Nel volume, le riflessioni degli autori partono da uno sfondo storico in cui la prigione antica e pre-illuminista ha rappresentato il “luogo” di custodia del soggetto deviante – dove “custodire” equivaleva a garantire un controllo sociale sugli individui e, di riflesso, una sicurezza sociale per la comunità – fino a pervenire ai contemporanei scenari in cui la sorveglianza digitale rappresenta la nuova frontiera del controllo. Il lento processo di alleggerimento della panoplia panoptica e lo sfaldarsi delle maglie rigide e serrate di un controllo disciplinare verticalizzato e gerarchico, esercitato in spazi segmentati e parcellizzati, ha lasciato il posto ad una forma di sorveglianza che esce fuori dagli spazi chiusi e architettonicamente funzionali a tali pratiche di appropriazione di abitudini e identità contrise, per guardare oltre la cortina di ferro del penitenziario, della caserma, delle istituzioni totali.
Asimmetrie dello sguardo. La sorveglianza e il controllo sociale nell’era digitale
Titolo | Asimmetrie dello sguardo. La sorveglianza e il controllo sociale nell’era digitale |
Autori | Andrea Antonilli, Iolanda Romualdi |
Collana | Òrexis, 3 |
Editore | Morlacchi |
Formato |
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Pagine | 136 |
Pubblicazione | 01/2020 |
ISBN | 9788893922289 |