Orthotes: Phi/psy
Ascolto. L'orecchio tagliato dello psicoanalista
Fabio Galimberti
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2025
pagine: 404
C’è tanto bisogno di ascolto, si dice. Ma che cosa vuol dire ascoltare? Crediamo di saperlo: capire, entrare in consonanza, essere empatici e ricettivi, comprendere chi parla anche al di là dell’espressione verbale. Ma nella pratica clinica (e forse anche nella vita quotidiana) questa è una versione semplicistica dell’ascolto e persino fuorviante. Uno psicoanalista da quest’orecchio non ci sente così tanto, perché non ha scorciatoie o miracolose facoltà di ricezione. Avere orecchio nella cura, un orecchio tagliato per l’ascolto, è risvegliarsi dal sogno della comunicazione riuscita, è sottrarsi alla fantasia dell’unione perfetta tra parlante e uditore. È ammettere che tra i due c’è una spaccatura, incolmabile, che si rivela ad esempio nella stranezza degli equivoci, dei malintesi e dei fraintendimenti, quella spesso presente nelle opere d’arte (in letteratura, cinema o teatro che sia). Dando rilievo a questa stranezza, l’ascolto analitico non è solo consonante o risonante, ma soprattutto dissonante.
La casella vuota. Sulla struttura
Claudia Compiani, Riccardo Panattoni
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2025
pagine: 106
Addentrarsi nei punti ciechi di una struttura, nei suoi vuoti, sottende un’esigenza reale quanto effimera: indicare quelle intensità sottili che permettono di far respirare la struttura, mantenerla in vita, rinnovare la sua continua insorgenza e con essa i soggetti, gli oggetti, i discorsi e le pratiche culturali che, lì, vi prendono forma. Ogni struttura, individuale, familiare, sociale che sia, sorge a partire dalla composizione dei differenti elementi che le danno corpo, a partire dalla singolarità del loro stesso incontro. Predisporsi all’incontro permette di far esistere e risuonare il piano di co-esistenza, quel campo singolare d’iscrizione comune.
Dalla struttura alla matrice. Politiche della psicosi a partire da Jacques Lacan
Viviana Faschi
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2023
pagine: 154
Jacques Lacan ci ha insegnato che la psicosi è “strutturata” e che questa struttura è antipodale rispetto a quella nevrotica. Compiendo un percorso a ritroso nella clinica delle psicosi, questo volume vuole scommettere sull’idea che ci sia qualcosa di antecedente alla struttura. Una matrice, la quale, secondo causalità insieme aleatorie e contingenti, stocastiche e necessarie, fa propendere il soggetto per l’una o l’altra struttura. Si scopre così che il confine che separa nevrosi e psicosi non è così netto come si è pensato, e che ci troviamo sempre di fronte a soggettività che non sono né totalmente nevrotiche né totalmente psicotiche, ma sono semmai abitate dalle infinite sfaccettature di questa solo apparente dicotomia.
L'inconscio e il trascendentale. Saggi tra filosofia e psicoanalisi
Giovanni Leghissa
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2023
pagine: 152
In un gioco di attrazione e repulsione, la filosofia, nel corso del Novecento, ha variamente dialogato con la psicoanalisi, sia freudiana che lacaniana. Più che dialogare, o ipotizzare delle ibridazioni più o meno feconde, si tratterebbe però di accogliere la psicoanalisi in seno alla filosofia riconoscendone l’assoluta estraneità, prendendo cioè sul serio il fatto che la psicoanalisi è una “scienza senza sapere”. In virtù di tale rispecchiamento nel suo altro, il sapere filosofico acquista la possibilità di vedere la macchia cieca che lo abita quando esso articola la questione della fondazione. In questo libro la posta in gioco è data proprio dalla necessità di un rilancio della fondazione trascendentale che mostri, nel suo farsi, il carattere infondato del gesto che interroga le condizioni di possibilità del pensabile.
