Il Saggiatore: La piccola cultura
Piccolo manuale illustrato per cercatori di foglie
Officina Saggiatore
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2021
pagine: 160
Amate anche voi conservare le foglie degli alberi tra le pagine di un libro? “Piccolo manuale illustrato per cercatori di foglie” è dedicato a voi. Accanto alle illustrazioni di Sofia Paravicini e ai testi di Giuseppe Zare, che raccontano mito e storia, botanica e meraviglia degli alberi, troverete infatti pagine bianche per custodire i vostri tesori: foglie larghe o sottili, robuste o delicate, dei più diversi colori – dai gialli e malinconici ventagli del Ginkgo biloba alle punte rosso sangue degli aceri autunnali – che vi ricorderanno per sempre l’incontro con le creature più misteriose e affascinanti del pianeta Terra.
Eureka! Storia avventurosa delle scoperte, invenzioni e prime volte che hanno cambiato l'umanità
Cody Cassidy
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2021
pagine: 256
Il fuoco, i vestiti, le armi; il cibo, l'alcol, la scrittura; la medicina, la ruota, le nuove terre. Quella dell'umanità è una storia avventurosa, costellata di snodi fondamentali, piccole e grandi scoperte o invenzioni che hanno cambiato per sempre la nostra civiltà e l'ambiente intorno a noi e ci hanno trasformato da ominidi pelosi ma ingegnosi in esseri umani dotati di humour e gusti raffinati (e chissà se è stato un bene). Con Eureka! Cody Cassidy ricostruisce ciascuno di questi snodi e ci racconta chi, come e quando ha fatto compiere all'umanità quel salto. Scopriamo così chi ha fatto la piacevole scoperta delle proprietà inebrianti di una mistura di cereali fermentati in acqua che dalla Mesopotamia è approdata agli attuali pub; chi ha rischiato l'osso del collo montando per la prima volta un cavallo; chi invece ha rischiato un'intossicazione mangiando per la prima volta un'ostrica; chi per primo si è fatto trapanare il cranio, inaugurando la fiducia nella scienza medica (necessaria per farsi aprire la testa da qualcuno); chi ha il meno invidiabile primato di essere stato la vittima del primo omicidio documentato della storia o del primo caso di vaiolo; chi ha scritto la prima barzelletta (non troppo divertente, a dire il vero); chi ha inventato la ruota - non si tratta certo di tagliare due fette di tronchi e infilarci un bastone come nei fumetti! -; fino all'umile contabile dell'antica Uruk che, insieme a una serie di meticolose registrazioni, ha lasciato la sua firma e ci ha regalato il primo nome individuale che conosciamo. Eureka! è la storia delle memorabili prime volte dell'umanità, un percorso disseminato di intuizioni fulminee, osservazioni minuziose e scommesse a dir poco azzardate che hanno posto le fondamenta del nostro mondo; e che testimoniano tanto la nostra inesauribile creatività quanto il nostro eterno impulso a metterci nei guai per sperimentare qualcosa di nuovo.
Notte fedele e virtuosa
Louise Glück
Libro: Libro rilegato
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2021
pagine: 136
Chiudiamo gli occhi. Siamo di nuovo bambini, sogniamo i sogni dell’infanzia. Che colore hanno oggi? Li ha scoloriti l’età, la vita? E la nostra fiaba preferita: cavalca ancora il cavaliere indomito, delle cui imprese leggevamo a letto? Oggi sappiamo che al mondo non esistono eroi; che cosa resta allora di quelle avventure? Forse la vita le spazza via tutte. O forse invece gli enigmi lasciati irrisolti dal giorno vengono ritessuti dalla notte. Con Notte fedele e virtuosa Louise Glück ci suggerisce che l’età in cui ci avviciniamo all’estremo silenzio e alla chiarità del vuoto può essere una nuova infanzia. Che le storie attraverso cui, bambini, diamo senso al mondo non cessano mai di essere necessarie, né cessa di essere vivo il tempo in cui i ricordi sono sogni e i sogni ricordi; il tempo in cui la felicità è un raggio di luce, il primo, attraverso una camera scura.
