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Giovane Holden Edizioni: Spesso sottile

Il guardiano delle oche

Il guardiano delle oche

Alessandra Fasson

Libro

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2018

pagine: 32

In un paesino di provincia, siamo negli anni Sessanta, si svolge il funerale di Michelangelo, un ospite dell'ospizio locale. Fin dalla nascita, fu evidente la sua diversità, tanto che da subito fu considerato debole di mente. Accudito amorevolmente, fino alla morte dei genitori, collabora al ménage familiare portando al pascolo le oche: sono anni felici per lui, a contatto con la natura, in un ambiente che gli assegna un ruolo, una funzione, dove è protetto da rassicuranti consuetudini. Poi il suo mondo crolla, e se possibile si fa ancora più invalidante la sua voracità alimentare: Michelangelo, detto Pirce, ingurgita di tutto e in continuazione. Alloggiato in ospizio, che diviene presto la sua seconda casa, sa catturare la simpatia del personale di servizio, suscita ilarità per le sue strane manie ma deve anche difendersi dagli scherzi di un altro ospite e fronteggiare le visite della bigotta sorella, Imelda, costantemente preoccupata per la sua salute morale.
9,00

Dio prende e Dio dà

Dio prende e Dio dà

Rosa Galli Pellegrini

Libro

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2018

pagine: 40

Gheorghi, extracomunitario bosniaco disoccupato con famiglia allargata, da vari anni in Italia, ha la sfortuna di addormentarsi in un furgoncino preso in prestito parcheggiato in un posto sbagliato al momento sbagliato. Si risveglia dolorante confuso incapace di ricordare il motivo per cui si trova schiacciato nella lamiera. Nelle lunghe ore che precedono il suo soccorso, gli scorrono nella mente i giorni del suo passato, del suo vissuto nel paese natale, della fuga verso la libertà e, infine, quelli del suo presente. Un racconto dalle atmosfere rarefatte, nostalgico, che scorre parzialmente sulla falsariga del flusso di coscienza.
9,00

Il fine ultimo

Il fine ultimo

Irene Giuffrida

Libro

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2018

pagine: 40

Cinque personaggi, due uomini, due donne e una bambina, si ritrovano in una radura nebbiosa. Non si conoscono, né ricordano la loro vita di prima, il loro nome, né come siano arrivati in quel luogo. Privi di identità iniziano a interrogarsi su tutto ciò che sta loro intorno, e attraverso le parole degli altri, come lampi di luce, si risvegliano, piano, i ricordi legati al passato. Non tutti, però, solo quelli cruciali che li hanno condotti in quel luogo misterioso. Ricostruiscono le loro esistenze attraverso il dialogo: la parola si fa epifania, manifestazione del vero. Forse li lega un filo conduttore? L'aver scelto, al bivio dell'esistenza, di imboccare una via piuttosto che un'altra? L'unica certezza è che la bambina è lì per tutti loro; con i suoi sguardi indagatori e intermittenti, sembra essere il simbolo della coscienza giudicante che è in ognuno di noi sempre attiva, anche se qualche volta pare, come lei, dormire, e lasciarci da soli, e della possibilità, dopo la comprensione dei propri errori, di una metaforica rinascita spirituale.
9,00

Stampi perduti

Stampi perduti

Rolando Guerriero

Libro

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2018

pagine: 40

Toscana litoranea, anni '60. L'abolizione della mezzadria e l'esplosione dell'industria hanno rivoluzionato la vita delle campagne. Non tutti i contadini sono disposti a rinchiudersi in fabbrica, a divenire operai, così alcuni di essi, per scelta o per obbligo, si trasformano in braccianti, orgogliosi di conservare quelle conoscenze preziose, acquisiste da generazioni, che facevano dell'agricoltura un'arte più che un mestiere. Nella silloge sono raccolte alcune storie dell'incontro tra un giovane neolaureato, cittadino, e queste persone, ricche di umanità, ma soprattutto di buon senso, temprate alle fatiche e ai disagi, abituate da sempre a confrontarsi con la volubilità del clima, opponendo a esso la loro intelligenza e la preziosa manualità. Nonostante questo conservano uno stretto legame con le loro tradizioni: la caccia, la burla al cittadino, lo scherzo a volte un po' cattivo al vecchio che mal si adatta alle nuove situazioni, senza accorgersi che questi per non deluderli recita volutamente la parte dello sciocco. Queste persone ora non ci sono più e di esse si sono persi anche gli stampi.
9,00

