Questo libro rappresenta un'assoluta novità perché ci offre la prima testimonianza di un nuovo modo di essere regista. Nella serialità, infatti - come spiega Attias - a differenza del cinema, il regista non è, né pretende di essere, "l'autore" bensì "l'interprete" della sceneggiatura del singolo episodio che è chiamato a girare. Attias, che ha girato centinaia di episodi seriali - dai Sopranos a Homeland, da Lost a True Detective -, racconta in questo libro il modo "laico" di essere regista al di fuori dell'aura sacra dell'autorialità. Ci porta a sapere tutti gli aspetti del lavoro, dallo spoglio della sceneggiatura al rapporto a volte conflittuale con lo showrunner, che è il vero dominus nella serialità e quasi sempre coincide con il creatore della serie. Ricco di esempi pratici e scritto in uno stile chiaro ed efficace, il volume si propone da un lato come strumento di formazione per giovani professionisti e dall'altro come finestra sul backstage della tv di qualità negli ultimi venti anni, rivelandone dinamiche inedite tramite racconti e aneddoti esemplari. Soprattutto mostra come una regia professionale e coinvolgente possa, con la sua messinscena, potenziare creativamente il senso della narrazione.
Il regista seriale. La differenza tra girare un film e una serie nella testimonianza di un protagonista
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Titolo | Il regista seriale. La differenza tra girare un film e una serie nella testimonianza di un protagonista |
Autore | Dan Attias |
Traduttore | Giovanna Volpi |
Argomento | Arti, cinema e spettacolo Cinema, televisione e radio |
Collana | Voci e volti dello spettacolo, 46 |
Editore | Audino |
Formato |
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Pagine | 112 |
Pubblicazione | 04/2024 |
ISBN | 9788875275822 |
Promozione valida fino al 12/02/2027