Idee fisse. L'America dopo l'11 settembre
Joan Didion
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2021
pagine: 64
L'11 settembre 2001 Joan Didion vide, come tutti in tutto il mondo, un video che non avrebbe mai creduto di vedere. Passò la giornata in stato di shock, poi decise di andare a casa di amici. L'invito era per una festa, ma si trasformò in una scusa per non stare da sola, per assorbire insieme agli altri la tragedia delle due torri del World Trade Center di New York - agili e verticali come i due 1 dell'11, simmetriche come le colonne che si specchiano nelle pagine di un libro - distrutte dagli aerei in picchiata. In "Idee fisse" Joan Didion racconta la sua reazione personale al trauma collettivo e analizza la risposta dell'America, la narrazione monolitica che ne è scaturita - le «idee fisse» della guerra al terrorismo - e che a ben guardare propugnava una precisa agenda politica: nazionalismo, imperialismo, interesse economico. Attraverso gli occhi di Joan Didion vediamo i minuti in cui il futuro si è materializzato davanti a noi. Attraverso la sua voce viviamo l'evento storico che più ha segnato il nostro tempo. Attraverso la sua penna sgretoliamo le certezze che ci hanno spacciato da vent'anni a questa parte. Joan Didion ancora una volta frantuma monoliti, ovvero compie il gesto che ogni scrittore dovrebbe, che tutti noi dovremmo compiere ogni giorno della nostra vita.
Trieste. O del nessun luogo
Jan Morris
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2021
pagine: 224
I palazzi bianchi, qua e là l'arancione ambrato dei tetti, Trieste scende con maestosa lentezza incontro al suo mare. Non è facile riconoscere i segni del suo passato, gli emblemi, le cicatrici. Il viandante tende a infondere nelle facciate, nelle piazze e nei vicoli il proprio stato d'animo. E se fossero gli elementi urbani ad avere un proprio umore? Un viaggio non è mai entusiasmo o noia, piuttosto un insieme di sensazioni che dialogano o combattono con la realtà esteriore. Per addentrarsi in un luogo bisogna anzitutto scrutare dentro di sé, specialmente con una città che ostenta la sua dichiarazione di non appartenenza: con questo insegnamento si è congedata Jan Morris. Per lei, Trieste è stata più di una patria: è diventata rifugio. Ne ha osservato i cambiamenti impressi dal Novecento, interrogandosi sul senso della sua storia. Porto, frontiera, gemma dell'impero asburgico, protagonista delle due guerre mondiali, asilo per intelligenze europee, cristiane o ebree che fossero. Al soffio della bora, Jan Morris ha avvertito i molteplici spiriti della città agitarsi: fiera e ambigua, squallida e aristocratica, ospitale e razzista, latina e slava, occidentale e orientale, maschile e femminile. Trieste è come lei, contiene la moltitudine senza temerne le contraddizioni. Dalla gloria all'esilio, dall'opulenza all'abbandono, "Trieste o del nessun luogo" racconta i trionfi e le avversità della città come fossero le vicende di un vecchio e amato amico - con affetto, rispetto e una spensierata accettazione delle piccole manie personali. E mentre mette a fuoco ogni dettaglio, la memoria prende il sopravvento e rievoca navi a vapore, teatri, caffè viennesi, drappi della nobiltà e altre glorie passate; al racconto immersivo del presente risponde il controcanto nostalgico del mondo che fu.
La ragazza Carla
Elio Pagliarani
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2021
pagine: 64
Il cielo è grigio, Milano è immersa nella nebbia. Si sente lo sferragliare dei tram, il fischio dei treni in partenza e il brulichio di una moltitudine che va a passo spedito: la città è densa e preme. Ogni giorno la periferia si svuota e ogni giorno uno sciame di persone si muove verso il centro fremente di attività. Fra loro c’è Carla Dondi, «di anni / diciassette primo impiego stenodattilo / all’ombra del Duomo». Ragazza che sgomita nella società degli adulti, ma questa le rimanda indietro i colpi: le molestie dei superiori, le ambiguità e le contraddizioni di un tempo che corre troppo in fretta verso i radiosi futuri lasciando dietro di sé detriti umani e materiali. La periferia di Carla ospita le storie di tanta altra gente come lei, gente di case popolari che il miracolo economico lo legge sui giornali, che il progresso lo insegue in treno o in bicicletta ma non sa bene cosa sia poi veramente, il primo caffè ancora in corpo prima del turno in fabbrica o in ufficio. Forse è quella gru, quel torracchione di vetro appena innalzato, in cui si specchia un «cielo d’acciaio che non finge / Eden e non conosce smarrimenti». La voce di Pagliarani segue le vicende di Carla e le registra rarefatta, metallica, atona. Il poeta sonda ogni possibilità della lingua, ogni sua declinazione colta, ogni sua discesa popolare, aprendosi a un immaginario linguistico apparentemente illimitato: “La ragazza Carla” «è straordinario poema polifonico», come scrive Aldo Nove nella prefazione. Canto di un’esperienza individuale e controcanto, molto più ampio, di un’Italia che sta per vivere una crescita economica e sociale senza precedenti, che lascia alla poesia, all’arte, il compito di svelarne le storture.