Amore social

Amore social

Matteo Gemignani

Libro

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2018

pagine: 48

Chissà cosa sarebbe successo se Petrarca fosse vissuto nella nostra epoca. Forse anche lui avrebbe preferito abbandonare la scrittura e dedicarsi a Laura, inondandola di messaggi e parlando con lei solo virtualmente. Certo, il concetto di amore e le tecniche di corteggiamento si sono evolute nel corso degli anni e oggi i social network che tanto hanno stravolto le nostre vite, stanno svolgendo un ruolo chiave nella ridefinizione dei canoni dei sentimenti e del romanticismo. Se solo pochi anni fa azioni, come mandare una lettera una mail un sms, erano all'ordine del giorno, oggi gesti simili sono sempre più rimpiazzati da messaggi WhatsApp, richieste di amicizia, like su Instagram e così via. I social network se da un lato hanno facilitato molto la comunicazione tra le persone sulle lunghe distanze, dall'altro hanno ridefinito i rapporti personali allineandoli alla stregua di quelli telematici traslando il corteggiamento da uno sguardo un po' più intenso seguito da una cena a lunghe conversazioni via social. Se un sentimento antico, eterno e puro come l'amore non potrà essere abbattuto da nessun tipo di progresso tecnologico, c'è però da chiedersi se possa definirsi tale quello social. In questo fresco racconto, l'autore fornisce un nuovo e originale punto di vista sulle relazioni amorose, o meglio sul modo di viverle che non coinvolge solo i più giovani, come si può essere portati a credere.
9,00

La certezza del ritorno. Viaggio tra le «Città invisibili» del Teatro Potlach

La certezza del ritorno. Viaggio tra le «Città invisibili» del Teatro Potlach

Alessandro Izzi

Libro

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2018

pagine: 40

Il progetto del Teatro Potlach non è soltanto un grande evento spettacolare o uno spettacolo itinerante quanto piuttosto un intervento che si struttura e si costruisce sul territorio e da esso dipende. È un intervento non solo artistico ma anche antropologico e sociale che coinvolge in prima persona la realtà in cui si realizza come protagonista stessa dell'evento. L'intento è quello di costringere lo spettatore originario del luogo a rivedere il suo borgo, la sua città o parte di essa sotto un altro aspetto, sottraendola alla routine del quotidiano e mettendo in evidenza le bellezze native dei paesaggi. Un raffinato linguaggio teatrale - videoproiezioni, videomapping, grandi teli - disgrega la normale viabilità delle città e crea passaggi obbligati che dall'esterno conducono a un interno e poi riportano nuovamente all'esterno, davanti a una situazione completamente diversa e a tratti spiazzante. Quindi si costruiscono racconti e situazioni che di volta in volta si legano alle specificità dei luoghi, narrando alle persone del posto la propria storia, le proprie origini che spesso vengono dimenticate o date per scontato. "La certezza del ritorno" è un tentativo di ricognizione critica su un progetto che ha preso corpo un po' ovunque sul pianeta ma che, ovunque sia stato, ha ritrovato, come in Calvino, sempre la città dei suoi natali, quella Fara in Sabina che ha accolto anche l'edizione del quarantennale del teatro.
9,00

