Quasi del tutto trascurato dalla critica, il rapporto di modellizzazione che lega la "Gerusalemme liberata" all'"Italia liberata dai Goti" di Trissino si rivela, a un'analisi più approfondita, di fondamentale importanza per la genesi del capolavoro tassiano e per la definizione delle principali dinamiche letterarie che ne animano la struttura. Tale rapporto è analizzato, in questo libro, nelle sue componenti più rilevanti. Il ricorso al romanzesco come elemento deviante e diversivo rispetto alla trama epica emerge come il debito più clamoroso verso l'"Italia" proprio perché finora sempre negato o sminuito dalla critica. Anche quanto alla scelta della materia storica e al conseguente trattamento delle fonti storiografiche l'"Italia" costituisce un precedente rilevante, benché in questo caso le correzioni apportate da Tasso si facciano più marcate. Ma è soprattutto il nucleo epico della Liberata e poi della Conquistata, incentrato sul modulo narrativo omerico del ritiro dal combattimento del guerriero necessario all'impresa, a rivelare i rapporti più profondi e determinanti: la ripresa tassiana del modello iliadico a strutturare il nucleo portante della trama del poema risulta costantemente filtrata attraverso il precedente trissiniano. Il volume è completato da un riesame di come evolve il tema virgiliano della compassione per i nemici nella riscrittura del poema tassiano e da due studi stilistici sull'"Italia liberata", riguardanti l'imitazione della formularità omerica e l'infelice scelta metrica dell'endecasillabo sciolto.
Il poema epico rinascimentale e l'«Iliade»: dal Trissino al Tasso
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Titolo | Il poema epico rinascimentale e l'«Iliade»: dal Trissino al Tasso |
Autore | Federico Di Santo |
Collana | Studi e testi, 4 |
Editore | Società Editrice Fiorentina |
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Pagine | 352 |
Pubblicazione | 05/2018 |
ISBN | 9788860324566 |
Promozione valida fino al 12/02/2027