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Petite Plaisance: Divergenze

Costanzo Preve e l'anarchismo. Critica al potere e all'individualismo senza fondamento veritativo, elogio dei diritti individuali e comunitari, comunismo come sperimentazione libertaria, nel perenne nucleo anarchico della filosofia

Salvatore Bravo

Libro: Libro in brossura

editore: Petite Plaisance

anno edizione: 2025

pagine: 96

Costanzo Preve e l’anarchismo: tema di non facile studio ed esposizione. Difatti, nelle opere del filosofo sono sì presenti richiami e riferimenti al pensiero anarchico, ma non può dirsi che egli abbia trattato l’argomento estensivamente e generosamente in opere specifiche. Ciò detto, in questo lavoro l’autore muove da un assunto inconfutabile e costantemente corroborato dalla sua scrittura: è apprezzabile e indubbio il rispetto che Costanzo Preve ebbe per la postura etica dell’anarchismo, in particolare nella sua “stagione nobile” tra Ottocento e Novecento, tanto quanto, parallelamente, la sua lontananza etica dall’anarchismo individualistico post-sessantottino. I bisogni autentici e i desideri indotti sono direttamente contrapposti: i primi sono parte integrante della fragile progettualità dell’anarchismo nella sua c.d. “stagione nobile”, mentre l’anarchismo individualista trova il suo fondamento nel desiderio, divenendo ingranaggio integrante dell’egemonia culturale che legittima il capitalismo. Tra analogie e differenze, Costanzo Preve sorprende ancora una volta per la sua lucida capacità di analisi critica, in un’ottica di progettualità emancipatrice.
13,00 12,35

La passione durevole. Oltre la nostra particolarità, per un nuovo inizio

Costanzo Preve

Libro: Libro in brossura

editore: Petite Plaisance

anno edizione: 2025

pagine: 240

La «passione durevole» è capacità di trasformare il sentimento di eguaglianza e giustizia della gioventù rivoluzionaria in modo che sappia esprimersi in un’opposizione al capitalismo matura, tenace, perseverante, non contingente ma duratura, in grado di resistere alle alterne fasi della vita politica e culturale della società. Un ideale difficile da conseguire nella concretezza. Ma l’insensatezza politica e la degradazione culturale, punti di caduta del capitalismo moderno, sono tali da rendere questo ideale uno slancio quanto mai necessario della ricerca teorica e della prassi politica. Non vengono proposte soluzioni dogmatiche: si suggeriscono impostazioni ammissibili su questioni delicate, problematiche e controverse. Tema centrale di questo libro è il difficile rapporto tra comunismo e democrazia: una coniugazione ardua e irta di questioni spinose. Le proclamazioni sin troppo affrettate, e “interessate” per il capitalismo, sulla fine epocale del comunismo sono – in un’ottica del possibile – destinate a infrangersi su brusche smentite, atteso però che il comunismo, come movimento mondiale, sappia in futuro rifondarsi su una pratica radicale di nuova democrazia.
20,00 19,00

Anarchia e comunismo. Pëtr A. Kropotkin, Errico Malatesta, Luigi Fabbri

Salvatore Bravo

Libro: Libro in brossura

editore: Petite Plaisance

anno edizione: 2025

pagine: 376

I pensatori anarchici sono stati oscurati e censurati lungamente dal dibattito politico e filosofico. La prospettiva anarchica è oggi ancor più preziosa che in passato, poiché il confronto con essa consente di comprendere gli errori del trascorso comunismo reale e di immaginare nuovi percorsi per la rifondazione del comunismo ancorandoli all’umanesimo e alla libera associazione tra i lavoratori. Pëtr A. Kropotikin, Errico Malatesta e Luigi Fabbri furono anarchici e pensatori della prassi. Non furono pensatori “sistematici”, perché ricercarono “nuove forme organizzative per il comunismo”. Rileggerli significa confrontarsi con “la buona politica del comunismo” senza la quale non vi è “progettualità” e non vi la “speranza”. L’ottimismo antropologico è stato posto in palese evidenza, poiché il pessimismo “razionalista” del nostro tempo è il sostegno più solido alla naturalizzazione del totalitarismo del mercato.
30,00 28,50