Il tintinnio dell'anima

Francesca Lupi

Libro

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2018

pagine: 32

"Il tintinnio dell'anima" è una breve silloge composta da diciassette poesie. Il soggetto intorno a cui ruota la raccolta è l'amore, declinato in forme diverse: passionale, romantico, per il prossimo. L'amore è una costante nella poetica di Francesca Lupi. Sentimento vissuto e sperimentato sulla scia di paesaggi e luoghi non sempre quotidiani. Da quelli sacri e feriti della Terra Santa nascono i versi di "Ebano", "Uomo del lago di Tiberiade" e "Stella di Nazareth": è qui che si sviluppa la consapevolezza del dolore che può causare la guerra e paradossalmente è sempre qui che la Poetessa intuisce l'essenza dell'amore vero, che come edera si arrampica sul muro di Betlemme a dividere intere famiglie. Sulle terrazze di Lisbona nella lirica "Gli Azulejos di Lisbona", invece, sogna una storia finita, un sentimento che ancora batte forte nel cuore, come le onde dell'oceano che abbracciano le coste della città. Infine il ritorno in Italia, a Bologna, in piazza Maggiore, che diviene la finestra sul mondo degli innamorati. La silloge assume sempre connotati meno intimistici aprendosi con afflato più maturo alla suggestione del mondo.
9,00 8,55

Mamma mia dammi cento lire

Maria Teresa Landi, Luciana Tola

Libro

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2018

pagine: 48

Mamma mia dammi cento lire. Chissà quante volte abbiamo sentito questo ritornello simpatico e strampalato. Altri tempi, forse un gioco di parole un po' ingenuo, desueto. Ma quello che la canzone testimonia ancora oggi è il dramma dell'emigrazione, che ha condotto centinaia di migliaia di nostri connazionali lontano dal suolo natio, alla ricerca di un futuro, con la speranza che questa nuova vita fosse migliore di quella che si erano lasciati alle spalle: solitamente poveri, contadini e analfabeti; partivano e viaggiavano in condizioni estreme e quando arrivavano li aspettavano pregiudizio, razzismo e violenze. La storia si ripete e coloro che oggi vedono l'Italia come un sogno trovano ad attenderli gli stessi pregiudizi, lo stesso razzismo: stessa disperazione che motiva la partenza, tutti i propri averi investiti in un viaggio della speranza, la stessa voglia di cambiare il proprio destino, le ansie, le paure, i successi e le sconfitte. Ma non si è esaurita la diaspora italiana: molti giovani hanno capito che è meglio partire con l'ansia di un futuro incerto altrove, che restare con la disillusione e le speranze spezzate. Riusciremo a riscoprire il nostro passato senza revisionismi ma con l'umiltà di chi crede che ogni essere umano ha diritto a sognare un futuro migliore? Tre racconti compongono questa silloge che invita a riflettere sul tema sempre scottante della migrazione dei popoli: il primo ambientato nel 1948, narra la storia di Alfredo e Leda costretti a lasciare la loro Viareggio per cercare fortuna a Buenos Aires; il secondo la storia di un giovane albanese che decide di lasciare la sua terra per cercare fortuna e speranza in Italia; infine il gustoso cammeo di un italiano che dopo aver fatto fortuna in America ritorna nel suo paese natio in cerca di una moglie.
9,00 8,55

Il bambino che rincorreva i gabbiani

Clara Morelli

Libro

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2018

pagine: 48

Mimmo vive a Viareggio con i genitori e ha una nonna cui è molto affezionato. Gli piace andare in spiaggia a costruire castelli di sabbia e a rincorrere gabbiani. È intelligente, curioso, riflessivo. Mimmo, però, ha scelto di vivere nel silenzio e tranne poche esclamazioni monosillabiche, non parla. Gli specialisti da cui mamma e papà lo hanno portato gli hanno diagnosticato, sia pure in forma leggera, la sindrome autistica. Genitori e nonna non sempre riescono a relazionarsi al meglio con lui, o almeno non ne sono sicuri perché come si fa a essere certi che comprenda il senso del discorso se non interagisce ponendo quesiti e dando rassicurazioni? Eppure, non vogliono arrendersi. Poiché non ci sono motivi fisiologici a impedire il linguaggio, solo la calma e l'attesa potranno risolvere la situazione. Mimmo riuscirà a trovare un modo, ne sono certi, per avere un approccio attivo alla vita relazionale. Clara Morelli in questo romanzo breve pone particolare attenzione sulla necessità di mettere in comunicazione due mondi, quello cosiddetto normale e quello nel quale si rifugia la persona autistica accompagnando Mimmo lungo il suo percorso di crescita.
9,00 8,55

