Mimesis: Theoretica
Le differenze che stiamo attraversando. Dal pensiero della differenza sessuale alla filosofia di Rosi Braidotti
Silvia Grasso
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 142
Cosa significa essere diverse? In quale momento della storia le donne si sono costituite come il “secondo sesso”? Quando è stato deciso che la categoria della differenza dovesse significare implicitamente valere meno? Rispetto a chi? In questo libro, si ripercorrono le origini del concetto di differenza nella storia della filosofia, partendo dalla tradizione classica greca fino ad arrivare al XX secolo, dove la questione si delinea come “il problema della differenza sessuale”. Passando da Simone de Beauvoir, Luce Irigaray, dal contesto accademico italiano rappresentato da Adriana Cavarero e Luisa Muraro, e senza dimenticare Carla Lonzi, l’autrice riflette sulla questione della soggettività da un punto di vista filosofico femminista. L’obiettivo è quello di offrire un’introduzione al pensiero della filosofa Rosi Braidotti e discutere, a partire dalla nozione di soggetti nomadi, della possibilità di una positività della differenza che tenga conto dei nuovi processi di soggettivazione.
Pensare con Fulvio Papi
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 144
Fulvio Papi, maestro di filosofia teoretica, ha esercitato un pensiero aperto, che coniugava il rigore neokantiano con la cura responsabile della realtà. Nella sua vastissima produzione filosofica, accanto agli importanti saggi su antropologia e verità in Giordano Bruno, sul Kant precritico, su Marx e la genealogia del contemporaneo, Papi ha scritto testi fondamentali su temi filosofici classici, come l’ontologia, il tempo, la storia. Negli ultimi trent’anni ha dato un vigoroso contributo al rinnovamento del repertorio tematico della filosofia teoretica, sia aprendo a ventaglio la filosofia ai linguaggi creativi (poesia, letteratura, arte e architettura), sia dedicando molti saggi al “fare filosofico”, un fare che egli intende come una scrittura che è inserita nell’orizzonte contingente di un’epoca, ma che tenta di ricomporre la sordità e l’opacità dell’esperienza in mondi di senso. I saggi qui raccolti coprono alcuni degli ambiti più originali del suo pensiero: la questione della filosofia come scrittura e come pratica, il grande tema teoretico della temporalità, il modello teorico marxiano, le sue interpretazioni di opere letterarie sia del mondo classico sia del contemporaneo, la sua figura di Maestro.
Spaziopatia. Fenomenologia della spazialità vissuta e psicopatologia delle alterazioni spaziali
Martina Mauri
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2024
pagine: 440
Soggettività e spazialità si co-appartengono come orizzonti di significato: la spazialità vissuta, carattere esistenziale dell’esserci, si dà come intercorporeità, interaffettività e intersoggettività. A queste corrispondono le tre dimensioni della spazialità: del Leib, affettiva (della Stimmung e atmosferica) e sociale (del sensus communis). Le dimensioni della spazialità vissuta sono investigate a partire dai loro disturbi: l’esplorazione segue il metodo fenomenologico e le ricerche della psicopatologia fenomenologica così da comprendere l’esperienza patologica come estraneazione del soggetto rispetto alla naturalezza e ovvietà del mondo condiviso, come alterazione della rete dei rimandi del con-essere-nel-mondo e disturbo dell’esperienza del sé e dell’altro. Il metodo fenomenologico aiuta ad interpretare i disturbi che la psicopatologia studia e contribuisce a delineare metodi terapeutici che tengano conto della spazialità vissuta.
Psicoanalisi e filosofia della scienza. Teoreticità dell'osservazione e riduzionismo neurobiologico
Giovanni Raimo
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2022
pagine: 292
La psicoanalisi è una scienza? E soprattutto, che cosa vogliamo sapere quando ci poniamo questa domanda? Presupposto di questo lavoro è che non sia possibile riflettere sullo statuto della psicoanalisi senza partire dall’attualità del dibattito psicoanalitico e dalle questioni cruciali della filosofia della scienza. Il quesito sulla scientificità della psicoanalisi dovrebbe allora essere declinato attraverso domande più specifiche: che cos’è l’oggetto della psicoanalisi, alla luce del pluralismo dei modelli metapsicologici? Che rapporto c’è tra psicoanalisi e psichiatria, e più in generale tra psicoterapia e neurobiologia? Come si legano le ricerche sull’efficacia della psicoanalisi con la riflessione epistemologica sul suo statuto? E infine, in che modo la riflessione filosofica può aiutarci a comprendere la natura della pratica psicoanalitica? A questi interrogativi si cercherà di dare una risposta attraverso una riflessione sui principali temi di discussione della filosofia della scienza, a partire da un’analisi del rapporto tra modelli metapsicologici e casi clinici.
