L’opera di Michel de Montaigne segna il germogliare della riflessione filosofica moderna sulla soggettività. Ma nei "Saggi", scritti in un frangente tra i più cupi e violenti della storia europea, è anche possibile scorgere un percorso parallelo, volto all’individuazione dei fondamenti pacifici dei rapporti umani. Attraverso l’analisi della storiografia, la precisa contestualizzazione del processo di elaborazione dei "Saggi" e soffermandosi estesamente sulle categorie di scetticismo, tolleranza e pluralismo che strutturano il suo discorso filosofico, questo libro descrive il legame di Montaigne con la violenza e l’originale forma di irenismo tratteggiata per arginarla. Sullo sfondo delle grandi questioni dell’epoca – di ordine politico-militare e giuridico, culturale e pedagogico – viene così definendosi il profilo di un pensatore che, in continuo dialogo con la tradizione classica e rinascimentale, ha cercato di rifondare un ideale di umanità morale che non deve essere considerato perduto. Prefazione di Philippe Desan.
La violenza e Montaigne. Storia di un problema filosofico
| Titolo | La violenza e Montaigne. Storia di un problema filosofico |
| Autore | Federico Baglivo |
| Prefazione | Philippe Desan |
| Collana | Collana di filosofia Premio «Domenica Borello», 1 |
| Editore | Mimesis |
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| Pagine | 430 |
| Pubblicazione | 11/2018 |
| ISBN | 9788857551067 |

