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Graphe.it: Semi per il futuro

Figure del limite. Estetica dell'ibrido tra arte e filosofia

Alessandro Gatti, Samuele Strati

Libro

editore: Graphe.it

anno edizione: 2021

pagine: 106

L'ibrido terrorizza e ammutolisce ma, allo stesso tempo, affascina e incuriosisce. L'immagine dell'ibrido, del mostro dalla natura molteplice o indefinita, accompagna da sempre la storia dell'uomo, le sue mitologie e le sue forme narrative. Considerato talvolta simbolo del disordine e della violazione dell'ordine del cosmo, talvolta apparizione prodigiosa o segno premonitore, l'ibrido terrorizza e ammutolisce, ma al contempo affascina e incuriosisce. Tale ambivalenza è dovuta alla sua capacità di infrangere la regolarità della riproduzione e la continuità della consuetudine. La sua è una natura mostruosa: abita luoghi liminari, si manifesta occasionalmente, confonde con la sua morfologia costitutivamente ambigua. L'ibrido è una figura del limite: rivela un confine, vive ai margini dell'esperienza. In questo volume, il saggio di Alessandro Gatti analizza la rappresentazione di due ibridi della tradizione mitologica - l'arpia e la sfinge - a partire da fonti artistiche rinascimentali e barocche, allo scopo di indagarne la sovrapponibilità iconografica. Samuele Strati propone una riflessione sulla mostruosità focalizzandosi sul «luogo del mostro» e sulla contaminazione che dà origine all'ibrido, confrontando la prospettiva tradizionale e le recenti teorie postumaniste. Postfazione di Flavio Piero Cuniberto.
10,00 9,50

L'antropologia ecologica. Nature, culture, umanità

Dario Agostinetto, Beatrice Del Monte, Mara Misiti

Libro

editore: Graphe.it

anno edizione: 2020

pagine: 96

La tradizione occidentale ha sempre mantenuto la rigida separazione tra natura e cultura come caposaldo del suo pensiero filosofico e antropologico. Negli ultimi anni, tuttavia, questa opposizione è stata messa in discussione, in favore di prospettive aperte all’idea di coinvolgimento attivo e reciprocità nella definizione della dimensione culturale. Sulla scena antropologica si delinea gradualmente il rifiuto delle ontologie dualiste che a lungo hanno costituito il punto di partenza delle scienze umane. Nella comune critica fondamentale alla dicotomia natura-cultura, Dario Agostinetto presenta la riflessione di Tim Ingold con particolare attenzione al suo approccio ecologico e all’indissolubile associazione che intercorre tra l’organismo e il suo ambiente. Beatrice Del Monte e Mara Misiti ripercorrono invece la storia dell’antropologia ecologica presentando, infine, il cyberfemminismo di Donna Haraway come possibile progetto etico-politico. Postfazione di Paola Rebughini.
10,00 9,50

L'uomo, l'animale, la natura. Questioni di etica

Yuri Conti, Sofia Righetti

Libro

editore: Graphe.it

anno edizione: 2019

pagine: 80

Se gli animali non umani possano essere considerati soggetti di diritto è una questione a cui la filosofia ha fornito differenti soluzioni, a partire dalla discussione sul significato dei termini "animale" e "diritto". Il problema è stato più volte collocato entro un'ottica più vasta, riconducendo l'analisi alla dicotomia tra essere umano e animale non umano, i cui poli sono intesi come categorie contrapposte e, dunque, inconciliabili. I due lavori raccolti in questo volume presentano riflessioni mirate, con l'intenzione di offrire un contributo al dibattito che ruota intorno al tema della soggettività morale degli animali. Yuri Conti ricostruisce la genealogia della dicotomia natura vs. cultura - intesa come prodromo dell'opposizione tra umani e animali - della cosmologia occidentale e della sua fallacia costitutiva - la fallacia naturalistica. Il saggio di Sofia Righetti affronta, invece, il tema dei diritti animali a partire da John Rawls e dalla sua proposta contrattualista. L'idea di fondo, comune ad entrambi gli autori, è quella di restituire all'animale la sua dignità di soggetto morale: riconoscerlo, in altre parole, come possessore di diritti e dunque individuo a cui l'etica si può rivolgere. Postfazione di Domenica Bruni.
10,00 9,50

