Fotografia e fotografi

Come ogni anno in occasione della Giornata internazionale per la libertà di stampa, Reporters sans frontières mette in vendita un volume fotografico il cui ricavato è destinato a sostenere i giornalisti incarcerati. Le fotografie raccolte in questo album sono offerte da Marc Riboud. Reporters sans frontières si mobilita ogni giorno in favore dei giornalisti che hanno subito minacce o che sono stati incarcerati, protesta presso gli autori di queste violazioni, dà il via a campagne di stampa, interviene presso gli organismi internazionali, raccoglie in diversa forma aiuti concreti per i giornalisti detenuti.

In occasione della Giornata internazionale per la libertà di stampa, Henri Cartier-Bresson, ha offerto le immagini raccolte in quest'album, destinato a sostenere i giornalisti incarcerati. Come tutti gli anni, le somme raccolte con la vendita di questo volume permetteranno a Reporters sans frontières di moltiplicare le azioni di solidarietà in favore dei giornalisti il cui solo crimine è stato quello di averci voluto informare in piena libertà. Un aiuto concreto che permette di inviare avvocati per difendere i giornalisti imprigionati, pagare le cauzioni, finanziare le cure mediche che necessitano e venire in aiuto alle famiglie che spesso si trovano senza risorse.

Da dieci anni Reporters sans frontières celebra la Giornata internazionale per la libertà di stampa pubblicando un album fotografico che dal 1996 esce anche in Italia. L'immagine - immagini d'orrore, immagini d'amore, immagini di grandi avvenimenti o di piccole banalità - si è rivelata il miglior ponte tra noi militanti e decine di migliaia di uomini e donne che non pensano tutti i giorni agli ostacoli che, per informarli, i giornalisti incontrano nel mondo.

Sebastiào Salgado con le sue immagini della povertà del mondo offre un omaggio incomparabilmente elevato alla condizione umana. Salgado definisce il suo lavoro "fotografia militante", volta a una migliore comprensione dell'uomo": per decenni, con la sua professione, ha cercato di restituire grande dignità a quanti nel mondo vivevano isolati e reietti. Con "La mano dell'uomo" Salgado compone un poema epico dal respiro universale, che trascende le semplici immagini per diventare affermazione dello spirito immortale degli uomini e delle donne che lavorano. In questo volume, le 350 fotografie pubblicate compongono una archeologia visiva di quella attività definita, da prima della rivoluzione industriale fino ai nostri giorni, "lavoro pesante".