Mimesis: Centro internazionale insubrico. Plaqutte
Uno contro tutti. Un dibattito immaginario su tecnica e tecniche tra Gilbert Simondon, Martin Heidegger, Günther Anders, Hans Jonas e Hannah Arendt
Giovanni Carrozzini
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 86
Cinque filosofi morti si ritrovano nell’Oltretomba - un Oltretomba pensato da Sartre nel suo Huis clos – per partecipare alla prima puntata di una trasmissione, "Uno contro tutti", durante la quale discuteranno, assai animatamente, delle loro rispettive visioni filosofiche, concentrandosi, in particolare, sulla Tecnica e sulle tecniche. Gilbert Simondon, filosofo francese novecentesco, si troverà, dunque, a dover “difendere” le proprie idee, così diverse rispetto a quelle degli altri convenuti, dagli strali che verranno lanciati, senza esclusione di colpi, da Martin Heidegger, Günther Anders, Hans Jonas e Hannah Arendt. Quale sarà l’esito di questo confronto teorico?
Immanuel Kant, il concetto del trascendentale e il progetto di un umanesimo scientifico
Fabio Minazzi
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 182
Immanuel Kant è stato il primo pensatore della modernità che si è interrogato sul preciso significato, culturale e filosofico, della ricerca scientifica. Proprio la riflessione sulla conoscenza scientifica lo ha indotto a elaborare una sua originale concezione trascendentalistica del sapere umano, ben espressa dalla sua famosa “rivoluzione copernicana”, in base alla quale Kant ha introdotto un’autentica censura critica di tutta la tradizionale immagine metafisica del sapere umano. Ripartendo dal concetto kantiano del trascendentale non solo è possibile delineare un quadro sostanzialmente unitario e critico della proposta filosofica kantiana, ma è anche possibile sviluppare una nuova immagine del sapere umano che consente oggi di delineare un fecondo progetto di un nuovo umanesimo scientifico. Non a caso la riflessione kantiana prende le mosse da tre domande decisive: a) che cosa posso sapere?; b) che cosa devo fare? ; c) che cosa è lecito sperare? Tre domande che, a suo avviso, si concentrano e riassumono, infine, nell’interrogarsi su che cosa è l’uomo? Proprio prendendo le mosse da questo preciso orizzonte riemerge, del resto, il problema della pace nel mondo e la connessa necessità di saper costruire un diritto cosmopolitico.
Sulla crisi storica del marxismo. Saggi, note e scritti italiani per una nuova riflessione critica
André Tosel
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 278
André Tosel (Nizza 1941 - 2017) emerito dell’Università di Nizza è stato un filosofo e un accademico. Studente alla Scuola Normale Superiore, subisce l’influenza di Louis Althusser. L’indignazione contro la guerra francese in Algeria lo porta ad abbracciare posizioni marxiste. La delusione per le posizioni della Cina, in cui aveva visto la speranza di rinnovamento del marxismo, e la scoperta del pensiero di Gramsci lo spingono, nel 1973, all’adesione al Partito comunista francese e al sindacalismo universitario. Numerosissimi i suoi testi: su Spinoza, su Marx, soprattutto su Gramsci, di cui è stato il maggior conoscitore e traduttore in Francia e sulla filosofia italiana (Vico, Labriola, Gentile). Molte le collaborazioni (con Étienne Balibar, Domenico Losurdo, Cesare Luporini) sino agli ultimi studi sulla globalizzazione e le sue ricadute. In italiano sono apparsi: Kant rivoluzionario. Diritto e politica (1999); Studi su Marx (ed Engels). Verso un comunismo della finitudine (2020); Un mondo nell’abisso. Saggio sulla globalizzazione capitalista (2022); Il ritorno del religioso. Scenari della globalizzazione (2023). Prefazione Fabio Minazzi.
Severino versus Wiener Kreis. Critica della critica-critica?
