Il Mulino: Politica, società e storia
Autoritarismo, fascismo e classi sociali
Gino Germani
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2024
pagine: 272
«Autoritarismo, fascismo e classi sociali» di Gino Germani è un classico del pensiero politico e sociale contemporaneo. Pubblicato per la prima volta dal Mulino nel 1975, questo volume, a cinquant'anni dalla sua prima edizione, viene messo di nuovo a disposizione del dibattito pubblico del nostro paese. Studioso tra i più acuti dell'autoritarismo, Germani connette sempre questo fenomeno alla crisi della società moderna, la quale da un lato produce una integrale atomizzazione degli individui, e dall'altro spinge poi questi stessi individui, soli e completamente disorientati, nelle braccia dell'autoritarismo. Questo è, per Germani, il tema centrale della nostra epoca, perché l'autoritarismo va considerato come un problema strutturale della contemporaneità, che non è affatto scomparso dal nostro orizzonte con la fine della Seconda guerra mondiale, e che può, dunque, fare nuovamente la sua comparsa anche nell'epoca attuale. E occorre sempre distinguere tra le varie forme di autoritarismo se vogliamo realmente capire da dove vengono volta per volta gli specifici pericoli e come realisticamente fronteggiarli. Queste le premesse teoriche che stanno alla base di questo pregnante studio, e che fanno di Germani uno dei pensatori cruciali della nostra contemporaneità.
Attilio Piccioni e la democrazia italiana
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2024
pagine: 208
Attilio Piccioni (1892-1976) è stato uno dei principali esponenti della generazione di uomini politici che, dopo una prima militanza nelle fila del Partito popolare sturziano, diedero vita nel secondo dopoguerra alla Democrazia cristiana. Succeduto ad Alcide De Gasperi alla segreteria del partito tra il 1946 e il 1948, fu membro influente della Costituente e più volte deputato e senatore, ricoprendo nel corso di sei legislature numerosi importanti incarichi ministeriali e di partito. Questo volume ne ripercorre la biografia politica, gettando luce sulla figura di un protagonista centrale della rinascita e del consolidamento della democrazia italiana, dal termine del ventennio fascista fino alla metà degli anni Settanta.
Stato e sistema delle autonomie dopo la pandemia. Problemi e prospettive
Nicola Antonetti, Alessandro Pajno
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2022
pagine: 312
Il volume mette a fuoco i problemi legati all'incerta o mancata attuazione della riforma del Titolo V della Costituzione del 2001, che ha prodotto le diffuse difficoltà registrate, specie nella stagione della pandemia da Covid 19, nei rapporti di competenze tra i diversi livelli di governo. I contributi qui raccolti pongono l'accento, da vari punti di vista, sulla necessità di ridefinire ruoli e funzioni del nostro sistema delle autonomie in vista degli impegni assunti per la corretta gestione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), con le sue missioni e le sue risorse. Di qui l'urgenza di rivitalizzare il policentrismo, con autonomie regionali e locali effettivamente responsabili, in un orizzonte unitario e aperto all'integrazione europea. Infine, nel volume si offrono approfondite riflessioni sulle misure e riforme istituzionali più urgenti per prendere finalmente sul serio il principio autonomistico e la sussidiarietà e per mettere il sistema delle autonomie nelle condizioni di svolgere un proprio ruolo democratico ed efficiente, rendendo le comunità territoriali coprotagoniste dell'intera vita istituzionale dello Stato.
Antiparlamentarismo e democrazia. Il pensiero antiparlamentare e la formazione del diritto pubblico in Europa
José Esteve Pardo
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2021
pagine: 296
In epoche come la nostra, segnate dall'incertezza e dal disorientamento, si fa spesso riferimento al periodo intercorso tra le due guerre mondiali, quando, in Europa, le democrazie liberali vennero fortemente messe in discussione, sconvolte e infine annientate da correnti autoritarie come il nazismo in Germania, il fascismo in Italia, la dittatura di Primo de Rivera in Spagna e quella di Salazar in Portogallo. Paradossalmente, però, si produsse allora un'esplosione critica, del dibattito e della creatività nelle scienze, nella filosofia, nell'arte, nella letteratura e, anche, nel pensiero politico, grazie a una generazione formidabile di giuspubblicisti, molti dei quali legati all'esperienza della Costituzione di Weimar. Le menti migliori di quella generazione di europei adottarono una posizione critica verso il liberalismo borghese e gli ideali dell'Illuminismo che lo sostenevano. Una critica che si rivolse in particolare al parlamentarismo liberale ed elitario che si reputava superato e alterato dalla società di massa che intanto si affermava con vigore. Una corrente di pensiero antiparlamentarista circolava pertanto in Europa. Parte di essa sprofondò nelle acque nere dei regimi autoritari e nazionalisti che in molti casi mostrarono un volto criminale, ma un altro importante filone di questo pensiero diede prova della sua qualità e del suo livello contribuendo a una nuova architettura del potere pubblico, che si pose in essere già alla fine della Seconda guerra mondiale, attraverso il controllo giurisdizionale di costituzionalità delle leggi, la concezione istituzionale dei diritti fondamentali che obbligano e vincolano il legislatore, la legittimità dell'attività amministrativa fondata sull'idea di servizio pubblico. È questa una prova, un segno, del fatto che quel periodo convulso di crisi a cui ora ci rivolgiamo ha generato una corrente di pensiero importante, capace sì del peggio ma anche del meglio.