Petite Plaisance: Divergenze
Contro il capitalismo, oltre il comunismo. Riflessioni su di una eredità storica e su un futuro possibile
Costanzo Preve
Libro: Libro in brossura
editore: Petite Plaisance
anno edizione: 2021
pagine: 112
Il problema filosofico del comunismo, distinto da quello storico e ideologico, sta nella legittimità o meno della sua riproposizione attuale. Mentre la prospettiva di un suo rinnovamento radicale può sembrare seducente, la prospettiva di una sua “ripetizione” sarebbe una triste tragicommedia storica. L’autore tenta una definizione più o meno univoca di comunismo, con un ritorno alla nozione originale di comunismo in Marx. Vengono poi discusse le posizioni dell’odierno anticomunismo teorico, da F. Furet ad E. Nolte fino al noto Libro Nero del Comunismo. Si affronta poi la contraddizione fra carattere illimitato della produzione capitalistica e l’ipotesi di Marx che lo svolgimento della dinamica del valore ne sia un limite immanente insuperabile. Questo presupposto comune ai rifondatori ed ai ripetitori del comunismo storico novecentesco viene qui criticato radicalmente. L’accettazione di questa critica, però, non lascia le cose come prima, perché fa capire che c’è bisogno di un fondamento teorico complessivo nuovo per la comprensione non solo del modo di produzione capitalistico, ma anche di un’eventuale possibile transizione ad un nuovo modo di produzione diverso e migliore.
Pratica filosofica e politica in Costanzo Preve
Salvatore Bravo
Libro: Libro in brossura
editore: Petite Plaisance
anno edizione: 2021
pagine: 216
La filosofia è pratica ermeneutica. La ricostruzione genetica della particolare postura filosofica di Costanzo Preve è un’operazione complessa, e certamente esercizio quanto mai laborioso, a causa della copiosa produzione di scritti e dell’ordito di mezzi da lui scelti per portarla a noi. Malgrado tali difficoltà, può senz’altro affermarsi che la filosofia di C. Preve è stata costantemente dialogica, aliena all’innalzamento di sterili palizzate ideologiche, poiché al contrario mirava – facendo leva sulla forza del concetto – a scanalare brecce nelle cinte fortificate di purismi e ideologie rinchiuse in se stesse. È questa una capacità che gli ha consentito di elaborare una sintesi tra tradizioni e filosofi differenti, divergenti, allo scopo di ritrovare un sentiero che conducesse fuori dalla palude del nichilismo. Tale genesi composita fa sì che l’addentrarsi nel suo pensiero sia un’esperienza di “straniamento”, perché egli sa mettere proficuamente in crisi le facili e sterili dicotomie su cui reggono quei poteri sclerotizzati nell’abitudine, assieme a quei pregiudizi ideologici che favoriscono il consolidamento dei totalitarismi ideali, siano questi confessi e riconosciuti o meno.
Il marxismo e la tradizione culturale europea
Costanzo Preve
Libro: Libro in brossura
editore: Petite Plaisance
anno edizione: 2021
pagine: 304
Nella Premessa di questo studio si chiarisce come l’attuale tramonto della discussione sul marxismo sia probabilmente temporaneo e congiunturale, perché è legato a processi di rimozione, silenziamento ed elaborazione del lutto della generazione del Sessantotto europeo. Nell’Introduzione si affronta il problema del rapporto del marxismo con la questione sociale e la questione nazionale. Nel primo capitolo si discutono le tre principali eredità europee del pensiero originale di Marx, l’escatologia di origine giudaica e cristiana del senso orientato della storia, la filosofia illuministica della storia ed infine la scienza filosofica complessiva dell’idealismo tedesco. Nel secondo capitolo si discutono i rapporti del marxismo storico centenario europeo (1889-1989) con tre grandi correnti culturali europee successive, e cioè nell’ordine il positivismo, l’esistenzialismo e il post-moderno. Nel terzo capitolo si propone un’interpretazione storiografica complessiva dell’intero ciclo di sviluppo storico, oggi ormai concluso, del comunismo storico novecentesco realmente esistito (1917-1991). Nel quarto capitolo si discute dell’identità culturale europea.
