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Il Saggiatore: La piccola cultura

Darling days

iO Tillett Wright

Libro: Libro in brossura

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2016

pagine: 480

Lower East Side, New York, anni ottanta. Un quartiere frastornato dall'eroina e dall'alcolismo, brulicante di senzatetto, delinquenti e relitti umani, ma anche di scrittori anticonformisti, artisti squattrinati, musicisti bohémien e poeti improvvisati. È qui che cresce iO, con una madre single - attrice e ballerina in preda ai demoni della nevrosi e della dipendenza -, capace di un amore incondizionato ma non di provvedere al suo sostentamento, e un padre assente, perennemente in viaggio per l'Europa. A sei anni, dopo essere stata respinta da un gruppo di ragazzini che giocano a palla, iO, bambina dal nome bizzarro ispirato al satellite di Giove, decide di non voler più essere una «lei» e per otto anni, con il pieno appoggio dei genitori, fa credere a tutti - i maestri, i compagni di classe e i registi con cui lavora come piccolo attore - di essere un maschio. Solo da quattordicenne, dopo la dolorosa fuga da una madre sempre più instabile e negligente e il trasferimento in Germania dal padre, iO riabbraccia la femminilità, che porta con sé la scoperta dell'attrazione sessuale, di una vitalità inarrestabile, dell'innamoramento. “Darling Days” è l'intima autobiografia di un giovane «essere umano ibrido» - come ama definirsi iO, oggi artista e attivista -, sincero prima di tutto con se stesso, che ci parla di libertà, coraggio e ribellione; una riflessione potente sulla fluidità delle identificazioni di genere e degli orientamenti sessuali, sul modo in cui gli istinti ci forgiano e le norme ci deformano. La testimonianza tormentata, e insieme candida ed esilarante, di una persona capace di ascoltarsi nel profondo, fino a rifiutare ogni categoria ed etichetta e credere soltanto in ciò che può essere sentito e vissuto.
22,00 20,90

Mito e significato. Cinque conversazioni

Claude Lévi-Strauss

Libro: Libro in brossura

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2016

pagine: 128

"Mito e significato", ora riedito dal Saggiatore e corredato di una introduzione di Cesare Segre, si serve di un'esposizione semplice per illustrare i presupposti e le implicazioni del complesso metodo strutturale di Claude Lévi-Strauss: cinque conversazioni con il grande antropologo che dimostrano appieno, ancora una volta, come la sua forza risieda nella lucidità con cui ha problematizzato il reale e nell'ampiezza dello sfondo teoretico su cui ha operato. Al centro del discorso c'è una tipica interpretazione lévi-straussiana di un mito amerindio, che spazia dal Perù al Canada e attraversa i secoli dall'epoca della Conquista a oggi. L'assioma è: il numero di procedimenti a cui la natura ricorre è molto limitato, e si ripresenta ai più vari livelli. Attraverso la ragione, bisogna scoprire l'ordine e quindi il significato delle cose; cosi anche la natura diventa traducibile in formule e schemi. Lingua, mito, musica, matematica: tutto è un procedimento di simbolizzazione, che dunque può essere decriptato, fatto divenire modello conscio anziché inconscio. Perciò non è reale la distinzione tra pensiero mitico e pensiero scientifico, né la contrapposizione tra «primitivo» e «civilizzato»; perciò la nostra specie è sostanzialmente unitaria. Lévi-Strauss scopre inattese analogie e scardina l'identificazione di primitivo con barbaro e incivile e di occidentale con razionale e civilizzato, antinomia che ha giustificato, nei secoli, i peggiori genocidi e le più bieche prevaricazioni. È questo, forse, il suo maggiore lascito: una sofisticata ed esemplare dimostrazione di come, adottando una prospettiva unificante anziché antagonistica, elementi apparentemente anti nomici possano essere invece concepiti come polarità di una dialettica feconda di risultati; di come, in una parola, nella convivenza umana le differenze culturali possano avere un valore positivo.
18,00 17,10