La contraddizione come problema e la filosofia in Mao Tse-tung

Salvatore Bravo

Libro: Libro in brossura

editore: Petite Plaisance

anno edizione: 2024

pagine: 216

Rileggere Mao Tse-tung è atto di consapevolezza storica con cui decodificare l’anomia del presente. Alla cancel culture, cultura della cancellazione – che avanza in ogni dove e il cui intento è rendere l’umanità schiava di un presente cristallizzato –, è necessario opporre la memoria, come ripensamento e rammemorazione del passato che solo così si proietta nel futuro. La contraddizione e il soggettivismo oggi imperanti sono indagati da Mao sul piano del concetto e per mezzo di immagini. Pertanto “approssimarsi a Mao” è uno dei modi possibili per tornare a rendere “reale e razionale” la storia del nostro tempo. La prassi odierna è neutralizzata da pregiudizi ideologici, tarpata dal politicamente corretto, ed è per questo che la lettura di autori eclissati dalla temperie attuale può condurre all’elaborazione di una nuova prospettiva storica. A patto però di inquadrare la complessità dell’ideatore e guida della “Lunga Marcia” all’interno della multifattorialità del suo periodo storico, individuando le potenzialità del suo pensiero rimaste inespresse anche a causa delle tragiche contingenze del tempo da lui vissuto.
25,00 23,75

Le scuole di cui abbiamo bisogno e perché non le abbiamo

Eric Donald, Jr. Hirsch

Libro: Libro in brossura

editore: Petite Plaisance

anno edizione: 2024

pagine: 304

Le “riforme” scolastiche che hanno traviato la scuola europea e quella italiana si ispirano a modelli statunitensi. Di qui l’urgenza di studiarli accuratamente. Questo libro documenta lo sfacelo della scuola americana e lo spiega con il potere che vi esercita la pedagogia progressista, che soggiace ai tabù rousseauiani sulla trasmissione delle conoscenze teoriche, impedisce dunque alla scuola di insegnarle in modo diretto e la riduce a un ambiente di apprendimento, nel quale gli alunni acquisirebbero le abilità formali per evoluzione interna risvegliata dalle attività spontanee. Essi sono abbandonati all’ignoranza. Poiché la mancanza d’istruzione colpisce con più forza i figli delle famiglie svantaggiate, la scuola che rinuncia alla conoscenza per il timore ugualitario di differenziare gli alunni, non solo, come capì Gramsci, esaspera il divario di classe, ma fa mancare la cultura comune necessaria alla mediazione dei contrasti politici, così che la società perde la capacità di dialogo e si disgrega. Vi è conflitto tra pedagogia e didattica perché nascono da diversa origine, così come due circonferenze che si intersecano non hanno lo stesso centro, come dimostra Euclide.
30,00 28,50

Antichi filosofi

Enrico Moscarelli

Libro: Libro in brossura

editore: Petite Plaisance

anno edizione: 2024

pagine: 520

Per riferire illustri precedenti all’impostazione di questo libro, Bacone ha osservato: «È qui, nella cultura umanistica (a partire da Petrarca) che matura il rifiuto della tesi aristotelica di una continuità nello svolgimento del pensiero che, avviato dai presocratici, culmina e si completa in quello di Aristotele. Il filosofo di Stagira non è affatto il continuatore e il perfezionatore della filosofia e della scienza arcaiche. Anzi ne è il calunniatore e il falsificatore. La via proposta da Aristotele è contraria e alternativa a quella dei più antichi filosofi-scienziati». Lo stesso dicasi di Platone. Ma più indignato di Bacone è Giordano Bruno, secondo cui: «Egli [Aristotele] non solo non aveva apprezzato le dottrine dei filosofi antichi, suoi predecessori, ma, citandoli, ne aveva distorto il pensiero “malamente e scioccamente riportando le opinioni de gli antiqui, e de maniera tal sconcia, che né manco gli fanciulli e le insensate vecchie parlere bono e intendere bono come io introduco quelli galant’uomini intendere e parlare”».
35,00 33,25

