Gingko Edizioni: Fiction
Aspettando il cielo
Gianluigi Valgimigli
Libro: Copertina morbida
editore: Gingko Edizioni
anno edizione: 2014
pagine: 120
Faenza. Operosa cittadina romagnola. Rocco e Peppi dopo il turno al fast food se ne vanno a spasso per il centro vandalizzando i cortili della gente. Franco ha troncato con la sua ex, ma lei torna in casa per vedere il loro bambino, affidato ai genitori di lui, prima che il suo nuovo uomo se la venga a riprendere. Marco lavora sodo perché alla madre non manchi l'alcol per sbronzarsi ogni sera, e a volte spara ai bersagli nel poligono che si è creato dietro casa. Pietro, suo padre, ha deciso di ritagliarsi un angolo di paradiso lassù al Rifugio, sulla Balda, trascorrendo le giornate nei boschi a produrre liquori e a cacciare. Ciascuno lecca le proprie ferite, tutti tentano di rimanere in equilibrio, di dare un senso all'esistenza, chi perennemente in fuga, chi nemmeno provandoci e limitandosi ad aspettare il cielo. Un romanzo crudo e a tratti aggressivo. La confessione di un disagio profondo ormai quasi del tutto visibile oltre la patina della convenzionalità. Lo spaccato di una gioventù esasperata, il cui feroce grido di rabbia scandisce la totale mancanza di prospettive in un paese che non lascia intravedere futuro.
Il fuoco
Henri Barbusse
Libro: Libro in brossura
editore: Gingko Edizioni
anno edizione: 2017
pagine: 276
Henri Barbusse si arruolò a 41 anni nell'esercito francese e, benché potesse essere riformato per motivi anagrafici, servì per 17 mesi il suo paese nella prima guerra mondiale, dapprima come soldato, poi come barelliere. Il fuoco nacque da questa esperienza di trincea. Basato sugli appunti che l’autore annotò nelle tregue dei combattimenti, composto per lo più in ospedale durante le degenze, il romanzo segue in presa diretta la vita quotidiana di una squadra di fanti sulla linea del fronte, dalla fine del 1914 al dicembre del 1915. Nella terra ridotta a un ossario, cosparsa di urina e di escrementi, disseminata di povere membra dei propri compagni, in condizioni materiali di vita estreme, i soldati, in attesa della morte, sono costretti come trogloditi in caverne di fango. Sotto il comando del caporale Bertrand, conoscono l'orrore dei bombardamenti, gli attacchi con la baionetta, la presenza inquietante della morte, e i loro sogni, le loro frustrazioni, le loro ansie, il cameratismo tessono il tempo senza fine del cruento conflitto – un tempo scandito dai morti, dominato dalla pioggia e dalla melma, contrassegnato dalle granate e dalle incursioni notturne, dagli assalti frenetici messi in atto da un'umanità perduta, votata al martirio. Il fuoco attirò aspre critiche per il suo crudo realismo, ma riscosse un immediato successo di pubblico e l'apprezzamento di alcuni dei più celebri scrittori dell'epoca, tra cui André Gide, Anatole France e Romain Rolland. Tra i primi romanzi dell’epoca a proporre una nuda testimonianza sulla brutalità della guerra, rifiutando qualsiasi retorica nazionalista ed eroica, contribuì a suscitare presso l'opinione pubblica francese accesi sentimenti d'opposizione al conflitto.
I racconti di Sebastopoli
Lev Tolstoj
Libro: Copertina morbida
editore: Gingko Edizioni
anno edizione: 2017
pagine: 141
Nell'inverno del 1854 un giovane entusiasta Tolstoj, allora ufficiale d'artiglieria, chiese e ottenne di essere trasferito nel Caucaso, nella città di Sebastopoli assediata dai francesi e dai loro alleati turchi. Animato da un fervente patriottismo e da un'idea nobile della battaglia, il servizio effettivo sul campo gli insegnò presto gli orrori e le meschinità della guerra, mostrandogli soprattutto le deplorevoli condizioni in cui versava la fanteria russa, (una disarmante sorpresa per un ventiseienne aristocratico proveniente da Mosca, quale lui era), evidente sintomo della debolezza della monarchia russa. Iniziò con vivida lucidità a registrare sul suo diario quello che accadeva durante le diverse fasi d'assedio, e l'effetto che esso sortiva sugli uomini comuni e sui compagni d'armi. Il suo massimo obiettivo era catturare la verità in tutta la sua crudezza, per mostrare al pubblico colto del suo paese il coraggio e la viltà, la vanità e l'eroismo, l'esaurimento sia fisico che emotivo dei difensori che i dispacci militari non erano in grado di comunicare. Ne "/ racconti di Sebastopoli", pubblicati separatamente fra il 1855 e il 1856, nei quali già s'intravede il genio che in seguito scriverà quello che è uno dei più grandi romanzi mai scritti, "Guerra e pace", Tolstoj riuscì a esprimere in modo magistrale il fascino dell'uomo verso la guerra, la gioia quasi infantile di fronte alla prospettiva di assistere al conflitto, ma anche l'intorpidimento emotivo nell'affrontare la morte, infine il dissidio dell'uomo di fede nell'accettare, senza poter giustificare, l'inferno che gli uomini sono capaci di ricreare in terra.