Souq 2016

Libro

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2016

pagine: 172

16,00 15,20

Un mondo senza tempo. L'eredità dimenticata di Gödel e Einstein

Palle Yourgrau

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2016

pagine: 223

Chi tra il 1941 e il 1955 si fosse trovato nel campus di Princeton intorno all'ora di pranzo avrebbe probabilmente incrociato due uomini a passeggio che discutevano fittamente di politica, fisica e filosofia: l'uno, dall'aspetto stravagante del bohémien, meditava reggendo in mano l'immancabile pipa e talvolta un gelato; l'altro, appassionato di cartoni animati Disney, lo seguiva col soprabito invernale in qualsiasi giorno dell'anno, per proteggersi dalle malattie immaginate dalla sua ipocondria. In quelle passeggiate si confrontavano, e affinavano le reciproche teorie, due tra i massimi geni del XX secolo: Albert Einstein e Kurt Godël. Il premio Nobel andava all'Institute for Advanced Studies "solo per avere il privilegio di tornare a casa con Kurt Godël"; dal canto suo il logico austriaco - già padre della "verità matematica più importante del secolo", il teorema di incompletezza - cercava stimoli per nuove intuizioni rivoluzionarie. Da quei chilometri macinati insieme giorno dopo giorno nacquero soluzioni cosmologiche che sconvolsero la fisica e la filosofia: secondo le ipotesi che Godël elaborò a partire dalla teoria della relatività, e che lasciarono sbalordito e disorientato lo stesso Einstein, il tempo non è che un'illusione, poiché la struttura dello spazio è talmente incurvata dalle deformazioni della materia da creare percorsi diretti verso il passato e il futuro. Con "Un mondo senza tempo" il Saggiatore ripropone la storia della preziosa amicizia tra i due scienziati e delle loro scoperte, collocandole nel contesto delle teorie che nel XX secolo hanno trasformato la fisica, la logica, la matematica e la concezione stessa dell'universo in cui viviamo.
19,00 18,05

Smoke

John Berger, Selçuk Demirel

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2016

pagine: 48

Nessuno si azzardi a fumare. È vietato, nocivo, funesto, maleodorante e terribilmente scorretto; se i fumatori vogliono insistere nel loro vizio deprecabile se ne stiano alla larga, e si vergognino un po'. Eppure c'è stato un tempo in cui tutti fumavano, persino i bambini. Si fumava sui treni e al cinema; si fumava addirittura sui campi da tennis. A quel tempo, pipe, sigari e sigarette erano parentesi di quiete, condividerle con qualcuno significava raccontare viaggi, scambiarsi sogni e vedute sul mondo. E prima ancora, quando la natura era minacciosa e non minacciata, un lungo pennacchio di fumo indicava la presenza di un fuoco acceso, di un riparo dal freddo e dalla fame. John Berger, uno dei maggiori scrittori viventi, fumatore orgoglioso e incallito, incontra il mondo variopinto e caliginoso di Selguk Demirel. Insieme disegnano un racconto per parole e immagini che con tono divertito accarezza le atmosfere di Charles Dickens e Jack London; Smoke è questo, ma è anche un piccolo, ironico inno alla libertà che lancia un messaggio eversivo e utopico: fumatori di tutto il mondo, unitevi!
9,00 8,55

La battaglia che fermò l'impero romano. La disfatta di Quintilio Varo nella selva di Teutoburgo

Peter S. Wells

Libro

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2016

pagine: 260

In una manciata di secoli, da piccola città stato sulle rive del Tevere, Roma si trasforma nella sovrana del mondo conosciuto: il suo dominio si estende dalla Gallia all'Africa del Nord, dalla Spagna all'Asia Minore, e la sua capacità di espansione sembra illimitata. Nelle regioni a est del Reno, tuttavia, le tribù germaniche sono irrequiete e minacciano i confini. E così nel 9 d.C. il generale Publio Quintilio Varo parte con tre legioni per sedare le rivolte nei territori settentrionali. Né lui né i suoi soldati faranno mai ritorno a Roma: nella selva di Teutoburgo un'orda di guerrieri capeggiati da Arminio tende un'imboscata alle truppe imperiali; i romani, stanchi e impreparati, vengono colti alla sprovvista e trucidati uno a uno. Dopo aver perso tutti gli uomini e le insegne, Varo e i suoi ufficiali, per il disonore, si tolgono la vita. È il momento in cui Roma si rende conto di non essere invincibile; ed è la spaventosa sconfitta che segna definitivamente l'arresto dell'espansione romana nell'Europa centrale. Peter S. Wells, con sicuro dominio delle fonti antiche - letterarie e archeologiche - e accattivante piglio affabulatorio, conduce il lettore sulle orme dei legionari romani e fa rivivere i loro ultimi istanti di vita, il panico e il dolore della disfatta. Ma racconta anche la prospettiva degli aggressori, di quei popoli sempre ritenuti barbari che, in definitiva, non hanno fatto altro che difendere la propria libertà e autonomia. Con "La battaglia che fermò l'Impero" - narrazione e documentato saggio storico - il Saggiatore invita a riscoprire la cronaca di un punto di svolta epocale, che spiega come da quel giorno sia cambiata la storia d'Europa e dell'umanità intera.
20,00 19,00