Oltre il dualismo. Merleau-Ponty interprete di Descartes
Paola Pazienti
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2022
pagine: 444
Merleau-Ponty intrattiene una conversazione meditata con Descartes durante tutto l'arco della sua vita, nella convinzione che nei suoi testi vi sia una "buona ambiguità": oltre il dualismo tradizionale, alcuni passi cruciali descrivono l'unione dell'anima con il corpo come esperienza vissuta e certezza pratica. L'istituzione naturale, il primato della visione, il cogito, l'uso della vita sono temi cartesiani che permettono a Merleau-Ponty un ripensamento della stessa fenomenologia. Il rapporto tra la coscienza e la natura rinvia, infatti, alla questione della genesi del senso e della verità, a una tensione tra l'attività dell'ego trascendentale e il dispiegarsi di una rete di nuclei antepredicativi, ai quali abbiamo accesso tramite la corporeità. Questo volume ricostruisce nel dettaglio lo sviluppo dell'interpretazione merleau-pontyana di Descartes fino all'ultima ontologia fenomenologica, in cui l'unione è declinata come chiasma e la fede percettiva come contatto con l'essere, secondo una matrice più malebranchiana che cartesiana.
La prospettiva del tempo. L'idealismo fenomenologico di Husserl come autoesplicitazione della soggettività trascendentale
Filippo Nobili
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2022
pagine: 406
Se percorsa nelle sue diverse fasi di elaborazione, la trattazione della temporalità offerta da Husserl consente di ricostruire alcuni snodi fondamentali dello sviluppo storico e sistematico della fenomenologia trascendentale. A partire dalla Zeitfrage husserliana trovano infatti chiarimento questioni dirimenti per l’economia di pensiero del filosofo, quali l’a priori della correlazione, l’evidenza, l’autocoscienza, la sintesi passiva, l’inconscio, l’appercezione, l’io; e ancora: il “ciclo vitale” del senso (il suo conferimento, la sua sedimentazione e riattivazione), le nozioni di teleologia e di implicazione intenzionale. Di tutti questi elementi è possibile fornire un’apposita “delucidazione temporale” in grado di promuovere una comprensione accresciuta dell’idealismo fenomenologico, nonché della prassi metodica sottesa alla sua realizzazione: l’autoesplicitazione della soggettività trascendentale. Intesa in funzione del tempo e come scienza eminentemente “prospettica”, la fenomenologia di Husserl rivela nuovi aspetti, indici di complessità e ricchezza.
Immutabilità del passato? Scienze dell'uomo e scienze della natura a confronto
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2021
pagine: 378
Il passato è alle nostre spalle, ma resta nello stesso tempo dentro di noi. Nelle intuizioni comuni esso è qualcosa che non possiamo cambiare, è determinato, mentre invece il futuro è ancora aperto e indeterminato. Ma, a ben vedere, le cose non sono così semplici. Lo sviluppo di molti saperi specialistici che hanno a che fare con la realtà del passato mostra che non possiamo dare per scontata la verità delle nostre intuizioni. Quanto nelle nostre ricostruzioni degli eventi passati dipende dal mondo e quanto dalle nostre pratiche interpretative, a partire dai meccanismi cognitivi della memoria? Questo volume indaga domande come questa e ne mostra sia il significato scientifico sia l'importanza che può avere per il nostro sguardo sugli eventi quotidiani. Studiosi di vari ambiti (filosofia, fisica, storiografia, neuroscienze) ci accompagnano in un dialogo interdisciplinare sugli aspetti concettuali, ontologici e metodologici della questione del passato. Le scienze storico- culturali, che indagano l'esperienza del tempo nei suoi aspetti fenomenologici e linguistici e il rapporto tra interpretazione storica e verità dei fatti, si confrontano con le scienze della mente, impegnate nello studio della memoria, e con le scienze della natura, come la fisica subatomica, che generano nuove affascinanti immagini del tempo.