Veleggiare con una barca piccola e altri racconti
Jack London
Libro: Copertina morbida
editore: Gingko Edizioni
anno edizione: 2017
pagine: 145
"L'avventura, allora, questa vita selvaggia in un mondo selvaggio, pose un bagliore d'aurora su tutta la prospettiva futura della sua vita in divenire, e lui sviluppò un'innegabile volontà di sperimentare tutte le possibilità di essa. Nelle scorribande dei porti, nei viaggi di caccia alle balene, nella spedizione in Alaska, nelle traversate itineranti dello Snark, e nelle numerose avventure esplorative in nuove terre e climi, gratificò di persona questa fame di avventura. Ed è questo stesso spirito avventuriero che ci ha dato le storie dell'Alaska (che io reputo come le sue migliori), i racconti dei mari del Sud, i romanzi dell'oceano, come "Il lupo di mare" e "L'ammutinamento della Elsinore", e qualsiasi altro dei suoi racconti che illustra la super-forza e l'audacia sconsiderata di uomini coraggiosi" (Dall'Introduzione di Edward Biron Payne). I racconti: "Veleggiare con una barca piccola", "I morti non risorgono mai", "La fine della storia", "Accendere un fuoco", "Raggio d'oro", "Finis: una tragedia nel lontano Nord-Ovest", "Macchia", "Quattro cavalli e un marinaio", "Lo sceriffo di Kona".
Il richiamo della foresta
Jack London
Libro: Copertina morbida
editore: Gingko Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 112
Rapito dal suo rifugio sicuro in California ed impiegato come cane da slitta nel ghiacciato deserto artico, Buck impara presto molte dure lezioni, alle prese con una lotta quotidiana per la vita o la morte: la lezione della frusta e del bastone, del freddo, della quasi fame e della crudeltà. E la più grande di tutte: la lezione della forza dell'amore e della lealtà. Tuttavia, in fondo al suo essere, di là dal tetto e dal fuoco, avverte insopprimibile l'oscuro richiamo delle sue selvagge origini di lupo, un istinto che sembra riportarlo alla natura primeva dei suoi antichi antenati non addomesticati, ululanti alla luna di un mondo ancora giovane. Ancora oggi Jack London è lo scrittore americano più letto al mondo. "Il richiamo della foresta", pubblicato nel 1903, considerato generalmente il suo più grande successo, gli portò fama internazionale e riconoscimenti a soli 27 anni. La storia di Buck che impara a sopravvivere nel desolato Yukon, è vista da molti come la sua autobiografia simbolica. Età di lettura: da 8 anni.
Uno, nessuno e centomila
Luigi Pirandello
Libro: Copertina morbida
editore: Gingko Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 160
Vitangelo Moscarda è un individuo ordinario, che ha ereditato dal padre una fortuna e vive senza troppo interrogarsi sulla sua condizione. Un giorno, guardandosi allo specchio, scopre che la gente, compresa sua moglie e i suoi amici più intimi, hanno di lui un'immagine completamente diversa da quella che lui aveva associato a se stesso fino a quel momento. Anzi, si rende conto che gli altri non hanno una sola immagine di lui, bensì una serie infinita di immagini sempre cangianti. Da questa scoperta agghiacciante Moscarda decide di risalire alla sua vera identità, di scoprire ossessivamente chi è davvero, al di là di come lo rappresentano gli altri. Ultimo romanzo di Pirandello, senz'altro uno dei più complessi, "Uno, nessuno e centomila" è un'acutissima riflessione di portata universale sulla condizione umana, e cerca di rispondere alla domanda: Chi siamo?
La sonata a Kreutzer
Lev Tolstoj
Libro: Copertina morbida
editore: Gingko Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 104
Salutato con fervente ammirazione o condannato senza mezze misure, quasi ovunque censurato o vietato come letteratura indecente, libro controverso già prima che Tolstoj lo ultimasse e frutto di numerose revisioni da parte dell'autore, "La sonata a Kreutzer" dà adito a tante possibili letture ed è stato scritto su di esso un fiume di pagine nel corso degli anni. Storia potente, angosciante, la sua pubblicazione rappresentò un significativo evento intellettuale in tutto il mondo. Infiammò un dibattito esplosivo in Europa, America e Asia su questioni che poi sono state chiamate la "questione sessuale" e il "problema donna". Oltre a mostrare l'onestà inflessibile di un grande artista, la complessità delle relazioni, il sesso, il matrimonio nei loro contesti culturali e religiosi, illumina gli ideali cristiani allora febbrili di Tolstoj, i suoi conflitti con la lussuria e le ipocrisie del matrimonio del XIX secolo.
La morte di Ivan Il'ic
Lev Tolstoj
Libro: Copertina morbida
editore: Gingko Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 72
"La morte di Ivan Il'ic" è probabilmente l'opera breve più famosa di Tolstoj. È anche la prima prova importante di letteratura che lo scrittore ha affrontato dopo la sua conversione. Da quando il libro è stato pubblicato, nel 1886, critica e lettori l'hanno salutato come un capolavoro assoluto. Ha inoltre acquisito fama quale uno dei più originali trattati moderni sulla morte. Narra la tragica parabola di un agiato funzionario di mezz'età, la cui vita dolorosamente ordinaria s'interrompe a causa di una malattia incurabile. Egli morirà in casa, in solitudine e dopo un'atroce e lunga agonia. Ma anziché volgersi alla religione, all'arte, o all'amore per far fronte al terribile passaggio, invano e fino alla fine farà affidamento sui medici e la scienza. È un confronto forte con il problema della morte, e, attraverso di essa, con il problema del senso della vita. Mette anche in scena una forte satira verso le vite 'false' della borghesia moderna, che Tolstoj aveva conosciuto e rinnegato.