La vita emotiva dei gatti. Un viaggio nel cuore del felino

Jeffrey Moussaieff Masson

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2016

pagine: 250

Il gatto è un dio. Come un dio, prova un senso di inconfondibile distacco nei confronti dell'uomo, che osserva in un silenzio misterioso. Il gatto è una creatura della notte. Con demoni e spiriti condivide malizie e seduzione, e una crudeltà giocosa che lascia insieme affascinati e turbati. Il gatto è il più antico abitante del nostro immaginario. Altero, solitario, opportunista. Nonostante millenni di convivenza, nessuno di noi può dire di conoscerlo davvero. Ma non Jeffrey Moussaieff Masson, che al comportamento dei gatti e alle loro emozioni dedica questo piccolo libro insostituibile, ricostruendo il complesso universo della vita felina. Osservando da vicino i suoi cinque gatti, Masson individua nove emozioni antichissime - narcisismo, appagamento, attaccamento, gelosia, paura, rabbia, curiosità, giocosità e amore -, di cui racconta le molteplici manifestazioni con la felicità di un moderno Konrad Lorenz. Come nel caso dell'etologo austriaco, il luogo ideale per provare a comprendere il gatto e i suoi segreti è la casa, dove anche ciascuno di noi, alzando gli occhi dalla pagina, potrà riconoscere le imprevedibili relazioni che legano i gatti ai loro simili, il diverso trattamento che riservano a bambini e adulti, il forte rapporto con il territorio, la distanza che li separa dai loro antenati selvatici. Da questo racconto - non privo del mistero e dell'avventurosità che da sempre sono sinonimi di gatto - prende forma la mappa completa della Vita emotiva dei gatti.
16,00 15,20

In origine è il dono. Donatori e portatrici nell'immaginario delle famiglie omogenitoriali

Nicola Carone

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2016

pagine: 194

Negli ultimi quarant'anni il panorama della genitorialità si è declinato in combinazioni sempre più complesse e la riproduzione (etero)sessuale è diventata una tra le molte possibilità per avere figli. Questo cambiamento, già sancito dal sistema delle adozioni, è stato reso ancora più manifesto dagli sviluppi delle biotecnologie e dall'omogenitorialità. Tuttavia, per quanto le tecniche di procreazione medicalmente assistita consentano di diventare genitori senza il vincolo dell'accoppiamento sessuale, è impossibile non fare i conti con la differenza tra i sessi e il ruolo che questa ha nella riproduzione e nel tema della propria origine, così strettamente legato a quello dell'identità. "E l'affetto immenso, per un dono da straniera mano?" domanda Edipo al Messaggero. Quando il dono del seme, dell'ovulo o dell'utero sono all'origine della filiazione, quali pensieri, affetti e immagini i genitori gay e lesbiche maturano verso i donatori e le donatrici di gameti e verso la portatrice? Possiamo parlare di "dono" se è prevista una ricompensa economica? E qual è il destino delle identificazioni sessuali se vengono a mancare le figure "concrete" del padre e della madre e la figura simbolica dell'accoppiamento sessuale maschio-femmina?
21,00 19,95

Chopin. Le estati a Nohant

Piero De Martini

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2016

pagine: 237

1839, la dolce estate francese. Frédéric Chopin raggiunge George Sand a Nohant: per sette estati tornerà nella grande casa circondata da parchi e boschi, e lì comporrà le sue opere più alte, più toccanti, come la Berceuse e la Barcarola. È una stagione, questa, luminosa e torbida, malinconica ed eccitante, percorsa da fitti intrecci familiari, intimi e mondani. Ha inizio con l'incontro parigino tra la scrittrice e il compositore, prosegue con il loro sfortunato soggiorno a Maiorca - dove Chopin, ammalato, sperimenterà una visionarietà senza precedenti -, per arrivare ai pomeriggi e alle sere a Nohant, soli o circondati da un "piccolo mondo" di artisti con i quali conversare a lungo di musica e pittura, almeno fino a quando l'urgenza del comporre non costringe Chopin a chiudersi nella sua stanza e lì improvvisare, scrivere, cancellare e riscrivere. Ripercorrendo ognuno di questi passaggi, la narrazione di Piero De Martini, conoscitore quanto mai della vita e dell'opera di Chopin, torna incessantemente a un interrogativo finora poco indagato: quanto la relazione con George Sand e la vita a Nohant influirono sulla sua arte?
22,00 20,90

