Oggi, in qualsiasi ambito sociale ci si trovi a interagire con gli altri, essere valutati in base a criteri ritenuti oggettivi appare non solo naturale ma persino desiderabile. Anzi, ricondurre l'individuo a un'entità misurabile che dia precisamente conto della propria efficienza e competenza è diventato l'imperativo che governa le nostre prestazioni e relazioni. Questa rincorsa al «merito» instaura peraltro un clima di estrema competitività tanto a livello sociale quanto a livello individuale. Oltretutto, smentendo clamorosamente i suoi fautori, questa ossessione valutativa sta creando, in nome dell'efficienza, una forma inedita di inefficacia, proprio perché comprime le differenze normalizzando i profili individuali. Come appunto dimostra questa articolata critica della meritocrazia - portata avanti in vari ambiti sociali ma soprattutto nell'ambito del lavoro e dell'educazione - che contrappone al riduzionismo di un sistema iper-valutativo la complessità della vita e delle relazioni umane.
La tirannia della valutazione
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Titolo | La tirannia della valutazione |
Autore | Angélique Del Rey |
Traduttore | A. L. Carbone |
Editore | Elèuthera |
Formato |
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Pagine | 189 |
Pubblicazione | 04/2018 |
ISBN | 9788833020082 |
Promozione valida fino al 12/02/2027