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Ombre Corte: Culture

Le rivolte arabe e le repliche della storia. Le economie di rendita, i soggetti politici, i condizionamenti internazionali

Le rivolte arabe e le repliche della storia. Le economie di rendita, i soggetti politici, i condizionamenti internazionali

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2014

pagine: 150

I saggi raccolti nel volume intendono reagire a una interpretazione "orientalista" delle rivolte arabe centrata sulla impossibile conciliazione di Islam e democrazia. Per comprendere sia l'origine che gli esiti drammatici della protesta sociale e politica - si sostiene di contro - è indispensabile guardare al modo in cui i paesi arabi stanno vivendo le più recenti trasformazioni del capitalismo globale. L'introduzione del modello liberista ha rotto la stagnazione e promosso considerevoli tassi di crescita, in assenza tuttavia dello sviluppo che ha portato i paesi del sudest asiatico a inserirsi attivamente nella divisione internazionale del lavoro. L'economia di rendita attualmente in funzione (vendita delle risorse energetiche, turismo, speculazioni immobiliari) produce alti tassi di disoccupazione, crescenti ineguaglianze sociali, una moltiplicazione esponenziale della corruzione, un consolidamento di strutture di potere sempre più apertamente oligarchiche. La soluzione di questi problemi, senza di cui è impensabile qualsiasi approdo democratico, è la vera posta in gioco nella lotta tra esercito e formazioni islamiche oggi in atto in tutto il mondo arabo, in un contesto geopolitico segnato peraltro da una preoccupante ripresa del conflitto est-ovest.
14,00

Cosa vuole l'Europa?

Slavoj Žižek, Srecko Horvat

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2014

pagine: 153

"Le società europee devono proteggersi contro la speculazione del capitale finanziario, l'economia reale deve emanciparsi dall'imperativo del profitto, il monetarismo e la politica fiscale autoritaria debbono finire, la crescita deve essere ripensata secondo il criterio dall'interesse sociale, va inventato un nuovo modello di produzione basato su un lavoro dignitoso, sull'espansione dei beni pubblici e sulla protezione dell'ambiente. Questa prospettiva, ovviamente, non è all'ordine del giorno delle discussioni dei leader europei. Spetta ai popoli, ai lavoratori europei, ai movimenti degli "indignati" imprimere il loro marchio al corso della storia, e impedire il saccheggio e la distruzione su larga scala." (Alexis Tsipras).
14,00 13,30

Destinazione mondo. Forme e politiche dell'alterità nell'arte contemporanea

Valentina Lusini

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2013

pagine: 191

Mondo e alterità, due delle tante parole chiave che hanno animato i discorsi sull'arte contemporanea negli ultimi due decenni, sono al centro di questo libro, in cui si presentano e confrontano diversi percorsi di esplorazione artistica della ricerca sul campo e di temi antropologicamente rilevanti come l'alterità, l'appartenenza, il corpo, l'esilio e il rapporto tradizione-modernità. Prendendo in esame le aspettative di autenticità e di esotismo che fondano i criteri di visibilità dell'arte non occidentale nel sistema dell'arte internazionale, il volume presenta nel contempo l'opera di alcuni artisti che leggono e interpretano, con una sensibilità cosmopolita, le specifiche esperienze della propria biografia personale e le vicende del mondo globalizzato, dando un contenuto di responsabilità sociale al proprio lavoro e mantenendo uno sguardo critico sugli effetti della cultura di massa e sulla storia dei rapporti di dominazione tra i popoli.
18,00 17,10

