fbevnts Francesco Sansovino scrittore del mondo. Atti del Convegno internazionale di studi (Pisa, 5-6-7 dicembre 2018)
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Francesco Sansovino scrittore del mondo. Atti del Convegno internazionale di studi (Pisa, 5-6-7 dicembre 2018)

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Francesco Sansovino scrittore del mondo. Atti del Convegno internazionale di studi (Pisa, 5-6-7 dicembre 2018)
Titolo Francesco Sansovino scrittore del mondo. Atti del Convegno internazionale di studi (Pisa, 5-6-7 dicembre 2018)
Curatori ,
Editore Edizioni di Archilet
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 527
Pubblicazione 04/2020
ISBN 9788899614058
 
Promozione valida fino al 12/02/2027
48,00 45,60

 
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I venti studi raccolti in questo volume – cui hanno collaborato ricercatori di varia provenienza e formazione – offrono la prima indagine ad ampio raggio su Francesco Sansovino (1521-1583), figura centrale della cultura veneziana di pieno Rinascimento che solo negli ultimi anni ha iniziato a rivelarsi in tutta la sua complessità. Scrittore in proprio, traduttore, curatore editorale, plagiario, antologista e imprenditore tipografico, Sansovino incarna in maniera paradigmatica, anche grazie a una fitta rete di rapporti privilegiati con le più varie personalità, la turbolenta e appassionante stagione di promozione del volgare che fa seguito alle dispute sulla norma linguistica fiorite tra anni Venti e anni Cinquanta del Cinquecento (su questi aspetti si fermano i saggi di Andreani, Caiazza, Celaschi, Favaro, Guarna, Petrella, Procaccioli, Rando, Tomazzoli). Ma a differenza dei cosiddetti “poligrafi” della generazione precedente – in particolare Ludovico Dolce e Girolamo Ruscelli – Sansovino non limita il proprio attivismo agli àmbiti dell’alta letteratura, della grammatica e della pratica filologico-editoriale: da qui discende il larghissimo spettro dei suoi interessi, che includono tra l’altro il diritto, la medicina, la retorica e l’oratoria, la storia, la grammatica, la critica d’arte, la politica e l’utopia politica (temi questi indagati nei saggi di Burguet, Corsaro, D’Onghia, Lo Re, Maffei, Refini, Telve, Tomasi). Il centro ideale di un’attività tanto varia è costituito dal fortunatissimo trattato sul Secretario, pubblicato nel 1564 e destinato ad avere ben quattordici edizioni tra Cinque e Seicento, senza contare il riadattamento francese procurato da Gabriel Chappuys già nel 1588 (a questo testo sono dedicati i saggi di Mondin, Musto e Panzera): grazie al Secretario, che avrà poi numerose repliche e imitazioni, Sansovino fonda la moderna trattatistica sull’epistolografia volgare e si pone dunque a capo di una tradizione decisiva per comprendere a pieno l’Italia e l’Europa di Antico Regime.
 
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