Satire
Ludovico Ariosto
Libro: Copertina rigida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2021
pagine: 128
Nel 1517 Ariosto decide di non seguire in Ungheria il cardinale Ippolito d'Este - cui aveva dedicato l'"Orlando furioso" - ed elenca i motivi del rifiuto componendo la prima Satira. Nel corso di otto anni ne scrive altre sei. Si tratta di sfoghi autobiografici in rima, salaci, in cui sono concessi la volgarità e lo scherzo. Ariosto critica le vanità della società di corte, si interroga su questioni pratiche, come l'opportunità di prender moglie o l'educazione dei figli, e ci regala squarci comici di ineguagliabile densità poetica. Nell'introduzione a questa nuova edizione delle "Satire", Ermanno Cavazzoni ci restituisce la loro forza autentica; le sveste di accademismi, filologismi e formalismi, liberando il testo nudo e crudo, la sua comicità schietta, la vitalità spontanea, l'ironia pepata. Ci racconta un Rinascimento diverso: un carnevale dei sensi, in cui papi e cardinali si dedicano alla crapula anziché agli uffici della religione e altezzosi umanisti si rivelano degli sporcaccioni. Si capisce dunque perché furono pubblicate solo dopo la morte del poeta. Oggi, dopo cinquecento anni, resta immutato il piacere della lettura.
Racconti di demoni russi
Libro: Copertina rigida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2021
pagine: 480
Tra possessioni, sortilegi e forze impure, incubi, ossessioni, violenze e follie, la letteratura russa più di altre sembra aver subito il fascino fatale del maligno, e questa raccolta di "Racconti di demoni russi" ne è un'oscura testimonianza. Guida d'eccezione in questo viaggio mefistofelico, Andrea Tarabbia ha selezionato e curato i più importanti esempi letterari di questa fascinazione sinistra, da Gogol' a C?echov a Bulgakov, apparecchiando un banchetto di prelibatezze macabre tra cui alcune vere rarità - in cui l'estasi non è mai troppo distante dalla dannazione: ecco Satana che seduce una fanciulla e la condanna con un languido bacio, mentre un vortice di dannati si presenta al cospetto della regina del Sabba, suonano orchestre di morti, appaiono angeli avvolti dalle fiamme: la notte non è mai stata così animata, e racconto dopo racconto si compone, agli occhi del lettore, il ritratto al nero di un'intera cultura.
7 lezioni e 1/2 sul cervello
Lisa Feldman Barrett
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2021
pagine: 152
È l’organo che più ci contraddistingue come specie, quello che – a torto o a ragione – ci fa sentire superiori agli altri esseri viventi, il fondamento della nostra civiltà e, per alcuni, la sede dell’anima; ma a che cosa serve davvero il nostro cervello, e come funziona? In "7 lezioni e ½ sul cervello" Lisa Feldman Barrett condensa le più importanti e recenti ricerche scientifiche e svela segreti, meccanismi e curiosità di questo nostro meraviglioso organo: al contrario di quanto si crede, non serve per pensare; è fatto come il cervello di tutti gli altri animali e funziona come una rete; durante la crescita è estremamente plasmabile; prevede (quasi) tutto quello che facciamo e collabora con i cervelli delle altre persone; dà origine a diversi tipi di mente ed è perfino in grado di creare e modificare la realtà in cui viviamo. Il nostro cervello non è il più grande del regno animale e nemmeno il migliore in assoluto. Ma è straordinariamente flessibile, perfettamente adattato a ricevere e analizzare l’enorme quantità di informazioni che provengono da altri cervelli o dall’esterno per rispondere alle situazioni più diverse – che sia l’approssimarsi di una minaccia, l’emozione trasmessa dal volto di chi ci sta davanti, l’urgente necessità di cibo… o di una dose di caffeina. Rapide e illuminanti, le "7 lezioni e ½ sul cervello" di Lisa Feldman Barrett demoliscono con ironia miti consolidati e dipingono un ritratto inaspettato di quella massa di poco più di un chilo che ci rende unici e umani.