Inchiostro d'Africa. La letteratura postcoloniale somala fra diaspora e identità

Laura Lori

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2013

pagine: 238

Di fronte alla necessità di non dimenticare le responsabilità coloniali italiane, questo lavoro, che solo apparentemente potrebbe sembrare di settore - lo studio della letteratura somala postcoloniale scritta in italiano -, si inserisce in un filone di ricerca che negli ultimi anni, con diversi approcci, intende esplorare un passato ingombrante e per molto tempo sottaciuto, ponendo il nostro Paese di fronte a una delle pagine più nere della sua storia, nel tentativo di misurarsi, non solo con la sua rimozione e la sua memoria, ma anche con le problematiche aperte dall'attuale immigrazione e dai suoi riflessi sull'identità nazionale. Ma che cosa caratterizza la produzione letteraria postcoloniale somala in italiano degli ultimi due decenni rispetto alle altre letterature postcoloniali, dal punto di vista sia storico che testuale? In particolare, il suo modo di porsi di fronte al tempo e alla storia, allo spazio e al luogo; l'emergere di un soggetto somalo diasporico; l'attenzione che gli autori e le autrici dedicano alle relazioni di genere, all'"ingombrante" assenza dei padri e al rapporto con il proprio corpo. A questo proposito, dopo aver enucleato questi elementi, l'autrice si sofferma sul tema delle "female genital cutting", che costringe a confrontarsi a livello globale con uno dei più controversi valori occidentali, ossia l'inviolabilità del corpo umano.
20,00 19,00

memoria dei senzanome. Breve storia dell'infimo e dell'infame

memoria dei senzanome. Breve storia dell'infimo e dell'infame

Gianluca Solla

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2013

pagine: 172

Ci sono storie che appaiono all'improvviso, per riconsegnarsi subito dopo alla latenza da cui sono emerse. Sono storie di vite sommerse, di naufragi, e di tutti quegli squarci che si aprono sul volto di un'epoca. Eventi come il sollevamento popolare contro il muro di Berlino o le rivolte nelle periferie di tutto il mondo mantengono, da qualsiasi parte li si guardi, un carattere sfuggente, inafferrabile. Per quanto possano apparire inesistenti e marginali, per quanto la loro istanza possa sembrare residuale o risolversi in una sconfitta, sono proprio eventi di questo tipo a costituire la condizione fondamentale del nostro stare in comune. In loro parla quanto una società cancella abitualmente dal proprio orizzonte, sottraendo così alle vite lo spazio a loro disposizione: parlano la disfatta e il contrattempo, le rivolte minori e le resistenze anonime, e parlano come una risorsa, forse l'unica che sia rimasta. Una memoria dei senzanome s'incarica di riscoprire questo spazio che ci è stato sottratto e i modi della sua invenzione. La sua è una lingua intessuta dell'urgenza del tempo. Per oscura che sia la sua forza di contestazione, di rifiuto o di dissidenza, essa testimonia di un'emergenza in atto. Che siano popoli o singoli a incaricarsene, è la loro esperienza di libertà a segnare il tempo. Ciò che in ogni singola vita resta senzanome, costella il presente e preannuncia un avvenire incerto e insieme prossimo.
16,00

Decolonizzare la cultura. Razza, sapere e potere: genealogie e resistenze

Leonardo Franceschini

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2013

pagine: 142

Quale rapporto intercorre tra le migliori elaborazioni teoriche dell'Occidente e le teorie razziste che ne costituiscono, in buona parte, l'elemento fondante? Che relazione intercorre tra l'epistemologia secolarmente codificata e la dominazione coloniale? Il presente lavoro parte e si sviluppa cercando di rispondere a queste domande fondamentali. Attraverso l'analisi genealogica e semantica di concetti quali razza, civilizzazione, indio/indigeno ecc., l'autore intende mostrare come il sapere disciplinato in Occidente - dalla filosofia all'antropologia, dalla teologia alla greografia, dalla storia alla biologia - abbia costituito un'arma implacabile nelle mani della civiltà bianca e cristiana, con la quale del resto si continua a governare e a soggiogare gran parte del pianeta. Ma analizzando le forme di resistenza alla disumanizzazione e alla schiavitù, al monismo teologico-morale e alla razializzazione del pensiero, il libro intende anche smascherare le menzogne e le pratiche egemoniche che hanno costituito il nucleo stesso della storia occidentale, allo scopo di riabilitare un sapere altro, fondato su rapporti interumani orizzontali, di reciprocità, gli unici in grado di dar voce e restituire dignità e consapevolezza all'uomo totale.
14,00 13,30