Erich Auerbach e Walter Benjamin tra figura e Jetztzeit. Una considerazione teologico-politica
Leonardo Arigone
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 138
Nel 1892 Erich Auerbach e Walter Benjamin nascono nel quartiere berlinese di Charlottenburg da famiglie dell'alta borghesia ebraica. Dell'amicizia personale e della stima intellettuale tra i due rimangono diverse tracce nelle rispettive opere e sei lettere scambiate tra il 1935 e il 1937, nelle quali si conserva il ricordo di un passato ormai annichilito dal nazionalsocialismo. Contro l'abolizione della storia operata da quest'ultimo, rileggendo Paolo di Tarso e Dante, Auerbach e Benjamin formulano i concetti di figura, la prefigurazione del Nuovo Testamento nell'Antico, e di Jetztzeit, l'attualizzazione del passato nel presente. Figura e Jetztzeit delineano così costellazioni dialettiche tra finito e infinito, storia ed eternità, creazione e redenzione opposte al dualismo gnostico. L'accusa di gnosticismo che Jacob Taubes, pure ottimo lettore di Auerbach, muove a Benjamin, quindi, si rivela contraddittoria e lascia spazio a una diversa interpretazione del rapporto tra Benjamin e Auerbach già intuita da Giorgio Agamben.
Il cerchio di Nietzsche
Fulvio Papi
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 95
Il libro, che si apre con una lettura ravvicinata dei testi giovanili, prende in considerazione la riflessione di Nietzsche dalla "Nascita della tragedia" ai primi approcci di una filosofia della volontà. Il percorso di analisi, punteggiato da momenti interpretativi originali, mira a mostrare come il lavoro di Nietzsche entri in un cerchio che chiude la prospettiva aperta della vita in una nuova forma di metafisica. Saranno questi due aspetti contraddittori ad aprire le più ampie prospettive della filosofia del Novecento.
L'ombra di Husserl. Il problema della sensazione nella fenomenologia husserliana
Luca De Giovanni
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2018
pagine: 312
Seguendo il filo rosso del problema della sensazione nella fenomenologia di Husserl, questo saggio mostra come le sue analisi della percezione, della costituzione della natura materiale, della temporalità immanente, della sintesi passiva e dell’associazione facciano emergere, al di sotto dell’equivoco dell’idealismo trascendentale, l’operatività di un’intenzionalità fungente, o latente, che mette in discussione il rapporto tra soggetto e mondo nei termini della classica dicotomia tra costituente e costituito, uno strato pre-teoretico e pre-categoriale che allude ai temi dell’incarnazione e dell’affettività. Il problema dell’auto-costituzione della soggettività trascendentale che così viene a delinearsi pone, in tutta la sua urgenza, la questione del modo di essere di quest’ultima, profondamente segnata, prima ancora che dalla finitezza, da un’ambiguità che le consente di essere al tempo stesso un ente tra gli enti e la condizione della loro manifestatività.
Il dovere estetico. Normatività e giudizi di gusto
Serena Feloj
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2018
pagine: 148
Negli ultimi dieci anni l'estetica si è confrontata, da prospettive differenti, con il tema che ne costituisce l'essenza, ossia il giudizio di gusto, a lungo ignorato o posto in secondo piano dall'estetica analitica. La questione fondamentale è rendere conto della validità intersoggettiva di affermazioni che non riguardano proprietà oggettive, ma si riferiscono a stati d'animo soggettivi. Questo problema viene indicato, nel dibattito contemporaneo, come normatività del giudizio estetico. Lo stato attuale delle ricerche richiede tuttavia una revisione del significato che si attribuisce al termine “normatività” in estetica, una revisione che consideri l'essenziale indeterminatezza che caratterizza le affermazioni di gusto e che riconosca alle emozioni il loro ruolo decisivo nell'esperienza estetica. In quest'ottica, è possibile affermare la centralità e la contemporaneità del giudizio di gusto descritto da Kant, mostrando come la normatività estetica debba anzitutto essere intesa secondo un modello regolativo. Introduzione di Silvana Borutti.
Intenzionalità e interpretazione. Uno studio su Husserl
Matteo Bianchin
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 230
Questo lavoro analizza lo sviluppo della fenomenologia husserliana concentrandosi sul rapporto tra l’evoluzione della teoria dell’intenzionalità e la progressiva articolazione di una fenomenologia dell’intersoggettività. In questo rapporto si trovano per molti versi le radici della crisi della fenomenologia come filosofia trascendentale, ma anche le ragioni di un confronto fruttuoso con l’ermeneutica e con la filosofia analitica contemporanee. A partire da quest’analisi, l’ultimo capitolo considera l’influenza esercitata dal lavoro maturo di Husserl sulla fenomenologia sociale.

