Giappichelli: Coll. Dip. di Soc. e dir. economia
I tetti al diritto di voto nella società per azioni
Alessandro Pomelli
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2023
pagine: 352
L’appartenenza degli individui a comunità sociali, politiche o economiche e la conseguente necessità di assumere decisioni collettive nell’interesse della comunità impongono di individuare strumenti che selezionino le preferenze di gruppo. Il diritto di voto è lo strumento (o, meglio, uno dei possibili strumenti) con cui gli individui manifestano le loro preferenze individuali ai fini dell’adozione di scelte collettive. Optare per il diritto di voto quale mezzo di determinazione delle preferenze collettive non è sufficiente, tuttavia. Almeno tre questioni ulteriori richiedono di essere affrontate prima che un qualunque sistema di voto possa essere messo efficacemente in opera. Innanzi tutto, occorre stabilire a quali soggetti attribuire il diritto di voto. Normalmente, una tale decisione presuppone la previa identificazione di chi, tra più soggetti ipoteticamente candidabili per l’assegnazione del diritto di voto, abbia interesse (o un maggiore interesse) nel risultato delle votazioni e quindi abbia i più forti e migliori incentivi a votare. Nel campo delle società per azioni, ad esempio, l’ordinamento deve stabilire, direttamente o attraverso la mediazione dell’autonomia statutaria, se attribuire il diritto di voto a tutte le categorie di stakeholders (azionisti, creditori, lavoratori, per citare le principali) o soltanto ad alcune di esse. Inoltre, l’ordinamento deve decidere se, all’interno della categoria assegnataria del diritto di voto, tutti gli esponenti della stessa siano da ammettere al voto o se vadano ammessi al voto soltanto alcuni di essi, selezionandoli in funzione di parametri quali (ipoteticamente) possesso minimo di azioni, natura del credito o natura del rapporto di lavoro. Una seconda questione attiene al peso da assegnare al voto espresso dai legittimati a votare. Soggetti diversi, per quanto tutti genericamente interessati all’esito della decisione collettiva, potrebbero avere preferenze individuali di diversa intensità perché affetti dai risultati della decisione collettiva in diversa misura...
Tutela del consumatore e procedure di sovraindebitamento
Nicola Soldati
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2020
pagine: 320
Le procedure di sovraindebitamento rappresentano nell'ambito della tutela del consumatore un'innovazione di grandissima importanza; infatti, dopo anni in cui la tutela del consumatore era stata incentrata soltanto sugli aspetti prettamente legati alla disciplina dei contratti, il legislatore, sulla scia di quanto accaduto negli altri Paesi e dell'impulso della normativa europea, ha introdotto nell'ordinamento giuridico italiano nel 2012 un'apposita disciplina che consente al consumatore di addivenire alla liberazione dai propri debiti. Con il Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza la possibilità per il consumatore di ottenere la propria esdebitazione mediante il ricorso alle procedure di sovraindebitamento è divenuta una realtà concreta con cui potere ottenere una seconda chance. In tale ambito si pone questo studio in tema di tutela del consumatore nelle procedure di sovraindebitamento che, nell'ottica del diritto dell'economia, si propone di indagare la figura del consumatore nell'approccio alle diverse forme di liberazione dei debiti nell'intersecarsi di elementi sostanziali e processuali che caratterizzano le singole procedure di sovraindebitamento.
Regolazione, attività e finanziamento delle imprese sociali. Studi sulla riforma del terzo settore in Italia
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2018
pagine: XIII-192
Quest'opera, autenticamente multidisciplinare, si giova del contributo di studiosi e accademici di diverse sensibilità e orientamenti culturali, alcuni dei quali diretti protagonisti del processo riformatore che ha investito il terzo settore dell'economia tra il 2016 e il 2017. Nel continuo raffronto con le innovazioni portate dalla riforma delle imprese sociali - intendendosi per riforma sia quella compiuta in attuazione della legge-delega n. 106 del 2016, sia la nuova disciplina del finanziamento delle società cooperative contenuta nella legge di bilancio per l'anno 2018 - i vari capitoli non si esauriscono nel commento alle nuove regole, ma mirano a fornire un'approfondita analisi "per problemi".
