Piemme: Saggistica Religiosa
Dio è giovane
Francesco (Jorge Mario Bergoglio), Thomas Leoncini
Libro: Copertina rigida
editore: Piemme
anno edizione: 2018
pagine: 122
«Dio è giovane, è sempre nuovo». Testimoniando un Dio non solo Padre - e Madre, come già aveva rilevato Giovanni Paolo I - ma Figlio, e per questo Fratello, il messaggio di liberazione di papa Francesco attraversa il presente e disegna il futuro, per rinnovare davvero le nostre società. Con le Sue memorabili parole, il pontefice rivendica per le giovani generazioni una centralità, le indica come protagoniste della storia comune, sottraendole dai margini in cui troppo a lungo sono state relegate: i grandi scartati del nostro tempo inquieto sono in realtà "della stessa pasta" di Dio, le loro migliori caratteristiche sono le Sue, e solo costruendo un ponte tra anziani e giovani sarà possibile dar vita a quella rivoluzione della tenerezza di cui abbiamo tutti profondamente bisogno. Nel dialogo coraggioso, intimo e diretto con Thomas Leoncini, Francesco si rivolge non solo ai giovani di tutto il mondo, dentro e fuori la Chiesa, ma anche a tutti quegli adulti che a vario titolo hanno un ruolo educativo e di guida nella famiglia, nelle parrocchie e nelle diocesi, nella scuola, nel mondo del lavoro, nell'associazionismo, nelle istituzioni più diverse. Le Sue riflessioni affrontano con forza, saggezza e passione i grandi temi dell'oggi - da quelli più intimi a quelli maggiormente legati alla sfera sociale e pubblica - mescolando ricordi personali, annotazioni teologiche e considerazioni puntuali e profetiche, senza sottrarsi a nessuna sfida della contemporaneità. Queste pagine profumano di avvenire e di speranza e, nelle parole stesse del pontefice, il Sinodo dei giovani 2018 rappresenta la cornice ideale per accoglierle e valorizzarle nel profondo. Il titolo del libro è autografo di papa Francesco nelle sei principali lingue.
Professione esorcista. I più sconvolgenti casi di possessione e liberazione
Cesare Truqui, Chiara Santomiero
Libro: Copertina rigida
editore: Piemme
anno edizione: 2018
pagine: 178
«Durante gli incontri con padre Amorth, tante volte ho parlato dell'esperienza di Cristo con i demoni; i quattro anni che ho avuto la fortuna di passare con lui, alla sua "scuola", sono stati fondamentali per la mia vita». Comincia così l'avvincente racconto di padre Cesare Truqui, sacerdote esorcista, allievo di padre Amorth e docente ai corsi di esorcismo organizzati dall'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma, in collaborazione con l'Associazione Internazionale Esorcisti. Una storia ventennale di quotidiana lotta contro Satana. La riflessione su questa creatura misteriosa e sulla sua potenza continua a inquietare la Chiesa e a suscitare curiosità, non solo tra i fedeli. Per molti il demonio e gli esorcismi sono materia da film, eppure, osserva padre Truqui, ogni anno cinquecentomila italiani si rivolgono agli esorcisti nel timore di presentare segni di possessione diabolica. Padre Cesare non chiude la porta a nessun sofferente nel corpo e nello spirito. Su molti pratica preghiere di liberazione, ma prima di iniziare un esorcismo vero e proprio si accerta di avere chiara la situazione medica e psichiatrica. Solo dopo il vaglio dei responsi specialistici, il sacerdote decide di accogliere il presunto indemoniato, rivedendolo periodicamente, anche una volta a settimana, perché i tempi della "guarigione" sono di solito molto lunghi. La lotta contro il maligno, cominciata all'origine del mondo, è destinata a durare fino alla fine dei tempi, ma siamo in una fase cruciale della storia: se da un lato papa Francesco parla con naturalezza del demonio, dall'altro molti cristiani non credono più alla sua esistenza, i vescovi nominano pochi esorcisti e non ci sono più giovani preti disposti a imparare la dottrina e la pratica della liberazione delle anime. Perché diventare esorcisti non è né un mestiere né una professione, ma un ministero di misericordia totalizzante fra i più preziosi, essenziale alla vita della Chiesa.
