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La pubblicistica italiana e la censura fascista. Dal delitto Matteotti alla caduta del regime

La pubblicistica italiana e la censura fascista. Dal delitto Matteotti alla caduta del regime
Titolo La pubblicistica italiana e la censura fascista. Dal delitto Matteotti alla caduta del regime
Autore
Argomento Scienze umane Storia
Editore Aracne
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 948
Pubblicazione 10/2011
ISBN 9788854843479
 
49,00

 
0 copie in libreria
Il fascismo ereditò dallo Stato liberale l'editto sulla stampa di Carlo Alberto del 1848 e l'irrigidimento della censura, voluto da Mussolini nel 1934, non modificò sostanzialmente la situazione. Durante il Ventennio uscirono così senza ostacoli opere narrative con palesi parodie della dittatura ed evidenti caricature del Duce. La vera svolta si verificò con le leggi razziali del 1938 ma colpì soltanto gli autori ebrei. Questa ricerca analizza il contenuto antifascista di alcune opere di grande popolarità negli anni del regime e mette in discussione il mito dell'efficienza e della capacità di controllo dello Stato totalitario.
 
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