Dopo la globalizzazione: sfide alla società e al diritto
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2018
pagine: 256
Da quel giorno mia madre ha smesso di cantare. Storie di mafia
Sandra Sicurella
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2017
pagine: XIII-109
“Da quel giorno mia madre non ha più cantato. Storie di mafia” è un lavoro di ricerca che nasce dall'idea di dare voce ai familiari delle vittime di mafia meno conosciute. La narrazione delle loro storie consente di farle uscire dall'oblio cui spesso sono destinate. Un concetto cardine è quello di memoria che serve non solo per perpetuare il ricordo delle vittime, ma per trasmettere degli esempi in grado di diffondere la cultura della legalità. La memoria impedisce all'oblio di avere il sopravvento e la condivisione dell'esperienza dolorosa diventa un mezzo per l'elaborazione del lutto e si trasforma in uno strumento potente di mobilitazione e di impegno civile. Il lavoro di stesura ha riguardato una breve ricostruzione storiografica sulle origini del fenomeno mafioso con particolare riferimento alle diverse interpretazioni teoriche volte a trovare una spiegazione all'emergere dell'organizzazione. Successivamente, l'attenzione è confluita su alcune ipotesi, esistenti in letteratura, relative alle spiegazioni della nascita della criminalità organizzata di stampo mafioso in un territorio circoscritto e specifico qual è il meridione d'Italia. Il focus si sposta poi su un contributo vittimologico volto a definire e circoscrivere le caratteristiche e le istanze delle vittime di reato. La restante parte dà ampio spazio alla voce dei familiari delle vittime innocenti di mafia attraverso l'analisi delle interviste raccolte e consente di approfondire temi particolarmente rilevanti che riguardano la dimensione privata e personale, le aspettative e la fiducia verso le istituzioni, le opinioni rispetto al ruolo che devono assumere la memoria e l'impegno o l'apporto che può dare la società civile. Il valore della testimonianza, l'efficacia della normativa esistente in materia e il tema della disparità di trattamento completano il campo d'indagine.
Corte costituzionale e spesa pubblica. Le dinamiche del coordinamento finanziario ai tempi dell'equilibrio di bilancio
Michele Belletti
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2016
pagine: XIV-207
Il tema del rapporto tra Corte costituzionale e "spesa pubblica", ovvero, tra sentenze "di spesa" della Corte costituzionale, coperture finanziarie e "decisione politica" in ordine alle coperture finanziarie ha sicuramente un'importante e risalente tradizione. Solitamente veniva affrontato unitamente a quello della scarsa precettività del "vecchio" art. 81 Cost., u.c., laddove imponeva al legislatore di prevedere le coperture di bilancio per le leggi che importassero nuove spese. Tale vincolo non poteva certo valere per la Corte costituzionale, che era finanche impossibilitata a renderlo effettivo nei confronti del legislatore. Di fronte al mutamento del contesto costituzionale, con l'introduzione nel 2012 del "valore" del pareggio o equilibrio di bilancio, per quanto non manchino importanti spunti nella giurisprudenza costituzionale di limitazione dell'impatto del diritto CEDU quando incide sulle finanze, paiono ancora significative talune oscillazioni giurisprudenziali in merito ai "blocchi degli scatti stipendiali", ai "contributi di solidarietà" e alle pensioni di reversibilità, fino a pervenire alla netta divaricazione tra la pronuncia sulla Robin Hood Tax e quella sul divieto temporaneo di indicizzazione di talune pensioni superiori al livello minimo INPS. In questo contesto è parso interessante osservare anche un diverso profilo di incidenza del "valore" dell'equilibrio di bilancio, quello del "coordinamento finanziario" statale nei confronti degli enti territoriali, analizzandone l'evoluzione proprio in ragione dell'incidenza del citato "valore", che determina uno svolgimento del coordinamento che da "pervasivo", diviene "virtuoso", per poi caratterizzarsi come vero e proprio "autocoordinamento", tramite il coordinamento "per obiettivi".
Tutela della salute, principio di precauzione e mercato del medicinale. Profili di regolazione giuridica europea e nazionale
Beatrice Bertarini
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2016
pagine: XV-240
Il rischio è inevitabilmente presente nella vita dell'essere umano; tale rischio può anche essere un rischio incerto, cioè un rischio che in considerazione dell'evoluzione scientifica non può essere pienamente conosciuto ovvero non dimostrato o non immediatamente percepito. La necessità di amministrare tale rischio incerto da parte del pubblico potere presuppone che la pubblica amministrazione assuma decisioni in assenza di certezza attraverso l'applicazione di un principio guida quale è il principio di precauzione. L'importanza di amministrare un rischio incerto è maggiore se correlata ad un diritto fondamentale dell'essere umano quale è il diritto alla salute. La connessione esistente tra il fondamentale ruolo che il medicinale svolge nella vita dell'essere umano e la necessità si amministrare il rischio incerto che può essere presente nel medicinale stesso rappresenta il focus di questo studio.