L'eroismo delle origini. I primi tre anni a Medjugorje
Livio Fanzaga, Diego Manetti
Libro: Copertina rigida
editore: Piemme
anno edizione: 2018
pagine: 212
Cosa è davvero accaduto a Medjugorje fra il 1981 e il 1984? Un'indagine del direttore di Radio Maria svela i frutti di pace, guarigione e conversione di uno dei luoghi di pellegrinaggio più visitati al mondo. Cosa è davvero accaduto a Medjugorje fra il 1981 e il 1984? Cosa significarono i primi tempi delle apparizioni nel contesto di un paese comunista che mise a dura prova i veggenti? Aneddoti, testimonianze e curiosità si intrecciano, nel racconto di padre Livio, ai messaggi più significativi della Madonna nei primi tre anni: quelli sulla conversione, sul demonio, sul digiuno, sulla penitenza e la preghiera... messaggi che la "commissione Ruini" sembra aver riconosciuto nella loro autenticità. Dopo oltre 36 anni, la Regina della Pace continua ad apparire a Medjugorje. O, almeno, così asseriscono i sei veggenti che, dal 1981, hanno visto la Madonna decine di migliaia di volte e che, nel frattempo, sono cresciuti, si sono sposati, sono diventati genitori... Per esprimersi sul fenomeno nel suo complesso, padre Livio invita a guardare ai frutti e al seme di quest'albero miracoloso, che ormai ha esteso i suoi rami fino ai confini del mondo. E, per guardare al seme, occorre andare alle origini, individuando un periodo iniziale che possa essere oggetto di indagine approfondita. Se tale inchiesta condurrà a un esito positivo, vorrà dire che, oltre ai buoni frutti, anche il seme da cui quest'albero è sorto è in sé buono, e ciò permetterà, forse, di potersi ragionevolmente esprimere in maniera positiva sulla credibilità delle apparizioni di Medjugorje nel loro complesso.
La luce del Natale. Perché il presepe è la nostra speranza
Francesco (Jorge Mario Bergoglio)
Libro: Copertina rigida
editore: Piemme
anno edizione: 2017
pagine: 190
Sostare davanti al presepe in compagnia di papa Francesco significa riappropriarsi di sentimenti e simboli di una tradizione millenaria e contemplare quanta speranza c'è in quella gente semplice e generosa che si raccoglie stupita intorno a un bambino. In questa lunga meditazione, il pontefice rievoca tutti i piccoli e grandi segni luminosi che accendono il mistero dell'Incarnazione: la culla, i pastori, gli angeli, la stella, i Magi, la maternità e la paternità, l'infanzia e la famiglia. Un Dio che nasce nomade - in una mangiatoia, accudito da due genitori profughi e da una folla di poveri - ha molto da dire agli uomini e alle donne del terzo millennio. Il Creatore diventato creatura adempie una grande promessa: spogliarsi della propria divinità per condividere in tutto e per tutto le sorti dell'umanità. «Quando si parla di speranza - scrive papa Francesco -, spesso ci si riferisce a ciò che non è in potere dell'uomo e che non è visibile, ma il Natale ci parla di una speranza diversa, una speranza affidabile, visibile e comprensibile, perché fondata sulla vita di un uomo in carne e ossa, storicamente esistito: Gesù di Nazareth».