Fabio Minazzi
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 174
Emanuele Severino è stato - insieme a Evandro Agazzi - una delle migliori teste pensanti della scuola di Gustavo Bontadini. L’imprimatur bontadiniano ha fecondato profondamente l’intero arco del suo pensiero autenticamente metafisico. Nel ricco studio, diffuso ed analitico, della sua opera complessiva è rimasto tuttavia un poco in ombra proprio il tentativo coraggioso e teoreticamente sincero con il quale Severino ha deciso di confrontarsi direttamente con il principio di verificazione neopositivista, principio che per molti metafisici si configurava come uno strumento decisamente “urtante” (e forse anche alquanto “urticante”). A fronte della dichiarata propensione anti-metafisica dell’empirismo logico, Severino ha così voluto prendere “il toro per le corna” confrontandosi direttamente con le principali proposte teoriche elaborate da due eminenti pensatori neopositivisti come Moritz Schlick e Rudolf Carnap. Nello svolgere questo suo confronto critico diretto Severino ha inteso delineare anche un rovesciamento antimetafisico del neopositivismo e in questa prospettiva ha fornito un suo prezioso contributo per svelare la metafisica dell’antimetafisica neopositivista. In tal modo Severino, eleata parmenideo, ha voluto anche individuare la possibilità di attuare un sistematico rovesciamento critico della tradizione dell’empirismo critico.
L'unione tra scienza e la tecnica. Una faticosa conquista
Gianni Micheli
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2019
pagine: 146
Il libro parte da un'analisi rigorosamente storica del significato che, di volta in volta, gli operatori hanno dato ai termini scienza e tecnica. Nella lunga evoluzione storica di tali concetti si considerano solo i momenti in cui la natura della loro relazione emerge in modo significativo. Il rapporto è stato di esclusione di una componente, oppure d'inclusione di una nell'altra e viceversa, e, infine, di unione reciproca. Si è cercato d'individuare le ragioni delle difficoltà e delle fatiche che sono state necessarie per conseguire l'unione completa e sistematica delle due parti costituenti il nesso tra scienza e tecnica, realizzatosi nel corso del secolo XIX.
La moralità dell'antifascismo. Guido Bersellini e il suo impegno politico, intellettuale e civile per il rinnovamento dell'Italia
Antonio Maria Orecchia
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2018
pagine: 307
Guido Bersellini nacque a Milano il 23 gennaio 1920. Studente universitario a Pavia, fu arrestato nel 1942 per attività antifascista. Processato dal Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato insieme, tra gli altri, a Ferruccio Pani e Luciano Bolis, fu condannato a tre anni di carcere. Liberato il 29 agosto 1943 partecipò alla Resistenza nelle Formazioni di Giustizia e Libertà nell'Alto Verbano e a Milano. Terminata la guerra, diresse con il padre Mario, fino al 1954, il quotidiano «Il Sole» e militò all'interno della cosiddetta «Terza Forza». Fu, come è stato scritto, «un uomo di azione e di pensiero», a la Mazzini, educato «alla severa scuola kantiana di Martinetti, al culto della ragione e della coscienza morale limpida e intransigente (Nicola Terracciano)» e attraversò il «Secolo breve» con un forte impegno civile, sentito e vissuto come un dovere. Questo volume ne ripercorre le vicende e la biografia politica e intellettuale.
«Hostinato rigore». Ricordi, riflessioni, racconti, per un'autobiografia filosofica
Paolo Facchi
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2018
pagine: 281
Ogni specie di viventi ha il problema se potrà continuare. La specie degli umani se ne è fatto un compito, che sinora ha risolto trasformando a proprio vantaggio l'ambiente di vita. Questa trasformazione consapevole è ciò che viene chiamato «lavoro». Due uomini segano un tronco e accompagnano il movimento delle braccia con suoni vocali. La produzione di questi suoni anche lo rende possibile. Quando il braccio si stanca, la voce può continuare. Può diventare sostitutiva del lavoro, con il risultato di ricordarlo e di comunicarlo ad altri. «Qualsiasi cosa può stare al posto di qualsiasi altra», ripeteva il mio primo maestro Silvio Ceccato, e diventarne il segno. Nasce così la sostituzione segnica. Lo studio e la riflessione sul significare è all'origine di ciò che alcuni storici hanno chiamato la «svolta linguistica della filosofia».