Insatura

Insatura

Federica Mazzeo

Libro

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2018

pagine: 40

Silloge pregna di doppi piani di lettura, di vie secondarie all'interno dello stesso verso. I lemmi giocano con gli oggetti, ne cercano la densità, per poi volare via leggeri. La poesia tenta la strada di comporre e racchiudere e allo stesso tempo di esplodere e non finire: è un crocicchio illuminato da stelle plurime; l'ispirazione è quella di onorare i bordi che non collimano. Insatura è una sorta di domanda sugli oggetti dell'esistere, sulla filigrana dei sentimenti, sulla bellezza, sulla forza della parola. È il luogo dello scarto, quando tra le pieghe delle maglie della trama attesa si insinua l'incanto e il tempo e lo spazio si dilatano, si trasfigurano, si addensano in traiettorie nuove e impreviste. È il momento in cui si presenta il prodigio, è un avvicendarsi di occhi spalancati e di sorrisi agli angoli della bocca, la realtà che cade e si accomoda nel suo fondo di verità, che è un fondo scuro come la terra.
9,00

La camicia da notte

La camicia da notte

Benedetta Moroni

Libro

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2018

pagine: 32

A tutti è capitato di svegliarsi di soprassalto con ancora in testa una voce o un immagine che per qualche istante lo accompagna nel mondo della veglia. La scienza parla di stato ipnopompico, cioè dello stadio che porta dal sonno alla veglia, e che corrisponde quindi alla fase del risveglio. In tale fase, come pure in quella che viceversa porta dalla veglia al sonno (detta stato ipnagogico), si possono verificare fenomeni psichici sensoriali, in modo particolare visivi e uditivi ma talvolta anche olfattivi e tattili, che spesso, a causa della loro vividezza, possono essere percepiti come reali. Una possibile causa di queste allucinazioni sarebbe un'alterazione nella secrezione di melatonina. Potrebbero, però, essere solo i sogni che per qualche secondo premono sulla linea di confine tra sonno e veglia, là dove sono intrappolati. Se è un confine sottile quello che separa la veglia dal sonno, quanto della vita è reale e quanto è sogno? Un ventaglio può essere chiuso o aperto, ma tra l'aperto e il chiuso cosa c'è nel mezzo? Per quanto velocemente si faccia il movimento ci sarà sempre un passaggio intermedio, uno stato in cui non lo puoi definire aperto ma non è nemmeno chiuso. In questo momento incerto, quando sogno e realtà sono frammisti, sono ambientati i tre racconti che compongono la silloge: una giovane donna si risveglia nel cuore della notte e si ritrova in camicia da notte a righine rosse proiettata nel bel mezzo di una festa settecentesca; un'altra incontra una creatura d'altri tempi sulle rive del lago e la rivede mentre viaggia in treno. Allucinazioni?
9,00

La casa nella valle

La casa nella valle

Benedetta Moroni

Libro

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2018

pagine: 40

Federica insieme al fratello eredita, alla morte di nonni, la casa di famiglia. Si tratta di un edificio che, pur essendo stato affittato negli ultimi anni, ha bisogno di manutenzione; tuttavia i due fratelli si accorgono quasi subito che i problemi più grossi non sono le perdite dalle tubature o le piastrelle da sistemare. Ai problemi strutturali si aggiungono poi quelli legali causati da un vicino che lamenta diritti non ben identificati. Ma è soprattutto l'atmosfera che vi si respira a inquietare i nuovi proprietari, come se la casa portasse con sé un peso antico: rumori che si sentono di notte, figure intraviste, strani brividi. Ombre, luci, rumori e ricordi di un passato di cui loro non hanno memoria. Dalla zia Maria, sorella della madre, verranno a conoscenza di un segreto di famiglia e prima di poter godere della casa nella valle, dovranno fare i conti con una verità che non è sempre e soltanto quella effettuale.
9,00

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