L'ordinamento della libertà. Machiavelli a Firenze

Fabio Raimondi

Libro

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2013

pagine: 180

16,00 15,20

Costruire una nazione. Politiche, discorsi e rappresentazioni che hanno fatto l'Italia

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2013

pagine: 263

Che cos'è l'Italia? Che cosa significa essere italiano? E chi decide chi lo è o non lo è? Queste, in sostanza, le domande di fondo, per nulla retoriche nel rarefarsi dello Stato-nazione, a cui intende rispondere l'originale lavoro collettivo presentato in questo volume. Dall'inclusione delle terre irredente ai propositi di rigenerazione nazionale del fascismo, dalle politiche migratorie a quelle sull'immigrazione degli ultimi decenni, dagli anni del boom economico al consumismo degli anni Novanta del Novecento, lo Stato e la nazione assumono significati che vengono costantemente messi in discussione, ridefiniti e modificati in relazione a specifiche esigenze politiche, economiche e sociali del momento. Seguendo le sollecitazioni offerte dall'idea di nazione in quanto frutto di un processo di costruzione, invenzione e costante ridefinizione, i saggi qui raccolti intendono spostare l'attenzione su quelle costruzioni discorsive (narrazioni, simboli, personaggi e comportamenti di solito registrati in modo acritico) che contribuiscono a tracciare i confini e i caratteri dell'Italia e dell'italianità, per analizzare come la loro produzione sia legata a dispositivi e istituzioni di potere. Vengono quindi analizzati i diversi prodotti culturali per interrogarne il senso, il contesto in cui sono utilizzati e le ricadute sociali e politiche.
25,00 23,75

Contro l'intercultura. Retoriche e pornografia dell'incontro

Walter Baroni

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2013

pagine: 176

Negli ultimi decenni, all'ombra del discorso securitario, centrato sulla minaccia dell'immigrato criminale, è cresciuto anche il discorso interculturale, fondato sulla valorizzazione della ricchezza dell'altro. Quella che a prima vista potrebbe apparire come un'opposizione, in realtà è una solidarietà segreta, che qui si cerca di mostrare, articolando una scrupolosa analisi delle retoriche dell'accoglienza e dell'integrazione. Il dispositivo di enunciazione interculturale è ricostruito attraverso l'esame di materiali eterogenei, che vanno dalle campagne di comunicazione visiva di governo, Ong e associazioni contro la discriminazione, alle opere degli scienziati dell'intercultura e alla letteratura della migrazione. Al centro dell'attenzione vengono poste le modalità con le quali si produce la trasfigurazione discorsiva dei migranti in carne e ossa nell'altro interculturale, una sorta di doppione normalizzato dei primi, costretto a un dialogo tra culture che è poco più che un monologo dei professionisti dell'accoglienza. Nell'insieme, ciò che emerge è un razzismo per così dire sussurrato, che procede parallelamente con la volontà di elevare se stessi per dominare l'altro. Oggetto dell'analisi è dunque la volontà predatoria su cui si costruisce il discorso interculturale, in cui paura, voyeurismo, passione per il travestimento esotico si saldano per rendere possibile l'esibizione pornografica della differenza.
17,00 16,15

