Mondadori Electa: Supercontemporanea
Carsten Höller. Ediz. inglese
Caroline Corbetta
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori Electa
anno edizione: 2007
pagine: 107
Belga di origine (nato nel 1961), ma svedese di adozione, Höller si è affermato prepotentemente nel mondo dell'arte negli anni novanta. È noto per le sue curiose, talvolta gigantesche installazioni e sculture interattive che suscitano nell'osservatore reazioni divertite e confuse. Biologo di formazione, Höller trae spesso ispirazione da elementi della natura, quando per esempio utilizza piante e animali come surrogati degli esseri umani per creare analogie descrittive del comportamento delle persone. Vede l'arte come uno strumento cognitivo e usa le sue opere per trasformare l'esperienza sensoriale ed emozionale degli individui. Ama provocare lo spettatore, alterando i meccanismi percettivi tradizionali. Da qui i funghi giganti capovolti realizzati nel 2000 per la Fondazione Prada a Milano e gli scivoli installati alla Tate Modern di Londra nel 2006 che lui ha definito "generatori di ebbrezza e felicità". Holler ha preso parte alle maggiori manifestazioni artistiche internazionali: da Documenta a Kassel, alle Biennali di Venezia, Berlino e San Paolo. Ha realizzato numerose collaborazioni con altri artisti contemporanei tra cui Maurizio Cattelan e Rosemarie Trockel.
Matthew Barney. Ediz. inglese
Massimiliano Gioni
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori Electa
anno edizione: 2007
pagine: 107
Consacrato dal "New York Times" come "il più importante artista americano della sua generazione", Matthew Barney (1967, California) sperimenta tutti i linguaggi della contemporaneità: dalle installazioni al film, dalla scultura alla video art, la sua opera si configura come una peregrinazione, il racconto di gesta d'eroi intrappolati in complicati percorsi a ostacoli, costretti a continue fughe e digressioni. Seguendo queste peripezie, gli spettatori si ritrovano nei meandri di mondi immaginari governati da leggi misteriose, nati dalla combinazione di miti celtici e leggende sportive, manuali di medicina e trattati di sessuologia, deliri autobiografici e cosmologie di universi sospesi tra occultismo e melodramma. Matthew Barney è il più allucinato cantore di quella trasformazione antropologica che negli ultimi decenni ha tramutato le nostre vite in spazi colonizzati da tecnologie portatili e microscopiche, in un mondo ormai governato da un'integrazione sempre più promiscua tra reale e artificiale, tra biologico e meccanico. Ricollegandosi al linguaggio della performance anni sessanta, in cui artisti come Vito Acconci, Marina Abramovic, Bruce Nauman, Chris Burden o Joseph Beuys davano forma a strani rituali spingendo il proprio corpo all'estremo, Matthew Barney innesta la tradizione dell'arte contemporanea su un filone nuovo, nel quale confluiscono l'estetica patinata dello sport e la fotografia delle riviste di moda, il tutto immerso in un'atmosfera carica di una sessualità morbosa.
Marlene Dumas. Ediz. inglese
Ilaria Bonacossa
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori Electa
anno edizione: 2006
pagine: 107
Marlene Dumas è nata a Città del Capo ma vive e lavora in Olanda. Nei suoi trent'anni di carriera ha creato lavori che raccontano soggetti molto diversi e ideologicamente complessi, come l'apartheid, gli stereotipi razzisti, la maternità, la pervasività in tutte le sue manifestazioni, l'amore e la religione, con un'originalità e una libertà espressiva uniche. L'artista si è concentrata sulle pulsioni degli esseri umani e sulle loro emozioni ritraendo la nascita, l'amore, il sesso, la sofferenza e la morte. I suoi lavori portano in superficie ciò che giace profondamente nascosto nei suoi soggetti, dimostrando una spiccata capacità introspettiva, che le permette di cogliere le emozioni dei suoi personaggi. Nonostante l'impietosa rappresentazione dell'inadeguatezza umana, le sue opere manifestano una visione ottimista, capace di far emergere la dignità universale delle persone, protagoniste del proprio destino, soggetti attivi e non vittime passive del fato. La pittura di Marlene Dumas è contemporaneamente mentale, politica e intimista, e si sviluppa attraverso la ricerca di un continuo compromesso tra ciò che viene rivelato e ciò che viene celato, tra il carattere tattile della pittura, l'emotività dei sentimenti e le teorie della rappresentazione.