La somiglianza
Pierre Klossowski
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2022
pagine: 164
E se fossimo noi i mezzi di comunicazione? Se fossero gli umani i primi media? Questa è l’ipotesi che fa da sfondo ai saggi de La somiglianza: un trattato sulla comunicazione che ha nell’incomunicabilità il suo centro propulsore. Pierre Klossowski vi medita sui suoi romanzi e i suoi quadri, analizzando le diverse forme di comunicazione con cui si è cimentato: dalla pittura alla scrittura, dal dialogo alla conversazione muta, dall’idioma corporale alla divinazione, dal cinema alla magia. Ma la lezione de La somiglianza è, anzitutto, la lezione dell’immagine. Per natura private, in quanto indiscernibili dal fantasma che fa di noi dei casi singolari, le immagini assicurano la comunicazione autentica: lo scambio dei corpi attraverso il linguaggio segreto dei segni corporali. Ognuna può impadronirsi di tutti pur non essendo di nessuno. L’immagine fa qualcuno, ma qualcuno che – anche quando è solo, silenzioso – è parlato e pensato da un fuori non dominabile. Per Klossowski non abbiamo immagini, siamo immagini: simulacri degli impulsi che abitano l’anima disputandosene voce e fisionomia.
Il teatro del desiderio. Jacques Lacan, da Platone a Spinoza
Matteo Bonazzi
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2022
pagine: 222
Ogni tentativo di costruire un’etica tende a evocare la dimensione dell’inconscio. Questa scoperta freudiana ci invita a una rilettura delle etiche passate, da Platone a Heidegger e oltre, per trovarvi l’illuminazione e, dopotutto, la storia sotterranea dell’etica dell’analista che “non costituirà un progresso se riguarderà solo alcuni”. A farci da guida con queste parole è Jacques Lacan, il cui costante confronto con la filosofia ci offre uno stile di lettura che si traduce immediatamente in un esercizio di scrittura. Se ne ricava un modo del tutto singolare di ereditare la tradizione: senza riesumarla nostalgicamente né contestandola, ma assumendola a rovescio. Un lascito inedito che ci permette di articolare la stessa etica psicoanalitica al di là della sua versione più classica, incentrata sul primato del desiderio e della dialettica, verso una diversa topologia. L’Oggetto che causa il desiderio, e la sua soddisfazione, viene così a offrire una nuova bussola per orientarci nella complessità della vita contemporanea.
L'inconscio macchinico. Saggi di schizoanalisi
Félix Guattari
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2022
pagine: 318
La trasformazione della psicoanalisi in componente essenziale dell’ordine sociale non giustifica la rinuncia totale all’analisi dell’inconscio. Così come pure lo stallo in cui si trovano i movimenti rivoluzionari non deve lasciare il passo alla diserzione della politica. Bisogna porre fine alla dittatura del cogito, accettare che concatenamenti materiali, biologici, sociali, siano in grado di “macchinare” la propria sorte e di creare degli universi complessi eterogenei. Tali sono le condizioni per comprendere come il desiderio, anche quello più intimo, possa agganciarsi e comunicare con il campo sociale.
La lettera che cade. Jacques Lacan e l'uomo come scarto
Bruno Moroncini
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2022
pagine: 286
Per Freud l’astronomia copernicana, l’evoluzionismo darwiniano e la scoperta dell’inconscio avevano relegato l’uomo alla periferia dell’universo: non ne occupava più il centro come aveva creduto per millenni. Jacques Lacan ha completato l’opera della distruzione dell’illusione umanocentrica: l’uomo è scarto, residuo. Di più: escremento, spazzatura e detritus. Il libro ricostruisce questa tesi estrema sull’essenza dell’uomo mettendo a confronto l’insegnamento lacaniano con i più vari aspetti della produzione culturale soprattutto novecentesca: in primo luogo, la letteratura (Gide, Poe, Blanchot), poi la filosofia (il decostruzionismo, la ricerca genealogica di Michel Foucault, il pensiero di Bataille e l’ermeneutica di Ricœur), quindi il campo delle scienze umane (Saussure, Lévi-Strauss) e la logica moderna e la teoria degli insiemi (Boole, Cantor). Per arrivare alla fine a ipotizzare un nuovo discorso sulla natura dell’umano, e dunque una nuova antropologia: l’antropologia dei rifiuti.
Disegnare, la formula di Freud
Gianluca Solla
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2022
pagine: 218
Una discreta folla di disegni popola l’opera di Freud lungo i decenni in cui la sua riflessione prende forma. Presenze enigmatiche e sorprendenti, questi disegni partecipano all’invenzione di una nuova lingua. Disegnano i margini di un’opera teorica e clinica al tempo stesso, per arrivare a ridefinire la funzione stessa del vedere e dell’analizzare. Sostengono così l’invenzione della psicoanalisi, perché il loro tratto grafico non è mai l’illustrazione di una parola già presente e risolta, ma ambisce a estendere e insieme a intensificare la riflessione. La formazione di neurologo avrebbe permesso a Freud di dare solidità scientifica alla nascente psicoanalisi. Eppure, per descrivere la vita della psiche occorreva rischiare di perdere l’evidenza realistica dell’anatomia e della neurologia. Occorreva osare un pensiero della costruzione e della congettura, del sogno e del fantasma. È qui che si inscrive la necessità di abbandonare il piano dei minuziosi disegni di nervi e di tessuti della sua formazione giovanile, per approdare a un pensiero congetturale a cui il disegno partecipa a pieno titolo.
