Nardini: Il viaggio sentimentale
Mandorle e pescespada a Ballarò. Raccontare Palermo
Maria Concetta Salemi
Libro: Libro in brossura
editore: Nardini
anno edizione: 2011
pagine: 175
Questo è un libro crudele, denso di rimpianti per una città che gli Arabi, i Normanni, Federico resero grande e magnifica. Una città che i viaggiatori attraversarono con occhi incantati, assorti in atmosfere di sogno, storditi dai colori e dai profumi. Una città che, nonostante tutto, le dominazioni successive non sono riuscite a mettere in ginocchio ma che - derubata, violentata, straziata, venduta - dovrebbe eleggere a sua referente nei cieli Nostra Signora dello Spasimo, della sofferenza, del dolore. Una città raccontata attraverso i luoghi che hanno assistito allo svolgersi di fatti di sangue, amori estremi, processi dei veleni, supplizi infamanti, eventi misteriosi e della quale, per una volta, non si descrivono gli splendidi monumenti, ma la cultura multietnica e raffinata, il canto disteso delle voci che risuonano nei mercati, la festa violenta dei colori che esplodono nei vicoli e nei cortili, la sensualità dei profumi di zagara e gelsomino, il gusto pieno delle arance, delle mandorle, dei pistacchi, il sapore dei cibi di strada, delle bevande, dei gelati. Una città da salvare dalle ingiurie del tempo e dell'oblio, da ammirare nella sua sofferente bellezza, da amare senza la speranza di poterla veramente comprendere.
Ore cretesi. Diario di un archeologo
Luigi Rocchetti
Libro: Libro in brossura
editore: Nardini
anno edizione: 2005
pagine: 75
L'interesse per l'arte greca ha spinto l'autore a indagare, a Creta, le testimonianze sui primi e più antichi documenti di quella prodigiosa ricerca sull'uomo e la sua razionalità da cui sono nati i capolavori che conosciamo. Questo diario di scavo, sottratto ad ogni tentazione di avventura, documenta la quotidiana fatica dell'archeologo nel continuo alternarsi di delusioni e certezze che ogni ricerca comporta, e al contempo restituisce l'appassionata osservazione per la ricca cultura umana dei luoghi. Il tutto in un paesaggio incontaminato ove il mito può essere ancora presente tra gente fiera, estrosa ed ospitale, erede di una civiltà per molti aspetti ancora essenziale all'uomo di oggi.