Hegel Marx Heidegger. Un percorso nella filosofia contemporanea
Costanzo Preve
Libro: Libro in brossura
editore: Petite Plaisance
anno edizione: 2021
pagine: 96
Un percorso nel pensiero degli ultimi due secoli attraverso Hegel, Marx e Heidegger può aprire orizzonti imprevisti secondo le letture tradizionali. Hegel ha proposto un modello filosofico di padronanza concettuale delle nuove contraddizioni specifiche della modernità sulla base della stretta unione fra il recupero positivo dell’esperienza del negativo e del conflitto e la salvaguardia di un orizzonte trascendentale logico ed ontologico. Si tratta di un modello ancora valido, ed anzi insuperato nelle sue linee essenziali. Marx ha concretizzato il rapporto filosofico fra negativo e positivo come rapporto storico intermodale fra capitalismo e comunismo e ha creduto di far bene abolendo l’orizzonte trascendentale logico ed ontologico, voltando le spalle a Hegel preferendogli la soluzione teorica dell’ultimo Schelling. Questa soluzione può rovesciarsi facilmente in positivismo, come in effetti è avvenuto. Heidegger ha restaurato l’approccio trascendentale di Hegel in un modo assolutamente nuovo. La sua soluzione riflette una diminuzione della padronanza progettuale degli uomini sulla loro società a causa della risoluzione della storia della metafisica occidentale in tecnica planetaria.
Destra e sinistra. La natura inservibile di due categorie tradizionali
Costanzo Preve
Libro: Libro in brossura
editore: Petite Plaisance
anno edizione: 2021
pagine: 112
La globalizzazione capitalistica ha sconvolto il panorama storico, politico e culturale in cui si erano formate la Destra e la Sinistra. Nonostante il crescente disagio a definire le differenze e le opposizioni, vi è come un’invincibile resistenza a lasciar cadere la dicotomia, certamente causata dalla legittima paura dello spaesamento e del sentirsi orfani di radici, identità e appartenenze. Occorre superare questa paura. La globalizzazione capitalistica ha infatti una natura di destra in economia, di centro in politica e di sinistra nella cultura, e sconvolge ogni dicotomia. Le nozioni di Destra e di Sinistra non hanno alcuna consistenza veritativa, ma si muovono in un mondo virtuale ed ideologico. In questo saggio vengono sottoposte a critica le posizioni di N. Bobbio sulla dicotomia destra/sinistra, di M. Revelli sulle nuove soggettività sociali comunitarie, di M. Tarchi sull’evoluzione della “nuova destra”. Pur salvando le ragioni della memoria storica che hanno legittimato l’opposizione Destra/Sinistra, non ci si deve impedire di mettere a fuoco le nuove contraddizioni etniche, religiose, culturali e sociali provocate dall’inedito presente in cui siamo immersi.
Pilocchio. Storia di un Pinocchio dei nostri giorni
Salvatore Antonio Bravo
Libro: Libro in brossura
editore: Petite Plaisance
anno edizione: 2021
pagine: 128
Nel “PILocchio, un Pinocchio dei nostri giorni, è come trovarsi palesate, senza per questo cadere nella disperazione e nel pessimismo, le armi più efficaci che il potere usa per dominare. Le sue avventure sono le nostre avventure, inquietudine non rassegnata, incessante tensione per uscire dalla “caverna”. Pinocchio, sintomo di un mondo disumanizzato, è altresì vitalità di colui che cerca guarigione. I processi di identificazione con il burattino favoriscono il riattivarsi di energie critiche. Rileggere “Pinocchio” può significare l’inizio di un processo di emancipazione dalla “banalità del male” in cui siamo immersi, e che spesso rimuoviamo per cedere agli automatismi senza concetto. Siamo chiamati al dialogo, ad affinare lo sguardo. All’antiumanesimo del pessimismo è necessario contrapporre la forza storica della vita, che non si lascia prosciugare dal sole nero del potere, ma sa leggere il presente con le categorie del pensiero, generatrici di “possibilità”. Solo la parola libera: l’avventura della vita esige partecipazione, la salvezza è sempre possibile, se si rinuncia ad un individualismo senza storia e bellezza. “Pinocchio” è veicolo di consapevolezza comunitaria.