L'uomo e l'ecosistema:?dal centro urbano alla sfida del rewilding

Miriam Falco, Natan Feltrin, Gianluca Herold

Libro

editore: Graphe.it

anno edizione: 2019

pagine: 88

I saggi raccolti in questo volume intendono proporre delle riflessioni intorno al cruciale e delicato rapporto che intratteniamo con il mondo naturale. Quando si discute di "crisi ecologica" non ci si riferisce solo a fenomeni immediatamente noti come l'antropizzazione, la desertificazione e la deforestazione, ma anche a problemi solo apparentemente di minore gravità - ad esempio l'introduzione in un determinato ambiente di specie alloctone animali o vegetali. Il recupero di una relazione sana con il mondo naturale, possibile solo mediante approcci che superino l'antropocentrismo, appare oggi urgente e necessaria. Sulla scia di quest'emergenza, il saggio di Eleonora Vecchi discute la pratica ecologica di conservazione degli ecosistemi nota come rewilding. Miriam Falco, invece, analizza le implicazioni e gli effetti benefici dell'esposizione al verde nei centri urbani, da cui consegue l'importanza di una maggiore integrazione degli elementi naturali nei contesti antropici. Il volume ospita anche un'intervista al filosofo Mario De Caro, curata da Gianluca Herold, dedicata al tema dell'altruismo. Postfazione di Matteo Andreozzi.
10,00 9,50

Il mondo dell’animalità: dalla biologia alla metafisica

Daniele Palmieri, Nicola Zengiaro

Libro: Libro in brossura

editore: Graphe.it

anno edizione: 2019

pagine: 74

Esiste una realtà oggettiva? Che cos'è l’ambiente mentale? In che modo e in che senso specie diverse interpretano il mondo in cui vivono? Abbiamo la possibilità di superare il limite incarnato di una visione antropocentrata della realtà, unicamente fissata entro i parametri percettivi della nostra specie? Queste domande costituiscono il filo rosso che accomuna e unisce i lavori raccolti in questo volume. Due riflessioni: quella di Daniele Palmieri si rivolge alla relazione mondo-animale a partire da Jakob von Uexküll e dal concetto di Umwelt; quella di Nicola Zengiaro cerca soluzione ai due «dogmi» dell’antropocentrismo, ovvero che non sia possibile evadere dall'antropocentrismo e che questo stesso tentativo di fuga sia a sua volta antropocentrico. Il percorso tracciato contamina ora gli spazi dell’ontologia, ora quelli della metafisica. In comune, sullo sfondo, la necessità di ridefinire la nostra idea di relazione, sia essa tra individuo e individuo o tra individuo e mondo-ambiente. Introduzione di Natan Feltrin. Postfazine di Roberto Marchesini.
10,00 9,50

Umani, prede e predatori

Natan Feltrin, Federica Lovato

Libro: Libro in brossura

editore: Graphe.it

anno edizione: 2019

pagine: 72

Un seme per il futuro è un’idea coraggiosa che, al di là del suolo a volte gerbido a volte fertile, deve essere gettata in un mondo non ancora in grado di comprendere il valore dei possibili frutti venturi. Così, il seme-idea si fa segno per un mondo a venire, testimone presente di quel che potrebbe essere, ente costitutivamente moderno poiché in anticipo sui tempi della percezione comune. In questo primo ritaglio di futuro vi è uno sguardo al passato volto a ridefinire in senso critico i ruoli di preda e predatore troppo sovente cristallizzati in una narrazione schiettamente antropocentrica. Natan Feltrin rompe, con toni eretici, la tradizionale prospettiva dell’uomo come indiscusso predatore alpha puntando dritto al cuore degli effetti socio-culturali che sono emersi dai meccanismi antipredatori di Homo sapiens. Federica Lovato porta il lettore in un viaggio genealogico dell’attitudine venatoria onde scalfirne i presupposti di naturalità e moralità. Al termine di questo volume chi sia preda, chi predatore e cosa comporti pensare l’altro in termini di «bottino» sono tutte questioni spalancate verso un orizzonte di rinnovamento etico. Introduzione di Nicola Zengiaro. Postfazione di Leonardo Caffo.
10,00 9,50

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