Il libro, risultato di esplorazioni compiute negli archivi di stato di Pisa e Lucca e in numerosi archivi comunali, tratteggia un quadro del dopoguerra nelle due province, dalla liberazione nel settembre 1944 all'estate del 1948. Una sorprendente varietà connota il limitato spazio fisico e antropologico che va dalla Maremma pisana alle Apuane, alla Garfagnana. Poco più di venti chilometri separano Pisa da Lucca, ma un abisso di differenze divide le due città e le loro due province, "rossa" l'una, "bianca" l'altra: quasi un paradigma della realtà nazionale. La difficile costruzione della democrazia postbellica si presenta nel suo volto più conflittuale nella provincia di Pisa e su di essa si concentra l'attenzione nell'ultima parte del volume. L'analisi si avvale di documenti privati e pubblici redatti da soggetti di modesta condizione e modesto livello di acculturazione: testi che rivelano spesso sia il vecchio che il nuovo, sia il persistere di tradizioni e subculture locali, sia il bisogno di una più ampia partecipazione alla vita civile del paese messo in moto dall'esperienza della guerra e della militanza politica antifascista. A questo tipo di fonti, citate o parafrasate, viene frequentemente lasciata la parola, così come viene dato spazio a minuti casi locali e vicende di cui sono protagonisti personaggi poco noti o totalmente sconosciuti, nella convinzione che tutto ciò concorra a far conoscere meglio gli esordi dell'Italia repubblicana.
Dopoguerra in provincia. Microstorie pisane e lucchesi (1944-1948)
Titolo | Dopoguerra in provincia. Microstorie pisane e lucchesi (1944-1948) |
Autore | Carla Forti |
Collana | Storia-Studi e ricerche, 367 |
Editore | Franco Angeli |
Formato |
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Pagine | 320 |
Pubblicazione | 05/2007 |
ISBN | 9788846485281 |