Dov'è Dio? La fede cristiana al tempo della grande incertezza
Andrea Tornielli, Julián Carrón
Libro: Copertina rigida
editore: Piemme
anno edizione: 2017
pagine: 211
Si può ancora incontrare Dio nella "società liquida"? La secolarizzazione e la scristianizzazione dell'Occidente sono segno della fine dei tempi o soltanto della fine di un'epoca e dell'inizio di un'altra? La società plurale e relativista è il nemico da combattere innalzando barriere e muri oppure può diventare l'occasione per annunciare il Vangelo in modo nuovo? La fine della civiltà cristiana e la difficoltà a trovare un comune denominatore nei "valori" e nella morale "naturale" segnano l'impossibilità di un dialogo tra credenti e non credenti o richiedono che questo sia proposto in forme nuove? Di fronte a una situazione che per certi versi assomiglia a quella degli inizi del cristianesimo, chi crede in Gesù come è chiamato a vivere? Don Julián Carrón è da dodici anni alla guida del movimento di Comunione e Liberazione. Ha avuto il compito non facile di raccogliere il testimone da don Luigi Giussani, il quale, pur non avendo inteso «fondare niente», diede vita a un movimento che come tutte le realtà nuove ha fatto e fa discutere. In questo suo primo libro-intervista dialoga con il vaticanista Andrea Tornielli, non tanto con l'obiettivo di affrontare i temi più spinosi e interni alla vita di CL e della Chiesa, che pure non mancano in questo libro con domande e risposte scomode, ma anzitutto per raccontare qual è lo sguardo del movimento sul momento storico che stiamo vivendo, per riproporre - senza linguaggi autoreferenziali o per addetti ai lavori già "fidelizzati" - quale sia il nucleo essenziale della fede cristiana. Con particolare attenzione alla dinamica con cui il cristianesimo si è comunicato e si comunica. Il dialogo schietto che il lettore troverà in queste pagine non è una biografia di don Julián Carrón e neppure un saggio sulla realtà ciellina. Rappresenta piuttosto il tentativo di porre e suscitare domande, per scoprire o riscoprire i contenuti del cristianesimo, chiedendosi se e come possano essere interessanti e nuovamente testimoniati in una società non ancora post-cristiana, ma già ben avviata a diventarlo.
La felicità in questa vita. Una meditazione appassionata sull'esistenza terrena
Francesco (Jorge Mario Bergoglio)
Libro: Copertina rigida
editore: Piemme
anno edizione: 2017
pagine: 210
«Se fate emergere le aspirazioni più profonde del vostro cuore, vi renderete conto che in voi c'è un desiderio inestinguibile di felicità, e questo vi permetterà di smascherare e respingere le tante offerte 'a basso prezzo'. La ricerca della felicità è comune a tutte le persone, di tutti i tempi e di tutte le latitudini. Dio ha deposto nel cuore di ogni uomo e di ogni donna un'aspirazione alla pienezza. Non avvertite che i vostri cuori sono inquieti e in continua ricerca di un bene che possa saziare la sete d'infinito?». Ogni vita è in cerca di un senso, della realizzazione di sogni, progetti e speranze, ma il segreto della felicità per papa Francesco è diventare persone libere e liberate. Solo nella libertà può realizzarsi un'esistenza riuscita, capace di diventare luce nelle relazioni con gli altri. A partire dal celebre versetto evangelico - «chiunque avrà lasciato le proprie ricchezze per il Vangelo riceverà il centuplo in questa vita e l'eternità» - il pontefice traccia il cammino per un'autentica realizzazione di sé e per una gioia che non aggira il dolore, ma lo attraversa e lo supera. «Chi prega vive giorni sereni - dice il papa - perché la preghiera completa l'umano» e anche chi non crede può aspirare alla felicità nella dimensione dell'ascolto, della contemplazione, della generosa uscita da sé stessi.
Il diavolo, oggi. Le ultime parole di un grande esorcista
Gabriele Amorth
Libro: Copertina rigida
editore: Piemme
anno edizione: 2017
pagine: 168
«Il demonio ha una forza immensa. Anche se oggi si cerca di cancellare perfino il ricordo di questo potere. Papa Francesco, invece, ha cominciato fin dai primi discorsi a parlare anche del demonio: e pure Gesù ha iniziato la sua missione pubblica lottando contro il Maligno. L'ha annientato, l'ha superato». Il fenomeno delle possessioni diaboliche non riguarda solo i singoli, ma anche le società e i popoli. Il piano dell'Islam fondamentalista sarebbero ispirati da Satana e così le barbare uccisioni dei terroristi; ma sono diabolici anche i femminicidi, gli abusi sessuali sui minori, lo sfruttamento della prostituzione, la riduzione in schiavitù di tanti poveri costretti a lavorare per paghe miserabili, i giochi finanziari dei potenti senza scrupoli. Padre Amorth lancia un definitivo e drammatico SOS per denunciare la "modernità posseduta dal Maligno" in cui, mai come oggi, occorre ripetere l'invocazione della preghiera del Padre Nostro: «Liberaci dal male».
