Mursia: Biblioteca di filosofia
L'inno Andenken di Hölderlin
Martin Heidegger
Libro
editore: Mursia
anno edizione: 2022
pagine: 184
Il corso di lezioni tenuto da Heidegger nel semestre invernale 1941-1942, qui tradotto per la prima volta in Italia, si proponeva di indicare che cosa fosse "pensiero" nella parola poetica di Holderlin. Messa in risalto la ricchezza della parola poetica di fronte all'uso della lingua come mezzo della comunicazione, Heidegger mostra che cosa significhi per Holderlin aderire alla vocazione di poeta.
Arthur Schopenhauer: un filosofo contro corrente
Arthur Hübscher
Libro
editore: Mursia
anno edizione: 2022
pagine: 296
Impossibilità e necessità della teodicea. Gli «Essais» di Leibniz
Andrea Poma
Libro
editore: Mursia
anno edizione: 2022
pagine: 264
Analogia e analisi trascendentale. Linee per una nuova lettura di Kant
Virgilio Melchiorre
Libro
editore: Mursia
anno edizione: 2022
pagine: 176
Nietzsche e la storia della filosofia
Alberto Mina
Libro
editore: Mursia
anno edizione: 2022
pagine: 344
Intorno a Goldoni. Spettacoli e scritti
Giorgio Strehler
Libro
editore: Mursia
anno edizione: 2022
pagine: 324
Filosofia. Volume Vol. 2
Karl Jaspers
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2017
pagine: 384
La chiarificazione dell’esistenza è il secondo momento dell’itinerario jaspersiano che dall’Orientazione filosofica nel mondo conduce alla Metafisica delle cifre, che non prevede un «sapere assoluto» in grado di pronunciarsi sui problemi ultimi che trascendono il piano dell’esperienza, ma la cura di quell’«esigenza incondizionata» che spinge l’uomo oltre il piano del dato e di ciò che è scientificamente verificato per trovare il senso delle cose. Per compiere questo itinerario è necessario riscattare l’uomo dal biologismo animale (animal rationale) e recuperarlo all’e-sistenza. Se l’essere è aperto nella sua infinita purezza, ma celato nel non-essere di ogni apparire, l’e-sistenza, che è sempre situata in un determinato apparire, potrà desituarsi in direzione dell’essere solo ponendosi sulla strada del non-essere, e, nella negazione di ogni sapere concluso e di ogni orizzonte limitato. Su questo difficile sentiero del non Jaspers coglie il senso di quella operazione filosofica fondamentale in cui si custodisce l’essenza dell’e-sistenza in quanto de-situazione, oltrepassamento e quindi libertà intesa come liberazione dai vincoli della situazione e come risposta all’appello dell’essere. Con l’esecuzione dell’operazione filosofica fondamentale, l’uomo oltrepassa la sua situazione nel senso che, nella storicità della sua situazione, si desitua, ponendosi in relazione a quell’oltre che nella situazione si annuncia. Ma per questo è necessario che l’oggetto abbandoni l’opacità del dato e, nel darsi, evidenzi il rinvio, e che il soggetto, oltrepassandolo, pensi l’ulteriorità che si annuncia sulla traccia del rinvio. Nella difesa di questa ulteriorità è il senso ultimo della cifra jaspersiana e della coscienza simbolica dell’esistenza che sa leggere in ciò che dà il simbolo rinviante.
Domande fondamentali della filosofia. Selezione di problemi della logica
Martin Heidegger
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2016
pagine: 176
In questo corso di lezioni, tenuto da Heidegger a Friburgo nel semestre invernale 1937/38, i "problemi" della logica, fondamentalmente il problema della verità, non sono affrontati come "problemi", ma appunto come "domande fondamentali": un "problema", infatti, è ciò che la domanda lascia dietro di sé, quando cessa di essere tale. In questo senso, ogni problema appartiene sempre ad un determinato ambito del sapere, mentre la domanda sfugge a questa assegnazione. La verità e la sua essenza, quindi, non possono appartenere alla "logica" se non nel senso di essere divenute, esse stesse, "problemi", di avere cioè smesso di essere poste come domande. Il compito della filosofia, allora, è quello di far sentire di nuovo la domanda sulla verità come domanda. Perché questo compito possa essere assolto, bisogna secondo Heidegger, ritrovare l'inizio greco della storia dell'essenza della verità, non per completare la ricostruzione storiografica di tale storia, ma per cogliere in esso, prima ancora che nella tradizione metafisica occidentale, proprio la mancanza della domanda sull'essenza della verità.

