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Lodovicus quondam maioricensis episcopus. Lluís de Prades da Mallorca a Subiaco al tempo dello scisma d'Occidente

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Lodovicus quondam maioricensis episcopus. Lluís de Prades da Mallorca a Subiaco al tempo dello scisma d'Occidente
Titolo Lodovicus quondam maioricensis episcopus. Lluís de Prades da Mallorca a Subiaco al tempo dello scisma d'Occidente
Curatori ,
Argomento Arti, cinema e spettacolo Storia dell'arte: stili artistici
Collana Medioevo Mediterraneo, 10
Editore Campisano Editore
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 360
Pubblicazione 12/2025
ISBN 9791280956705
 
40,00

 
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Il volume è dedicato a un personaggio finora poco noto, seppur emblematico delle vicende drammatiche e avvincenti innescate dallo scisma d’Occidente (1378-1417): Lluís de Prades, vescovo di Mallorca dal 1390 al 1429, che negli ultimi anni della sua vita abbandonò l’Aragona per stabilirsi tra Roma e Subiaco, dove fece edificare e decorare la straordinaria cappella degli Angeli che ancora oggi si erge a livello più basso dell’imponente complesso di Santa Scolastica. Erano gli anni in cui la monarchia aragonese seguiva il partito avignonese e perciò il de Prades ricevette gli incarichi episcopali dagli antipapi Clemente VII e Benedetto XIII. Con quest’ultimo, al secolo Pedro de Luna, intessé stretti rapporti, ma il prelato aveva contatti anche con le più alte sfere del potere temporale, non ultimo il sovrano d’Aragona Martino I l’Umano (1396-1410). La partenza di Lluís de Prades dalla penisola iberica e il suo arrivo in Italia si legò al repentino abbandono del partito avignonese e alle relazioni con il contesto romano; è probabile che il de Prades fosse in contatto con gli spagnoli che gravitavano a Roma in quegli anni o con i monaci di nazione iberica che abitavano i monasteri della valle dell’Aniene. Qui, nel monastero di Santa Scolastica, il vescovo finanziò l’erezione e l’affrescatura di una cappella in onore degli Angeli che ancora oggi rimane la testimonianza più viva dell’attività del prelato e del suo ricco retaggio culturale che questo volume cerca di ricostruire, grazie alla sinergia di studiosi di diverse discipline attivi in Italia, Spagna e Francia.
 
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