Gli argonauti

Maggie Nelson

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2016

pagine: 224

Cresciuta come la bambina più "normale" nella più tradizionale delle famiglie americane - quelle solo apparentemente felici, in cui i genitori inseguono il sogno pubblicitario della vita esemplare -, Maggie Nelson sceglie di sposare l'artista transgender Harry Dodge, nato uomo in un corpo femminile, e di diventare madre grazie al dono della fecondazione assistita. Il concepimento, momento generativo e dunque trasformativo per eccellenza, diventa l'occasione per parlare della propria esperienza e per esplorare con coraggio e determinazione ogni sfumatura della sua complessa sessualità, senza mai ostentare un nome preciso per i suoi sentimenti, senza nascondere le fantasie più proibite, rifiutando ogni inutile etichetta di genere, ogni sfuggente classificazione, e rivelandosi al pubblico in tutta la sua nudità di donna, di figlia, di madre. Di essere umano. Tra romantiche fughe notturne su Mulholland Drive, confessioni e difficili coming out, Gli Argonauti, diventato subito un caso editoriale in America, è il racconto di una bellezza perennemente in fuga, braccata, incompresa da un mondo che si finge civile, ma che non è ancora capace di abbandonare il retrivo sistema binario secondo il quale le cose o sono buone o sono cattive, o sono normali o sono strane, inaccettabili: queer. Una bellezza travolgente, vera, che non si lascia afferrare.
19,00 18,05

Equilibrio perfetto. Le grandi equazioni della scienza moderna

Graham Farmelo

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2016

pagine: 382

Immaginiamo un lungo poema composto da equazioni; non sillabe e accenti ma simboli, numeri e lettere di alfabeti differenti. Che cos'hanno in comune la poesia e la scienza? Le equazioni sono espressione di un linguaggio universale, condiviso da tutta l'umanità, e la loro bellezza è pari a quella dei fenomeni naturali che descrivono. Proprio come è possibile racchiudere la realtà in un sublime insieme di parole, così ciò che ci circonda - dai fulmini all'architettura delle cattedrali, o dalla più piccola particella subatomica all'espansione dello spazio cosmico - può essere condensato in equazioni: espressioni di un equilibrio non meno perfetto di un verso di Dante o Shakespeare. Con tono fabulatorio e appassionante, Graham Farmelo ripercorre la storia delle equazioni attraverso la parabola degli scienziati che le hanno forgiate, Newton e Galileo, Schrodinger e Heisenberg, Einstein e Planck, osservandoli alle prese con la fatica e la dedizione quotidiane della loro missione o nel momento magico dell'intuizione fondamentale. Aneddoti biografici e costruzioni teoriche si intrecciano e danno vita al racconto della scienza, ovvero di come l'uomo ha svelato le leggi della natura e ne ha afferrato l'affascinante logica interna.
24,00 22,80

La regina Albemarle o l'ultimo turista

Jean-Paul Sartre

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2016

pagine: 189

Fine estate del 1951. Jean-Paul Sartre, partito "con le mani in tasca e della carta bianca in valigia", inizia il suo viaggio in Italia. Approda a Napoli, città gremita di edifici scarnificati fino al midollo, con i panni appesi ai balconi e ovunque arsura, marmaglia, miseria. Poi si addentra nel cuore di Capri, attraverso una strada selvaggia a serpentina. Ne contempla il paesaggio duro come la roccia e soffice come la vegetazione, una terra nera e fertile che è stata prima africana, poi greca e romana. A Roma, i suoi passi echeggiano nella città vuota, come in una cattedrale deserta. Qui si intrattiene con Carlo Levi, cena con gli amici del Pci, visita il Colosseo. Nelle strade le voci parlano della partita di calcio della Roma, di Coppi che correrà a Lugano, di scioperi in corso o covati sotto la cenere. Sartre si trascina per le vie della capitale, penetra nelle viscere della classicità, i cui resti sono pietra stregata capace ancora di asservire. Infine, a Venezia, sullo sfondo degli affreschi del Tintoretto, fra santi, putti e dogi, si sente rinnovato: la città galleggiante ha l'aura di un sogno, vaporoso e sinistro; è una materia fluida in lotta con le architetture dell'uomo che irretisce e plasma il turista. Definita da Sartre stesso "La nausea della mia maturità", La regina Albemarle - che il Saggiatore ripropone oggi in una nuova edizione, per la cura di Arlette Elkaïm Sartre, figlia adottiva del filosofo - è un diario di viaggio che reca poche indicazioni temporali...
21,00 19,95

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