Elogio della filosofia. Fondamento, verità e sistema nella conoscenza e nella pratica filosofica dai Greci alla situazione contemporanea

Costanzo Preve

Libro: Libro in brossura

editore: Petite Plaisance

anno edizione: 2024

pagine: 128

«Elogio della Filosofia» di Costanzo Preve ci pone dinanzi a una verità che la cultura del politicamente corretto occulta: la Filosofia è prassi veritativa al servizio dell’umanità. I filosofi non sono organici ai poteri o alle istituzioni, ma sono “cercatori di verità”. La Filosofia è relazione donativa che infrange l’ossificato atteggiamento crematistico del nostro tempo storico. La pratica filosofica consente il passaggio dall’ideologia all’universale concreto; si è sempre situati in una prospettiva, ma la Filosofia accompagna gradualmente verso la verità/universale, ricostruisce scissioni e insegna a riconoscere le manipolazioni ideologiche. Tale processualità dialettica è prassi che educa al pensiero partecipato e supera con la forza plastica del concetto miti e pregiudizi reificanti. La Filosofia è processo che dona il senso oggettivo con il quale contiene e respinge la minaccia del dissolvimento delle comunità a causa della crematistica. «Elogio della Filosofia» di Costanzo Preve risponde alle urgenze del nostro tempo e ci invita a pensare «l’epoca della compiuta peccaminosità» per riorientarci verso nuove prospettive storiche di senso.
13,00 12,35

Scienza politica filosofia. Un'interpretazione filosofica del Novecento

Costanzo Preve

Libro: Libro in brossura

editore: Petite Plaisance

anno edizione: 2022

pagine: 112

Il nesso fra scienza, politica e filosofia è la chiave per un’interpretazione critica della situazione spirituale attuale. Occorre però fare una faticosa operazione metodologica, che stabilisca i cinque ambiti distinti del rispecchiamento quotidiano, della rappresentazione religiosa, della rappresentazione ideologica, del concetto filosofico e del concetto scientifico. Questa operazione preliminare permette di comprendere meglio il nesso fra nichilismo filosofico ed ideologia giuridica che viene proposto oggi come unico universalismo possibile. Non si tratta però purtroppo di universalismo, ma di un’ideologia particolaristica di interventismo politico e militare nelle zone “non normalizzate” del pianeta. Questa ideologia particolaristica copre in realtà un intreccio totalitario fra economia e tecnoscienza, che favorisce il tramonto della politica e l’emarginazione della filosofia più autentica. Un pensiero credibile del futuro non proporrà più un’inutile e dannosa subordinazione e strumentalizzazione della filosofia per opera di una politica e di una scienza assolutizzate, e questo permetterà che sia la politica che la scienza vengano fatte oggetto di autoriflessione critica.
10,00 9,50

Capitalismo e agorafobia del linguaggio

Salvatore Bravo

Libro: Copertina morbida

editore: Petite Plaisance

anno edizione: 2022

pagine: 208

Il "dispositivo" del potere lavora a neutralizzare la volontà veritativa dei saperi, per sostituirla con una coazione a ripetere dati. Svanendo una riflessione condivisa sul vivere bene, l'essere umano regredisce, e diventa più simile ad animali di altre specie, dotati della voce ma non del logos (Arist., Pol., I, 10, 1253a). Per emanciparsi dall'oblio della parola, occorre sottrarsi alla negazione del linguaggio, tallonando il "dispositivo" di dominio nella sua opposizione quotidiana ai linguaggi e contrastando la microfisica della guerra mossa al logos.
18,00 17,10

Le contraddizioni di Norberto Bobbio. Per una critica del bobbianesimo cerimoniale

