archivio, di ripetuti sopralluoghi, di raccolta di indizi ed elementi oggettivi a sostegno dell'audace ipotesi che al centro della produzione di falsi romani occorsa durante il XVI secolo vi fosse addirittura Michelangelo Buonarroti, impegnato in prima persona in questa singolare fabbrica. A testimoniare a carico, ma con infinita ammirazione per il Maestro, un ormai prossimo alla morte Michelangelo Merisi, intento a ricostruire, con l'aiuto del frate che ne raccoglie gli ultimi pensieri, i preziosi taccuini in cui aveva vergato negli anni storie, notizie ed esperienze. L'autrice racconta la sua personale ossessione attraverso quelle dei personaggi cui dà vita. Poco importa individuare con certezza le informazioni che rispondono a verità acclarate per separarle dalle suggestioni sempre verosimili di cui il testo è disseminato. È l'ossessione per la scoperta che ha sorretto Sassano nella lunga redazione del romanzo ed è un'ossessione che l'autrice condivide con il lettore, facendo de "I taccuini di Caravaggio" un'opera aperta, un percorso to be continued. Il romanzo mostra come l'erudizione non sia fine a se stessa, anzi spinge a riconsiderare la cultura come fonte di piacere e divertimento, ma soprattutto uno strumento di interpretazione del presente; offre uno spaccato del potere nel XVI e XVII secolo dal punto di vista di un artista maledetto ma affermato e per questo coinvolto negli intrighi che fecero la storia del periodo, evidenziando il ruolo centrale degli artisti nell'affermazione dell'una o dell'altra fazione, nei destini di papi e sovrani, nella soppressione del nemico. Come non vedere un parallelo con la funzione odierna degli intellettuali e degli opinion makers?
26,00

Se Dio non vale un quadro. Crisi dell'arte sacra, eclisse dell'immagine di Dio e persistenza del Sacro nello sviluppo della cultura visiva occidentale. Dal IV secolo d.C. al Novecento

Liborio Palmeri

Libro: Copertina morbida

editore: Gangemi Editore

anno edizione: 2021

pagine: 320

Dio è morto. Malato lo era; e da tempo! Ma non è morto nel suo letto. È stato ucciso. «Noi l'abbiamo ucciso - grida l'uomo nella Gaia Scienza di Nietzsche -, si è dissanguato sotto i nostri coltelli». Come si è arrivati a questo divino assassinio e con quali conseguenze? Dopo l'inaudito sacrificio, non doveva la Vittima illustre, personificata nel Crocifisso, scomparire? Invece, uscito dalle chiese, il Cristo è diventato l'ossessione degli artisti del Novecento, assurgendo a simbolo di ogni umana sofferenza. La Chiesa, invece, pur depositaria per secoli dei simboli religiosi dell'Occidente e pur essendo stata una potente fabbrica d'immagini, ha finito col perdere il contatto vivo con gli artisti più innovativi, adagiandosi nella replica stanca e rassicurante dei moduli del passato. Nel frattempo, nuove discipline, come l'antropologia religiosa e la psicanalisi, hanno tracciato i lineamenti dell'homo religiosus di ogni tempo. Quest'uomo, affascinato dal mistero delle cose, esiste ancora dopo la morte di Dio? Del suo mondo sacro sono rimaste tracce nell'arte del Novecento? E la Chiesa è ancora in grado di ascoltare il grido della sua Domanda? In un percorso avvincente, l'autore di questo libro si pone queste ed altre domande, senza dare al lettore risposte preconfezionate, ma volendo ritrovare con lui quel filo d'oro che ricolleghi arte e spiritualità, l'Arte e la Chiesa. Se Dio sembra fuggito dal quadro, forse bisogna cercarlo nell'oltre della tela, attraverso un taglio doloroso che faccia superare ogni pregiudizio.
34,00 32,30

Antonio Canova. Lettere inglesi

Teresa Calvano

Libro: Libro in brossura

editore: Gangemi Editore

anno edizione: 2021

pagine: 112

Questa selezione di lettere scritte a Canova e da Canova vuole mettere in luce alcuni aspetti della sua personalità. Canova è stato un grande artista, protagonista assoluto della scultura neoclassica, ma ha anche svolto ai margini del Congresso di Vienna una complessa missione diplomatica al fine di recuperare le opere trafugate dall'armata napoleonica durante la campagna d'Italia. Nei quasi quattro mesi del suo soggiorno tra Parigi e Londra riesce a portare a termine questa difficile trattativa, ma trova il tempo di incontrare alcuni dei collezionisti inglesi che aveva conosciuto a Roma nel suo studio nei pressi di Via di Ripetta e con alcuni dei quali aveva intrecciato rapporti di sincera amicizia. Ne visita le residenze di campagna e ne ammira le ricche collezioni. Entra poi nella querelle sull'attribuzione a Fidia dei Marmi Elgin, confermandola con la famosa frase: Le opere di Fidia sono la vera carne, cioè la bella natura. A Londra trova il tempo di far visita a Mary Berry, una gentildonna conosciuta a Roma nei primi anni della sua attività con la quale aveva intrecciato una affettuosa amicizia che durò quasi quaranta anni. Emerge dalla lettura di queste lettere non solo il ritratto di un artista raffinato, ma anche quello di un uomo di cultura dotato di sensibilità e aperto ai valori dell'amicizia. Tuttavia nell'arco di questi quattro mesi mentre sovrintende alle complicate operazioni di imbarco delle opere d'arte recuperate, il suo pensiero non si stacca mai dalle opere incompiute che lo attendono nel suo studio di Roma.
18,00 17,10

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