Gaspari: Diverso inverso
Sicu ajar lizêr
Laurino Giovanni Nardin
Libro: Libro in brossura
editore: Gaspari
anno edizione: 2024
pagine: 144
Ultima silloge poetica di Laurin Zuan Nardin, che ogni pagina sfogliata mi pare il fruscio che fanno le foglie del gelso quando le accartocci nel palmo della mano. Prefazione di Angelo Floramo.
Pagine antiche
Mariano Sargentelli
Libro: Copertina morbida
editore: Gaspari
anno edizione: 2022
pagine: 209
Mariano Sargentelli vive a Trivignano Udinese. È nato a Lucca nel 1954 e dopo aver conseguito il diploma di ragioniere, entra nel mondo del lavoro. A 24 anni lascia il lavoro ed inizia un cammino nel seminario arcivescovile di Lucca, dove per tre anni si dedica allo studio dei testi sacri, teologia e filosofia. A 27 anni decide di non proseguire negli studi intrapresi e torna nel mondo del lavoro. Conosce una ragazza friulana, si sposa, si trasferisce in Friuli e ha due figli. Lavora per molti anni presso una importante azienda vitivinicola dei colli orientali. Nel 2017 consegue il diploma di sommelier A.I.S. FVG (Associazione Italiana Sommelier) con la quale collabora nei servizi durante manifestazioni, eventi, master e nei corsi di studio per la formazione dei nuovi sommelier. Con Gaspari Editore ha pubblicato la raccolta di poesie "Recinti d'acqua" (2020).
Io sono Mentina
Maurizio Gaier
Libro: Libro in brossura
editore: Gaspari
anno edizione: 2022
pagine: 52
«Per niente facile parlare di Maurizio Gaier detto Mentina. E da qui si inizia: perché questo soprannome? Negli anni settanta, la voglia di andare controcorrente, tra insorti, hyppies, libertari, ti portava allo sballo, e le esperienze con droghe leggere e allucinogeni ti facevano accedere al gruppo. A quel tempo Maurizio era un ragazzetto con desideri di emulazione, senza peraltro voler entrare nel labirinto dello spaccio né del consumo. Fatto sta che per essere come loro, inventò una finzione scenica: avendo osservato in qualche vetrina pasticche e cristalli di saccarina, si recò in farmacia ad acquistare il dolcificante per chi aveva problemi con lo zucchero. Si trattava di aspartame, che il nostro confezionò con carta stagnola e si spostò in piazza per lo "spaccio". Fu così che gli acquirenti si "fecero" con la saccarina che, dichiararono, era veramente "roba buona". Grazie all'effetto placebo, si sballarono con le caramelle. Da quella volta, dopo che la notizia si sparse, Maurizio Gaier fu per tutti Mentina. Il mondo di Mentina fu per lungo tempo quello dei drogati, degli sbandati, degli ultimi di turoldiana memoria, un mondo che però non scalfirà la sua resistenza ideologica, ma che incuriosirà il poeta, lo scrutatore, il ficcanaso. E un altro mondo, forse parallelo, fu quello del teatro, in cui Mentina esprimeva tutta la sua carica dadaista, esibendosi in gag che divennero memorabili. Ma il vero palcoscenico che appassionò Mentina, fu la piazza. Il suo pubblico era composto da... ma l'abbiamo già scritto. [...]» Introduzione di Rocco Burtone.
Abbandono
Luca De Clara
Libro: Copertina morbida
editore: Gaspari
anno edizione: 2022
pagine: 64
La lettura di una vecchia conferenza di Martin Heidegger mi ha aperto nuovi orizzonti di riflessione e ha dato un senso di coesione a questo "materiale" erratico. In essa il filosofo tedesco, riflettendo in generale sul senso della tecnica, indicava l'abbandono (Gelassenheit) come quell'atteggiamento ambiguo che ci induce ad accettare e nello stesso tempo a rifiutare appunto i prodotti della tecnica: è, per usare le sue parole, "l'abbandono delle cose e alle cose". Ebbene sono proprio queste "cose" - che io ho inteso evidentemente in un senso più ampio di Heidegger, come tutto ciò che costituisce riferimento alla mia quotidianità e al mio essere "incarnato" - che ho voluto portare a tema in questa raccolta poetica. Parlando di tutto ciò da cui fuggo o in cui mi rifugio. Postfazione critica di Gabriele Zanello.
