Mimesis: Abraxas
Il male in persona. Nomi immagini e simboli del diavolo
Teodoro Brescia
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 160
Chi ha inventato l’immagine del Diavolo e i suoi simboli? Quando e perché? Teodoro Brescia da molti anni si misura con la cultura ermetica (i suoi simboli, rebus, enigmi) e, in questo nuovo libro, indaga le origini e l’evoluzione della costruzione dell’immagine del Diavolo. Si tratta di un’immagine doppia: una caprina, l’altra mefistofelica. Oltre all’excursus storico di nomi, immagini e simboli attribuiti alla figura del Diavolo, il volume indaga le le cause di questa costruzione e delle sue aggiunte nel tempo. Un viaggio affascinante e suggestivo attraverso domande che non smettono di incuriosire e inquietare. Prefazione di Antonio Luigi Palmisano.
Psicologia del Graal
Emma Jung, Marie-Louise von Franz
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 482
Il Sacro Graal e la sua ricerca sono una leggenda che tutt’oggi esercita un’influenza profonda sulla nostra cultura. Emma Jung e Marie-Louise von Franz ce la presentano come un mito vivente. Incontriamo così figure universali come il Folle (l’infantile giovane Perceval), il Vecchio Uomo Saggio (l’eremita Gornemanz), la Damigella Riluttante e una serie di temi pregni di rilevanza come la Terra Deserta e il calice del Graal stesso. Psicologia del Graal applica la teoria junghiana a un’intera storia, non ragionando per motivi isolati o archetipi. In questo modo, la leggenda riflette non solo problematiche umane fondamentali, ma anche avvenimenti psichici e drammatici che formano lo sfondo della nostra cultura.
Il libro delle opere divine
Ildegarda di Bingen (santa)
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 482
Scritto tra il 1163 e il 1174, Il libro delle opere divine è la più importante opera profetica che Ildegarda di Bingen ha messo per iscritto. La badessa, affrontando la storia dell’uomo e del mondo da un punto di vista spirituale, ontologico e storico, raccoglie in un disegno complesso, ma unitario, tutto il suo sapere e la sua esperienza. La prima parte del testo esplora le relazioni fisiche e spirituali tra il cosmo e la persona umana: è qui che prende vita la celebre immagine dell’Uomo universale a cavallo delle sfere cosmiche. La seconda parte esamina invece le ricompense per la virtù e le punizioni per il vizio, tracciando una geografia del purgatorio, delle bocche dell’inferno e della strada verso la città celeste.
Cieli segreti. Trattato di magia talismanica
Pseudo Abele
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2024
pagine: 170
Il Liber planetarum ex scientia Abel racconta di come, dopo il diluvio, il leggendario Ermete Trismegisto, giunto a Ebron, la città dove avevano vissuto Adamo, il figlio Abele e la maggior parte dei saggi antidiluviani, scoprì una serie di lapidi marmoree scolpite e nascoste dagli antichi filosofi; tra queste trovò le stele alle quali Abele aveva affidato la memoria della dottrina dei talismani, la praestigiorum scientia, la prima e la più perfetta di tutte le magie. Ermete racconta di aver rinvenuto una prima stele e di averne seguito le istruzioni, constatandone l’efficacia. Il Liber planetarum espone una forma di magia talismanica basata sulla determinazione del momento astrologico appropriato, sull’incisione di un’immagine su metallo, sull’iscrizione di specifici nomi o simboli in varie parti dell’immagine e sulla fumigazione, durante la quale procedere all’evocazione incantatoria, cioè alla dichiarazione dell’intento magico, alla pronunzia di uno o più nomi di entità angeliche e a un’invocazione.
Camminando con Krishnamurti. Verso una terra senza sentieri
Domenico Rosaci
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2024
pagine: 186
Questo testo vuole tentare di ripercorrere le idee fondamentali del pensiero espresso da Krishnamurti, collegandole attraverso un fil rouge che possa aiutare il moderno lettore occidentale a penetrare il senso complessivo che sottende l’universo krishnamurtiano, superando quell’osticità legata al fatto che l’espressione del filosofo è a-sistematica e affidata solo al libero fluire del pensiero. Krishnamurti, quando ebbe trasformato la sua esperienza di sofferenza in consapevolezza, divenne quello che la Tradizione chiamerebbe un illuminato. Comprese che la verità non è altro che l’esperienza del mondo che si presenta a una mente disponibile a osservare e ascoltare, e che tutti i sistemi filosofici, tutte le religioni organizzate, non possono portare altro che a vivere nella falsità e nella irrealtà, schiavi di idoli d’oro da adorare. Il libro vuol mostrare come Krishnamurti abbia trovato invece la verità là dove non esiste la fede e dove, cessata la brama, l’Ego decostruito si purifica.
