Ombre Corte: Culture
Precariato. Forme e critica della condizione precaria
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2015
pagine: 165
La precarietà è diventata oggi una condizione esistenziale che investe la sfera biologica, economica e affettiva della nostra vita. Il termine "precariato", del resto, sta proprio a indicare l'aspetto strutturale della precarietà nella società attuale. Questo libro si propone di esplorare il fenomeno nelle diverse forme sotto le quali si manifesta, non solamente nell'ambito lavorativo, ma più generalmente nel complesso delle relazioni sociali. Secondo un approccio multidisciplinare, sono qui riuniti i contributi di una decina di autori, i quali prendono spunto dai loro rispettivi campi di studio: sociologia, filosofia, letteratura, economia ecc. Le analisi vertono in special modo sulle cosiddette industrie creative e culturali, ove il precariato è particolarmente diffuso, e sui lavori della "conoscenza" di cui si nutre oggi il capitalismo immateriale e cognitivo. Al di là di una visione meramente eurocentrica dei processi esaminati, questo libro invita il lettore a interpretare criticamente il processo di "estetizzazione" di cui la precarietà tende a essere oggetto.
Scrittori e gusto urbano fra Settecento e Ottocento
Francesco Iengo
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2015
pagine: 158
L'autore ripercorre, in una prospettiva storico-dialettica e letteraria, le tappe evolutive della nozione di gusto urbano per il tramite della città esemplare del Settecento e dell'Ottocento romantico. La decisione di fare esclusivo riferimento agli scrittori gli ha permesso di imbastire un discorso teso a riformulare la fruizione della città seguendo lo sguardo attento e le parole del discorso letterario. Si sviluppa così una visione-tensione estetica della città, un gusto per la dimensione urbana, che costituisce un modello estetico della moderna metropoli. Allo stesso tempo si offrono alcuni irrinunciabili archetipi, si illustrano alcuni esiti, tutti strettamente tenuti nella dimensione temporale in cui appaiono. Lo sguardo estetico si posa su Torino, Livorno, Aix-en-Provence, Siena, città esemplari del Settecento, espressione del buon gusto e del cattivo gusto per poi proseguire con le città dei romantici. Infine, la nozione di gusto urbano si personalizza e si identifica totalmente con l'osservatore-itinerante: ci sono le città di Chateaubriand, di Leopardi, di Stendhal, di Heine, di Dickens, di Ruskin e, a conclusione, una nota su Nietzsche. Introduzione di Eide Spediacato Iengo.
Cultura, razza, potere
Stuart Hall
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2015
pagine: 214
La scelta di raccogliere i materiali proposti in questo volume nasce da una esigenza molto precisa: come ripensare razza, razzismo e antirazzismo nell' attuale contesto postcoloniale europeo, muovendo dall' approccio degli studi culturali e in particolare dagli studi di Stuart Hall. Si tratta di una scelta per molti versi indotta dall'urgenza politica del presente. In un'Europa sempre più stretta nella morsa della depressione economica, il discorso e la violenza razzista si stanno configurando come una delle risposte politiche più potenti per affrontare e governare la crisi. Inoltre, se è vero che la crisi ha innescato una nuova politicizzazione del razzismo, è vero anche che le pratiche teoriche e politiche antirazziste, incluse le più radicali, sembrano attraversare un momento di impasse nel nostro continente. È in questo senso che i materiali qui presentati appaiono estremamente attuali e utili per formulare una più adeguata riflessione sul razzismo e superare la crisi in cui versa l'antirazzismo europeo. In essi, infatti, Hall cerca di gettare le basi di una "teoria complessa del razzismo", di un'interpretazione capace di andare al di là di ogni semplice "economicismo" o "culturalismo", proponendo una teoria politicamente efficace per quelle che egli definisce "società razzialmente strutturate", e dunque per un tipo di realtà che caratterizza oramai l'intero continente europeo.