Solo il Vangelo è rivoluzionario. La Chiesa di oggi e quella di domani nelle riforme di Francesco
Antonio Carriero, Oscar Andrés Rodriguez Maradiaga
Libro: Copertina rigida
editore: Piemme
anno edizione: 2017
pagine: 144
È stato nella rosa dei "papabili" degli ultimi due conclavi. Honduregno, salesiano, arcivescovo di Tegucigalpa, il cardinal Oscar Rodriguez Maradiaga è uno degli uomini più vicini a Bergoglio, suo amico fraterno fin dai tempi della collaborazione nella Conferenza episcopale latino-americana. Il 13 aprile 2013 il Papa argentino lo ha messo a capo del primo "consiglio dei ministri" della storia della Chiesa: il gruppo dei nove cardinali da tutto il mondo che ha il compito di consigliarlo nel governo della cattolicità e di coadiuvarlo nella riforma della Curia romana. Nella lunga conversazione con Antonio Carriero racconta le sfide che il "Consiglio dei nove" ha dovuto affrontare in questi tre anni: la questione della trasparenza nella gestione del denaro in Vaticano, la riforma dello IOR, l'accorpamento dei dicasteri, l'obiettivo di una sinodalità concreta e non teorica, l'organizzazione di una Chiesa sempre meno romano-centrica e sempre più universale. Il racconto svela come si sta progressivamente attuando dall'interno il processo di riforma e le molteplici resistenze al cambiamento di coloro che, secondo Maradiaga, «non sono misericordiosi con Francesco». Inediti e avvincenti sono alcuni particolari sugli ultimi due conclavi, sulla rinuncia di Benedetto XVI, sull'elezione di Francesco e sul giorno in cui il Papa gli disse: «Oscar, ho bisogno del tuo aiuto». Nelle parole del cardinal Maradiaga si intravedono i passi lenti e faticosi di una Chiesa che vuole rinnovarsi nei gesti e nello stile, senza snaturare ih-suo messaggio: una "Chiesa in uscita", una "Chiesa povera per i poveri", una "Chiesa inquieta".
La luce nella tempesta. Medjugorje e il destino del mondo
Livio Fanzaga
Libro: Copertina morbida
editore: Piemme
anno edizione: 2017
pagine: 311
"Questo libro si fonda sulla convinzione che a Medjugorje è davvero la Madonna a parlare e a gettare una luce nel buio dei nostri tempi. Esprime un'opinione personale e non vuole certo sostituirsi al giudizio dell'autorità ecclesiastica, che rimane al riguardo l'unico punto di riferimento indiscutibile e sicuro. In questo lungo arco di tempo la Chiesa si è mossa con grande saggezza pastorale, astenendosi dall'esprimere un giudizio definitivo sulla soprannaturalità delle apparizioni, ma lasciando liberi i pellegrini di accorrere nel paesino della Bosnia-Erzegovina, divenuto nel frattempo una fonte inesauribile di rinnovamento spirituale. La Chiesa ha permesso alla Regina della pace di realizzare il suo piano di misericordia e di salvezza, proteso a salvare le anime dalla rovina eterna e il mondo dalla folle corsa verso l'autodistruzione. Il tempo ha lavorato a favore di Medjugorje, portando a maturazione frutti straordinari. Il messaggio è divenuto sempre più attuale e la presenza di Maria, in questo passaggio storico drammatico, si rivela sempre più necessaria. Siamo di fronte al più grandioso intervento della Madre di Dio, come mai c'è stato prima e come mai più ci sarà in avvenire."
