Occorre un certo talento per fare in modo che il vero grande personaggio di una storia sia il paesaggio in cui è ambientata. Nel caso del suo Neve Nera, Carlo Bravetti rende il bosco ai confini del borgo uno spazio da fiaba autentica: autentica, perciò magica e allo stesso tempo cruda e crudele. Di tanto in tanto, tra l'altro, segmenti di una remota leggenda vengono ripresi nella narrazione. E l'autore fa di più: mette al centro del romanzo la neve, non limitandosi però a esaltare la grazia e la bellezza di un paesaggio candido. Troppo ovvio! Suscita da quell'apparente placidità il perturbante; ne cava un mistero verso cui per primi i suoi personaggi provano allarme e fastidio. Gli spiriti - benevoli o malevoli che siano - si annidano dove abbiamo smesso di cercarli e di evocarli. E per questo gli riesce di essere anche allegorico - come, per l'appunto, in una vera antica fiaba - senza che l'allegoria mangi il flusso degli eventi, il loro procedere imprevedibile, incalzante, con una violenza "silenziosa e fredda". (Paolo Di Paolo)
Neve nera
Titolo | Neve nera |
Autore | Carlo Bravetti |
Illustratore | F. Nardelli |
Collana | Scandagli |
Editore | Fuorilinea |
Formato |
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Pagine | 224 |
Pubblicazione | 07/2022 |
ISBN | 9788896551950 |