Teleplastia. Saggio sulla psiche interrotta
Silvia Vizzardelli
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2021
pagine: 196
Questo libro insegue una parola, il prefissoide tele, che ha una strana natura. Indica la lontananza proprio quando, nei suoi composti, si associa alla prossimità dell'affetto, all'intimità del movimento, all'attitudine di plasmare forme. Telepatia, telecinesi, teleplastia. Tra queste, in primo piano è la teleplastia, facoltà di creare forme a distanza, a mani libere, che agli inizi del Novecento ha ammaliato filosofi, psichiatri, scienziati non intimiditi da ciò che accadeva dietro le tende dei setting medianici. Siamo negli anni in cui nasce e si assesta la psicoanalisi, e dunque il magnetismo del tele coinvolge anche la neonata disciplina. Cos’è infatti la psicoanalisi se non il tentativo di concepire una relazione fondata sul non-rapporto? Tra coscienza e inconscio, tra psiche e corpo, tra analista e paziente. Figure unite nella loro rottura e inaccessibilità. La sfida è quella di abbandonare la concezione classica della causalità psichica a favore di una causalità sconcertante che istituisce legami a distanza. La soggettività ci apparirà come uno sfogliettamento di scritture e superfici parallele, tenute insieme da un legame selvaggio che, a stento, chiameremmo ancora storia.
La ballata del mangiatore di cervella. Kris, Lacan e l'eredità freudiana
Sergio Benvenuto
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2020
pagine: 150
Nel 1939, a Londra, un giovane professore va a fare analisi con Ernst Kris per risolvere un problema che lo tormenta: si sente come forzato a "rubare" le idee ai colleghi. Lacan riprenderà questo caso di Kris più volte, in modo quasi ossessivo, per elaborare alcune sue teorie focali: sul rapporto del soggetto al significante, sull'acting out in analisi, sull'anoressia mentale, sulla tecnica analitica. Benvenuto, assumendo i modi del detective, ci conduce in questa inchiesta a zig zag a partire dai testi di Kris e di Lacan, immergendoli nell'epoca e nella storia della psicoanalisi e non solo: le Grandi Controversie tra gli analisti londinesi e la guerra, i conflitti di Lacan con l'istituzione psicoanalitica e il suo rapporto ambivalente con la chiesa cattolica… Sullo sfondo di questo affresco d'epoca, estraneo a ogni agiografia degli psicoanalisti, Benvenuto dà prova di un metodo di lettura e interpretazione dei testi, leggendoli a sua volta con spirito psicoanalitico. In questa psicoanalisi degli psicoanalisti, emerge una scommessa filosofica fondamentale: quel che conta di un testo, ancor più ciò che dice, è ciò che, senza riuscire a dire, mostra.
Il seminario perpetuo. Il tardo e l'ultimo Lacan
Gioele P. Cima
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2020
pagine: 480
Ad oggi, l’insegnamento di Lacan è stato largamente assorbito da quello che lui stesso definiva sprezzantemente «il discorso dell’Università»: ogni anno il nome di Lacan appare in decine o persino centinaia di pubblicazioni, che spaziano dalla psicoanalisi alla filosofia, diramandosi sino alla letteratura, le scienze sociali e persino l’architettura. Tuttavia la sua attuale ricezione rimane ancora drasticamente oscurata da tre importanti punti ciechi, che questo libro definisce “oscurantismi”. Questo libro mira a scardinare il terzo oscurantismo lacaniano, e cioè la sequenza finale dei Seminari dello psicoanalista francese (XXI, XXII, XXIV, XXV, XXVI, XXVII), fornendo un’introduzione critica al pensiero del tardo e dell’ultimo Lacan. Analizzando i concetti chiave di questo periodo (la costitutiva “stupidità” del sapere, il nodo borromeo, la spazialità, la metalingua, l’ipotesi del terzo sesso, la temporalità e l’inconscio une-bévue), il libro intende mostrare come la conclusione logica dell’insegnamento di Lacan corrisponda necessariamente alla sua conclusione cronologica, e cioè ad un Seminario Perpetuo.