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Il Saggiatore: La cultura. Saggi

Il coraggio della filosofia. Aut aut, 1951-2011

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2011

pagine: 533

Fondata a Milano da Enzo Paci nel gennaio 1951, "aut aut" rivista filosofica, ha avuto subito un respiro internazionale, per uscire in fretta dal provincialismo culturale di quegli anni. La fenomenologia di Husserl, nella elaborazione originale di Paci, diventa nel periodo successivo una militanza filosofica a tutto campo. Da qui nasce il peculiare marxismo critico del "decennio dei bisogni", gli anni Settanta, cui segue un lungo itinerario, che arriva fino a oggi, fatto di sforzi per reinventare la filosofia. "Il coraggio della filosofia" raccoglie alcuni dei testi più significativi di sei decenni di lavoro che hanno testimoniato la storia e le trasformazioni della filosofia contemporanea. Nella fase più recente, le analisi del potere di Michel Foucault e quelle dell'"alterità" di Jacques Derrida accompagnano uno scenario in cui incontriamo Warburg, Benjamin, Heidegger, Merleau-Ponty, Deleuze, Lévinas, Jankélévitch, Zambrano, Wittgenstein, Bateson, Goffman, Lacan, insieme ai migliori pensatori italiani (Vattimo e Agamben per esempio). Ci si interroga di nuovo sull'enigma della soggettività attraverso i temi del gioco e del paradosso. Si sonda l'ipotesi alquanto impopolare di un "pensiero debole". Vengono percorsi molti territori, soprattutto quelli della psicanalisi e della psichiatria critica. Si valorizzano le pratiche e i saperi concreti, le questioni di genere e tutto quell'equipaggiamento di pensiero che può costituire oggi "la politica", o "le politiche" della filosofia.
25,00 23,75

Souq 2011. Resistenze urbane

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2011

pagine: 165

Metropoli: spazi in cui trovarsi, accogliere, proteggere, allargare lo sguardo; spazi che spesso finiscono per allontanare, sviluppare tensioni, emarginazione e paura. Gruppi, che si autodefiniscono "normali", costruiscono schemi difensivi contro un "nemico pericoloso" che le persone più vulnerabili sono obbligate a incarnare. Ecco il teatro della città, palcoscenico talvolta duro e violento in cui nessuno ha scelto il ruolo che si trova a svolgere. Nei periodi di grande crisi economica la sofferenza urbana si fa più acuta ed estesa, mentre i diritti civili e sociali s'indeboliscono, gli spazi di libertà diventano più angusti, i più deboli restano ai margini, come scarti della comunità. Per il secondo anno consecutivo si conferma la collaborazione tra il Saggiatore e il Centro studi sofferenza urbana (Souq). L'Annuario 2011 raccoglie riflessioni teoriche ed esperienze concrete di resistenza all'emarginazione e all'ingiustizia sociale. Dai limiti del welfare state in Iran alla testimonianza drammatica di un "manicomio dell'orrore" in Sierra Leone, dalle politiche di salute mentale nel Regno Unito a un fortunato esempio di sostegno ai senza dimora in una città difficile come Napoli. Ogni contributo nasce per documentare le molteplici strategie di promozione della salute urbana e, al tempo stesso, per offrire una nuova luce di speranza alla società degli anni a venire.
20,00 19,00

Terza cultura. Idee per un futuro sostenibile

Libro: Libro in brossura

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2011

pagine: 256

La terza cultura è una comunità internazionale di artisti, filosofi, scienziati e scrittori, ma non solo, impegnati in un dialogo creativo-costruttivo, che si pone come obiettivo la promozione di nuove teorie e pratiche umane. Emanazione di Edge Foundation, creata nel 1998 dall'agente letterario americano John Brockman, questa comunità ha svolto e svolge un ruolo decisivo nel riconoscimento dei valori della ricerca, in ogni campo, quali risorse essenziali della società democratica moderna. Il confronto aperto e serrato tra gli esponenti di diverse attività intellettuali concorre al superamento della contrapposizione tradizionale tra cultura umanistica e cultura scientifica, definendo una nuova sintesi, costituita appunto dalla terza cultura. Questo libro, curato da Vittorio Lingiardi e Nicla Vassallo, nello spirito di Edge, intende offrire una prima ricognizione della volontà innovativa della cultura italiana. Sollecitati dalla domanda "Da quale prospettiva guarda la terza cultura, e quale terza cultura in Italia?", più di ottanta autori ricostruiscono, in brevi, incisivi interventi, sforzi, frustrazioni, innovazioni, progetti, tensioni della ricerca. Terza cultura è il primo passo di un progetto più ampio, con l'ambizione di creare una comunità italiana, che, attraverso una pluralità di strumenti, si confronti, discuta, si contamini. Lo scopo è sostenere la diffusione della ricerca fra tutti gli strati della società.
18,00 17,10