Come smettere di bestemmiare
Alfonso Maria Tava (padre)
Libro: Copertina rigida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2021
pagine: 176
"Cara lettrice, caro lettore, non vergognarti di prendere in mano questo libro: se sei in una libreria, sii certo che molti intorno a te condividono il tuo stesso problema; se invece sei capitato qui tramite un sito web... be', ben altri che Dio ti stanno osservando in questo momento. Smettere di bestemmiare ti sembra impossibile, lo capisco; troppe cose ti inducono ogni giorno alla frustrazione, alla collera e - di conseguenza - a invocare invano il nome di nostro Signore, creando villane associazioni con il regno animale o indecorose coprolalie. Ma non temere, non ti sto giudicando: anche Lucifero era l'angelo più vicino a Dio... prima che la sua squadra del cuore subisse un gol al novantesimo. Se leggerai questo piccolo manuale, te lo garantisco: la vita tua e delle persone vicino a te cambierà. Come smettere di bestemmiare è l'unico metodo al mondo certificato e confermato da innumerevoli testimonianze per affrontare le difficoltà della tua esistenza terrena senza compromettere il tuo destino nell'aldilà. Questo libro sarà per te come la luce sulla via di Damasco: lasciatene avvolgere e potrai aspirare alla gloria eterna." (Padre Alfonso Maria Tava)
Elogio dell'ospitalità. Riflessioni sul cibo e sul significato della generosità
Priya Basil
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2021
pagine: 136
Riesci a immaginarti a una cena con il tuo fidanzato tedesco e tua madre indiana? Lei che cerca di rimpinzarlo, lui che cerca di rifiutare cortesemente e tu che cerchi di non scoppiare a ridere. E magari ti viene in mente quella volta in cui, da piccola, lei aveva preparato il suo piatto forte, il tuo piatto preferito - un kadhi di curry, coriandolo e peperoncino -, e tu ci sei rimasta male perché non potevi mangiartelo tutto tu e ti toccava condividerlo con gli ospiti. Oppure quella volta in cui hai tenuto banco al pranzo nel centro di accoglienza per migranti, riuscendo con l'aiuto di un manicaretto curdo a far dialogare culture lontanissime tra loro. Priya Basil ci racconta con ironia e schiettezza che cosa significa essere ospitali e come usare la condivisione del cibo per imparare a stare insieme, al di là di ogni differenza e diffidenza. Perché il cibo abita le nostre vite. Ci sfama, ci sostenta, ci appaga. E, se inatteso e bizzarro, può anche stupirci e spaesarci, proprio come chi non conosciamo: l'altro da noi, il forestiero che bussa alla nostra porta e ci chiede di entrare. Riusciamo a sorprenderci e insieme nutrirci dell'imprevisto? Può la comunione di un piatto diventare comunione di esistenze? Siamo capaci di offrire un posto accanto a noi allo straniero di cui non sappiamo nulla? In "Elogio dell'ospitalità" Priya Basil ci spinge a esprimere la nostra generosità, invitandoci a offrire e ricevere, condividere e accogliere senza riserve, per capire che solo nell'ospitalità incondizionata possiamo trovare il nostro senso di comunità. E vivere così in un mondo in cui ogni persona può sentirsi a casa, chiunque essa sia.
Pensare come Ulisse. Che cosa gli antichi possono insegnarci sulla nostra vita
Bianca Sorrentino
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2021
pagine: 200
Cosa ci insegnano Ulisse, il suo "multiforme ingegno" e la sua superbia sui limiti della scienza e della conoscenza umane? Come può la tragedia greca (Eschilo in particolare) aiutarci a comprendere i drammi che avvengono nel Mediterraneo? Quale insegnamento possiamo trarre dalle ribellioni di Prometeo e Antigone, in un momento storico in cui la ribellione appare l'unica via di salvezza? Che senso ha, insomma, riscoprire i classici nella nostra epoca iperconnessa e caotica? Spaziando tra le parole degli antichi e le loro rielaborazioni moderne, Bianca Sorrentino mostra che nei miti si trovano risposte alle domande di oggi, a questioni come il confronto tra i generi, il valore del corpo, il senso della giustizia e della politica, la salvaguardia della natura e del pianeta. Perché i classici hanno molto da insegnarci non solo quando ci immergiamo nelle storie che raccontano, ma anche quando li interpretiamo sotto la luce del nostro tempo e da millenni restano lì, a farsi interrogare su questioni che il tempo non ha saputo risolvere.