Diario della crisi infinita
Christian Marazzi
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2015
pagine: 191
L'indefinito prolungarsi e globalizzati della crisi, la sua cronicità, la devastazione sociale di cui è all'origine, ci costringono a interrogarci sulla natura del capitalismo finanziario. Un capitalismo che si è imposto con la distruzione della società fordista alla fine degli anni Settanta e si è poi finanziarizzato a tal punto da stravolgere le stesse categorie di denaro, salario, profitto e rendita. Se il lavoro salariato è andato in frantumi e lo Stato sociale è stato smantellato nella sua funzione di regolazione macroeconomica e sociale, se l'indebitamento privato ha preso il posto di quello pubblico nella creazione della domanda effettiva, se i mercati finanziari esercitano la loro sovranità al posto di quella statuale e se il denaro si è di fatto privatizzato per assecondare la sete di profitti delle imprese multinazionali e dei grandi investitori istituzionali, allora qualcosa di veramente profondo è accaduto in questi anni, qualcosa che ha intaccato alla radice la nozione stessa di capitalismo. Il capitale come rapporto sociale si è spezzato, la creazione di ricchezza è ormai incapace di generare crescita e benessere, mentre produce disuguaglianze vertiginose e sofferenza diffusa. Distruggendo la classe operaia fordista, il capitale ha distrutto al contempo quella dinamica che gli permetteva di crescere. Non c'è crollo, ma crisi come forma permanente di accumulazione e comando politico... Prefazione di Franco Berardi Bifo.
Ci sembrava di essere liberi. Per una storia delle radio democratiche bergamasche
Roberto Villa
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2015
pagine: 215
Nella seconda metà degli anni Settanta, le radio democratiche interpretano in modo nuovo la generica domanda di comunicazione che veniva dalla società italiana. Fortemente connotate dal punto di vista politico e strettamente legate ai movimenti di contestazione che attraversano il decennio, queste radio si rivolgono prevalentemente a un pubblico giovane, portando alla ribalta soggettività e temi precedentemente privi di visibilità. Incrociando fonti orali e inediti documenti di archivio, il libro racconta e analizza una delle numerose declinazioni locali assunte dal fenomeno delle radio democratiche. Concentrandosi su un contesto periferico come quello bergamasco e mettendone in rilievo le specificità, il volume tenta infatti di proporre una ridefinizione dell'intero complesso dell'emittenza democratica in Italia, smussandone gli elementi agiografici e rilevandone rimozioni, contraddizioni e fallimenti. La storia delle otto radio di Bergamo e della sua provincia viene interpretata come l'epifenomeno di un decennio concepito come un lungo processo di incubazione di fermenti culturali che, svuotati della forza contestataria, si sono organicamente delineati negli anni successivi, influenzando profondamente gli sviluppi della storia sociale dell'Italia repubblicana.
Le culture del precariato. Pensiero, azione, narrazione
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2015
pagine: 205
È possibile trasformare il precariato da condizione subita a opportunità, fonte di energia creativa? È la questione centrale del presente volume, che si prefigge di analizzare sotto una luce inedita un tema ampiamente dibattuto negli ultimi decenni: la condizione precaria nell'Italia postfordista. I contributi qui raccolti ruotano intorno all'idea di cultura declinata al plurale in quanto espressione variegata dell'incertezza esistenziale e lavorativa. I tre approcci specifici, che costituiscono altrettante sezioni del volume, riguardano il pensiero filosofico e politico, l'estetica dell'azione e l'esito narrativo della precarietà. A corredo di questi saggi, le testimonianze di autori come Ascanio Celestini e Andrea Inglese evidenziano il risvolto emotivo della vulnerabilità dell'individuo, lacerato tra rabbia e indignazione civile. Il "coraggio dell'incertezza" potrebbe allora rappresentare l'atto indispensabile per trasformare la precarietà in una alternativa reale.