Flessibilità. Retoriche e politiche di una condizione contemporanea

Flessibilità. Retoriche e politiche di una condizione contemporanea

Ilaria Possenti

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2013

pagine: 195

Si dice spesso che la flessibilità, se accompagnata da tutele contro la precarietà, ci renderebbe più liberi, coltivando la nostra capacità di affrontare continui cambiamenti. Ma le storie di donne e uomini flessibili raccontano qualcosa di molto diverso: ciò che più facilmente accade, quando della stabilità non si può fare esperienza, è l'impossibilità di fare del mutamento un progetto. La flessibilità di cui qui si parla non è un concetto astorico e astratto, ma un fenomeno caratteristico della modernità postfordista e neoliberista. Si tratta, a ben vedere, di un insieme di discorsi e pratiche che indeboliscono il valore formativo e trasformativo dei percorsi di apprendimento, lavorativi e sociali. Questo "dispositivo" non coltiva ma espropria la capacità di cambiare se stessi e il mondo, colonizzando la vita delle persone e intralciando i percorsi di soggettivazione critica. La flessibilità, potremmo anche dire, ci rende sempre meno cittadini. Il lavoro di Ilaria Possenti indaga sia le premesse teoriche (da James, Dewey e Bourdieu, ad Arendt, Marx e Ricoeur, a Simmel, Bateson e Bauman), sia le implicazioni pratiche del dispositivo di flessibilità (da Sennett e Gallino, ai documenti europei sull'"occupabilità", la "flexicurity" e il "lifelong learning"), mettendo in questione anche grandi narrazioni come la "modernità liquida" e la "fine del soggetto".
18,00

Infami senza lode. Etnografia dei migranti italiani a Toronto e dei «rimasti» in Italia

Infami senza lode. Etnografia dei migranti italiani a Toronto e dei «rimasti» in Italia

Marco De Biase

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2012

pagine: 158

"Infami senza lode" narra le vicende di una parte dei migranti di origine italiana a Toronto e di quelli rimasti in una comunità dell'entroterra campano. Questo libro non è la solita etnografia di Little Italy, ma punta ad analizzare le biografie di uomini e donne in carne e ossa tra il partire e il restare. L'autore si spinge fin dentro le periferie degradate e povere della metropoli canadese e alcuni ambienti della manovalanza camorristica campana, riflettendo sui dispositivi di razzizzazione e criminalizzazione che investono sia i migranti di origine italiana non integrati a Toronto, sia i giovani "rimasti" in una comunità dell'Italia meridionale. In questo senso, si approda all'analisi dei meccanismi di assoggettamento, che seppur in contesti politici, sociali, economici e culturali diversi, riproducono incessantemente il dominio e la subordinazione, generando micro-resistenze fatte di devianza, dissolutezza, illegalismo, criminalità. Una comparazione che, nella quotidianità dell'esclusione e della differenza da un lato all'altro dell'Oceano, ha svelato molte contraddizioni sottese all'esperimento multiculturale in atto a Toronto e alle narrazioni culturaliste che investono sia la "comunità italiana" in Canada, sia la "comunità dei rimasti" in Italia.
15,00

Parlare di razza tra Italia e Stati Uniti

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2012

pagine: 318

Episodi recenti di violenza razzista hanno cominciato a incrinare il mito degli "italiani brava gente". L'idea diffusa della diversità della nostra storia rispetto a quella, segnata da schiavitù, segregazione, imperialismo e conflitti razziali, di altre nazioni, sia in Europa sia nelle Americhe, è basata sulla rimozione del passato coloniale dell'Italia. All'amnesia storica si accompagna un presente in cui la rilevanza della "razza" viene negata. Tuttavia la "razza" - formazione storico-culturale che paradossalmente esiste e non esiste, in quanto pur essendo priva di referenti oggettivi nella realtà produce in essa effetti significativi - opera quotidianamente sia come categoria sociale e strumento di esclusione, sia come costruzione simbolica e istanza identitaria. I saggi di questo volume, in dialogo con la storiografia più recente del colonialismo italiano, con gli studi sulla whiteness e sulla traduzione culturale, offrono un panorama ampio e articolato dei modi in cui la "razza" entra nei discorsi sociali, politici e culturali dell'Italia contemporanea. Attraverso un approccio comparativo e multidisciplinare, che prende in esame il passaggio di discorsi, testi, immaginari e pratiche tra l'Italia e gli Stati Uniti, il volume illumina i modi in cui il paradigma razziale statunitense, fondato sul binomio bianco/nero, viene declinato e tradotto secondo dinamiche specificamente nazionali.
25,00 23,75

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