Ottobre-novembre 1917, dodicesima battaglia dell'Isonzo, disfatta di Caporetto. Di quel tragico momento sente l'eco il giovane ufficiale medico Filippo Petroselli, appena trasferito con il suo reparto a Bassano del Grappa. «Non dite - avverte - che il soldato italiano ha tradito.» E nelle sue memorie ammonisce: «Ricordatelo! La guerra non purifica. È una menzogna! La guerra è una melma che tutto copre e imputridisce». Già in Libia con gli alpini, Petroselli ama la «santa immagine della patria». Ma è intriso di spirito cristiano, e in lui amor di patria e pietà per il costo umano della Grande Guerra si confondono in una lettura critica degli eventi. Scritte nel 1920-21, le sue memorie antiretoriche, talvolta ironiche, talvolta cupe, sempre realistiche, aprono uno spaccato sul clima culturale italiano del travagliato secondo decennio del Novecento. Risorgimentale "riluttante", formatosi in un ambiente familiare e sociale clericale, il primo conflitto mondiale è stato per Petroselli l'«inutile strage» di Benedetto XV.
Ospedale da campo. Memorie di un medico cattolico, dalla guerra di Libia a Caporetto
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Titolo | Ospedale da campo. Memorie di un medico cattolico, dalla guerra di Libia a Caporetto |
Autore | Filippo Petroselli |
Curatore | Gianni Scipione Rossi |
Collana | Storie, 1 |
Editore | Rubbettino |
Formato |
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Pagine | 224 |
Pubblicazione | 10/2017 |
ISBN | 9788849851526 |
Promozione valida fino al 12/02/2027