Creditocrazia e il rifiuto del debito illegittimo
Andrew Ross
Libro
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2015
pagine: 194
Pier Paolo Pasolini, «scolaro dello scandalo»
Antonella Tredicine
Libro
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2015
pagine: 135
Il limbo urbano. Conflitti territoriali, violenza e banditismo giovanile in città del Guatemala
Libro
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2015
pagine: 268
Nella fabbrica globale. Vite al lavoro e resistenze operaie nei laboratori della Foxconn
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2015
pagine: 230
Smartphone, tablet, notebook, console da gioco e computer da tavolo sono oggi il simbolo del progresso, della libertà e della creatività. Il luccicante individualismo creativo sembra lontano anni luce dalle fabbriche dell'era industriale. Questo libro, frutto di un ampio lavoro di ricerca, documenta come tale lontananza, in realtà, sia solo illusoria. Gli strumenti elettronici sono prodotti alle catene di montaggio, in larga parte in Cina, da milioni di giovani lavoratori e lavoratrici provenienti dalle aree rurali più povere del paese. La tecnologie elettroniche degli imprenditori di sé dipendono dunque dal sudore di masse operaie irreggimentate. La creatività degli uni si regge sul lavoro più anonimo e invisibile degli altri. Nel caso della Foxconn, la più grande multinazionale di assemblaggio di componenti elettronici, balzata alla cronaca negli ultimi anni per una serie di suicidi che hanno coinvolto i suoi dipendenti, le condizioni e i ritmi di lavoro, gli orari e i turni massacranti, le ferie impossibili e le basse retribuzioni, disegnano una realtà che stride enormemente con l'immagine dei campus in cui si progettano i nuovi "gioielli" dei maggiori marchi dell'elettronica. Accanto a una approfondita analisi delle condizioni di vita e di lavoro nelle fabbriche dislocate in Cina, il volume propone due contributi sulle esperienze lavorative nella Repubblica Ceca e in Polonia.
Fortune del femminismo. Dal capitalismo regolato dallo stato alla crisi neoliberalista
Nancy Fraser
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2014
pagine: 284
In questo suo nuovo lavoro Nancy Fraser ripercorre l'evoluzione del movimento femminista a partire dagli anni Settanta e anticipa una nuova fase, radicale ed egualitaria, del pensiero e dell'azione femminista. Negli anni in cui la Nuova Sinistra era in fermento, la "seconda ondata" femminista emerse come una lotta per la liberazione della donna, ponendosi accanto ad altri movimenti radicali che mettevano in discussione le caratteristiche fondamentali della società capitalistica. Ma il successivo immergersi del femminismo in una politica identitaria coincise con il declino delle sue energie utopiche e con l'ascesa del neoliberismo. Ora, prevedendo una ripresa del movimento, Fraser sostiene la necessità di un radicalismo femminista rinvigorito, in grado di affrontare la crisi economica globale. Il femminismo può essere una forza che lavora in accordo con altri movimenti egualitari nella lotta per portare l'economia sotto il controllo democratico, nel mentre rielabora il potenziale visionario delle precedenti ondate del movimento di liberazione delle donne. Questa nuova indagine è destinata a diventare un punto di riferimento del pensiero femminista.
Il diritto alla città
Henri Lefebvre
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2014
pagine: 138
Il diritto alla città di cui ci parla Henri Lefebvre in questo suo straordinario e lungimirante lavoro non esprime semplicemente la rivendicazione di bisogni essenziali. Esso si configura piuttosto come una qualità specifica dell'urbano, che comprende l'accesso alle risorse della città e la possibilità di sperimentare una vita urbana alternativa alle logiche e ai processi di industrializzazione e di accumulazione del capitale. "Il diritto alla città - scrive infatti Lefebvre - si presenta come forma superiore dei diritti, come diritto alla libertà, all'individualizzazione nella socializzazione, all'habitat e all'abitare. Il diritto all'opera (all'attività partecipante) e il diritto alla fruizione (ben diverso dal diritto alla proprietà) sono impliciti nel diritto alla città". Tale diritto passa perciò attraverso la rottura dei dispositivi di controllo e di omologazione della vita quotidiana, attraverso una riappropriazione dei tempi e degli spazi del vivere urbano che richiede una nuova configurazione delle relazioni sociali, politiche ed economiche, a partire da un drastico cambiamento nell'arena decisionale. "Il nostro principale compito politico, suggerisce Lefebvre, consiste allora nell'immaginare e ricostituire un modello di città completamente diverso dall'orribile mostro che il capitale globale e urbano produce incessantemente". Prefazione di Anna Casaglia.