Gruppo Albatros Il Filo: Nuove voci. Le cose

«Liliana Bono ci regala una raccolta molto personale, particolarmente sincera che adopera l'aspetto più musicale della poesia per creare componimenti "effervescenti", d'effetto, che non seguono regole precise ma che creano un mondo espressivo tutto loro, positivamente variopinto.» (dalla Prefazione)

In questa raccolta, Francesco Rapinesi ci mostra la sua visione intimistica del mondo che si rivela attraverso parole ispirate e profonde. Sono, questi, momenti di forte riflessione e intensità.

«È una poesia "sospesa" quella di Anna Maria Falcioni, ossia appartiene a tutti... a tutti coloro che hanno voglia di ascoltare, di perdersi in un momento di condivisone che è arte, innanzitutto, poi poesia, ma anche pittura, e non solo. È una poesia che vuole sentire il lettore libero, slegato dalle catene che lo imprigionano in un pensare standardizzato, alla ricerca di una propria realizzazione che molto spesso passa anche attraverso l'emozione che nasce da un buon componimento letto prima con il cuore e poi con gli occhi.»

«In perfetta sintonia con quel lessico, l'Autore fa rivivere satire e momenti tratti da dialoghi, discorsi ed episodi raccolti nei vicoli dei rioni storici e dei quartieri periferici, sui mezzi pubblici, nei mercati rionali, nelle botteghe e nelle case di uno strato sociale che, per quanto lo si voglia ritenere umile, rappresenta l'ineliminabile zoccolo duro di ogni collettività.» (dall'Introduzione)

"Una 'flebile anima' che si chiude a riccio, a difesa e protezione di se stessa e della propria fragilità. "Mai sola, ma sempre sola", Matilde racconta i suoi travagli interiori e il tentativo di ritrovare il suo 'cuore leggero', non oscurato dalle nubi di un male che sembra fagocitarla. (...) Una silloge intensa che non lascerà indifferenti. Condivisibile, poiché cerca attraverso la comunicazione poetica uno sguardo che possa coglierne l'essenza. Matilde Graziano ha voluto lasciare una traccia di sé per trovare mani pronte ad accoglierla e sostenerla in questo suo cammino impervio che si chiama vita." (dalla prefazione)

«Si può dire che l'intera raccolta ha proprio nello scandaglio della psiche umana il suo punto centrale: l'emozione che ogni persona, infatti, prova nel profondo, quella più vera e onesta, cerca una voce, un modo per liberarsi dalle catene che la imprigionano alla ricerca di quella leggerezza che non è superficialità, ma essenza di vita.» (dalla prefazione di Pamela Michelis)

"La mia gratitudine va a quanti, a vario titolo, hanno contribuito alla realizzazione di questa VI edizione, un grazie particolare va all'amministrazione del Comune di Tivoli sensibile ai temi artistici e culturali. Uno speciale ringraziamento va alla giuria di questo premio, composta da artisti d'eccezione quali: Sonia Giovannetti, poetessa di fama internazionale, da Paolo Cordaro poeta e direttore artistico del premio e dalla presidente di giuria poetessa Màrcia Theóphilo candidata al Nobel per la letteratura; giuria che personalmente ammiro e stimo e che conferisce lustro a questa espressione dell'Associazione culturale Arcobaleno." (Luigi Abbenante, Presidente dell'Associazione Arcobaleno Tivoli Terme, Roma)

Gocce di pioggia tra garriti di drappi e tonfi d'ali nell'aria. Più lunga della notte sarà la vita, in questo angolo di paradiso.

"Il paesaggio della speranza" è una raccolta di poesie filosofico-psicologiche che raccontano il passaggio da uno stato disperato a un mondo meraviglioso. Credo che i lettori siano in grado di trovare la verità e forse una parte di se stessi, risvegliando la speranza che è alla base dell'anima di ognuno di noi. Tutto in questa silloge parla d'amore e bellezza. Quella dell'autrice è una ricerca continua, che non si ferma nemmeno davanti alle asperità. La sua fame, la sua voglia di dissetarsi alla sorgente della vita si riversa tutta in queste poesie. In una raccolta significativa sia dal punto di vista formale che semantico. Questo libro è una testimonianza. Una visione fra tante, piccola, ma capace di imporsi con forza e determinazione nel grande palcoscenico del mondo.

"Chiedere alla poesia di lasciare una traccia, questo sembra l'intento di Rita Lo Presti. Per far sì che le onde del tempo possano evitare di cancellare certe emozioni o la bellezza di momenti e luoghi altrimenti destinati a scomparire. Perché questo è il miracolo delle parole: lasciare testimonianza di ciò che altrimenti finirebbe nell'oblio. Una piccola importante missione che non lascerà indifferente chiunque voglia inoltrarsi fra le pagine di questo libro". (Dalla Prefazione)

La poesia. Questo elevato, nobile, genuino frutto dell'intimo processo percettivo della realtà e della vita. Specchio dell'anima che s'interroga e chiede, che canta l'amore e la bellezza, e infine denuncia le brutture della società. Attraverso l'espressione poetica si mettono a nudo le esperienze di vita vissuta e si scopre l'uomo nei suoi rapporti con la natura, con gli altri esseri viventi, e con Dio. Immagini che sbloccano la mente da una sorta di inibizione e la investono con una valanga di parole. Parole che nascono spontanee e si legano, si intrecciano per costruire la poesia. Emozioni che vengono filtrate dal cuore e sedimentate nell'inconscio per essere percepite con un'intensità pari al proprio potenziale emotivo. Questa è l'esperienza di chi incontra se stesso, quando si spengono i rumori frenetici e le ansie lavorative della giornata, quando lo spazio affettuoso di una scrivania invoglia la mano a viaggiare su un foglio bianco.

"Cristian Giuliani con questa intensa raccolta di poesie sembra ricordarci che no, non è così, non tutto è male: è nostro 'compito' un compito bellissimo, imparare a guardare, a vedere oltre, a riscoprire la capacità che è in tutti noi di non abbandonarci all'evidenza ma riscoprire la nostra empatia per il mondo, la capacità di 'saper sentire dentro di sé la vita che ci circonda, sapendo condividere con essa sentimenti ed emozioni, permettendo ad essa di emozionarci'." (Dalla prefazione di Pamela Michelis)