Qualcuno si ricorda di Mötley Crüe, Def Leppard e Judas Priest? C'è stato un tempo in cui cotonarsi i capelli, truccarsi, fare sesso sfrenato con groupie e pornostar, sbronzarsi di Jack Daniel's tenendo gli amplificatori a manetta era la cosa più "cool", spregiudicata e anticonformista che il mercato discografico chiedesse di fare a una rockstar. Ma farlo sotto i riflettori del Sunset Strip a Los Angeles era una cosa, rifarsi all'immaginario di quella way of life a Fargo, nella sperduta provincia americana, un'altra. Fargo Rock City non è soltanto l'ironico memoriale di un'epoca chiassosa, kitsch ed effimera (con tanto di esilaranti e inediti retroscena). Ma anche una critica sociale e culturale di band, fan e album, che si erge a orgogliosa difesa della dignità artistica di quel "glam rock effeminato, sessista e superficiale" in cui migliaia di adolescenti inquieti si sono riconosciuti.
Fargo Rock City. Un'odissea heavy metal nel nord Dakota rurale
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Titolo | Fargo Rock City. Un'odissea heavy metal nel nord Dakota rurale |
Autore | Chuck Klosterman |
Traduttore | F. Frulla |
Collana | Odoya cult, 38 |
Editore | Odoya |
Formato |
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Pagine | 334 |
Pubblicazione | 09/2019 |
ISBN | 9788862885492 |
Promozione valida fino al 12/02/2027