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La marmocchietta del diavolo

La marmocchietta del diavolo
Titolo La marmocchietta del diavolo
Autore
Traduttore
Argomento Narrativa Narrativa moderna e contemporanea (dopo il 1945)
Editore La Grande Illusion
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 96
Pubblicazione 11/2019
ISBN 9788894134872
 
17,50

«Wrga, la guercia, aveva una marmocchietta scambiata. A volte però fingeva di non saperlo e chiamava la marmocchietta con il suo bel nome. Sì, lo trovava proprio bello, anche se il parroco di Duldig aveva detto che quel nome era una punizione, perché così si chiamava la regina traditrice e se fosse stata un maschio avrebbe dovuto chiamarsi come lo spietato imperatore «Napoleone». No, non conosceva pietà il parroco, quando si trattava di peccati, e dare alla luce un bambino senza un padre è proprio un grave peccato. E nemmeno per Wrga aveva fatto eccezione, sebbene avesse un occhio di vetro più grande e molto più bello dell'altro». Sin dalle prime battute affiorano, favolose, la tradizione popolare della Carinzia meridionale e il mondo contadino con la sua percezione animistica e quasi stregonesca della realtà. Zita, la protagonista, è figlia illegittima di una povera contadina ed è nata con delle gravi menomazioni fisiche e psichiche. La gente del villaggio, tanto cattolica quanto superstiziosa, ha una sola spiegazione: gli spiriti maligni hanno rubato la bambina dopo il parto e l'hanno sostituita con una Wechselbälgchen, una marmocchietta del diavolo. Si dice che portino sfortuna.
 
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