C'è chi dice no. Dalla leva all'aborto. Come cambia l'obiezione di coscienza

Chiara Lalli

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2011

pagine: 233

Questo libro parla di libertà. Libertà violata, vilipesa, offesa. Libertà inseguita e raggiunta a costo della privazione della libertà. Questo libro parla di coscienza. E di obiezione di coscienza. Dei pacifisti che dicono no alla divisa e che sono finiti in carcere. Dei medici che dicono no a una donna che decide consapevolmente di interrompere la gravidanza. Dei farmacisti che dicono no a una ragazza che chiede la pillola del giorno dopo. Questo libro parla di italiani. Storie di italiani come Agostino Manni, punito per non aver voluto servire la patria imbracciando le armi. Storie di italiane che hanno subito un aborto tardivo, costrette al dolore perché l'anestesista è obiettore di coscienza. Storie di italiani che hanno fatto della propria libertà di coscienza un inno e storie di italiani che, in nome dell'obiezione di coscienza, privano gli altri della loro libertà. Dalla leva militare all'aborto, dalla sperimentazione animale fino al rifiuto del parto cesareo, Chiara Lalli, in un intreccio di storie di vita e riferimenti pop - dal dottor House a Simone Cristicchi -, ci racconta come cambia l'obiezione di coscienza. E come diventa irriconoscibile.
19,00 18,05

The blue moment. Come «Kind of blue» ha cambiato la musica

The blue moment. Come «Kind of blue» ha cambiato la musica

Richard Williams

Libro: Libro in brossura

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2011

pagine: 252

Il più straordinario fra tutti i suoni, il più diffuso. È il suono dell'isolamento. E Miles Davis l'ha venduto a milioni di persone. Ma "Kind of Blue" non è solo la Bibbia dei jazzisti, l'album che ogni appassionato dovrebbe conoscere. È il frutto di movimenti artistici, filosofici e culturali che hanno dato forma al Novecento, è la scintilla di un nuovo modo di fare musica, di utilizzare gli strumenti e inventare sonorità. Un nuovo modo di fare musica che ha investito tutto il ventesimo secolo. Richard Williams evoca l'essenza del capolavoro meditativo e malinconico di Davis a partire dalla storia della sua creazione, poche miracolose ore dell'agosto 1959 in una chiesa sconsacrata di Manhattan convertita a studio d'incisione, e ne individua le connessioni con differenti riflessioni culturali del suo tempo: le ammalianti tavolozze impregnate di blu di Picasso, Matisse e Yves Klein, le architetture minimali di Mies van der Rohe, il mito letterario dell'uomo isolato, enigmatico, disilluso, libero di Jean-Paul Sartre e della Beat Generation. " The Blue Moment" guarda a grandi del jazz come John Coltrane, Keith Jarrett e Chick Corea; a compositori dell'avanguardia come Steve Reich, Terry Riley e La Monte Young; a leggende del rock come i Velvet Underground e Brian Eno, oltre che al padrino del soul, James Brown. Richard Williams scrive una lettera d'amore, quasi un'affermazione di fede: "Quando ti innamori di Kind of Blue vorresti continuare a comprarlo".
20,00

La terra del rimorso

La terra del rimorso

Ernesto De Martino

Libro

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2008

pagine: 457

In compagnia di uno psichiatra, di uno psicologo, di un musicologo e di un sociologo, Ernesto De Martino conduce nel 1959 una spedizione etnografica nel Salento per studiare il tarantismo pugliese, vale a dire la cura rituale del morso della "taranta", una cura simbolica somministrata con musica, danza e colori. Questa ricerca sul campo da vita a uno dei primi trattati etnologici di carattere interdisciplinare. in grado di abbracciare cultura, storia e religione e di creare nuovi nessi con la ritualità pagana e i culti orgiastici della Magna Grecia. Un'indagine pionieristica sulle tracce del tarantismo, della sua origine e della sua diffusione, del suo legame con la magia naturale, senza tralasciare i tentativi compiuti dalla Chiesa per cristianizzarlo. "La terra del rimorso" segnò un deciso progresso delle discipline etnologiche e una svolta nei confronti della letteratura "meridionalistica" e di quella folclorica in particolare, propensa a isolare gli arcaismi della vita religiosa del Sud, senza occuparsi del conflitto tra civiltà cristiana e mondo pagano. Questa nuova edizione è arricchita di un apparato critico aggiornato e di un dvd contenente due preziose testimonianze: la riproduzione del disco a trentatré giri inclusa nella prima edizione con i commenti di De Martino; le sonorità catturate da Diego Carpiteli; in Puglia; e il video Meloterapia dei tarantismo realizzato da Diego Carpitella e restaurato nel 1995 da Francesco De Melis.
25,00

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