Polistampa: Il Chianti. Storia arte cult. territorio
Il Chianti. Storia, arte, cultura, territorio. Volume Vol. 31
Libro: Libro in brossura
editore: Polistampa
anno edizione: 2019
pagine: 160
"Il Medioevo chiantigiano e la divulgazione culturale al tempo del Covid" di Paolo Pirillo, presidente del Centro di Studi Storici Chiantigiani. Introduzione di Mèsi Bartoli e Nicoletta Matteuzzi. Daniela Parenti, "La Madonna col Bambino dell'oratorio di Santa Maria a Casale a Greve in Chianti fra storia e devozione". Gabriele Fattorini, "Un polittico di Luca di Tommè per l'abbazia di San Michele Arcangelo a Passignano". Guido Tigler, "I resti di arredo liturgico altomedievale conservati nella pieve di San Leolino a Panzano". Nicoletta Matteuzzi, "Le Storie della Vita di Cristo nella pieve di San Polo in Rosso a Gaiole in Chianti: un'aggiunta al catalogo del Maestro di Monterotondo". Alice Chiostrini, "L'attività chiantigiana di Coppo di Marcovaldo e Meliore di Jacopo". Maria Mangiavacchi, "La Madonna della Misericordia di Vertine: dalla chiesa di San Bartolomeo alla Pinacoteca Nazionale di Siena".
Per una definizione spaziale del territorio chiantigiano. Il Chianti, storia, arte, cultura, territorio
Italo Moretti, Leonardo Rombai
Libro: Copertina morbida
editore: Polistampa
anno edizione: 2016
pagine: 64
Il Chianti è una di quelle aree della Toscana la cui definizione spaziale è tradizionalmente incerta. Tanto che moltissime aziende agricole, imprese terziarie, esercizi di ristoro o alberghieri situati tra Siena e Firenze (e ben oltre) non esitano a pubblicizzare la loro appartenenza a questa zona. Il saggio di Moretti e Rombai, prendendo in esame diversi aspetti del problema tra cui la delimitazione storica, i caratteri ambientali specifici e la rappresentazione geografica nei secoli, si pone come caposaldo per un sicuro inquadramento territoriale e amministrativo del Chianti.
San Donato in Perano
Francesca Marchetti, Donatella Tognaccini
Libro: Copertina morbida
editore: Polistampa
anno edizione: 2016
pagine: 112
San Donato in Perano (Comune di Gaiole in Chianti, Siena) è ubicato in una delle zone più suggestive e interessanti, sotto il profilo storico-paesaggistico, dell'intera area chiantigiana. La posizione è dominante e la zona è considerata ad alta resa archeologica: i reperti indicherebbero che il sito fu abitato sin dall'epoca preistorica (VIII-VII sec a.C.). Le due autrici conducono il lettore alla scoperta del territorio con approfondimenti tematici differenti: dall'indagine toponomastica in epoca etrusco-romana e altomedievale a quella architettonica degli edifici sacri, della "Cappella alle Fonti", della villa e del castello di San Donato in Perano. Ma questo suggestivo luogo ha tanto da raccontare, anche con storie di carattere fantastico e leggendario, come quella della "dama con l'ametista" o del sergente Summers. Il volume raccoglie numerose riproduzioni a colori di documenti del XVII e XVIII secolo, oltre a foto, carte topografiche e piante degli edifici dall'elevato valore storico, artistico e culturale.
Istituzioni ecclesiastiche e vita religiosa nel Chianti tra Medioevo ed età moderna
Libro: Copertina morbida
editore: Polistampa
anno edizione: 2016
pagine: 168
Il Chianti. Storia, arte, cultura, territorio. Volume 26
Antonella Astorri
Libro: Copertina morbida
editore: Polistampa
anno edizione: 2015
pagine: 96
Il luogo di Cellole, a cui è dedicato il fascicolo, è collocato sulle colline della Val di Pesa, alla sinistra del fiume, e costituisce nella sua vicenda un fatto molto diffuso nel territorio. In quell'area, infatti, dove a partire soprattutto dalla fine del XIII o dall'inizio del XIV secolo si fece sentire con particolare vigore la pressione della città e il convergente interesse dei cittadini, si verificarono mutamenti profondi. Il volume analizza tutta la storia di Cellole dal 1200 al 1400 e fornisce, di quei problemi generali del territorio richiamati, una concreta testimonianza o conferma nella vicenda del luogo, segnalando anche le specificità che la fanno simile ma diversa.
Passignano e i valombrosani nel Chianti
Libro: Copertina morbida
editore: Polistampa
anno edizione: 2012
pagine: 184
Stielle. Storia di un castello chiantigiano
Francesca Marchetti, Donatella Tognaccini
Libro: Copertina morbida
editore: Polistampa
anno edizione: 2012
pagine: 96
Il castello di Stielle, nel comune di Gaiole in Chianti, è situato su di un'altura che domina da ogni lato le vallate ed i colli circostanti e permette una straordinaria veduta sui castelli di Castagnoli, Brolio, Cacchiano, Tornano e Lecchi. Il volume ripercorre la storia dell'antico borgo dalle origini etrusche fino ai giorni nostri, fornendo preziose testimonianze su vicende e personaggi celebri del luogo. Particolare attenzione è tributata alla toponomastica, all'esame degli edifici storici e al ruolo delle grandi famiglie, come i Ricasoli e i Firidolfi, che a Stielle legarono il proprio nome.
Le più antiche immagini del Chianti. L'alberto genealogico dei Ricasoli in una stampa del 1584
Francesca Marchetti, Donatella Tognaccini
Libro: Libro in brossura
editore: Polistampa
anno edizione: 2009
pagine: 120
Il volume analizza l'albero genealogico dei Ricasoli riprodotto in una stampa del 1584 e conservato presso il Castello di Brolio. È un documento estremamente interessante perché è una delle più antiche rappresentazioni di località ancora oggi esistenti nel Chianti come Gaiole, Radda, Panzano e così via.L'interesse del presente studio si concentra principalmente sull'aspetto iconografico delle quarantuno località citate alla base dell'albero genealogico, che le autrici hanno messo a confronto con le Mappe dei Capitani di Parte Guelfa prima e con il loro attuale aspetto poi.Ne nasce così una ricostruzione affascinante, che ci riporta al clima di un vero e proprio romanzo storico all'interno del quale i vari rappresentanti della famiglia Ricasoli rivivono nei luoghi rappresentati nella stampa. Come, ad esempio, quel Bindaccio Ricasoli, signore del castello di Brolio, che nel 1335 fu capitano generale del papa nella guerra contro Francesco Ordelaffi e che il cardinale Albornoz elesse vicario generale di Orvieto nel 1354.