Costanzo Preve

Libro: Libro in brossura

editore: Petite Plaisance

anno edizione: 2022

pagine: 216

Le contraddizioni di Norberto Bobbio non sono certamente incongruenze logiche di un lettore distratto e neppure incoerenze politiche di chi sostiene una cosa in sede teorica e poi ne avalla un’altra in sede politica. Seguendo il metodo dialettico proposto da Hegel e da Marx, le contraddizioni di Bobbio devono essere viste come il riflesso “filosofico” di contraddizioni storiche reali, che anche il pensatore più onesto e dotato non può superare, ma che è costretto a “registrare” in quella che Marx definì «falsa coscienza necessaria». Il bobbianesimo cerimoniale occulta queste feconde contraddizioni per santificare l’immagine atemporale di un Maestro testimone magistrale del suo tempo. In questo modo, credendo di rispettare, si manca invece di rispetto. Questo saggio è una forma di rispetto “dialettico” per Norberto Bobbio, di cui l’autore fu allievo ed amico. Si parla di Croce, di Gramsci, di democrazia, libertà e uguaglianza, di laicismo e religione, di gobettismo e di comunismo, della dicotomia Destra/Sinistra e di marxismo, di pace e di guerra, con scambio di lettere fra Bobbio e Preve e due articoli di critica dell’atteggiamento di Bobbio verso le guerre del 1991 e del 1999.
18,00 17,10

Le avventure dell'ateismo. Religione e materialismo oggi

Costanzo Preve

Libro: Libro in brossura

editore: Petite Plaisance

anno edizione: 2021

pagine: 112

Mentre il dialogo filosofico fra atei e credenti ha già alle spalle una lunga e dignitosa storia, le condizioni presenti di questo dialogo appaiono completamente inedite. Il linguaggio dell’assoluta immanenza economica sembra aver sostituito il vecchio linguaggio della trascendenza religiosa come base ideologica per la legittimazione dello sfruttamento sociale. Una scristianizzazione implicita e silenziosa ha sostituito il vecchio laicismo esplicito e rumoroso. La situazione attuale presenta elementi contraddittori, che questo breve saggio cerca almeno di portare alla luce. Il linguaggio della trascendenza ed il linguaggio dell’immanenza sembrano acquistare un carattere circolare e non più opposizionale, in un apparente gioco delle parti che nasconde un comune anelito verso la verità filosofica. Da un lato, l’immanentismo marxista è morto di eccessivo immanentismo scientistico, ed ha bisogno di riacquistare un orizzonte trascendentale. Dall’altro, l’ammirevole ritorno alla filosofia, già evidente nella enciclica «Fides et Ratio», sembra purtroppo arrestarsi all’enigma della falsità del presente legame sociale capitalistico. Tutte le vie di una nuova discussione sono aperte.
10,00 9,50

Le stagioni del nichilismo. Un'analisi filosofica ed una prognosi storica

Costanzo Preve

Libro: Libro in brossura

editore: Petite Plaisance

anno edizione: 2021

pagine: 104

Un insieme di posizioni filosofiche accomunate da un analogo atteggiamento di negazione radicale di un fondamento logico-ontologico della realtà è divenuto egemone in Italia e non solo: il “nichilismo”, fenomeno filosoficamente complesso, diviso fra posizioni apologetiche e tranquillizzanti e posizioni critiche ed inquiete. Occorre però distinguerne tre diverse forme: il nichilismo come esito terminale della storia dell’Occidente, il nichilismo come rifiuto della soluzione hegeliana dello statuto filosofico della modernità (un nichilismo in vario modo condiviso da Comte, da Marx e da Nietzsche), ed infine il nichilismo come prodotto del disincanto della contemporaneità postmoderna di fronte al fallimento delle grandi narrazioni della modernità. Questo saggio si caratterizza per la sua attenzione al secondo tipo di nichilismo, e va controcorrente, perché in generale si fa attenzione solo al primo o al terzo. In questo quadro l’autore fa riferimento a pensieri come quelli di Severino, Heidegger, Vattimo, Cacciari, Quinzio e tenta di disegnare una collocazione critica. Lo spirito generale di questo saggio è ispirato al prendere sul serio il nichilismo.
10,00 9,50

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