La tradizione occidentale ha sempre mantenuto la rigida separazione tra natura e cultura come caposaldo del suo pensiero filosofico e antropologico. Negli ultimi anni, tuttavia, questa opposizione è stata messa in discussione, in favore di prospettive aperte all’idea di coinvolgimento attivo e reciprocità nella definizione della dimensione culturale. Sulla scena antropologica si delinea gradualmente il rifiuto delle ontologie dualiste che a lungo hanno costituito il punto di partenza delle scienze umane. Nella comune critica fondamentale alla dicotomia natura-cultura, Dario Agostinetto presenta la riflessione di Tim Ingold con particolare attenzione al suo approccio ecologico e all’indissolubile associazione che intercorre tra l’organismo e il suo ambiente. Beatrice Del Monte e Mara Misiti ripercorrono invece la storia dell’antropologia ecologica presentando, infine, il cyberfemminismo di Donna Haraway come possibile progetto etico-politico. Postfazione di Paola Rebughini.
L'antropologia ecologica. Nature, culture, umanità
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| Titolo | L'antropologia ecologica. Nature, culture, umanità |
| Autori | Dario Agostinetto, Beatrice Del Monte, Mara Misiti |
| Introduzione | Samuele Strati |
| Collana | Semi per il futuro, 5 |
| Editore | Graphe.it |
| Formato |
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| Pagine | 96 |
| Pubblicazione | 09/2020 |
| ISBN | 9788893721080 |
Promozione valida fino al 12/02/2027

