Rubbettino: Medioevo romanzo e orientale
Le otto novelle del paradiso
Amir Khusrau
Libro
editore: Rubbettino
anno edizione: 1997
pagine: 180
Il capolavoro narrativo di Amir Khusrau, massimo poeta persiano vissuto in India. La traduzione dall'originale è di Angelo M. Piemontese, l'introduzione è di Paola Mildonian.
Dighenis Akritis. Versione dell'Escorial
Libro
editore: Rubbettino
anno edizione: 1997
pagine: 204
Il Dighenìs Akritis, il poema epico del Medioevo greco, studiato come fonte storica delle lotte della frontiera bizantino-araba fra il IX e XI secolo, è qui proposto nella versione dell'Escorial, la più vicina al testo originario.
Primi approcci a Uc de Saint Circ
Saverio Guida
Libro
editore: Rubbettino
anno edizione: 1996
pagine: 246
Cielo d'Alcamo e il suo contrasto. Intertestualità romanze nella scuola poetica siciliana
Simonetta Bianchini
Libro
editore: Rubbettino
anno edizione: 1996
pagine: 222
Uno studio sulla letteratura cortese e provenzale attraverso l'opera di Cielo d'Alcamo, da sempre considerato poeta atipico all'interno del circolo federiciano.
Religione e letterature romanze
Saverio Guida
Libro
editore: Rubbettino
anno edizione: 1995
pagine: 220
Letteratura cretese e Rinascimento italiano
Giuseppe Spadaro
Libro
editore: Rubbettino
anno edizione: 1995
pagine: 280
La fatica d'amore. Sulla ricezione del «Floire et blancheflor»
Antonio Pioletti
Libro
editore: Rubbettino
anno edizione: 1993
pagine: 180
Foscolo e i poeti latini. Sed fugit interea, fugit inreparabile tempus
Sebastiano Italia
Libro
editore: Rubbettino
anno edizione: 2023
pagine: 148
Lo scopo di questo libro è di accostare il laboratorio di Foscolo; nello specifico Sonetti, Sepolcri e Grazie. Il Poeta, dopo essere approdato dai Sonetti all’esperienza dei Sepolcri prima e delle Grazie poi, fa un uso dei poeti latini e greci non più in maniera subalterna e centonaria, ma oramai consapevole e matura: basti pensare alla rappresentazione di Omero nei Sepolcri e al più maturo riutilizzo di Pindaro nelle Grazie. Foscolo è poeta dotto e raffinato; compito, pertanto, del lavorio critico è quello di comprendere ed esaminare la tensione tra il confronto coi modelli e la ricerca di un linguaggio personale. L’esito di questa sperimentazione è la fusione di tre letterature: greca, latina, italiana – intesa nella purezza dell’idioma toscano – permettendo così un mitico “abbraccio” tra la Grecia e Firenze.