Rubbettino: Arazzi
Il filosofare per le religioni. Un contributo «laico» al dialogo interreligioso
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2016
pagine: 457
Operando una certa calibratura tra la prospettiva "storica" e quella "speculativa" a riguardo dei tre monoteismi, oggi parimenti chiamati - in Occidente - al confronto con le "ragioni" della laicità in un'epoca ormai post-secolare, l'articolazione dei contributi qui raccolti mira ad analizzare come la filosofia si è occupata della religione e delle religioni, all'interno della tradizione cristiana, di quella islamica e di quella ebraica, tra passato e presente. Del resto, se la laicità può essere intesa come uso pubblico della ragione in un contesto sociale "plurale" e "pluralistico", allora si può anche ipotizzare la possibilità di un filosofare per le religioni, finalizzato a individuare uno strumentario di categorie e di termini in grado di far dialogare le religioni sulla base del logos inteso come il trascendentale della condizione umana. Il filosofare per le religioni, in tal senso, può forse essere un contributo "laico" alla buona riuscita del dialogo interreligioso.
Ero forestiero e mi avete ospitato. Umanesimo e migrazioni nel Mediterraneo
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2016
pagine: 136
Attraversare il Mediterraneo per cercare la salvezza: questo è un fatto, un dato, un macrofenomeno che merita ermeneutiche all'altezza dell'umanità che vi è implicata. In quelle navigazioni, in quelle speranze, in quegli approdi difficili, sofferti e spesso tragici, vengono messe in questione le identità sia di chi sta da un lato delle coste mediterranee, e fugge, sia di chi sta dall'altro, e diventa meta e fine della migrazione. Vi sono, ovviamente, problemi di ordine pubblico, di ordine sanitario, di ordine logistico, ma tutto questo, di per sé importante, rischia di occupare ideologicamente tutto il campo del nostro sguardo e di renderci ciechi. Leggere il "dato" addirittura come "invasione" invece che come "trasmigrazione" è già, per principio, applicare un'ermeneutica di comodo, anaffettiva, cinica, disumana. In queste pagine si tenta di motivare una lettura diversa, capace di interpretare le migrazioni attraverso il Mediterraneo come frontiera di una nuova convivenza umana.
Non so se hai presente un uomo. Domande radicali e linguaggi dell'arte
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2016
pagine: 250
Questo volume è l'esito di una ricerca sulle "domande radicali" - quelle che riguardano il senso della vita, o l'intreccio tra angoscia e speranza che trapunta l'esistenza di tutti - registrate nei e dai vari linguaggi dell'arte. E, giacché tali interrogativi si riferiscono alla realtà umana - complessa e complicata come una matassa ingarbugliata da inestricabili nodi - e la definiscono sotto diversi profili per tentare di illustrarla almeno in chiaroscuro, si può dire che la ricerca, di cui qui si rende conto, verte anche e proprio sull'umano, colto non solo nei versi dei poeti e nelle pagine degli scrittori, ma anche nelle parole che si lasciano dire diversamente, magari col sostegno della musica nella canzone d'autore, o nella gestualità corporea dell'attore e nei passi di danza sulle scene teatrali. Difatti, riguardo all'umano, occorre lasciarsi interpellare da ogni lato e in ogni direzione, ascoltando per esempio le domande che spasimano per sprigionarsi dalla materia di cui è fatta la scultura, o che urlano nei colori di un dipinto, o che sono formulate con una scrittura-altra, impastata di luce e incisa sulla celluloide, diventando fotografia e film.