Nell'Islam iranico. Aspetti spirituali e filosofici. Volume Vol. 4
Henry Corbin
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 658
Nel quarto e ultimo volume di "Nell'Islam iranico" – la summa del suo pensiero filosofico, della sua ricerca e del suo lavoro di ermeneutica – Corbin ha finalmente modo di mostrare come in Iran si siano mantenute vive le più importanti correnti spirituali e filosofiche della tradizione esoterica shi'ita, anche nei secoli che, in Occidente, corrispondono all'età moderna e contemporanea. Nella Isfahan capitale del nuovo impero safavide, a partire dal XVI secolo, lo shi'ismo ha corso il rischio di divenire una religione addomesticata priva di originalità nelle sue scuole di pensiero. Personaggi come Qazi Sa'id Qumi e Mulla Sadra Shirazi - , tuttavia, non solo ne hanno mantenuto viva la forza spirituale, ma l'hanno rinnovata con opere e sistemi filosofici profondamente originali. Ancora più sentita ed empatica è la ricostruzione corbiniana della scuola Shaykhi - , che dal Settecento fino ad anni non troppo distanti dai nostri ha presentato grandi personaggi spirituali e rimesso al centro gli insegnamenti degli Imam duodecimani. Non a caso, il grande affresco dell'Iran shi'ita viene fatto terminare da Corbin con un capitolo dedicato al grande mistero, e principio di speranza, che nutre la coscienza religiosa shi'ita: l'attesa del Dodicesimo Imam, l'Imam che da secoli si è occultato per tornare nel tempo della resurrezione, ma che non ha mai cessato di apparire agli occhi e nel cuore di chi è in grado di vederlo, ancora. Il volume contiene l'indice analitico di tutti i quattro tomi.
Atharvaveda. Il veda delle formule magiche
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 290
L’Atharvaveda è il quarto Veda, ossia il quarto testo sapienziale della cultura indiana più antica. In esso sono racchiusi i germi del pensiero filosofico e religioso delle Upanis.ad, fondamentali non solo per la cultura indiana, ma anche per quella occidentale. Così, ecco intrecciarsi nell’Atharvaveda formule magico-rituali e principi cosmogonici in una metafora continua tra micro e macrocosmo, tra molteplice e unità: è il mondo magico degli specchi, il riflesso dell’alterità indefinibile.
Echi della gnosi
Claudio Bonvecchio
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 264
La parola “gnosi” sembra oggi evocare universi lontani, sconosciuti, se non impraticabili. Sembra rimandare a un patrimonio un po' polveroso, lontano dalla vita quotidiana del XXI secolo. E invece le cose non stanno proprio così. Oggi, più che mai, le antiche dottrine gnostiche rappresentano una risposta “forte” al travaglio della modernità, alla solitudine di un'umanità immersa nelle tenebre dell'ignoranza, al venir meno delle tradizionali dottrine religiose, al tramonto delle ideologie, all'eclisse del simbolico: la linfa della vita del profondo. I saggi qui raccolti testimoniano come molte tematiche gnostiche abbiano lasciato una traccia indelebile in persone, accadimenti, pensieri e istituzioni. Si tratta, anche, di una risposta indiretta alla “banalità” del male, presente nel mondo e nelle società, cui le antiche dottrine gnostiche hanno tentato e tentano ancora di porre rimedio.
Sri Visnu Purana. La storia universale secondo gli antichi trattati indiani
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 400
Il "Visnu Purana" è un poema enciclopedico tra i più amati e letti non solo in India, ma in tutto il mondo. Un testo per chiunque voglia capire la cultura vedica, la sua spiritualità, la sua storia e la sua mitologia. Presentato in forma di dialogo tra Parasara e il suo allievo Maitreya, nel "Visnu Purana" a si trovano riferimenti alla visione del divino (maschile e femminile) e a conoscenze scientifiche avanzate sul cosmo e sulla Terra. A conclusione dell’opera, un capitolo profetico è dedicato alla nostra era, ultima del ciclo conosciuto come Età Oscura, e rispecchia con incredibile verosimiglianza il degrado del tempo presente.