Il vento e gli alberi
Alessandro Fontanelli
Libro: Copertina morbida
editore: Gaspari
anno edizione: 2021
pagine: 244
"Pur attraverso le differenziazioni è pertanto sempre presente un sottile filo che attraversa l'assieme, specie nel continuo ritorno di un alto senso etico legato all'impegno professionale quotidiano. La raccolta dà in fondo un'idea di profondità nella complessità ed altresì di singolarità perché presenta quasi un'ombra di sé stessa. Infatti per gran parte le poesie vengono ripresentate con modificazioni o autopremesse di commento." (Dall'introduzione di Andrea Zanzotto).
Recinti d'acqua
Mariano Sargentelli
Libro
editore: Gaspari
anno edizione: 2020
pagine: 100
Raccolta di poesie.
Alla soglia del tempo
Giuseppe Bertoli
Libro: Libro in brossura
editore: Gaspari
anno edizione: 2019
pagine: 80
Futuro semplice
Paolo Miolli
Libro: Copertina morbida
editore: Gaspari
anno edizione: 2019
pagine: 45
Raccolta di poesie. Prefazione di Diego Haglich.
L'arte di sopravvivere
Enzo Martines
Libro: Copertina morbida
editore: Gaspari
anno edizione: 2018
pagine: 84
Un libro in versi che vuole mettere in luce come si sopravvive nella quotidianità per dargli valore. Con un poemetto iniziale e con l'ironia delle quartine dedicate alle città vissute nei viaggi. Anche con una serie di poesie dedicate alla figlia: una poesia all'anno, per sopravvivere alla bellezza del meglio che capita a chi diventa padre.
L'angelo sul bordo della pozzanghera
Fabio Budicin
Libro: Libro in brossura
editore: Gaspari
anno edizione: 2018
pagine: 96
"La poesia di Fabio Budicin, come sempre con la vera poesia, cerca di resistere allo sradicamento, cioè all'annientamento, del nostro tempo. A volte, sembra che l'unico radicamento possibile, quello che può forse salvarci dalla catastrofe, sia un radicamento in quello che Marina Cvetaeva chiamava il Paese dell'Anima, forse unica patria reale dell'essere umano. E qua e là sembra di scorgere qualcosa come una rivelazione. Le parole della rivelazione poetica illuminano e oscurano." (Dall'introduzione di Claudio Segat)
L'opera poetica
Italo Da Farra
Libro: Libro in brossura
editore: Gaspari
anno edizione: 2017
pagine: 540
"Italo Da Farra ha frequentato la poesia come un viandante farebbe con i sentieri più inesplorati e nascosti di un continente misterioso, che lo ha affascinato da sempre, attraendolo nei paesaggi frastagliati dei suoi incanti. Il suo passo non è mai incerto, o timido, ma si intuisce dal ritmo degli accenti che l'autore si muove con la circospezione dell'errante, che cerca ed esplora fin dentro alle pieghe più profonde della sua anima quei moti del cuore che solo un poeta vero e credibile sa trasformare in musica e in canto. I paesaggi interiori sono mossi, e fanno scivolare il lettore più attento dentro le sfumature di una vita distillata in ogni sua prospettiva, dal momento che la tavolozza dei colori che il Nostro utilizza è capace di cromie inusitate: la Natura, con i suoi riverberi di acqua e vento, di sole e tempesta, la fatica del vivere quotidiano, con tutti i passi consumati sugli acciottolati del borgo o lungo i sentieri erbosi della campagna, la bellezza degli istanti di cui l'esistenza di ognuno è disseminata, il paese natio, con i suoi scorci di dissonante bellezza sono il teatro umano sul quale si orchestra lo spartito di una lirica che nulla ha della freddezza degli accademismi di maniera, triti è consunti, e che ben lontana si tiene dalle ridondanze narcisistiche dei "poeti laureati", troppo occupati a piacere e a piacersi per consumarsi nella veridicità del loro scritto: qui, al contrario, tutto è vero, l'incanto e la desolazione, il volo e la caduta, la nostalgia che si fa accenno sommesso di pianto e lo scoppio improvviso, inatteso, di una felicità talmente tanto luminosa da divenire accecante e talvolta dolorosa." (Angelo Floramo)