Conoscenza, scienza e filosofia. Profili di scienziati e filosofi della scienza da Talete alla fisica contemporanea
Vincenzo Brandi
Libro: Libro in brossura
editore: Petite Plaisance
anno edizione: 2020
pagine: 512
Il libro raccoglie gli articoli pubblicati dall’autore nel corso di circa 10 anni per la rubrica scientifica della rivista «La Voce di G.A.M.A.DI.», con alcune pagine di conclusioni e commenti finali. In entrambe le parti del testo vengono illustrate e difese la scienza sperimentale e le filosofie naturaliste, materialiste ed empiriste quali principali strumenti di conoscenza e progresso per l’umanità; a partire dagli antichi filosofi greci della natura, come Democrito, la grande scienza ellenistica di Archimede, passando per Galilei, Bacone, Hume, Engels, senza trascurare tutti quei fisici teorici che si sono comunque basati sui fatti e sull’esperienza, come Newton, Boltzmann o Einstein, fino ai contemporanei Hawking e Penrose. Critiche vengono svolte verso tutte le filosofie di tipo idealistico, metafisico, ed empirio-criticista, senza risparmiare filosofi che vanno per la maggiore, come Platone, Aristotile, Hegel, Croce, e tutti gli epistemologi post-moderni, una volta di moda, come Popper, Khun, Feyerabend, Lakatos, Quine, che hanno messo in forse il valore della scienza sperimentale considerata pura ideologia.
Il bombardamento etico. Saggio sull'interventismo umanitario, l'embargo terapeutico e la menzogna evidente
Costanzo Preve
Libro: Libro in brossura
editore: Petite Plaisance
anno edizione: 2020
pagine: 240
Il saggio – storico, politico e filosofico – contiene quattro ossimori, concepiti per provocare nel lettore lo “spaesamento” per un autonomo processo di riflessione critica, per affrontare con animo libero gli enigmi dell’ideologia di legittimazione di questa inedita società capitalistica. Sono richiamati i casi delle due guerre contro l’Irak nel 1991 e contro la Jugoslavia nel 1999, condotte con pretesti addotti dalle potenze imperiali, e amplificati dal sistema giornalistico e culturale dominante. Si ricerca poi il fondamento metafisico segreto del trattamento differenziato di Auschwitz e di Hiroshima ed il conseguente pentimento diseguale e manipolato che ne è seguito. La metafisica laica del Giudeocentrismo è servita per imporre una nuova lettura storico-religiosa del Novecento, ma non per contribuire ad una corretta comprensione delle cause che hanno portato al genocidio ebraico, una comprensione che dovrebbe impedire nel futuro il ripetersi di simili catastrofici eventi. Si individua infine in una cultura di resistenza il presupposto necessario per una futura costituzione di forze politiche e sociali in grado di sostenere il confronto che certamente verrà.
La fine dell'Urss. Dalla transizione mancata alla dissoluzione reale
Costanzo Preve
Libro: Copertina morbida
editore: Petite Plaisance
anno edizione: 2020
pagine: 64
La dissoluzione dell'URSS, consumatasi a partire dal 1991, è fenomeno interno alla storia del fallimento del comunismo storico novecentesco, e nello stesso tempo conserva elementi peculiari. L'URSS si riferiva ideologicamente a K. Marx, che però escluse sempre la possibilità di una transizione al comunismo su base politica e statuale. In questo saggio viene proposta un'interpretazione storica concisa delle principali tappe di storia dell'URSS. Legittimità storica, politica e morale della rivoluzione del 1917 condotta da Lenin. Costruzione da parte di Stalin di una società di classe divisa in dominanti e dominati. Stabilizzazione del dominio burocratico collegiale attuata da Krusciov a partire dal 1956. Maturazione sotto Breznev delle condizioni strutturali della dissoluzione dell'URSS. La perestrojka di Gorbaciov come unità di un tentativo fallito di riformismo ed una controrivoluzione burocratica preventiva atta a mantenere una società di classe. Fallimento di Eltsin nel realizzare un'accumulazione primitiva del capitale sulla base di un'alleanza fra capitale mafioso, capitale burocratico e transnazionali capitalistiche occidentali.