La profezia che non finisce. Il filo rosso dei prodigi e dei misteri che nasce da Fatima
Andrea Tornielli, Saverio Gaeta
Libro
editore: Piemme
anno edizione: 2017
pagine: 228
Viene spontaneo chiedersi quale sia la motivazione della costante presenza della Madonna nella storia dell'umanità, in particolare negli ultimi due secoli. Il lungo viaggio dei due vaticanisti che firmano questa inchiesta tocca, una per una, tutte le apparizioni mariane e il loro contenuto profetico, portando alla luce gli innegabili elementi ricorrenti. Fra tutti, spicca l'annuncio di tempi non facili per la Chiesa, per il Papa e per il mondo. La grande rivelazione di Dio sul presente mette in guardia l'uomo dai pericoli della perdita della fede e del senso morale. L'invito è ad avere uno sguardo realista sul mondo e sulla storia, aperto ai segni del soprannaturale; uno sguardo fiducioso della vittoria finale del bene sul male e consapevole della possibilità concreta che l'uomo, dimentico di Dio e del suo destino, possa autodistruggersi.
La guarigione del cuore. Spiritherapy: l'arte di amare e la conoscenza di sé
Chiara Amirante
Libro: Copertina rigida
editore: Piemme
anno edizione: 2019
pagine: 255
Chiara Amirante - che da anni tiene corsi di arte di amare, conoscenza di sé e "spiritoterapia" - ci aiuta a riconoscere le ferite di chi non è stato amato, di chi ha paura di amare, di chi ha fame d'amore. I primi passi sul cammino della guarigione sono anzitutto introspettivi: chi sono io? Come posso individuare i miei punti di forza e lavorare sulle mie fragilità? Quali sono le principali trappole che mi impediscono di sperimentare la gioia piena che scaturisce dal donare e ricevere amore? Come riconoscere e rispondere ai bisogni più profondi della mia anima. I passi successivi sono quelli della consapevolezza: la società di oggi uccide lo spirito e ci spinge nel vortice dei pensieri negativi. Non dobbiamo permetterlo. Dobbiamo invece trovare un senso alle nostre sofferenze, trasformando difficoltà in opportunità, ogni prova in un "passaggio" di crescita che ci renda più liberi e capaci di costruire relazioni autentiche. «Una delle prime cose che impariamo da piccoli è che, se ci feriamo nel corpo, dobbiamo subito pulire, disinfettare, curare, altrimenti la ferita s'infetta e genera conseguenze dolorose per tutto il fisico. Eppure, nessuno ci dice come riconoscere e curare le ferite del cuore». Se è vero che la nostra mente racchiude tante potenzialità inespresse questo è tanto più vero per il nostro spirito. Tramite la spiritheraphy Chiara propone un percorso concreto e pratico per scoprire e sviluppare le immense potenzialità spirituali presenti nel nostro spirito.
Tutti giovani, nessun giovane. Le attese disattese della prima generazione incredula
Armando Matteo
Libro: Copertina rigida
editore: Piemme
anno edizione: 2018
pagine: 203
C'è oggi una sorta di «fatica a essere giovani»: è la difficoltà delle nuove generazioni a vivere in pienezza la propria età, in un tempo in cui tutti - a prescindere dal certificato di nascita - fanno di tutto per essere e restare giovani. Questo dilagante «amore per la giovinezza» rende semplicemente impossibile la vita di coloro che giovani lo sono davvero, gettando alle ortiche la generatività, ovvero quel tratto qualificante dell'età matura che si preoccupa di mettere al mondo, crescere, educare e poi lasciare spazio. Generatività significa soprattutto suscitare curiosità e domande cruciali: perché esisto? Per chi e per cosa vale la pena vivere? Il Bene, la Verità, Dio sono invenzioni dell'uomo pensante o realtà a cui affidarsi? Secondo la lucida analisi dell'autore, è anzitutto per questa ragione che «i giovani di oggi non solo non credono più nelle religioni, nei partiti, nel futuro, nella società, ma hanno proprio smesso di declinare il verbo "credere"», perché è chiaro che se non vengono provocate le grandi questioni nel cuore dei ragazzi, nessuno di loro mai si sognerà di andare a cercare le risposte nelle istituzioni civili o religiose. Il sempre più evidente dato del mancato riferimento al Vangelo da parte dei giovani - la loro incredulità - dipende da un vuoto di testimonianza o, meglio, dalla testimonianza di un vuoto da parte di quell'adulto postcristiano incarnato dalle loro mamme e dai loro papà. Non ci si può occupare del rapporto dei giovani con l'esperienza del credere, senza tenere presente che da esso dipende il destino delle società e delle chiese, un destino sempre più incerto.