Campi dell'immaginario
Gilbert Durand
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2018
pagine: 276
Questo volume raccoglie quattordici articoli del filosofo dell’immaginario Gilbert Durand, apparsi tra 1955 e 1996. In questi brevi lavori sono affrontati i temi a lui più cari: la simbolica elementale del maestro G. Bachelard; l’ermeneutica del sacro dell’amico R. Bastide; l’archetipologia junghiana; la teoria strutturo-funzionale di Dumézil, la mitocritica eliadiana. E ancora, critica letteraria e poetica, estetica e sociologia. Ne emerge un’inedita antropologia simbolica, frutto della multiforme creatività e transdisciplinarietà del grande teorico dello “strutturalismo figurativo”.
Bhagavad Gita. Con un commento del testo basato sul Gita Bhaṣya di Ramanuja
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 303
La Bhagavad Gita consiste in un dialogo tra maestro e discepolo, Krsna e Arjuna, che avviene sul campo di battaglia dove si fronteggiano gli eserciti armati dai due rami della stessa famiglia regnante; il colloquio comincia con la crisi di coscienza di Arjuna, schierato in una delle due fazioni, sgomento dinanzi alla prospettiva di dover massacrare amici e parenti per affermare i suoi diritti. Di là del significato letterale del testo, nelle parole di Arjuna si scorge il lamento dell'anima impegnata in un conflitto esistenziale che sembra sopraffarla e al quale, in qualche modo, cerca di sottrarsi: egli è l'emblema dell'uomo che, nel momento cruciale della battaglia contro se stesso, rappresentata nel testo da una guerra fratricida, tende a tergiversare, a fare un passo indietro; non vorrebbe abbandonare, per una sorta di attaccamento o di timore, quelle negatività che pure riconosce come tali, ma che considera anche parte di sé, cioè suoi "parenti", vale a dire i suoi difetti, i suoi vizi, le sue cattive abitudini, la sua debolezza nei confronti dei piaceri sensoriali; difetti con i quali ha sviluppato nel corso degli anni una grande familiarità e dai quali una parte di sé, inconsciamente, non vorrebbe separarsi. Per dirla con le parole di san Paolo, Arjuna deve deporre l'uomo vecchio, con la sua condotta, e rivestire l'uomo nuovo; ma per arrivare a questo deve imparare ad agire senza attaccamento, cogliendo in ogni azione, anche la più semplice, un significato che l'uomo vecchio, dedito esclusivamente alla soddisfazione del proprio ego, non riusciva a scorgere: la sacralità di ogni azione compiuta nell'adempimento dei propri doveri quotidiani, anche i più semplici, quando questa sia concepita come un'offerta al Maestro interiore, e non motivata dal proprio personale tornaconto.
L'anima tigrata. I plurali di «psyché»
Gilbert Durand
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 254
“L'Áme tigrée” si pone come coerente sviluppo dell'ermeneutica durandiana. I cinque capitoli di cui si compone il testo costituiscono un originale tentativo di tematizzare la costitutiva pluralità dell'anthropos e della sua Psyché. Nel primo capitolo Durand si confronta con Bachelard, mostrando come quest'ultimo, inizialmente partigiano della purezza del discorso scientifico contro le "illusioni" dell'immaginario, si sia progressivamente reso conto del carattere fallimentare di tale impresa: anche il dato scientifico più obiettivo è originariamente impregnato di un'aura simbolico-immaginaria, che immette sapiens entro un regime poetico-mitico, dipartimento antropologico più essenziale d'un pensiero che si configura come arida scienza senza coscienza. Nel secondo capitolo l'Autore applica le sue categorie strutturali d'indagine alla nozione di polarità magnetica, istituendo un originale parallelo tra metodo aperto e plurale dell'antropologia e sperimentazione scientifica. Nel terzo capitolo si analizzano le strutture drammatiche dell'immaginario sociale. Nel quarto l'Autore istituisce un parallelo tra l'ermeneutica ricoeuriana e lo strutturalismo di Lévi-Strauss; oltre a una preziosa descrizione dello status quaestionis della querelle dello strutturalismo, s'avanza qui un'originale lettura della stessa, cui s'accompagna una denuncia di limiti e criticità dei due approcci, e una proposta di possibile, fruttuosa contaminazione. Il quinto capitolo propone una "mitocritica" di Psyché. Occultata e rimossa nel secolo dei lumi, la sposa di Amore è invece più presente che mai. Il lato d'ombra e opacità che inquieta coscienze "chiare e distinte" costituisce una dimensione antropologica che lo studioso rivendica con forza, e che riconosce come operativa fin nel cuore della società più demistificante sogni, immagini e follie umane.