Individui liberati, comunità solidali. Sulla questione della società degli individui
Costanzo Preve
Libro: Libro in brossura
editore: Petite Plaisance
anno edizione: 2020
pagine: 96
L'analisi filosofica dell'individualismo, dell'individuo moderno e della società degli individui può portare ad interessanti scoperte. Che Chomsky non è soltanto un grande linguista, ma un convincente filosofo della natura umana. Che l'analisi di Hegel sulla situazione dell'individuo nel mondo romano antico conserva una sconcertante attualità in questo periodo di americanizzazione. Che la nostalgia di Adorno per l'individualità borghese resta uno dei punti più alti della filosofia del Novecento. Che Wittgenstein aveva della filosofia una concezione terapeutica per l'individuo. Ecco i punti essenziali trattati in questo saggio. Primo: che Marx non è stato un pensatore organicista o collettivista, ma a tutti gli effetti individualista. E che però la sua mirabile concezione della libera individualità è stata indebolita da una concezione antipolitica, mutuata dal capitalismo utopico di A. Smith. Secondo: che l'individualità moderna presenta un carattere dialettico, perché da un lato è il supporto flessibile ideale di una manipolazione capitalistica illimitata, ma dall'altro può realisticamente diventare un centro di resistenza antropologica e sociale a questa stessa manipolazione.
L'animalizzazione dell’essere umano nel capitalismo
Salvatore Antonio Bravo
Libro: Libro in brossura
editore: Petite Plaisance
anno edizione: 2020
pagine: 192
"I filosofi ci accompagnano nel tempo della nostra vita, e imprimono svolte creatrici ai concetti che noi stessi formuliamo. Il presente testo è il risultato del tempo trascorso assieme agli scritti di Costanzo Preve, della sua presenza nelle mie riflessioni, del confronto dialettico e dello scontro vivo, alimento continuo e condizione sine qua non, perché emergessero i temi, le problematiche, le riflessioni sull’ordito del mondo storico. L’indugiare assieme con lo sguardo dialettico è la cifra del pensiero vivo, mai schematico o prefabbricato, e questo è realmente comunità. Mi piace ricordare la metafora dello sguardo della civetta con la sua profondità orizzontale e verticale, che tematizza il noto, e consente al reale di diventare razionale. Se tutto ciò manca, il pensiero resta spoglio, e l’essere umano animalizzato, involuto nel suo abbandono etico. Ciò che, invero, può consentire di trascendere tale tragica condizione è una maturazione del pensiero, di quello che si configura, prende forma, in maniera solare, dal caos latente che nutre le nostre azioni."
Elementi di politicamente corretto. Studio preliminare su un fenomeno ideologico sempre più invasivo
Costanzo Preve
Libro: Libro in brossura
editore: Petite Plaisance
anno edizione: 2020
pagine: 64
Questi i temi discussi: La teoria marxiana dei modi produzione; Liberarsi dalle stupidaggini; Sulla fine della religione; Sulla fine dell’arte/Sulla fine della filosofia; Il regno delle ideologie e le sue forme; La forma ideologica del Politicamente Corretto; Nascita del Politicamente Corretto; I due momenti della genesi del Politicamente Corretto; Il fallimento della Vecchia Sinistra Americana; Dalla Vecchia Sinistra alla cosiddetta Nuova Sinistra; Un possibile grottesco equivoco; La principale caratteristica del Politicamente Corretto; Le diagnosi illusorie; Il Politicamente Corretto come illusione socialmente necessaria; Il Politicamente Corretto come formazione ideologica; L’Americanismo; La religione olocaustica; La teologia dei diritti umani; L’antifascismo cerimoniale; La dicotomia Destra-Sinistra; Quanto durerà ...?